Il Nuovo Arengario è di nuovo Online! Deotto: Tendenze Suicide della Destra…

10 Ottobre 2021 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, è con grande piacere che salutiamo il ritorno all’operatività de Il Nuovo Arengario dopo una sosta di qualche giorno. E soprattutto salutiamo Paolo Deotto, di cui pubblichiamo questo articolo, il primo dopo il ritorno in linea…Buona lettura e tantissimi auguri a Paolo.

§§§

 

Le tendenze suicide del centrodestra. Adolfo Draghi e la Gretina. Lorsignori sono degli sconfitti e lo sanno. Mai, mai, perderci d’animo, ma mai cedere. L’esempio della monaca e una chicca di assurdità ospedaliera.

 

 

Cari amici e lettori,

in ritardo e con un po’ di fiatone, finalmente Il Nuovo Arengario torna in rete e a tutti voi, che ci avete aspettato, va un sincero ringraziamento per la pazienza e l’amicizia.

Mi guardo alle spalle e vedo che nelle ultime due settimane non ci sono state grosse novità. Continua la marcia trionfale verso la rovina, le elezioni amministrative sono servite al PD per elaborare curiose teorie di vittoria (?) e al centrodestra sono servite – almeno, speriamo – per capire che sta facendo di tutto per aiutare gli avversari. La sconfitta di Milano, dove quella sciagura vivente di Sala è stato riconfermato sindaco, è la palese dimostrazione dei danni gravissimi causati dalle divisioni interne per piccoli giochi di potere e prestigio. Candidare a sindaco di Milano un perfetto sconosciuto come il sig. Luca Bernardo, privo di reale esperienza politica e oltretutto privo di quel minimo di “physique du rôle” che in politica ha il suo peso, ha indotto molti elettori, sempre più disgustati da un certo modo di far politica, a disertare le urne, lasciando spazio ai trinariciuti e alla riconferma del rovinoso “Beppe”. In attesa che la circonvallazione 90-91 di Milano sia trasformata tutta in pista ciclabile e che qualche assessorato sia appaltato alla “comunità” LGBTXYZ (si legge: “invertiti e altre penose patologie”) e che venga istituito un super-ticket comunale sui parti in ospedale per finanziare gli aborti, preghiamo per la nostra ex-capitale morale.

Glissons. È inutile piangere sui cocci, era meglio pensarci prima. Da più parti si erano proposti nomi con buone, se non ottime, probabilità di vittoria, primo fra tutti quello di Riccardo De Corato, ben conosciuto e stimato dai milanesi. Si è scelto di puntare su un personaggio della cosiddetta “società civile”, un’espressione che mi ha sempre fatto ridere, perché sembra un’ammissione, da parte della classe politica, di costituire la società “incivile”. Ma ormai la frittata è fatta e quindi, ripeto, glissons.

Ma se passiamo dai cialtroni locali a quelli nazionali, uno scandaloso incontro merita un attimo di attenzione. Ci riferiamo all’Adolfo Draghi, che alla Prefettura di Milano ha incontrato la Gretina, questa volta in formato trimurti, con altre due giovani figliole perditempo, di cui una negra, il che fa sempre molto “in”. Vedi su https://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2021/09/30/draghi-incontra-greta-i-giovani-sul-clima-hanno-ragione_5981c32e-8d51-46bf-907f-14465b5801ba.html

Ora, su Draghi la definizione migliore la diede, già diversi anni fa, l’ex presidente Cossiga. Poco o nulla da aggiungere. Ma comunque non si può dire assolutamente che Draghi sia scemo e che quindi non sappia cos’è e cosa rappresenta la Gretina, questa povera figliola, minorata (sindrome di Asperger), creata in laboratorio da qualche genio malvagio del marketing.

Lo sa perfettamente, perché la Gretina è un prodotto del suo stesso ambiente, uno strumento creato e usato cinicamente dal potere per alimentare delle “proteste” surreali (avete mai sentito qualcosa di cretino come gli “scioperi per il clima”?) che servono però a incanalare il gregge verso la rovina che verrà imposta dopo la cosiddetta pandemia, cioè una legislazione “verde”, ben strutturata per accelerare il disastro economico.

In genere i mandanti celano i loro rapporti con i killer, almeno per salvare la faccia.

Ma qui siamo ormai al totale svaccamento e allo sputo in faccia al popolo italiano. Il potente di turno (attento Adolfo, anche tu quando non servirai più verrai buttato), con il suo sorriso che ha la tenerezza dello sguardo di una vipera, fa notare al popolo italiano, di cui in teoria lui dovrebbe essere servitore e difensore, che lui invece fa quello che vuole, perché può, perché ha in mano il potere.

Ricordate la famosa frase del Marchese del Grillo: “Io sono io, e voi non siete un cazzo”?

Nel film la frase diventava amaramente comica, grazie anche alla simpatia di Alberto Sordi e peraltro il Marchese del Grillo era ben conscio delle ingiustizie in mezzo a cui viveva e in mezzo alle quali giocava, disincantato e fondamentalmente amareggiato e sfiduciato.

Ma Adolfo Draghi, che non è un nobile annoiato, ma “Il Capo”, che dovrebbe, in teoria, operare per il bene dell’Italia e del suo popolo. Invece, incontrando le tre perditempo in veste ufficiale, in un Palazzo, la Prefettura, che rappresenta lo Stato, ha sputato in faccia al popolo italiano, al quale ha detto, in sostanza: “io faccio ciò che voglio, dove e come voglio, perché ho in mano il Potere”.

Le tre perditempo capeggiate dalla imbesuita trecciolina, chi rappresentano? Nessuno. Cosa hanno da dire? Una rara sequela di fesserie, in un minestrone di ignoranza e slogan rifritti. E poi adesso sanno anche cantare “Bella ciao”.

L’ometto probabilmente si sta facendo prendere la mano e deve stare attento. La sua parte razionale, che è senza dubbio forte, sa bene di camminare su un filo sospeso nel vuoto, perché il castello messo in piedi non ha fondamento e prima o poi andrà in briciole. Ma sia per gli ordini che a sua volta riceve e deve eseguire, sia perché la libido del potere è travolgente, non perde occasione per sbattere in faccia, in modo volgare, il concetto sopra ricordato: “Io sono io, eccetera”.

Adolfo, Vidkun e le macchiette che danzano attorno a loro e che vengono chiamati “ministri” sono molto vicini al capolinea, perché portando al disastro l’Italia portano al disastro anche le loro poco onorevoli persone. Se il capitano fa di tutto per far naufragare la nave, potrà fare una bella strage, ma affogherà anche lui.

Quindi, non spaventiamoci. Questa razza di vipere, difficilmente potremo sconfiggerla materialmente, hanno in mano tutto, potere, soldi, forza pubblica. Ma sono di una debolezza enorme, come quegli alberi che appaiono maestosi, ma sono consumati all’interno dai parassiti e a un certo punto vanno in  briciole, rilevando il loro vuoto interno.

Hanno in mano tutto, ma non hanno in mano in realtà nulla.

L’ultima monaca, che, chiusa in qualche convento non ancora distrutto dalla misericordia della succursale “Santa Marta” del Potere, passa le sue giornate in preghiera, che magari non sa nemmeno che Adolfo Draghi è il Conducator dell’Italia, quella monaca ha in mano una forza travolgente, la Fede. Prega, prega tutto il giorno, per i suoi peccati e per i peccati del mondo  e chiede pietà al Signore.

Noi siamo tenuti a non accettare tutte le norme assurde e liberticide che ci vengono sbattute addosso, siamo tenuti a non rispettare le leggi ingiuste e empie, perché comunque dobbiamo difendere la nostra dignità di figli di Dio. Ma dobbiamo anche associarci sempre di più a quella monaca sperduta e pregare senza sosta.

Preghiera, Sacramenti, penitenze.

Poi accadrà, come scrisse il grande Giovannino Guareschi, che il vecchio Padreterno guarderà tutto il casino costruito dalla superbia dell’uomo e si seccherà, e sposterà l’ultima falange del dito mignolo della mano sinistra, mandando tutto all’aria.

E finalmente si ricomincerà. Da cristiani e da persone civili, due termini del resto inseparabili.

 

Appendice. Piccola chicca di assurdità ospedaliera.

 

Molti di voi forse già lo sapranno. Io l’ho appreso giorni fa.

In ospedale, nelle stanze di degenza, dove possono trovarsi due, tre, quattro letti, o anche più, inevitabilmente vicini, i malati non sono tenuti a indossare la magica mascherina. Ma se un ricoverato vuole alzarsi e fare due passi in corridoio, per sgranchirsi un po’ le gambe, deve, prima di superare la soglia della stanza, indossare la mascherina.

Quindi, una stanza piccola dove convivono giorno e notte anche quattro persone, se non di più, non è a rischio contagio. Il corridoio, ovviamente ben più grande della stanza, dove poche persone passano e in genere nessuno sosta, è a rischio contagio.

Formidabile.

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15 commenti

  • Il Matto ha detto:

    “Poi accadrà, come scrisse il grande Giovannino Guareschi, che il vecchio Padreterno guarderà tutto il casino costruito dalla superbia dell’uomo e si seccherà, e sposterà l’ultima falange del dito mignolo della mano sinistra, mandando tutto all’aria”.

    Ma allora perché agitarsi e preoccuparsi tanto?

    Non si dovrebbe esser contenti della più o meno futura falangiata divina?

  • Chedisastro ha detto:

    Sempre fortissimo Deotto! Che Dio lo mantenga sempre così. E avanti tutta!!!

  • Luciano Motz ha detto:

    Sferzante come sempre, Deotto non sbaglia il colpo e ci invita a fare l’unica cosa che, in questo momento, possiamo fare: pregare. Continua la marcia trionfale verso la rovina, scrive Deotto. La marcia del centrodestra verso la rovina è iniziata subito dopo le elezioni del 2018, quando ha accettato il tergiversare di Mattarella. La coalizione di centrodestra allora era uscita maggioritaria, sebbene non assoluta, e la correttezza costituzionale imponeva di affidare al suo leader il tentativo di formare il governo. Ma Mattarella sognava un governo con dentro il PD e ha giocato prima con la presidente del senato e poi con quello della camera, sapendo a priori che i due tentativi sarebbero falliti. Formare un governo non sarebbe stato facile neppure per il leader del centrodestra, ma il parlamento italiano è un mercato nel quale si trova sempre qualcuno da comprare, come la storia insegna. Mattarella ha poi dovuto subire il governo M5S-Lega, ma ha saputo operare in modo da indebolirlo, in attesa del sospirato accordo dei 5 stelle col PD.
    La marcia verso la rovina del centrodestra è cominciata dall’accettare il tergiversare di Mattarella. Contro il mancato affidamento dell’incarico al suo leader, il centrodestra avrebbe dovuto mobilitare la piazza. Come fa, ad ogni buona occasione la sinistra.
    Se nel 2018 Salvini, leader allora del centrodestra, avesse formato il governo, non saremmo oggi in balia di Draghi.
    E la rovina sarà totale, se il centrodestra, o una sua parte, aderirà all’idea di Draghi presidente della repubblica. Ma temo che finirà proprio così e sarà la rovina di tutti gli Italiani.

    • Bassa portineria ha detto:

      Sembra che Draghi abbia Berlusconi come sponsor oltre a Bergoglio e Mattarella.
      L’alternativa sembra sia il tandem Prodi Letta.
      Tutti imposti dall’alto e non amati dagli italiani.
      Occorrerebbe invece una personalità super partes che non sia manovrata da vecchi burattinai.

      • Luciano Motz ha detto:

        Il vero sponsor di Draghi viene da oltre oceano, basti pensare che lo spazio per il suo governo è stato creato dal lavoro di Renzi.

  • giorgio rapanelli ha detto:

    Che penna, ragazzi! Infila la baionetta e tira pure il grilletto. Il povero Draghi dovrebbe fare tesoro di ciò che è scritto. Infatti, sa di essere solo un lacchè di alto bordo: intelligente, professionalmente preparato, sguardo da “rettiliano, con un’aura bordata da un verde penicillina”, come direbbe David Icke, con qualche problema respiratorio, ma ancora agile in mezzo ai comprimari “signorsì”, ossia mezze cartucce che credono di continuare a vivere sotto i raggi di un “sole” eterno, che ci condurrà fuori dalle secche pericolose in cui naviga la navicella Italia.
    Mentre il PD si illude di avere avuto i voti oltre quelli che aveva già perduto, esiste una Lega che sta beccheggiando in un mare che non è più suo, ma di “lor signori”… Povero Salvini: era il “Capitano” stratega e adesso sta avviandosi a divenire un “sergente maggiore” tattico, incapace di fare cacciare una burocrate come la Ministra dell’Interno Lamorgese e nel contempo capace di abbassare il capo di fronte ad un “green pass” fascistoide.
    Stiamo andando in malora, al disastro… E non diciamo che è colpa degli altri. Abbiamo indietro ciò che abbiamo seminato in passato come umanità e stiamo andando oggi in una tempesta tremenda.
    Io ho fatto, come tutti, la mia parte e quando toccherà a me non dirò “Signore, perché mi hai mandato tutto ciò?” Dobbiamo espiare. Poi arriverà la vendetta di Dio e farà un repulisti di coloro che non sono “Suoi”. Draghi e lo stesso Bergoglio, vaccinati, stiano in campana… Altro che “Vaccino, messia della scienza!”, come lo ha definito l’Arcivescovo di Ancona.

    • bassa portineria ha detto:

      Povero Salvini . Ma lo sa lei, sior Rapanelli che Salvini c’ha un suocero ? Prima non l’aveva. E si vede : un paio di figli da due diverse signore, senza contare l’Isoardi che, quando ha scoperto di essere tradita, lo ha licenziato, perdendo così anche visibilità. Chi l’ha più vista l’Isoardi ? Per essere invitato nella villa del suocero Salvini ha dovuto scendere evidentemente a qualche compromesso. Ma il problema sono gli amici del suocero : vecchietti come lui che , invece di andare alla bocciofila sembra si occupino di società segrete. Sono riusciti il Verdini e i suoi compari a ridurre al lumicino Forza Italia. E ora ci stanno provando con la Lega.
      Degli italiani non gliene può importare di meno .
      Esattamente come D’Alema, che quando ha visto il suo Partito Comunista essere invaso da personaggi laureati con tesi di patristica ha pensato bene di volgere il suo sguardo al lontano oriente. Il partito cinese che ci sgoverna ora ha il suo fondatore in D’Alema. Non lo sapeva, caro Rapanelli ?

  • Fuori Tema ha detto:

    RAI 3 : NUOVISSIMA TRASMISSIONE. Titolo REBUS.
    La coppia di eleganti presentatori televisivi Giorgio Zanchini e Corrado Augias si esibisce in un’incontro di boxe televisiva (2 contro 1) contro un un’avversario solitario monsignor Vincenzo Paglia che i due chiamano familiarmente don Vincenzo.
    L’argomento in discussione è l’eutanasia.
    Vengono mostrati con regolamentare cartina i 4 paesi europei che l’hanno già introdotta :
    Spagna , Belgio, Olanda e Lussemburgo.
    Don Vincenzo cerca di riaffermare le argomentazioni della Chiesa di sempre , ma la padronanza del mezzo televisivo dei due avversari è notevole.
    Questo dimostra che la propaganda a favore dell’eutanasia ha già avuto inizio .
    E l’inizio dimostra che non verranno risparmiati colpi.
    Bio, bio blu pensaci tu. Canale 262.

    • In aggiunta ha detto:

      La libertà di propaganda è sacra. Nessuno vuole togliere la parola all’associazione LUCA COSCIONI che ha promosso il referendum di cu sentiremo parlare fino a primavera. Ma che non lo faccia a spese nostre, cioè utilizzando la televisione di stato.

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    “L’ometto probabilmente si sta facendo prendere la mano e deve stare attento”.
    E’ tutto altamente scientifico: l’aumento del successo aumenta il livello di attesa. Uno si crede tanto più importante, quanto più gli altri gli danno importanza.
    Gli incensatori di Draghi se ne rendano conto: la mentalità di Draghi è la mentalità del dittatore, che finge di essere democratico.

  • Abate Busoni ha detto:

    La consueta lucida e inappuntabile disamina dello stato dell’arte. Unico appunto: il centrodestra in Italia non esiste, almeno politicamente. C’è un popolo intero che non ha rappresentanza visto che chi dovrebbe farsene portavoce si modella sui desiderata dell’avversario elemosinando una qualche “patente” di “agibilità politica” che, ovviamente, non arriverà mai.

    Non va meglio a centrosinistra, che tutto rappresenta fuorchè le istanze storiche di quella parte, ma che può contare su un gregge che nel dubbio pascola sistematicamente verso le urne e mette la crocetta dove indicato dai cacciatori di fantasmi che agitano puntualmente lo spettro del fascismo.

  • Mimma ha detto:

    Grazie di cuore dott Deotto .
    Non avrei saputo esprimere lo sdegno e il dolore che mi bruciano cuore e cervello in modo migliore.
    Preghiamo, sì.

  • Carlo ha detto:

    “Io faccio ciò che voglio, dove e come voglio, perché ho in mano il Potere.”

    Draghi o la Gretina? Mi sembra che sia lei il Marchese del Grillo.

  • paolo deotto ha detto:

    Caro Marco,
    di cuore, grazie a te e grazie agli amici lettori, per la loro pazienza e la loro vicinanza. Tiremm innanz, ne avremo ancora di cose da fare…