La Follia in un Liceo a Milano. Un Commento de La Testa del Serpente.

2 Dicembre 2021 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, mi sembra interessante rilanciare questo commento apparso su La Testa del Serpente a proposito della scandalosa vicenda avvenuta a Milano in un liceo e di cui SC ha parlato. Buona lettura.

§§§

Follia a Milano: Rifiuta di fare lezione ai ragazzi in gonna, professore rischia la sospensione

 

 

Il professore aveva rifiutato di fare lezione davanti ad alcuni ragazzi presentatisi in classe in gonna per la “giornata contro la violenza sulle donne”. Di fronte alle proteste dei ragazzi la Preside, siciliana trapiantata a Milano Giovanna Mezzatesta (nomen omen), ha deciso di inviare una relazione all’ufficio scolastico provinciale affinché prenda provvedimenti nei confronti del docente. L’incredibile vicenda ha avuto luogo in un liceo di Milano dove il prof. Martino Mora insegna Storia e Filosofia.

La decisione non riguarda solo quanto accaduto la scorsa settimana, ma anche una serie di post social considerati misogini e omofobi. Evidentemente il professore in questione non era ben visto dalla dirigenza a causa delle sue posizioni conservatrici in una scuola (quella italiana) dove il pensiero unico progressista non ammette contestazioni. Ad ammetterlo è la stessa Preside mentre i giornali titolano “Prof misogeno, omofobo e No Vax” riferendosi alla sua opposizione al DDL ZAN e alle critiche al regime sanitario che impone il vaccino a tutta la popolazione pena l’esclusione dalla vita sociale (come ha ben spiegato il premier Mario Draghi).

Non è certo la prima volta che la scure del politicamente corretto si abbatte sui professori non allineati. Il professore non è certo intenzionato a fare passi indietro e si è difeso sui social senza arretrare di un passo: «Quel vestiario era inaccettabile, totalmente inadeguato al contesto. E avrei avuto la stessa reazione se fossero venuti vestiti da clown o da Babbo Natale. «Per solidarizzare con le donne – commenta – non c’è bisogno di vestirsi da donne. Io a scuola vado in giacca e cravatta non perché voglio fare l’elegantone ma perché considero la scuola un santuario di cultura e educazione che merita un vestiario adeguato. E voglio che gli alunni facciano lo stesso: non siamo al Carnevale di Viareggio».

«Il sottoscritto è disposto a retrocedere dalle sue posizioni soltanto quando gli saranno dimostrati razionalmente e logicamente (secondo il “logos”) i seguenti 3 assunti: 1) Che per manifestare contro la violenza che colpisce le donne occorra vestirsi da donna.2) Che non solo occorra vestirsi da donna, ma che ciò vada fatto durante le lezioni scolastiche.3) Che tutto questo non significhi svilire l’istituzione scolastica trasfomandola nel carnevale di Viareggio. Fino a quel momento non saranno gli insulti, le proteste, la raccolta di firme, nè la minaccia di sanzioni disciplinari a smuoverlo di un millimetro. Perché esistono dei principi che non sono negoziabili»

Come si può intuire il professore non è proprio l’ultimo arrivato, né è disposto ad adeguarsi al pensiero unico progressista che pervade la scuola italiana e al quale sono sottoposti con religioso ossequio tutti i professori italiani. Il professore stesso è autore di un libro che ha come obbiettivo denunciare le derive grottesche del “pensiero politicamente corretto”. Intitolato “Abbattere gli idoli contemporanei” (Radio Spada 2018) il libro è disponibile online (QUI e QUI). «Gli scritti da me raccolti in questo libro sono tutti caratterizzati da una critica attenta a quello che tendo a chiamare “pensiero unico” o “pensiero liberal” o “ideologia dominante”, che poi coincide, nei suoi aspetti più grotteschi e liberticidi, con l’affermazione del tanto citato “politicamente corretto”»

Ecco il racconto del professore:

ETSI OMNES, EGO NON. La preside del liceo dove insegno mi ha cacciato da scuola. Stamattina. Mi ha cacciato poiché le avevo detto che non intendevo fare lezione in presenza di un allievo maschio che si è presentato travestito da donna dalla testa ai piedi. A questo punto la “signora” in questione mi ha messo brutalmente e arbitrariamente di fornte all’aut aut: o avrei fatto lezione facendo finta di nulla, o avrei dovuto lasciare immediatamente la scuola.

Alla mia risposta che mi sembrava molto più onorevole la seconda possibilità, ella mi ha cacciato. Questi i fatti (tralascio le parole assai sgradevoli della “signora” in questione, che intendevano umiliarmi senza successo, alle quali ho ovvamente replicato). In una scuola capovolta, che a parole non vuole “discriminare” nessuno, si discrimina pesantemente solo chi chiede decoro, decenza, rispetto dei limiti. Per giunta si esercita l’arbitrio facendo ricorso dispotico ad un’autorità che a questo punto è solo la grottesca caricatura di se stessa.

P:S: Immagino di essere l’unico, tra i docenti della classe, ad avere chiesto alla preside l’esonero dalla lezione. E ovviamente l’unico ad essere cacciato. E immagino anche che riceverò poca o nessuna solidiarietà dalla maggior parte dei miei colleghi. Non me ne faccio problema: “etsi omnes, ego non”, come diceva monsignor von Galen.

Ovvero: anche se tutti, io no.

Martino Mora

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29 commenti

  • acido prussico ha detto:

    Dr. Tosatti, mi piacerebbe che lei corredasse questo commento con le due foto che appaiono nel sito di cui post il link perché non sempre ci prendiamo la briga di cliccarvi. Giusto per infiammare un po’ di piú gli animi “narcotizzati” da vescovi, parroci & C. che addormentano con la favoletta che “si condanna il peccato ma non i peccatori…”.
    Che dice, posso sussurrare (altrimenti mi castrano) che come “cristiano” mi sento offeso dalle “vignette”?
    Che dice, posso chiedere al Santo Padre una fatwa contro questi “figli di Dio” un po’ deviati?
    Che dice, facciamo un sito per rilanciare i roghi “purificatori” dell’Inquisizione?
    …..
    “L'”ambasciatore del Parlamento europeo” per la LGTBI si burla della Vergine Maria.
    Riccardo Simonetti, “Ambasciatore del Parlamento Europeo” per la comunità LGTBI, ha pubblicato due fotografie sul suo account Instagram con una chiara derisione della Vergine Maria.
    https://infovaticana.com/2021/12/02/el-embajador-del-parlamento-europeo-para-el-colectivo-lgtbi-se-burla-de-la-virgen/

  • Don Pietro Paolo ha detto:

    Credo che più che il professore in questione, sarebbe stato più consono l’intervento della preside. A scuola si ci va per apprendere e non per protestare. Fuori della scuola si protesta come si vuole, ovviamente rispettando le leggi dello stato. Ma poiché la preside, non avendo fatto il suo dovere ( almeno credo sia uno dei suoi doveri) ha ritenuto più conveniente, per non avere rogne e critiche sicure., schierarsi col mondo fracassoso LGBT, a mio parere, il professore avrebbe dovuto fare in ogni caso la lezione e magari impegnare il tempo dialogando con i ragazzi sulla non opportunitàvdi fare a scuola quella sceneggiata.

    • corrado ha detto:

      Credo ci sia un misunderstanding. quei ragazzi non erano vestiti così per motivi di LGBT ma per manifestare (in modo sbagliato, forse) la propria vicinanza al genere femminile perché era la giornata contro la violenza alle donne (ricorrenza anch’essa discutibile, forse).
      A mio parere il professore non sarebbe dovuto andare dalla preside a dire fuori loro o fuori io (perché é così che è andata), ma avrebbe dovuto ragionare con quei ragazzi affidati alle sue cure, dimostrando apprezzamento per la buona intenzione e magari facendo loro comprendere che ci sono modi, tempi e luoghi più consoni per manifestare le proprie idee.
      Tirare in ballo il Logos per discutere di come ci si deve vestire, poi, mi pare davvero un’esagerazione.

      • Don Ettore Barbieri ha detto:

        Il problema non riguarda il vestito, ma il pensiero che c’è dietro. Quando dei maschi di 17/18 anni arrivano a vestirsi da donna lo fanno o per prendere in giro, ma non mi pare questo il caso, o perché già imbevuti di ideologia. Nella seconda ipotesi, soprattutto a quell’età, diventa quasi impossibile un dialogo, perché il giovane ideologizzato si sente portatore di chissà quali emancipazioni ed è pronto non ad ascoltare, ma ad aggredire.
        Come ho già scritto, ma giudicando dal di fuori, forse era meglio ignorare. Oppure, se davvero esiste un rapporto di reciproca fiducia provare ad entrare nel tema, ma, ripeto, bisogna vedere davanti a quali ragazzi ci si trova.

        • Giuseppina ha detto:

          Lei giudica le intenzioni di gente che non conosce, mediante inopinate generalizzazioni.

  • Maria Grazia ha detto:

    Vi allego il video della trasmissione, andata in onda ieri relativa a “Pomeriggio 5” condotta da Barbara D’Urso in cui l’ospite, Il Prof. Martino Mora, con aplomb e dignità, cercava di rispondere alle obiezioni poste dai vari opinionisti (tutti schierati contro di lui) che lo deridevano platealmente e gli impedivano di parlare, urlando tutti, contemporaneamente, contro di lui. Esprimo la mia solidarietà e la mia ammirazione al Prof. Mora per essere riuscito, sino alla fine, a mantenere la calma ed il controllo.
    https://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/lombardia/milano-il-prof-che-si-e-rifiutato-di-fare-lezione-agli-studenti-in-gonna-la-scuola-non-e-un-circo_42453359-202102k.shtml

    • Nick ha detto:

      Un grazie a Maria Grazia per aver condiviso questo interessante video con tutti noi.
      Sembra che la colpa autentica di Mora sia quella di aver criticato il culto pubblico della Pachamama. Tutti contro di lui.

      • Don Ettore Barbieri ha detto:

        In realtà, sono film già visti. Ricordo nel 1987 o 1988 una trasmissione di Santalmassi sulla Rete due sull’aborto in cui da una parte c’erano tre o quattro a favore e dall’altra c’era un vescovo – probabilmente Sgreccia o Tettamanzi – ridotto a non poter parlare.
        Siccome questa pantomima era divenuta abituale, la CEI dopo qualche anno aveva espressamente sconsigliato a vescovi e sacerdoti di partecipare a trasmissioni televisive il cui unico fine era quello di sbeffeggiare i cattolici e la Chiesa.
        Perciò, vale la pena per un cattolico andare in TV?

        • Maria Grazia ha detto:

          @ DON ETTORE – Ammiro il Prof. Mora che, nonostante il taglio del programma fosse quello di dilegiarlo pubblicamente, ha voluto dare la sua testimonianza di uomo libero sino alla fine: io mi sarei comportata diversamente, già dalle prime battute, avrei chiuso il collegamento in modo da lasciare la D’Urso con un vuoto di 11 minuti di programmazione da colmare.

  • Enrico Nippo ha detto:

    “Agnostico devoto” o anche “ateo devoto”.

    Chi se la sente di spiegarmi che significa?

    • agnostico devoto ha detto:

      boh, un po’ come antani on scappellamento a dx.

      Sciocchezze a parte, per quanto mi concerne, significa che, benché io non possa definirmi credente, sposo moltissime posizioni dei cosiddetti reazionari.

      Non credo, mi sento un reazionario e ne vado pure fiero.

      Insomma ho tutti i difetti possibili immaginabili.

    • stilumcuriale emerito ha detto:

      Nel continuo che va dal completamente ateo (non esiste alcun Dio) al beotamente credente ( bigotto, si diceva in passato) a metà strada ci sta l’agnostico : uno per il quale il problema dell’esistenza o non esistenza di Dio non ha alcuna importanza.

      • agnostico antani ha detto:

        In un certo senso anch’io interpreto il termine come Lei. Infatti ho riflettuto ben poco sull’esistenza o meno di Dio.

        Attualmente considero il Cristianesimo come un’antropologia, una visione dell’uomo e dell’umano. Posto che non ritengo che vi sia una concezione giusta e delle concezioni sbagliate dell’umano -ma solo delle interpretazioni- trovo quella Cristiana, per quel poco che l’ho intuita: bellissima. Fin troppo bella, in un certo senso. Il Cristianesimo, specie quello Cattolico ha sopravvalutato l’uomo.

        Inoltre vedo il Cristianesimo come una potentissima ideologia. Non è un’ideologia totalitaria, è peggio; è totalizzante.

  • Brasi ha detto:

    Siciliana offesa mi fa vergognare di essere suo corregionale! Lei è forse una di quelli che al paese si lamentano che non funziona niente e poi va al nord dicendo: ah, come facciamo noi le cose… Ah, come siamo bravi noi… Ah, al mio paese è meglio…

    • corrado ha detto:

      A me pare che abbia solo detto che non le è sembrato opportuno o utile precisare che la preside in questione è immigrata dalla sicilia. in effetti, che senso aveva dirlo?

  • agnostico devoto ha detto:

    Spett.le Dott. Tosatti,
    butto lì un’osservazione al volo, poco ragionata. Provocatoriamente, mi viene da dire che i conservatori stanno sbagliando. Provo a spiegarmi meglio: suvvia, queste manifestazioni di ‘solidarietà’, sono delle patetiche ragazzate. Io gli lascerei fare la loro ‘rivoluzione’. Dato che sono tutti quanti allineati: ma lasciategli fare sto goal a porta vuota! Se li lasciate fare, c’è la speranza che si accorgano che stanno scalciando a vuoto. Capisco l’irritazione della gente seria, che non ha grilli per la testa, ma non scendete al loro livello, altrimenti cadete in trappola; l’accusa di ‘bacchettoni’ è li pronta a attendervi, e a squalificarvi. Questa patetica messa in scena, si nutre delle vostre polemiche; l’argomento glielo togliete con il semplice silenzio. Distinti saluti.

    • agnostico devoto ha detto:

      ps: “Mai discutere con un idiota, ti trascina al suo livello e ti batte con l’esperienza.”

      • Patrick ha detto:

        Penso che lei abbia ragione. Meglio far lezione e ignorare quegli alunni vestiti in modo inappropriato. Ma allora come far capire che questo comportamento non è adeguato ?

        • agnostico devoto ha detto:

          Mah, francamente, ad oggi, ragionare sull’appropriatezza dell’abbigliamento mi pare inappropriato (mi si consenta il gioco di parole). Io proverei a lasciarli fare: dopo avere messo la gonna, cosa faranno? Se il loro intento è puramente polemico/provocatorio, dovranno alzare ulteriormente il tiro, e quindi, che so, entrare in aula in mutande. Io, fossi un Insegnante conservatore, mi limiterei a tacere, onde evitare di cadere in trappola e venire ridicolizzato. Se poi gli Allievi dovessero esagerare, che se la vedano i Colleghi progressisti.

          • Maria Cristina ha detto:

            Lei sig. agnostico devoto non e’che si chiama di primo nome Ponzio Pilato o ha antenati di tale nome ? Perche’ somiglia molto ad un altro tale che duemila anni fa anche lui preferi tacere e lasciar fare…

          • agnostico devoto ha detto:

            ellalà, non mi faccia sentire troppo importante.

    • agnostico devoto ha detto:

      Insomma, io direi: calma e gesso.

      Buona giornata a tutti voi.

      • Don Ettore Barbieri ha detto:

        In linea di massima sono d’accordo con lei. Poi occorre anche vedere quali dinamiche si creano concretamente durante la lezione. Infatti, stiamo parlando di ragazzi di 17/18 anni, essendo una quarta.
        Comunque, è vero che il “pensiero unico” neutralizza immediatamente una posizione come quella del prof. Mora e si rischia di fare il suo gioco.

        • agnostico devoto ha detto:

          Concordo su tutto, un conto è giudicare all’esterno, un altro è affrontare il caso concreto.

          Ciò detto ritengo che, fermare questa ondata globale, ampiamente condivisa, sia come tentare di fermare un treno a mani nude; si rischia di farsi molto male.

          E’ la ‘rivoluzione’ più difficile del mondo: sono tutti d’accordo, con il sostegno dei grandi mezzi di informazione, e delle istituzioni culturali, si tratta di fare i brillanti (i fighi per dirla con loro) indossando una gonna. E dai… chi li ferma. Che si divertano… Ma sì dai, se si riesce a sdrammatizzare… è una tale boiata…

          Io, nel mio piccolo, sono con Voi.

  • agnostico devoto ha detto:

    Spett.le Dott. Tosatti,
    butto lì un’osservazione al volo, poco ragionata. Provocatoriamente, mi viene da dire che i conservatori stanno sbagliando. Provo a spiegarmi meglio: suvvia, queste manifestazioni di ‘solidarietà’, sono delle patetiche ragazzate. Io gli lascerei fare la loro ‘rivoluzione’. Dato che sono tutti quanti allineati: ma lasciategli fare sto goal a porta vuota! Se li lasciate fare, c’è la speranza che si accorgano che stanno scalciando a vuoto. Capisco l’irritazione della gente seria, che non ha grilli per la testa, ma non scendete al loro livello, altrimenti cadete in trappola; l’accusa di ‘bacchettoni’ è li pronta a attendervi, e a squalificarvi. Distinti saluti.

  • Nuccio Viglietti ha detto:

    Se maschio si rendesse conto quanto è patetico quando assume ruolo di… femministo!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/

  • Siciliana trapiantata e un poco offesa ha detto:

    Scusi dottor Tosatti nessun problema a criticare la preside, ma vorrei sapere l’utilità di specificare “siciliana trapiantata a Milano”. Se avesse avuto il green pass da milanese purosangue o un passaporto valtellinese, il giudizio sarebbe stato diverso?

    • Marco Tosatti ha detto:

      Non ho scritto io l’articolo, giro la sua osservazione al titolare del blog rilanciato.

      • Nico ha detto:

        Egregio Tosatti, eventuali considerazioni sulla bontà dell’istruzione offerta dalle scuole del nord Italia diventano ridicole quando si guardi
        con occhio attento e perspicace le graduatorie dei vincitori dei concorsi a Preside.
        Ivi si dimostra la bontà delle scuole del Sud Italia che inondano di ottimi presidi l’Italia intera. E più non dico.