DOMANI ALLA CAMERA HK-CHINA, THE CATHOLIC ISSUE

20 Ottobre 2020 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, con grande piacervi diamo notizia della presentazione alla Camera dei Deputati del documentario di Elisabetta Valgiusti sulla Cina con il contributo di personalità di eccezione, come il card. Joseph Zen, e di esperti di quel mondo come il Direttore di Asianews Bernardo Cervellera. Eccovi il comunicato.

§§§

 

COMUNICATO STAMPA HK – CHINA, iniziativa Save the Monasteries, Camera dei Deputati

Presentazione del documentario HK-CHINA, THE CATHOLIC ISSUE di Elisabetta Valgiusti per l’iniziativa IN DIFESA DEI DIRITTI UMANI E DELLE MINORANZE RELIGIOSE IN CINA organizzata da Save the Monasteries con la partecipazione di Matteo Luigi Bianchi , Vice Presidente Commissione Politiche dell’Unione Europea , Paolo Formentini, Vice Presidente Commissione Affari Esteri e  Comunitari , ed altri ospiti .

Camera dei Deputati mercoledì 21.10.20 ore 14.00, Sala Conferenze Stampa, via della Missione 4.

Il documentario illustra quanto avviene  ad Hong Kong e in Cina con la testimonianza del cardinale Joseph Zen e di sacerdoti e missionari che descrivono le drammatiche condizioni delle comunità cristiane e delle diverse minoranze religiose .

Numerose organizzazioni internazionali contestano la recentissima elezione della Cina come membro del Consiglio delle Nazioni Unite per i diritti umani in quanto la Cina non  attua le raccomandazioni formulate dall’Onu a riguardo effettuando invece politiche repressive non solo contro le minoranze religiose ma contro chiunque invochi più democrazia ad Hong Kong  e nella mainland Cina.

L’iniziativa viene trasmessa in diretta https://webtv.camera.it/

Info e clip www.savethemonasteries.com 

Altre info  Savethemonasteries/Salvaimonasteri Facebook

savethemonasteries@yahoo.com

§§§




 

STILUM CURIAE HA UN CANALE SU TELEGRAM

 @marcotosatti

(su TELEGRAM c’è anche un gruppo Stilum Curiae…)

E ANCHE SU VK.COM

stilumcuriae

SU FACEBOOK C’È LA PAGINA

stilumcuriae




SE PENSATE CHE

 STILUM CURIAE SIA UTILE

SE PENSATE CHE

SENZA STILUM CURIAE 

 L’INFORMAZIONE NON SAREBBE LA STESSA

 AIUTATE STILUM CURIAE!

ANDATE ALLA HOME PAGE

SOTTO LA BIOGRAFIA

OPPURE CLICKATE QUI 




Questo blog è il seguito naturale di San Pietro e Dintorni, presente su “La Stampa” fino a quando non fu troppo molesto.  Per chi fosse interessato al lavoro già svolto, ecco il link a San Pietro e Dintorni.

Se volete ricevere i nuovi articoli del blog, scrivete la vostra mail nella finestra a fianco.

L’articolo vi ha interessato? Condividetelo, se volete, sui social network, usando gli strumenti qui sotto.

Se invece volete aiutare sacerdoti “scomodi” in difficoltà, qui trovate il sito della Società di San Martino di Tours e di San Pio di Pietrelcina

Condividi i miei articoli:

Libri Marco Tosatti

Tag: , , ,

Categoria:

9 commenti

  • Valeria Fusetti ha detto:

    Leggendo il post di VALENTINA mi sono ricordata che a suo tempo, all’inizio ufficiale della pandemia, quando in Lombardia la mortalità era molto alta, un conoscente mi diede alcune informazioni interessanti. Essendo persona, come si dice, ben informata dei fatti dell’import export e della dislocazione produttiva italiana ,gli diedi credito. Nella zona di Wuhan è stata dislocata molta parte delle industrie del bergamasco, gli operai sono cinesi e la dirigenza è italiana. I dirigenti fanno i pendolari. Quando il virus ha iniziato a diffondersi in Cina evidentemente sono stati contagiati anche degli italiani che, tornando in Italia l’hanno diffusa. Prima di tutto, come è ovvio, nella zona di residenza. Tutto nascerebbe dalla dislocazione. Ha aggiunto che nella stessa zona vi sono anche altre industrie europee. Questo tipo di “sviluppo industriale”, basato sulla miseria delle popolazioni di Asia ed Africa, dura da decenni, ed è già un effetto della globalizzazione. Il primo effetto, che ha permesso la produzione di beni di consumo a basso costo praticamente per tutti, o quasi. La stessa produzione in italia avrebbe imposto costi molto maggiori. Ma ha creato molta disoccupazione, e continua a crearne, Sono stata una settimana a Caorle, una cittadina veneta che vive di turismo. Non so per quanto ancora il benessere veneto durerà, almeno per chi lavorava nel turismo. Infatti sono sempre meno gli italiani che ci lavorano, rimpiazzati da addetti, anche nei posti dirigenziali, da personale dell’ Europa dell’Est. I famosi “corridoi verdi” che vengono percorsi anche dai colletti bianchi. Ottimi lavoratori, ben preparati. I nostri figli e nipoti vivono ancora su redditi famigliari, a composizione “variabile” ma sino a quando può durare una situazione del genere ? A leggere la relazione della Caritas, pubblicata pochi giorni fa da Aldo Maria Valli, molto poco. La gestione dissennata della pandemia sta accelerando una condizione già precaria, ed i possibili “aggiustamenti” sociali, che abbisognano di tempi lunghi, sono vanificati da decisioni dichiaratamente prese per favorire, a dire del M5S (ma penso anche dal PD, che però è abbastanza furbo da non dichiararlo esplicitamente) la sostituzione etnica di un mondo che essi detestano e rifiutano. Non è una questione “politica”, è una questione di civiltà per cui è una questione che non ha possibilità di mediazioni. Almeno così mi sembra.

  • Maria Michela Petti ha detto:

    Una forza morale eccezionale, quella del card. Zen che, a meno di un mese dal suo rientro in Cina dopo un viaggio a vuoto a Roma per incontrare il papa, lo sostiene in una battaglia impari per amore del suo popolo e lo spinge a ritornarvi, pur nelle condizioni fisiche di un soggetto della sua età che non gli facevano prevedere un altro viaggio del genere. Lo aveva confidato alla partenza.
    Invece… e questa volta sarà accolto in una sede istituzionale italiana alla vigilia del rinnovo dell’ Accordo Cina – Vaticano, come riferito da organi di informazione nei giorni scorsi.

  • Sherden ha detto:

    “…elezione della Cina come membro del Consiglio delle Nazioni Unite per i diritti umani…”

    Fa il paio esatto della presidenza di commissione affidata qualche anno fa all’Arabia Saudita.
    E entrambe confermano che l’ONU è solo un miserabile carrozzone di lestofanti, il cui unico scopo è la spartizione del potere (e delle poltrone).

    • Briciola ha detto:

      Le maggioranze che all’ONU decidono dei destini del mondo sono in gran parte costituite da paesi non democratici e spesso poco rispettosi dei diritti umani.
      Inoltre molti paesi africani sono debitori nei confronti della Cina che costruisce infrastrutture a sue spese , ma iscrivendoli a debito dei paesi beneficiari.

  • Luciano ha detto:

    Perché nessuno critica la Cina o minaccia sanzioni mentre sono sempre pronti a porre anatemi e additare alla pubblicità gogna chi sgarra dal politicamente corretto? Cos’ha la Cina di particolare??? È grande, è potente ma è lontana.
    I giornalisti occidentali, per ora non hanno nulla da temere. Perché tanta deferenza alla dittatura più grande e feroce del mondo?

    • Valentina ha detto:

      Che dire di questa ipotesi: la Cina è la testa d’ariete dell’alta finanza per sovvertire il Vecchio Ordine Mondiale. Cresce esponenzialmente in breve tempo con mano d’opera schiavizzata, che lavora per l’Occidente (e l’Occidente si indebolisce), ma la montagna di soldi finisce nella City di Londra (o altre City a piacere). Sarà vero? Boh…

      • bastian contrario ha detto:

        La montagna di soldi finisce nell’acquisto dei buoni del tesoro di paesi come gli USA o come l’Italia, oppure, come già detto nell’acquisto di vaste proprietà in Africa, sopratutto miniere di metalli pregiati, e nella costruzione di infrastrutture di cui l’Africa ha estremo bisogno, ma che, se ricordo bene, restano di proprietà cinese.
        Inoltre la montagna di soldi serve anche all’acquisto di parti consistenti dei nostre industrie pregiate, come ad esempio ansaldo energia. La Cina ha anche una percentuale consistente, il 5%, di una delle società che controlla Autostrade.
        Ora mi ricordo : anche la Volvo mi sembra sia diventata qualche anno fa di proprietà cinese…

        • Valentina ha detto:

          Già, ma mentre l’Occidente è diventato passivo e beota consumatore (non più produttore), la Cina “acquista” paesi interi. Il ricavato della produzione a basso costo di questi “acquisti” da qualche parte dovrà pur finire. Non certo al popolo cinese, ne tanto meno a quello locale.
          Mi sembra uno scambio alla pari con la massoneria: ti lasciamo giocare ad essere il padrone del mondo e al contempo invadiamo il mondo con il liquame delle tue ideologie (ma una fetta consistente di quattrini che ne deriva, la dai a noi della finanza).
          NB: l’Argentina, complice il governo voluto da Bergoglio, sta svendendo il paese. A chi? Ai cinesi. E dove sono i maggiori giacimenti di litio nel mondo (si dice che sia il petrolio del futuro)? In Argentina e in Cile, dove bruciano le Chiese…già, tutto sembrerebbe tornare, anche le sterline del conto personale di Bergoglio, paladino delle scarpette rattoppate!

    • Sherden ha detto:

      “…Cos’ha la Cina di particolare??? È grande, è potente ma è lontana…”

      Mica tanto lontana. Chieda ai greci cosa è stato del porto del Pireo, per esempio, o a tanti paesi africani delle loro infrastrutture o – per stare in casa nostra – come è finita la filiera del tessuto e dei filati a Prato e dintorni.
      E siccome tutto finisce per generare vorticosi giri di quattrini e di potere conseguente, lei crede davvero che ciò non influisca sull’informazione? Pensi alla pandemia: quanti fra i giornalisti cosiddetti liberi hanno pensato seriamente di contestare i dati farlocchi forniti da Pechino?