Tarquinia Prega. Venerdì 14 Gennaio, alle 17.30, davanti alla Cattedrale.
11 Gennaio 2022
Marco Tosatti
Carissimi StilumCuriali, un post brevissimo per informarvi di un’iniziativa che avrà luogo a Tarquinia, una città non lontana da Roma e Viterbo (nel caso che chi abita in quei due centri volesse partecipare). Ecco i dettagli:
L’evento è collegato a “ITALIA PREGA” :focolai di preghiera in strada, che prende origine dall’Austria, passata poi in Svizzera, Germania, e ora in Italia con lo scopo di rendere pubblica testimonianza della fede e di appellarsi al Cielo che intervenga a liberarci dalle oppressione della leggi inique.
L’evento a Tarquinia è aperto a tutti, in particolare ai suoi cittadini e a quelli delle zone limitrofi.
Sì ripeterà ogni venerdì, stesso luogo, stesso orario.
Raggiunto un certo numero di adesioni la preghiera avverrà camminando per le vie del paese, con fiaccola benedetta in mano a ciascuno, attraverso un percorso spirituale che prevede piccole tappe, tra una decina del Rosario e l’altra, davanti alle chiese e edicole sacre principali della città.
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Tag: italia prega, tarquinia
Categoria: Generale
Premesso il fatto che Fulton shenn disse che a salvare la chiesa saranno i laici e che ci domandiamo il motivo, sacerdoti che ostacolano le sacrosante iniziate dei laici ne abbiamo?
“Guardatevi dal praticare le vostre buone opere davanti agli uomini…Quando pregate, non siate simili agli ipocriti che, nelle sinagoghe e agli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. … Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà” (Mt 6,). La preghiera non è un ‘ostentazione ma parlare con Dio
Reverendo,
mi scuso se mi viene da ridere.
Ma usare la parola di Dio per andare contro la Sua Volontà è come impugnare la Verità Rivelata.
Gravissimo peccato contro lo Spirito Santo, al pari del l’invidia della Grazia altrui e non sto qui ad elencare gli altri quattro.
Poi detto da un rappresentante della Chiesa modernista che tanto per darsi quante più arie possibili di fronte all’uomo, sfida Dio mettendo la FAMOSA SEDIA davanti al SANTO TABERNACOLO, mi impedisce di parlarLe ancora.
Saluti e buonanotte
Signora Veronica Cireneo,
Per quanto mi riguarda, se le fa piacere, può ridere quanto vuole anche se c’è ben poco da ridere. Mi vuole, per favore, indicare in che cosa io agisca “contro la volontà di Dio”? In che cosa io abbia peccato gravemente contro lo Spirito Santo? Se ci sono cose che effettivamente sono risibili sono le sue considerazioni. Mi dica: perché programmare una preghiera fuori da un tempio consacrato, il luogo più adatto per un incontro di preghiera? Forse perché si prevede una folla talmente grande da non essere contenuta dalla Chiesa? O forse la paura della pandemia e di eventuali assembramenti impone la preferenza un luogo aperto e arieggiato? Scegliere un luogo profano anziché Sacro per pregare è secondo la tradizione? Fino a che punto la preghiera, che è comunicare, stare , unirsi intimamente a Dio …, si può chiamare preghiera viene organizzata per “rendere pubblica manifestazione della fede”? Ci sono altri modi di manifestare la propria fede e tra queste anche le processioni, durante le quali si possono fare anche preghiere. Ma questo è un argomento diverso che meriterebbe altre discussioni.
Cara signora V.C., la prego, si risparmi giudizi gratuiti e campati in aria e che non hanno nessun fondamento. Lei non mi conosce. Io non sono un rappresentante della Chiesa “modernista” (???), non mi do “arie” di nessun tipo davanti a nessuno e tanto meno sfido Dio, che adoro, onoro, prego e servo continuamente. Non capisco a quale “FAMOSA SEDIA davanti al SANTO TABERNACOLO” lei alluda. Cos’è una delle tante illusorie rivelazioni (???) ispirate da chissà quale spirito? Ossequi
La mi stia bene, don
Cosicché lei non ha MAI fatto una processione?
Molto politicamente e modernamente corretto.
Ciel non voglia che i mussulmani o gli atei si offendano …
Anche se un sacerdote non avesse mai fatto una processione, caso abbastanza improbabile, di certo in “sinagoga” stando ritto tra la gente, dj sicuro ogni giorno o almeno la domenica.
Nonostante qualcuno abbia più volte fatto passare per sciocco o per pazzo Gesù, Egli sa quello che dice e non si sbaglia mai.
Bisogna vedere piuttosto quanto la stoltezza e la follia umana impediscono alla creatura di comprendere che Egli punta ed indica lo stato del cuore, come Suo interesse, che invita a fare che sia anche il nostro.
Dio infatti abita nel cuore e per incontrarLo bisogna compiere l’avventura dell’interiorizzazione.
Buon viaggio allora
Ma si figuri quanto mi importi il giudizio degli altri e tanto meno quello degli atei e dei musulmani!
Il versetto che lei estrapola dal Vangelo ci esorta a guardarci dall’ipocrisia. Ma come fa a ipotizzare che gli oranti di Tarquinia sono ipocriti? Li ha visti nel cuore?
Sta dicendo che i cristiani debbono tornare nelle catacombe?
E quando in Matteo10 leggiamo: “Chi mi riconoscerà
davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre”? Oppure in Matteo5: “Voi siete la luce del mondo; non può stare nascosta una città collocata sopra un monte, né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere, perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa.”
La preghiera pubblica è un’ opera buona, gradita a Dio, e non va nascosta come fossimo in Cina.
Molto felice di queste parole.
La preghiera non va nascosta come fossimo in Cina?
Altroché.
Tanto più che essendo obiettivo della massoneria ridurre la fede ad un fatto privato, appunto questo è il momento di contrapporglisi.
Grata
grazie
ci sarò
Ciao Piero.
Mi scrivi a questo indirizzo?
capamoscia@gmail.com
Grazie
Miss Anna Stafford’s YouTube channel for her son Asher Heifetz, stolen by relatives:
https://www.youtube.com/channel/UCu4J0TVcM3t0yq2k8sbkIuA
May the God of infinite wisdom and joy grant you peace and wisdom in these coming fruitful months ahead. Don’t give up! God is good!
NEL MARE MAGNUM DELLA MODERNITÀ, UNA CHIESA ALLA DERIVA….
Con il Concilio Vaticano II furono aperte le porte della Chiesa al modernismo e con esso il fumo di Satana, come lo definì il Papa Paolo VI, riuscì a penetrare in essa.
Un Concilio voluto da Papa Giovanni XXIII con l’intento di consegnare alle generazioni future una Chiesa rinnovata; ma quanto grande dovesse esse il suo rinnovamento, questo probabilmente non lo aveva immaginato neppure lo stesso Roncalli, dato che concluse la Sua vita terrena poco dopo la sua indizione. Con il Papa Paolo VI il Concilio entrò nel vivo delle questioni trattate, che tennero conto dei diversi aspetti della vita della Chiesa; da quello morale e pastorale, liturgico ed ecclesiologico. Un libro del giornalista Domenico Agasso, dal titolo “Le Chiavi pesanti”, mise in luce tutta la drammaticità del pontificato di Montini. L’Enciclica “Umanae Vitae”, promulga dal Papa per arginare la deriva abortista, fu osteggiata da non pochi pastori, che ritenevano giusto spalleggiare quel movimento femminista che andava gridando ” l’utero è mio e me lo gestisco io”. Il risultato del referendum sull’aborto nel 1978 portò il Papa a dire: “la Chiesa è stata pugnalata due volte”, alludendo così anche all’altro tradimento con il referendum sul divorzio. Furono tempi di amarezza per il Papa, che vedeva il fumo di Satana permeare in molti ecclesiastici. D’altronde non pochi furono i preti e i vescovi sessantottini che si erano aperti alla modernità e per questo ad una Chiesa nuova, che progressivamente doveva perdere il suo carattere di CHIESA DI CRISTO. Il Papa Polacco Carol Wojtyla cerco di arginare questa deriva, ribadendo più volte il carattere sacro della vita e la indissolubilità del matrimonio, ma in molti pastori e laici credenti, il gaudio della modernità ormai aveva preso il sopravvento. Il carattere laico che il mondo clericale si era dato, aveva contribuito ancora di più a fare si che la figura del Vescovo, del parroco e del prete in genere perdesse il suo mordente come riferimento morale. Anche la pastorale si riduce a riunioni vuote sia in ambito catechistico che liturgico, tanto ché oggi ne “apprezziamo” molto i risultati; chiese svuotate, denatalità, famiglie che non nascono ai piedi dell’altare, ma dalle convivenze, vita sacramentale distrutta e chi più ne ha, più ne metta. Con l’avvento dei social abbiamo poi anche i preti social!
Dopo Giovanni Paolo II il Grande, che nel corso del Suo pontificato tenne diritta la barra del timone della barca di Cristo dato a Pietro a cui Cristo ha dato il comando, “pasci le mie pecorelle”, viene eletto Papa Benedetto XVI, “Gloria olivae”. Così lo definisce lo stemma Papale nella successione profetica dei pontefici attribuita a San Malachia di Armagh. Benedetto XVI sembrerebbe essere l’ultimo Papa prima dei tempi dell’Anticristo, che saranno preceduti dal suo profeta. Il tentativo di Papa Benedetto di difendere il giusto rapporto tra fede e ragione, di custodire il tesoro ormai nascosto ai più della liturgia antica, di richiamare alla moralità la gerarchia ecclesiastica ormai priva di freni morali e ricca di scandali, conesce il naufragio. Benedetto si sente isolato e con il caso vatileaks sente il fiato sul collo di chi lo vorrebbe dimissionario. Quelle che furono intese come dimissioni, non sono altro che una dichiarazione di sede impedita e questo spiegherebbe anche l’interruzione così brusca della profezia di San Malachia che si conclude: “In persecutione extrema S.R.E. sedebit.[29]
(“Regnerà durante l’ultima persecuzione della Santa Romana Chiesa” – O un’altra traduzione: “La Santa Romana Chiesa sarà in una persecuzione finale”).
Un dato oggettivo di certo è che oggi la Chiesa di Cristo è osteggiata e perseguitata sia dal suo interno, che dal di fuori e che le forze antiCristiche sono riuscite a fare breccia, ponendola in una condizione di persecuzione. Finché ci sarà il katechon (il Papa), colui che trattiene il male, i credenti sono protetti, ma cosa accadrà quando il katechon verrà a mancare? C’è da gridare ogni giorno che ci separa da quel giorno, con Pietro (oggi Benedetto XVI): Signore salvaci!
Mt. 8, 23-27.
Sottoscrivo in toto.
Signore, vieni presto.
Tu Sei la nostra Speranza.
Non saremo confusi in eterno.
Coraggio fratello.
Ha rovesciato i potenti dai troni e lo farà ancora.
Perché, mentre tutto frana e si arrovella DIO NON CAMBIA
Questo movimento spontaneo di preghiera in strada, come testimonianza pubblica di fede, non so da quanto tempo esista, ma in Italia si chiama “’Italia prega”
Chiunque voglia aderire a dare avvio ad un nuovo Focolaio di preghiera nella propria città, potrà partecipare a Tarquinia a questo evento, che si ripeterà ogni settimana, a Dio piacendo, oppure cercare se nella propria città ne esistono già, entrando nel canale telegram sotto riportato.
Ma vediamo qualche FAQ
COS’È L’ITALIA CHE PREGA?
Preghiera pubblica del santo Rosario
Quando?
Tutti i mercoledì alle ore 19.00
(orario indicativo, modificabile per motivi organizzativi del posto)
Dove?
Davanti ad un simbolo religioso, come una statua della Madonna o di un santo, un crocifisso o una cappella. Possibilmente in una zona pedonale di passaggio o su un marciapiede senza intralciare il traffico
Chi?
Chiunque voglia partecipare alla preghiera del Rosario. Da soli, accompagnati, in famiglia, con amici, con o senza sacerdote, ognuno nel proprio paese, quartiere o città
Come?
In piedi, in ginocchio o camminando. Senza microfoni, eventualmente con un canto religioso e i sacerdoti possono fare un fervorino (non politico). Durata massima 30 min.
Perché?
Per affidare il nostro paese, che sta attraversando una delle crisi più profonde della sua storia, alla santa Vergine e per chiedere il suo aiuto per tutti i cittadini, pregando non solo in privato nelle case o chiese, ma pubblicamente in tutta Italia
Fino a quando?
Finché l’attuale crisi sociale non sia risolta in modo pacifico e regni di nuovo pace e libertà
https://t.me/italiaprega
Grazie dottor Tosatti per diffondere tali sacrosante iniziative.
So che l’iniziatore, fu tal Louis-Pierre Laroche che partì dall’Austria, prima di raggiungere la Svizzera, la Germania e l’Italia. Disse così circa le intenzioni :
“In quanto cattolici preghiamo PER la pace e la libertà nella nostra società, PER il popolo, PER i governanti, PER il regno di nostro Signore Gesù Cristo nella nostra società.
Contemporaneamente preghiamo anche PER la libertà della Chiesa, PER il clero, PER i vescovi, PER il papa.
La nostra preghiera e richiesta è la stessa che ebbero le persone che pregavano il Rosario negli anni ’50 in Austria.”
(n.d.r. L’Austria fu l’unico paese occupato dall’Unione Sovietica, dal quale questi si ritirarono, senza apparente motivo, nel 1955)
Se qualcuno da altre città circonvicine dovesse partecipare all’iniziativa dei cittadini di Tarquinia potrebbe anche cogliere l’occasione di visitare appunto il Duomo di Tarquinia che, visto un tempo lontano in tv mi sembra di ricordare fosse un capolavoro.
Comunque l’Italia è piena di tesori poco noti. Nei giorni scorsi e’ passato in televisione un affresco semplicemente splendido del giudizio universale ospitato in una chiesa di Sant’Agata dei Goti. Collocato sulla parete opposta dell’abside ci si accorge della sua presenza quando si cammina verso l’uscita dando le spalle all’altare.