Giovanni Lazzaretti. Due Chicche Buone, e Una Demoniaca…

17 Settembre 2022 Pubblicato da 8 Commenti

 

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, il prof. Giovanni Formicola offre alla vostra attenzione queste riflessioni sulla guerra, le elezioni prossime imminenti e altro ancora…buona lettura e meditazione.

§§§

 

  2 chicche buone e 1 demoniaca

 

Mi sono svegliata presto, niente mail, un giorno di “buco”…

Da quello che intuisco il percorso sarà diversissimo dalle altre volte.

Siamo ancora ai “massimi sistemi”, come dici tu, per cui esaminare tutti i programmi mi sembra ormai un’impresa impossibile.

Come ci condurrai all’esito finale?

(Parentesi: un po’ di errori di battitura la scorsa volta, ma si capiva lo stesso e non sto a segnalarli)

Ciao. Irma

 

15 settembre 2022, Beata Vergine Maria Addolorata

 

Cara Irma,

innanzitutto segnalami gli errori; visto che tutto resta in archivio, tanto vale che l’archivio sia pulito anche dagli errorini.

Come vi condurrò?

La domanda giusta è “come ci porteremo all’esito finale”?

Il mio percorso non è precotto, non lo so nemmeno io dove si va a parare. Non che non abbia le linee generali ben chiare, ma, mentre scrivo, mi vengono in mente delle cose e la rotta si corregge.

Ci mancava anche Laura Giordani e le sue spiegazioni sui “programmi velleitari”; non entro in dettaglio, spero di fare in tempo a parlartene.

Poi c’è l’ora di Adorazione notturna, dall’una alle due del giovedì (cioè di oggi, anche se, col sonno di mezzo, mi sembra ieri), dove per scelta vado in Cappella senza niente da leggere. Spesso mi metto a disposizione dell’Angelo Scrivano e penso a un testo che puntualmente interrompo col colpo di sonno delle 1.45: anche qui elucubro tante cose.

I “massimi sistemi” non sono meno importanti dei programmi. Anzi, i programmi spesso sono inquinati perché gli estensori non hanno chiari i massimi sistemi.

Il voto, l’ho detto spesso, è una cosa inutile. Nel senso che nella competizione più aspra e combattuta (quella del 2006 col maggioritario di lista) il divario infimo fu dello 0,07% = 24.755 voti.

Il mio, il tuo voto, non contò nulla anche nella competizione più tirata, figuriamoci in una competizione come questa del 2022 con un misto di proporzionale e maggioritario a collegio.

Il mio voto “conta” se riesce a far scollinare i resti di una lista fino a farle ottenere un seggio in più, senza rubarlo a una lista collegata: conta quindi al massimo per 1 seggio e con probabilità vicina allo zero.

Eppure…

 

Eppure conta

Eppure il voto conta, perché non è un “atto utile”, ma un “atto morale”.

Studio, esamino, confronto, scelgo, voto, come se tutto dipendesse dalla mia scelta. E in fondo mi imbarazza un po’ che nel 2018 sia stato un a-cattolico a ricordarmi queste cose(1).

L’ho riletto tutto quel testo, rileggilo anche tu. La frase chiave che mi diede la botta era questa.

«Arrivaci, perbacco. Il ragazzotto coi 5 pani poteva fare il “voto utile”: mangiarseli. Invece ha fatto il “voto inutile”: li ha dati a Gesù e si è ritrovato sazio lui e tutti gli altri.»

E’ un’interpretazione un po’ insolita del miracolo dei pani e dei pesci, ma non è erronea.

Fare un atto inutile ma moralmente impeccabile dà al Soprannaturale una forza che non conosciamo, ma che è reale e che può coinvolgere moltissimi uomini.

Colui che conosce i cuori non ragiona per partiti, ma sa che dovrebbero essere eletti Tizio a Reggio, Caia a Benevento, Sempronio a Castellaneta, per avere i migliori in Parlamento. Noi, piccoli e impotenti a San Martino in Rio, potremmo anche riuscire a far eleggere una a Benevento, attraverso un voto moralmente impeccabile.

Del resto Peppone non fece così?(2) Per essere eletto sindaco promise un cero a Gesù, certamente. Ma fece anche una cosa più grossa: invece di fare il “voto utile”, ossia votare per se stesso, fece il “voto morale”, ossia votò Democrazia Cristiana.

Si ritrovò sindaco e, orrore, don Camillo nel segreto dell’urna votò per lui.

Don Camillo non capiva.

«Un’altra fiamma davanti al Vostro altare? E dove?»

«Don Camillo, Peppone non ha votato per la sua lista: egli ha segnato la sua croce sulla croce che è nell’emblema della tua lista.»

[…]

«Gesù» gemette don Camillo «egli, l’altro giorno, quando ha parlato in piazza mi ha riempito il cuore di pietà. Io l’ho visto triste e abbandonato da tutti…»

Don Camillo si passò la mano sulla fronte piena di sudore.

«Gesù» gemette «io… io ho votato per lui… Io ho commesso questo sacrilegio!… Ma io non so come questa orribile cosa sia successa!…»

«Io sì, don Camillo» rispose sorridendo il Cristo. «L’amore per il tuo prossimo ha fatto tacere il tuo ragionamento. Che Dio ti perdoni, don Camillo.»

Quindi, avanti. Non so dove ci porteremo, ma uno non può dire continuamente «Angelo di Dio, ti affido la mia agenda» e poi continuare a preoccuparsi dell’agenda.

 

Ma i politici sanno ancora cosa è una guerra?

È la guerra la cosa che devo rimarcare ancora una volta, prima di ripartire con altro.

Politici, giornalisti, opinionisti, continuano a ragionare come se l’Ucraina fosse un delicato fiore di democrazia, violata dall’Orso russo.

Se avessero chiaro

  • che è invece una colonia degli USA (USA-Polonia, per essere più precisi), nata da un colpo di Stato;
  • che da 8 anni colpisce i propri cittadini con l’esercito, con milizie che fino a qualche mese fa avremmo definito neonaziste, con l’attacco ai poveri attraverso il blocco dei pagamenti di pensioni e sussidi;
  • che firma accordi e da 8 anni si guarda bene dal realizzarli;

forse tutti avrebbero un altro modo di ragionare.

 

La prima chicca

Chiudevo la scorsa lettera dicendo che c’erano due chicche che volevo evidenziare nella scorsa legislatura.

Una l’avevo già narrata, ma bisogna riprenderla con un po’ di copia-incolla (inutile reinventare da capo ciò che avevo già scritto con buona accuratezza).

I sondaggi per le elezioni politiche del 2018 dicevano così, in media (riprendo la tabella da Wikipedia):

  • Forza Italia = 16,4% // Lega = 13,4% // Fratelli d’Italia = 4,6% // altri di centrodestra = 2,3% // Totale del centrodestra = 36,7%
  • PD = 22,8% // altri di centrosinistra = 4,5% // Totale del centrosinistra = 27,3%
  • Movimento 5 Stelle = 28,1%
  • LeU 5,7%
  • Altri 2,3%

Il che significava che, dopo le elezioni, ci voleva un nuovo patto del Nazareno come quello Renzi-Berlusconi del gennaio 2014:

  • il centrosinistra,
  • unito a Forza Italia rafforzata dalla quota maggioritaria
  • con l’aggiunta di frattaglie varie sempre pronte a salire sul carro di governo

potevano creare una maggioranza artificiale, formando un nuovo governo Gentiloni o qualcosa del genere. Invece

  • il Movimento 5 Stelle fa 32,68% (e quindi i sondaggi sballano in media del 4,58%)
  • la Lega fa 17,35% (e qui i sondaggi sballano in media di 3,95%).

M5S+Lega fanno il 50,03% dei voti e il 55,5% dei seggi: qualunque maggioranza ha bisogno di almeno uno di loro, e quindi niente Patto del Nazareno bis (alleluja!).

Ma per 3 mesi non si forma nessuna maggioranza.

Mattarella ci mette del suo, dando l’incarico esplorativo a blande figure istituzionali (Casellati e Fico), e mai provando a darlo a chi aveva vinto (Di Maio e Salvini).

Così alla fine i due vincenti epurati si sono “chiusi in uno sgabuzzino” (usando l’espressione usata allora da Claudio Borghi) e si sono arrangiati, partorendo l’ormai dimenticato “contratto di governo”.

Mattarella ci mette ancora del suo (e anche questo molti l’hanno già dimenticato): boccia un governo Conte già fatto, perché non gli va Paolo Savona. Lo boccia “per difendere il risparmio degli italiani”, secondo la sua fantasiosa motivazione.

Per spaventare “quelli del contratto” Mattarella ci mette di nuovo del suo e chiama al Quirinale “l’uomo del trolley e zainetto”, Carlo Cottarelli, tecnico, con idee da +Europa (era presente alla fondazione di “Forza Europa”, antesignana di +Europa) ossia un neoliberista allo stato puro.

M5S e Lega ingoiano il rospo, mettono Tria al posto di Savona, e fanno comunque partire il “governo del contratto” (governo Conte I).

E questa è davvero una chicca, o un piccolo miracolo partorito da gente che ragionava con la sanità mentale del proporzionale.

  • Il governo del contratto ha la maggioranza dei seggi, ovvio.
  • Ma ha anche la maggioranza dei voti degli italiani, miracolo!
  • Nessuno del M5S avrebbe mai voluto governare con la Lega. Nessuno della Lega avrebbe mai voluto governare col M5S. Ma, constatato il voto degli italiani, di fatto governano insieme.
  • Addirittura la Lega governa staccandosi dalla sua coalizione.
  • Entrambe le forze avevano delle perversioni etiche nel programma. Ma il contratto le elide reciprocamente. M5S vuole la droga libera? Non passa. La Lega vuole la prostituzione legalizzata? Niente da fare. Spadafora vorrebbe la legge sull’omofobia? Alla prossima. Salvini vuole la castrazione chimica? Bocciata.
  • Restano quindi solo quegli obiettivi per risollevare l’Italia dei poveri, dei lavoratori, delle piccole imprese.

Ricordo alcune cose: abolizione della legge Fornero, freno all’immigrazione clandestina, procedure forfettarie per le piccole ditte, reddito di cittadinanza, tentativo di far partire i MiniBot(3).

E in ogni caso c’è un “fermento nOmismatico” culturalmente importante. Quelli che lavoravano nelle commissioni dicono che «si lavorava proprio bene» (c’è differenza tra chi lavora e chi parla in TV).

Il governo dura 461 giorni.

Poi Salvini viene preso dalla hybris per i risultati delle Europee 2019. O dalla hybris per i sondaggi in crescita. O forse dal fatto che la Lega è “sovranista e populista” solo da quando c’è Salvini, ma la sua anima fondativa è fortemente neoliberista: qualcuno può aver dato a Salvini i consigli sbagliati.

In ogni caso pensare che, chiudendo il governo, ci sarebbero state nuove elezioni è stata una brutta illusione.

Ce lo vedi Mattarella che scioglie le camere per far vincere Salvini? Avrebbe richiamato Cottarelli al Quirinale (non potendo ancora avere Draghi) e un qualche taglia-incolla governativo l’avrebbero trovato di sicuro.

 

La seconda chicca

Fine del governo del contratto.

Mattarella non ha bisogno di chiamare Cottarelli, perché prende il via il nuovo governo PD + 5 Stelle (Conte II).

È il più imprevedibile dei governi, perché unisce la tipica forza “di sistema” (il PD che governa sempre anche se non ha mai i voti) con una forza che voleva essere antisistema («Apriremo il Parlamento come una scatoletta di tonno», ti ricordi?).

PD e M5S hanno le perversioni etiche tutte in comune (nella sciagurata legislatura 2013 votarono sempre insieme: divorzio breve, Ius qualcosa, unioni civili, DAT, cannabis), e questo fa un po’ da collante.

Ma mettono anche insieme due forze interne totalmente antagoniste: neoliberisti e nOmismatici.

In questa bruttura di governo nasce inspiegabilmente la seconda chicca: il Superbonus110.

Come abbia fatto a passare, non lo so. Ma è passato, e per una volta il principio di liquidità è stato sostituito dal principio di compensazione.

Il Superbonus è moneta senza essere denaro, e anche qui, per fortuna, posso scriverti con un po’ di cose col copia-incolla (ho bisogno di correre veloce, ormai).

Ricordiamo i fondamentali che ti ho descritto tante volte.

Noi siamo permeati dal principio di liquidità: per fare qualunque cosa occorre denaro; se non hai denaro, occorre che qualcuno te lo presti.

Ma la vita lavorativa vera (quella del bottegaio col libretto dei debiti della massaia, quella dei “pagherò”, quella dell’Unione Europea dei Pagamenti) si basa sul principio di compensazione: per lavorare non occorre denaro, ma moneta; ognuno pagherà col suo lavoro di domani ciò di cui ha bisogno oggi per innescare quel lavoro medesimo.

L’innesco più semplice (possibile oggi con l’informatica diffusa) è l’utilizzo di una moneta fiscale: crediti d’imposta commerciabili, che sono MONETA senza essere DENARO.

Il principio di compensazione non ha bisogno di attendere che il datore di lavoro, avendo denaro extra in mano, si decida a creare posti di lavoro.

La moneta fiscale, essendo una moneta creata esclusivamente per il lavoro, crea posti di lavoro per il solo fatto di esistere.

Come ogni atto di compensazione monetaria, anche il Superbonus sottrae spazio alla moneta-debito e riporta la centralità sul lavoro, dopo decenni di dominio improprio della finanza.

Il principio di liquidità, unito ai debiti costruiti per essere strutturalmente impagabili, è invece lo strumento che blocca ogni iniziativa e condanna i popoli al declino permanente, e alla permanente vessazione dei poveri. Mentre, ça va sans dire, gli usurai crapulano.

 

La terza chicca, quella demoniaca

Ma, coi giochetti di Renzi, cade anche il Conte II e Draghi ha la strada spianata.

Sarà il gestore della vessazione vaccinale, con l’esproprio di tutti i diritti, trasformati in “permessi a tempo”.

Ma soprattutto sarà il governo più neoliberista della storia: non poteva essere altrimenti visto che il neoliberismo della seconda repubblica ha Draghi come protagonista permanente dal 1991.

Qui però non m’interessa tutta l’azione del governo, dal vaccino alla guerra: mi interessa solo la terza chicca, quella demoniaca.

C’è il Superbonus, strumento per il lavoro e per il popolo.

Lui fa tutto ciò che è in suo potere per affossarlo. Fa soprattutto la cosa chiave: ne ostacola la cedibilità, trasformando il fiume in uno stagno. E lo attacca pubblicamente come strumento mal fatto, quando il “mal fatto” non è il Superbonus, ma l’azione di Draghi.

Quello che ha fatto Draghi alle famiglie e alle imprese con le sue mosse è una cosa gravissima. Ciò che doveva “circolare” è stato fatto “stagnare”. E le imprese sono lì a boccheggiare, virtualmente in coda perenne davanti a una banca, in attesa che qualcosa si sblocchi, per riavere ossigeno. E le famiglie dietro ad aspettare.

Ho ricevuto oggi questa mail, la riporto perché è preziosa.

Caro Giovanni, purtroppo quella descritta è la verità di ciò che sta accadendo. Ma è indecente che il Governo Draghi abbia modificato una norma che nella sua formulazione iniziale, non aveva questi problemi.

Il guaio nasce dall’aver imposto la cedibilità iniziale solo al sistema bancario, che non ha capienza fiscale per ricevere tutti i lavori attivati. Se fosse rimasta la cedibilità verso tutti, oggi non ci sarebbero questi problemi perché ci sarebbe un mercato molto ampio per i crediti.

Il problema è che lo Stato, invece di verificare la correttezza dell’assegnazione iniziale del credito, ha demandato alle banche questa verifica. È come se per il controllo dell’assegnazione di un mutuo (credito bancario) per l’acquisto di una casa, la banca incaricasse il venditore della casa …

Ma noi sappiamo perché è successo, Draghi doveva eliminare la cedibilità dei crediti verso tutti, trasformando una “moneta” in un credito senza valore.

La questione è stata poi peggiorata dall’aver introdotto la responsabilità solidale in capo a chi acquista il credito, come se fosse possibile all’ennesimo acquirente, verificare la correttezza dell’assegnazione iniziale. L’emendamento al DL Aiuti bis ha eliminato questa responsabilità solidale, lasciandola però per i casi di dolo e colpa grave, che andranno definiti.

Quindi non è finita la battaglia. Ciao.

Non ha importanza di chi sia la mail.

L’importante è percepire che c’è una battaglia in atto. Battaglia che è stato il punto determinante per la fine del governo Draghi.

Ma mentre all’interno dei 5 Stelle c’è un gruppo che capisce bene il contenuto della battaglia, ho seri dubbi che in altre forze politiche ci sia la stessa consapevolezza.

 

Chi è Conte?

Ecco perché non so bene chi sia Conte.

È il collante dell’ottimo governo popolare 5 Stelle + Lega?

È l’uomo della pessima gestione della pandemia e dei surreali DPCM?

È l’uomo che ha consentito la nascita del Superbonus?

È l’uomo che ha sostenuto il governo Draghi, collaborando quindi alle vessazioni vaccinali?

È l’uomo che ha fatto cadere il governo Draghi, con motivazioni precise e ben condivisibili?

 

Lo lascio alla tua meditazione.

 

Sono suonato, ho dovuto pensare a che giorno è.

Segnalami gli errori, saranno tanti.

Ciao

Giovanni

 

NOTE

(Le note sono per i lettori esterni, non sono presenti nei testi che mando all’Irma)

  • Testo “Al telefono con l’Alieno”, percorso Cara Irma 2018.
  • Racconto di Guareschi “Fantasma con cappello verde”.
  • Sul tema scrissi una trilogia di Taglio Laser: “Un grazie al governo per i MiniBot sbagliati”, “La nOmismatica ai nOmismatici”, “Zecchini d’oro e MiniBot”.

 

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8 commenti

  • Nuccio Viglietti ha detto:

    Ma se in unica omogenea cloaca di proposta politica nostrana (occidentale)… nessuno è minimamente in grado di rappresentarci?… se questi miserabili che dovrebbero rappresentarci ci pugnalano da tre anni alle spalle e pure sfrontatamente tutti uniti appoggiando immonda dittatura tecnosanitaria nazifascicomunista senza ritegno?… forse è più morale no votare affatto!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/

  • Mimma ha detto:

    Acido stimatissimo, ma non le viene la bile davanti a queste facce di suola?
    Non hanno pudore, ormai parlano chiaro.
    Siamo noi, stolti ignoranti, a non capire.
    Perciò si divertono pure a canzonarci!!!

  • acido prussico ha detto:

    La “Bocca della Verità”.
    Draghi: «Io di nuovo a Palazzo Chigi? No. Noi più forti dei pupazzi prezzolati»
    https://www.corriere.it/?refresh_ce
    Grazie per la sua “sincerità”. Ma già lo sapevamo… lo sapevamo, Mister Soldoni.
    Lo sappiamo che sono tutti “pupazzi prezzolati” e che Lei ed i suoi (ossia voi) siete i piú forti.

  • acido prussico ha detto:

    Nel Sud-Europa… la “melma democratica”.
    Nel Nord-Europa… “allucinazioni democratiche”.
    ….
    16 settembre 2022. La Svezia vira a destra. (Francesco Marino)
    … leggete l’analisi su https://www.treccani.it/magazine/atlante/geopolitica/La_Svezia_vira_destra.html

  • Marco ha detto:

    …ma a che serve un’analisi particolareggiata del Voto e dei suoi fittizi equilibri, quando invece è il Sistema in quanto tale (che di tale voto si avvale solo per sopravvivere legittimando la propria esistenza agli occhi delle vittime designate, ossia i cittadini!) ad essere intrinsecamente criminale, marcio ed irriformabile? Ecco una riflessione rivolta ai cattolici ortodossi sulla vera questione politica di fondo… https://bibliotecafascista.org/2022/09/17/opposizione-cattolica-e-stato-nazionale-popolare/

    • Borghese pasciuto ha detto:

      Tosatti, questa a casa mia è propaganda fascista.
      Si vergogni.

      • Marco Tosatti ha detto:

        Gentile amico, la sua capacità di non capire quello che a Genova si chiamerebbe un beato belino è straordinaria. Le consiglio, quando fra mille anni morirà, di lasciare il suo – chiamiamolo così per convenzione – cervello alla scienza. Un caso di vuoto totale, eccezionale, unico.

      • Veronica Cireneo ha detto:

        Il professor Lazzaretti è un fine ed elegante genio.

        Non è qui il marcio.

        Non getti a terra la poesia.

        I

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