BDV a Mattarella: Le Regalo gli Occhiali di Miguilim per Vedere il Paese…

14 Aprile 2021 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, la nostra Benedetta De Vito oggi si rivolge al Presidente della Repubblica, in un’offerta-appello da cui emergono contatti e amicizie, ricordi e la percezione di una sofferenza che forse là in alto, sul Colle, non sembra arrivare. Anzi.

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Non so che cosa vede Sergio Mattarella, da lassù, dal Quirinale, che è il colle più sacro agli antichi romani perché sacro al Dio Quirino che muore e risorge come nostro Signore, l’unico vero Salvatore. Non so, dunque, che cosa vede dal suo bel palazzo che fu dei Pontefici, prima delle ruberie savoiarde. Io so, però, che cosa vedo a casa sua, tra gli altissimi corazzieri, le porpore, gli angioletti stupendi di Melozzo da Forlì. Vedo che gli sta sempre lì da presso, un signore alto, ben elegante negli abiti tagliati forse da Caraceni, che si chiama Giovanni Grasso e che, io, ragazza, conoscevo perché veniva all’uscita dell’Istituto Mater Dei (che io frequentavo), ed era il direttore di un mensile cattolico che si intitolava “Presenza Ottanta”. Giovanni, che credo andasse al San Leone Magno, ma la memoria non squadra bene i particolari, era, allora, un ragazzo allegro con un gran vocione rassicurante. Mi chiese di scrivere qualcosa per lui, attraverso – mi pare – una comune amica, che ora è volata in cielo. Lo feci, sissignore, e fu  il  primo articolo della mia non carriera, e scelsi – chissà perché, ma ora lo so – di recensire un racconto breve di uno scrittore brasiliano allora famosissimo e oggi dimenticato: Joao Guimaraes Rosa. Il libro si intitolava Miguilim, ma per raccontar di questo bambino del Nordest brasiliano e ritornare poi al punto, devo andare a capo.

Ed eccomi qui. La storia di Miguilim, cioè Michelino, è presto detta. Si tratta di un bimbetto che, nel duro lavoro del crescere, si trova disorientato e in subbuglio per un mondo (quello dei grandi) che non capisce. Intimidito, perduto, ritrova il bandolo della sua vita solamente quando un dottore gli porta un bel paio d’occhiali. Il piccolo Miguilin, infatti, era miope! Caro Presidente è a lei, cattolico, che vorrei regalare un bel paio di occhiali, gli occhiali di Miguilim (e magari anche a Giovanni, che ricordo con molta simpatia) affinché lei possa guardare l’Italia, con gli occhi aperti, chiari, trasparenti di verità, e vedere in che situazione disperata langue il suo popolo, il popolo italiano di cui Lei è Primo cittadino. Chiusi in casa, depressi, stanchi, privi di una guida anche spirituale, essi, gli italiani, vivono nella paura di un virus che ha una mortalità  dello zero virgola, tormentati da un clima di terrore dispensato a piene mani dai media nazionali e sotto il ricatto di un “vaccino”, testato non testato in quattro e quattr’otto. Un “vaccino” che contiene linee fetali come “terreno di coltura”. Cioè la vita, che è solo del Signore. Dal punto di vista morale, cattolico, della Legge Divina che è scritta in ogni cuore,  è ugualmente mostruoso che si utilizzi il corpo umano di un bambino ucciso come “strumento” per dare la salute ad altri esseri umani. Forse ora, con gli occhiali di Miguilin, potrà vedere meglio questo raccapricciante orrore…

Lei ci aveva promesso un governo di “alto profilo”; ma suvvia, indossando gli occhiali di Miguilim vedrà bene che non lo è affatto! Che è composto dai soliti politicanti di sempre, i nomi che furono di quel piccolo avvocato pugliese di nome Giuseppe Conte. Un Conte che non è un conte. Uno Speranza senza speranza e così via. Il nuovo conte, invece, è Draghi, il cui nome di battesimo stranamente, coincide con quello di un’altra “eccellenza italiana”, paracadutata da chissà dove e raccontata dal mainstream come salvezza del popolo italiano. Sì, sì, Mario Monti. Un’altra delusione.

Non ho conosciuto mai Draghi, perché gli anni che ci separano sono tanti, troppi, ma ho conosciuto  un suo compagno di classe, che purtroppo ho perduto di vista altrimenti gli avrei chiesto lumi sulla sua eccellenza a scuola che non mi è così chiara. Dicono che fosse bravo, ma non un secchione e non capisco bene, forse perché io un “secchione” l’ho sposato e non posso pensare che sia negativo esser studioso  e diligente e anche concentrato.  Vabbè, avanti. La scuola dei gesuiti che frequentava, però, la conoscevo bene perché è lì che hanno studiato i miei fratelli gemelli e anche tanti amici che ancora frequento e vedo. E sentivo parlare, bambina, di Padre Rozzi (il preside) e di Padre Millefiorini che, credo, insegnasse greco e latino. Ma per me, tra tutti i padri gesuiti che allora venivano anche in casa, uno soltanto era inzuccherato: Padre Camilleri. Piccolo, con gli occhiali rotondi (di Miguilim) e i capelli ricci cortissimi, veniva a dare lezione ai fratelli e poi, con me, restava qualche minuto, Dalla tasca interna della tonaca nera, tirava fuori un paio di forbicine dorate e mi ritagliava delle figurine di carta: sirene, angioletti, comete, le stesse che, lo scoprii molti anni dopo, ritagliava Hans Christian Andersen.

La finisco qui, regalandole, caro Presidente, gli occhiali di Miguilim, gli occhiali rotondi di Padre Camilleri, che sapeva parlare con me, senza parole, affinché, tornando a vedere per davvero, a separare il grano dalla zizzania, a confrontarsi con la Verità in cui, da cattolico, dovrebbe credere, possa aiutare per davvero il nostro povero Paese in ginocchio.

§§§




Ecco il collegamento per il libro in italiano.

And here is the link to the book in English. 


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12 commenti

  • FRANCESCOMARIA ha detto:

    Non basta mettere gli ochhiali per vedere, bisogna che anche gli occhi siano liberi da cataratte. A meno che non si tengano chiusi volutamente. C’era un comico a tele Kabul che diceva:” la seconda che hai detto”. Sia lodato Gesù Cristo.

  • don Sandro ha detto:

    Io che ho 70 anni devo usare gli occhiali per leggere. Purtroppo a volte me li dimentico a casa e così faccio una bella fatica. Ma anche quando guardo più lontano e non avrei bisogno degli occhiali, se li ho ancora sugli occhi vedo sfuocato.
    Gli occhiali servono per chi li usa correttamente.
    Questa premessa per dire semplicemente che occhiali o non occhiali Mozzarella non vuole vedere: si adatta, proprio come la mozzarella, al contenitore. Come mai il “caro” Di Maio, quattro anni fa gridava addirittura all’Impichment e poi, quando invece Mozzarella ha fatto quello che gli andava bene, tutto è cambiato? Grandi strette di mano, parole concilianti, giudizi lusinghieri su di lui! Questa è la “politica” che sa di tutto tranne che di politica. Ma d’altra parte che Di Maio non sia un politico, lo sanno tutti, tranne, forse, quelli che lo votano. Ma anche che il caro presidente sia una Mozzarella credo che ormai tutti l’abbiano capito.
    Peccato che noi siamo in mano a gentaglia simile.
    Chissà se il popolo troverà la forza per ribellarsi davvero e non solo a parole o occupando le autostrade! Fino a quel punto dobbiamo riconoscere che… chi è causa del suo mal, pianga se stesso!
    Attenzione, però, perché quando si è allo stremo, come tanta gente purtroppo dimostra di essere, il pericolo di qualcosa di grave è alle porte. Ce lo insegna la storia, anche se noi preferiamo chiudere gli occhi, anziché mettere gli occhiali giusti!

    • Petrus ha detto:

      Rev. Don Sandro,
      bisogna pregare molti per l’Italia e la Chiesa perché i traditori di esse stanno prevalendo… che il Signore intervenga prima possibile. Confidiamo in Lui e nel frattempo facciamo sentire il ns.disappunto.

  • Paoletta ha detto:

    Nannarella non ha bisogno degli occhiali perché è complice del disastro.

  • Petrus ha detto:

    Mattarella è del PD (partito del diavolo)… un cattolico che sta a sinistra è una contraddizione vivente. Non si deve andare alle elezioni perché vincerebbero i “fascisti” del centro destra. Purtroppo abbiamo ancora i bolscevici in Italoa hanno cambiato il nome ma sono sempre quelli insieme agli utili idioti di cattolici che votano a sinistra. La sinistra occupa tutti i gangli dell’amministrazione pubblica compresi magistratura e media… finché ci sarà questa situazione il centro destra anche se vince le elezioni non ha il pieno potere che è occupato culturalmente dal dopoguerra dalla sinistra che è il vero cancro d’Italia. Alla sinistra non importa del popolo italiano essa è sempre stata mondialista e dalla parte sbagliata l’unica cosa che interessa è il potere perché puo’ plasmare il popolo secondo la propria ideologia. Ciechi sono quei cattolici che appoggiano la sinistra… e il principe di questo mondo li inganna senza che se ne avvedano presi dal loro anacronistico antifascismo che è solo una posizione politica non certamente cattolica.

  • Petrus ha detto:

    Mattarella è del PD (partito del diavolo)… un cattolico che sta a sinistra è una contraddizione vivente. Non si deve andare alle elezioni perché vincerebbe i “fascisti” del centro destra. Purtroppo abbiamo ancora i bolscevici in Italiia hanno cambiato il nome ma sono sempre quelli insieme agli utili idioti di cattolici che votano a sinistra. La sinistra occupa tutti i gangli dell’amministrazione pubblica compresi magiatratura e media… finché ci sarà questa situazione il centro destra anche se vince le elezioni non ha il pieno potere che è occupato culturalmente dal dopoguerra dalla sinistra che è il veri cancro d’Italia. Alla sinistra non importa del popolo italiano essa è sempre stata mondialista e dalla parte sbagliata l’unica cosa che interessa è il potere perché puo’ plasmare il popolo secondo la propria ideologia. Ciechi sono quei cattolici che appoggiano la sinistra… e il principe di questo mondo li inganna senza che se ne avvedano presi dal loro anacronistico antifascismo che è solo una posizione politica non certamente cattolica.

  • Milly ha detto:

    Pregevole intenzione ma…..buonanotte!

  • Iginio ha detto:

    Ai pliniani pare non piaccia Andersen: l’altro giorno c’era un articolo di tale Marchesini il quale sentenziava che il Brutto Anatroccolo sarebbe una favola “ideologica”!
    Il giorno in cui i pliniani capiranno che i primi ad essere ideologici sono proprio loro, festeggeremo in grande.

  • Chedisastro ha detto:

    Cara Signora Benedetta, a chi non vuol vedere, perché di esser cieco gli hanno comandato, neanche gli occhiali di Miguilim basteranno mai.

  • RB ha detto:

    d’accordo . Ma per favore NON confronti Draghi con MarioMonti. Draghi sta forse un po’ deludendo, speriamo duri poco e trovi il modo di togliersi dai piedi quel “cancer” del PD .Ma come può fare ? Il PD è la lobby più potente che abbiamo nel paese , cara mia . Tornando a Monti , la prego non paragoni Monti a nessuno ,perché Monti non è nessuno , è il massimo bluff inventato da Napolitano.

    • : ha detto:

      Non confonderli dal punto di vista professionale, siamo d’accordo. Ambedue però sono le (mario)nette i cui fili sono tirati da fuori dei confini d’Italia. Il fatto che Draghi sia molto più capace di Monti lo rende anche molto più efficiente per assolvere il mandato impostogli: quello di dare il colpo finale alla moribonda sovranità italiana, e l’ha detto chiaramente nel suo discorso d’insediamento.

      • Chedisastro ha detto:

        Ancora una volta bravo, caro Due punti, ma sulle lodi a Draghi non sono tanto d’accordo.