ENCICLICA. DEL POZZO: UMANO, TROPPO UMANO. LANGONE: SOTTOMISSIONE?

6 Ottobre 2020 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Carissimi Stilumcuriali, oggi su Il Foglio, nella rubrica delle lettere al Direttore, Luca Del Pozzo ha scritto una breve riflessione sul concetto centrale della nuova enciclica di papa Bergoglio, “Fratelli tutti”. Come sempre, ci sembra molto interessante, e per questo motivo la affidiamo alla vostra riflessione e commento, ringraziando l’autore. E già che ci siamo, restiamo su Il Foglio, dove Camillo Langone commenta la forzatura commessa dal Pontefice regnante nei confronti di San Francesco e della Storia. Buona lettura. 

§§§

Al direttore – Ci sono due modi di intendere la fraternità. Uno è orizzontale, e radica la fraternità nella humanitas, nel fatto cioè di riconoscere una comune origine e una comune natura che, appunto, rende tutti gli esseri umani fratelli a prescindere da razza, lingua cultura e credo religioso; l’altro è invece verticale, laddove la fraternitas si fonda su un elemento trascendente.

Nel cristianesimo, ad esempio, si è fratelli in quanto i cristiani condividono la figliolanza divina che deriva dal battesimo; e da questo punto di vista se è vero che tutti gli uomini sono fratelli in quanto creati da un unico Dio, è altrettanto vero che non tutti sono figli di Dio bensì solo chi ha la natura stessa di Dio, cioè appunto i cristiani.

La domanda allora è: la chiesa può davvero riporre nella sola humanitas, come sembra indicare il documento “Fratelli tutti”, la speranza di un mondo migliore?

Dopo tutti gli orrori di cui gli uomini, anche quando mossi dalle migliori intenzioni, sono stati capaci?

Prevengo l’obiezione: ma la storia è piena di orrori perpetrati anche da uomini che credevano in un dio, dunque la fede o una qualsivoglia credenza nel trascendente non è di per sé garanzia di pace, benevolenza, solidarietà ecc. Vero.

Ma c’è un “ma”. Ed è dato dal fatto che assieme a errori, orrori, peccati e debolezze varie, almeno guardando alla storia dell’occidente e dell’Europa in particolare, c’è stata una storia che ha visto nascere una civiltà di insuperata bellezza, dove gli elementi positivi superano di gran lunga quelli negativi.

Con buona pace della cancel culture e del politicamente corretto che tanto fascino sembrano esercitare anche tra i cattolici, dire civiltà significa dire occidente; e dire occidente significa dire Europa.

E anche l’ateo più convinto sa perfettamente (poi magari non lo dice) che questa storia sarebbe stata semplicemente impossibile senza il cristianesimo.

Mi chiedo allora perché, anziché puntare di nuovo su un cavallo che  tanto bene ha fatto, aiutando gli uomini a elevarsi alla statura del Vangelo, si cerchi un’improbabile quanto utopistica “fraternità”, per altro non scevra da una ben precisa declinazione anche politica (il che pone un problema nel problema), anche a costo di abbassare l’asticella del Vangelo alla statura della buona volontà delle persone.

Umano, troppo umano.

Luca Del Pozzo

§§§

Ed ecco il commento di Camillo Langone:

Nell’enciclica “Fratelli tutti” il Papa fa dire al santo di Assisi il contrario di ciò che ha detto. Di fronte a tanta impudenza c’è da rimanere esterrefatti

 San Francesco, hai visto come ti ha usato il Papa che usa il tuo nome? Al numero 3 della nuova enciclica cita le Fonti Francescane ma le cita censurandole ossia falsificandole, tagliando il numero 43 proprio dove affermi che i Saraceni devono battezzarsi, farsi cristiani, “poiché se uno non sarà rinato per acqua e Spirito Santo non può entrare nel regno di Dio”.

Insomma ti fa dire il contrario di ciò che hai detto, per arruolarti nella sua crociata immigrazionista. Di fronte a tanta impudenza sono rimasto esterrefatto, San Francesco, non volevo credere ai miei occhi, ho sospettato uno scherzo, una parodia, ma purtroppo era proprio il sito del Vaticano ed era proprio il testo ufficiale. Sempre al numero 3 il Papa che usa il tuo nome esorta esplicitamente (sebbene fra gesuitiche virgolette) alla sottomissione all’islam. Altra stropicciata d’occhi. Altra verifica: lo ha scritto davvero.

“Fratelli tutti” va oltre l’indifferentismo del Documento cattomusulmano di Abu Dhabi, più volte citato, e raggiunge “Sottomissione” di Michel Houellebecq che però è il romanzo di un romanziere, non un’enciclica del capo della Chiesa. San Francesco, tu che provasti compassione per tutte le creature, prova compassione per noi cattolici.

§§§

 




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75 commenti

  • XXX ha detto:

    Sant’Atanasio (295-373), vescovo d’Alessandria, dottore della Chiesa
    Sull’incarnazione del Verbo, 13; SC 199, 311

    Cristo è immagine del Dio invisibile; per opera di lui abbiamo la redenzione, la remissione dei peccati (Col 1,15.14)
    Poiché gli uomini erano diventati irragionevoli e l’inganno dei demoni gettava la sua ombra da ogni parte e nascondeva la conoscenza del Dio vero, cosa doveva fare Dio? Tacere di fronte a tale situazione? Accettare che gli uomini si smarrissero e non conoscessero Dio?… Forse Dio non risparmierà alle sue creature di smarrirsi lontano da lui e di essere assoggettate al non essere, soprattutto se questo smarrimento diventa per loro motivo di rovina e di perdita, mentre gli esseri che hanno partecipato all’immagine di Dio (Gen 1,26) non devono perire? Cosa occorreva che Dio facesse? Cosa fare, se non rinnovare in loro la sua immagine, affinché gli uomini potessero nuovamente riconoscerlo?
    E come realizzarlo, se non mediante la presenza dell’immagine stessa di Dio (Col 1,15), il nostro Salvatore Gesù Cristo? Non potevano attuarlo gli uomini, poiché non sono l’immagine ma sono stati creati secondo l’immagine; neanche potevano realizzarlo gli angeli che non sono delle immagini. Per questo è venuto in persona il Verbo di Dio, che è l’immagine del Padre, per essere in grado di restaurare l’immagine nel profondo dell’essere degli uomini. D’altronde, ciò non poteva succedere finché la morte e la corruzione che ne consegue non fossero state annientate. Per questo egli ha assunto un corpo mortale, per poter annientare la morte e restaurare gli uomini fatti secondo l’immagine di Dio. L’immagine del Padre, dunque, il Figlio suo santissimo, è venuto da noi per rinnovare l’uomo fatto a sua somiglianza e per ritrovarlo, mentre era perduto, mediante la remissione dei peccati, come egli stesso dice: «Sono venuto a cercare e salvare ciò che era perduto» (Lc 19,10).

    http://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2017/06/meditazione-del-giorno-santatanasio.html

  • Pietro Melis ha detto:

    giovedì 8 ottobre 2020
    ENCICLICA “TUTTI FRATELLI”: L’ULTIMA IMBROGLIONATA DELL’ANTICRISTO
    pietromelis.blogspot.com

  • XXX ha detto:

    Gesù disse loro: «Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato. San Marco 16, 15-16

    Dice il mandato apostólico che il Vangelo deve essere predicato ad ogni creatura. Allora che cosa significa questa predicazione ad ogni creatura? Lascio la risposta al P. Antonio Vieira, S.J., che nel Sermone della Sessagesima ha detto:

    “Quando Cristo inviò gli Apostoli affinché predicassero nel mondo, gli disse così: euntes in mundum universum, praedicate omni creature. «Andate e predicate ad ogni creatura»: ma come, Signore? Gli animali non sono creature? Gli alberi non sono ceature? Le pietre non sono creature? E dunque gli Apostoli devono predicare alle pietre? Devono predicare ai tronchi? Devono predicare agli animali? Si, dice San Gregorio, dopo Sant’Agostino. Poiché, dovendo gli Apostoli predicare presso tutte le nazioni del mondo, molte di esse barbare, e incolte, avrebbero trovato uomini degenerati in tutte le specie della natura: avrebbero trovato uomini uomini; avrebbero trovato uomini bruti, avrebbero trovato uomini tronhi, avrebbero trovato uomini pietre. E quando i Predicatori Evangelici predicheranno a tutte le creature, tutte le creature saranno contro di loro? Che grande disgrazia!”

    L’uomo è stato creato a immagine e somiglianza di Dio, ma a causa del peccato originale si è convertito in varie creature che adorava come Dio. Questo è il motivo per cui Gesù manda gli apostoli a predicare a “tutte le creature”. L’uomo è stato creato a immagine e somiglianza di Dio, ma Emma Bonino o George Soros ha questa immagine corrotta dal peccato. Parlare di fratellanza umana, pensando che tutti gli uomini abbiano questa immagine e somiglianza innate, significa negare il dogma del peccato originale e il rispettivo bisogno di salvezza.

    Il battesimo non è una cosa meccanica: credere in Gesù lo precede. Ecco perché è ovvio che il Padre Nostro fosse insegnato ai catecumeni, ma non è chiaro che se insegnasse ai non battezzati e tutti indistintamente. Gesù stesso ammonì gli apostoli di non dare ai cani ciò che è santo o di gettare perle ai maiali. Come ha avvertito gli apostoli che li avrebbe mandati fuori come agnelli tra i lupi. Secondo voi Gesù ha insegnato il Padre Nostro ai cani, ai maiali e ai lupi?

    Inoltre c’è quello che ho detto in un commento precedente: qui non crede in Gesù, pregando il Padre Nostro, sarà ascoltato dal Padre? Sembra che una delle questione della discussione è un cammino per il Padre senza senza passare per il Figlio…

    • MARIO ha detto:

      @ XXX

      Le novità non finiscono di stupirci.
      Oltre alla eco-teologia, ora è nata anche la xxx-teologia (che non spiego per non provocare scandali…).

      Immagino che lei sia un sedevacantista, visto che non accetta nemmeno quello che ha detto Benedetto XVI, che riporto di nuovo per sua debita conoscenza:
      “Il Dio in cui noi cristiani crediamo è il Creatore e Padre di tutti gli uomini, a partire dal quale tutte le persone sono tra loro fratelli e sorelle e costituiscono un’unica famiglia.”
      Cosa ne dice?

      Lei cita P. Antonio Vieira, S.J. (missionario in Brasile nel XVII secolo), il quale si rivolterà nella tomba, considerata la sua fama di difensore infaticabile dei diritti umani degli indigeni, combattendo le espropriazioni e la schiavitù.
      E lo faceva probabilmente perché, da vero testimone del Vangelo, considerava gli indigeni come fratelli, indipendentemente che fossero convertiti o meno. Tanto da essere denominato “Paiaçu” (Padre Grande). A proposito di padri… figli… e fratelli…

      • MARIO ha detto:

        @ XXX

        P.S. A proposito di Padre Antonio Vieira, S.J., le consiglierei di non fare troppa propaganda, perché se vengono a saperlo i pliniani, scomunicano ipso facto, sia lei che il Padre gesuita, come eretici catto-comunisti…
        Mi raccomando!

        • XXX ha detto:

          Il sermone della sessagesima è stato predicato nella reale di Lisbona. I pliniani che conosco hanno letto il libro l’Imitazione di Cristo che insegna:

          “Non cercar di sapere chi ha detto una cosa, ma bada a ciò che è stato detto”.

          Inoltre a questo ci sembra che i pliniani sono stati scandalizati con l’immagine di Lutero in Vaticano e il francobollo in commemorazione dei 550 anni della riforma protestante?

      • XXX ha detto:

        Mario, un commento fa una teologia?

        Dice a tutti noi: quale la nuovità nel mio commento?

        Sarà che è stato quando ho scritto che il credere precede il battesimo? O sarà che Cristo ha mandato gli apostoli predicare ad ogni creatura?

        Dopo rispondere questo, rispondo la tua domanda.

        Ne approfitto e chiedo: tutti gli uomini hanno l’immagine e la somiglianza di Dio in atto o in potenza?

        P. Antonio Vieira, S.J.. ha diffeso gli indigeni, come gli hanno diffeso la Santa Sede, a partire del diritto naturale. I diritti umani sono stati proclamati un secolo dopo, con la rivoluzione francesa. Almeno in quello tempo, la Chiesa non credeva nel buon selvaggio (come sembra credere Lei), per questo non ha diffeso il diritto degli indigeni cannibali (come quelli del film Apocalypto…).

  • gigione ha detto:

    Giusto per verifica sono andato a cercare quanto dice Langone nell’enciclica del perito chimico Bergoglio

    3. C’è un episodio della sua vita che ci mostra il suo cuore senza confini, capace di andare al di là delle distanze dovute all’origine, alla nazionalità, al colore o alla religione. È la sua visita al Sultano Malik-al-Kamil in Egitto, visita che comportò per lui un grande sforzo a motivo della sua povertà, delle poche risorse che possedeva, della lontananza e della differenza di lingua, cultura e religione. Tale viaggio, in quel momento storico segnato dalle crociate, dimostrava ancora di più la grandezza dell’amore che voleva vivere, desideroso di abbracciare tutti. La fedeltà al suo Signore era proporzionale al suo amore per i fratelli e le sorelle. Senza ignorare le difficoltà e i pericoli, San Francesco andò a incontrare il Sultano col medesimo atteggiamento che esigeva dai suoi discepoli: che, senza negare la propria identità, trovandosi «tra i saraceni o altri infedeli […], non facciano liti o dispute, ma siano soggetti ad ogni creatura umana per amore di Dio».[3] In quel contesto era una richiesta straordinaria. Ci colpisce come, ottocento anni fa, Francesco raccomandasse di evitare ogni forma di aggressione o contesa e anche di vivere un’umile e fraterna “sottomissione”, pure nei confronti di coloro che non condividevano la loro fede.

    Le virgolette le ho aggiunte io per evidenziare quanto insegnatomi dai Gesuiti (entra con la loro ed esci con la nostra).

    Che Dio ci aiuti

  • renato brandolese ha detto:

    Io sono cristiano cattolico appartenente alla chiesa cattolica romana: sono un semplice appartenente al corpus christi ; non ho alcuna competenza teologica per cui non mi addentro nell’ ermeneutica della semantica riguardante ” la fratellanza ” se quella di uno trito umanesimo o quella di significato trascendente. Non mi cambia assolutamente la vita e tra mille difficoltà cerco di vivere quello che la mia vecchissima madre mi ha insegnato sin da piccolo rifuggendo da un cristianesimo di elite da molti cosi inteso. Vedo però che l’ edificio di quella chiesa fondata sulla scritturistica e sulla tradizione è squassato da un povero perito chimico che non esita a ridurre e a negligere quel popolo di cui dovrebbe essere episcopo e pastore in nome di una sottomissione ad un mondialismo secolarizzato ponendo la gola al lupo di turno. che questo glielo chieda o no.

  • Gian ha detto:

    In questo post leggo 2 brevi commenti a nome GIAN che non ho scritto io. Indipendentemente dal fatto che possa o meno condividere, non li ho scritti io, che da almeno tre anni firmo sempre e solo con il nome GIAN. Vorrei pregare il nuovo commentatore di modificare il suo nick.

    • Gian ha detto:

      L’ultimo mio scritto prima di questo era stato del 5 Ottobre 2020 alle 18:19 (erroneamente postato come GIAN. )
      Il punto dopo il nome, caso unico, è incidentale. Subito dopo ho notato altri brevi commenti a nome GIAN che io non ho mai scritto.
      Ho deciso pertanto di fermarmi. Dopo questa precisazione non invierò altri commenti, pur continuando a frequentare questo BLOG al quale mi sento molto legato.

  • MARIO ha detto:

    La verità circa il principio “fratellanza universale naturale” (in quanto gli uomini sono tutti figli dello stesso Padre Celeste), diversa dalla “figliolanza di adozione” conferita con il Battesimo, a me sembra del tutto evidente.
    Qualche riflessione nel merito:

    – Gesù insegna il Padre Nostro a ebrei e non ebrei, NON ancora battezzati (e di cui molti non sarebbero diventati cristiani).

    – I missionari insegnano anche il Padre Nostro ai catecumeni, PRIMA del battesimo.

    – Benedetto XVI dice a proposito:
    “Il Dio in cui noi cristiani crediamo è il Creatore e Padre di tutti gli uomini, a partire dal quale tutte le persone sono tra loro fratelli e sorelle e costituiscono un’unica famiglia.”

    – Anche nell’ “Evangelo come mi è stato rivelato” di Maria Valtorta (per chi ci crede) Gesù dice:
    “Io vi ho insegnato a dire: “Dacci oggi il nostro pane, o Padre nostro”. Ma sapete voi cosa vuole dire quel “nostro”? Non vuole dire vostro di voi dodici. Non vostro come discepoli del Cristo. Ma vostro come uomini. Per tutti gli uomini. Per quelli presenti, per quelli futuri. Per quelli che conoscono Dio e per quelli che non lo conoscono. Per quelli che amano Dio e il suo Cristo e per quelli che non lo amano o lo amano male.”

    • Giovanni Grimaldi ha detto:

      Il problema è che si confonde, volutamente, il concetto di Dio creatore di tutti gli esseri, quindi anche degli uomini, con quello di Dio padre. Basterebbe ricordare che Gesù Cristo è l’Unigenito Figlio di Dio. Quindi Dio ha un solo figlio. Pertanto Gesù non ha fratelli o sorelle. Ovvero, come dice nel Vangelo, i suoi fratelli sono coloro che ascoltano e fanno la Volontà di Dio. Ma in che modo? Riconoscendo Cristo come loro Unico Signore, come scrive Giovanni (1,12-13) e divenendo così, attraverso il battesimo, figli di Dio per adozione e quindi fratelli di Cristo.
      Pertanto per i cristiani non esiste e non può esistere una fratellanza universale (di matrice protestante e massonica), ma solo la fraternità cristiana, condizionata (sine qua non), alla conversione ed al conseguente battesimo.

      • Boanerghes ha detto:

        Lasciamo stare il concetto di fraternità universale.
        Tutti coloro che non appartengono, per scelta, per nascita, etc, alla comunità cristiana in quanto battezzati, come li dobbiamo considerare?
        Dei bastardi?
        Inutile fare tanti giri di parole, siamo tutti figli di Dio.
        Ci sono diversità di religioni, ma la rivelazione perfetta e unica, è quella cattolica, affidata a Pietro e agli apostoli e loro successori.

        • stilumcuriale emerito ha detto:

          Essere chiamati Figli di Dio è un premio, non un diritto.
          L’uomo è creatura. Se non fosse così che senso avrebbero queste parole di Gesù ? — Beati gli operatori di pace,
          perché saranno chiamati figli di Dio.– (Mt 5,9).

      • MARIO ha detto:

        @ Giovanni Grimaldi.

        1) Lei dice: “Il problema è che si confonde, volutamente, il concetto di Dio creatore di tutti gli esseri, quindi anche degli uomini, con quello di Dio padre.”
        Io dico che c’è una differenza fondamentale fra tutti gli esseri creati da Dio e l’uomo. L’uomo è l’UNICO ad essere creato “a immagine e simiglianza di Dio” (cosa di una grandezza incommensurabile).
        Da qui la verità, rivelata da Gesù, di Dio come Padre e pertanto degli uomini come figli di Dio e quindi tutti fratelli.
        L’uomo è creato da Dio sul modello (anche fisico) del Figlio Gesù, generato ab aeterno ed in vista della creazione dell’uomo, per il quale anche l’universo è stato creato.
        Noi non possiamo immaginare quanto sia grande ogni singolo uomo agli occhi di Dio Padre, proprio in quanto figlio. Eppure:100 miliardi di uomini da Adamo ed Eva, a fronte di 100 miliardi di galassie nel solo universo”osservabile” e di 100 miliardi di stelle per ogni galassia. Immenso…

        2) E lei cosa dice delle affermazioni, citate sopra, di Benedetto XVI: eretico anche lui?

        3) Oltre alla Valtorta, ricordata sopra, cito anche Medjugorje (se lei ci crede).
        Nel messaggio del 02.10.2017 alla veggente Mirjana (a cui la Madonna ha affidato come missione specifica la preghiera per i non credenti = “coloro che non hanno ancora conosciuto l’Amore di Dio Padre”) la Madonna dice:
        “Fin da quando era ancora piccolo, mio Figlio mi diceva che tutti gli uomini sono per lui dei fratelli.
        Perciò ricordate, apostoli del mio amore, che tutte le persone che incontrate sono per voi la vostra famiglia, dei fratelli secondo mio Figlio.”

        4) Quindi, a differenza di quanto da lei affermato, Dio è non solo Creatore ma anche Padre di tutti gli uomini (come dice Benedetto XVI).
        Allora penso che anche lei, come altri, confonda il concetto di figliolanza (e quindi fratellanza) NATURALE in Dio Padre con quello di figliolanza (e quindi fratellanza) DI ADOZIONE mediante suo Figlio Gesù, conseguita attraverso il Battesimo.

        • stilumcuriale emerito ha detto:

          Ma immagine e somiglianza non significa nè uguaglianza nè figliolanza. E poi quel “facciamo l’uomo…” è un plurale maiestatico o un plurale trinitario? Suvvia non pretenda di fare il teologo se non lo è nemmeno come dilettante.

          • MARIO ha detto:

            Stilumcuriale Emerito,

            insomma non riesce proprio a digerire che un povero negretto o un indù ignorante o un qualsiasi altro individuo, sperduto in qualche angolo remoto del globo e ignaro di Cristo, possa essere suo fratello?

            Se ogni uomo è figlio del Padre, sarà sicuramente perché è fatto a immagine e somiglianza (che non vuol dire uguaglianza) del suo Figlio Unigenito (questi generato e l’uomo creato). Per cos’altro altrimenti?

            “Plurale maiestatico o plurale trinitario?”
            Tutti e due perché Dio è Uno e Trino. Ma è Gesù che ce lo ha rivelato e che ci ha insegnato a rivolgerci come figli al Padre.

            Non occorre essere teologi per capire le verità di fede. Altrimenti Dio sarebbe iniquo.
            E io non ho alcuna pretesa di essere un teologo, nemmeno dilettante.
            E’ la presunzione e superbia dell’uomo a complicare le verità rivelate da Dio stesso, semplici perché tutti le possano intendere.
            E quasi sempre l’uomo le complica per un qualche interesse, come gli ebrei con i famosi 613 precetti, funzionali al potere di allora.

            A proposito di teologi dilettanti, leggendo certi articoli e certi commenti ho l’impressione che la specie sia in via di espansione (come i cinghiali…).
            Che sia forse il frutto di quel famigerato movimento moderno denominato eco-teologia?

            Infine Benedetto XVI (che lei tanto stima)… anche lui un teologo dilettante?

    • Enrico Nippo ha detto:

      Vuoi vedere che senza aver mai letto un riga della Valtorta, dopo tutto il sottoscritto non se n’è uscito con dei sofismi?😉

  • Roberto Donati ha detto:

    Se non è scorretto (valuterà il dottor Tosatti), citare un blog amico, Chiesa e postconcilio, suggerisco questa interessante chiave di lettura: http://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2020/10/la-chiave-di-lettura-di-fratelli-tutti.html?m=1

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    Sempre a proposito del Padre nostro e dei vangeli.
    Matteo lo pone quasi all’inizio delle predicazione di Gesù (Mt 6, 9-13) come un discorso fatto da Gesù di sua iniziativa nell’ambito del grande discorso della montagna.
    Anche Luca ha inserito nel suo vangelo una preghiera simile al Padre nostro scritto da Matteo, anche se in una forma un po’ ridotta,. Ma il racconto dell’evento è posto da Luca in una luce e in una ambientazione tutta diversa. Dice infatti Luca (11,1-4) : che ” un giorno Gesù andò in un luogo a pregare. Quando ebbe finito , uno dei discepoli gli disse: Gesù insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli” . E a questo punto Gesù risponde : “Quando pregate dite così: Padre, sia santificato il tuo nome…. ecc. ecc.”
    Non è questione di registratori nè di esegesi liberal/modernista. E’ che i vangeli sono libri che vanno letti anche dentro, non va letta solo la copertina.

  • Angelo Simoni ha detto:

    Tutti gli uomini sono figli di Dio.

    “Ho anche altre pecore, che non sono di quest’ovile; anche quelle devo raccogliere ed esse ascolteranno la mia voce, e vi sarà un solo gregge, un solo pastore.”

  • CARMELO ha detto:

    Nel link sottostante propongo la risposta che molti mesi fa mi diede un teologo domenicano, P. Angelo Bellon, rispondendo ad una mia specifica domanda su fratellanza e filiazione divina.

    https://www.amicidomenicani.it/se-sono-fratelli-di-cristo-solo-quelli-che-ascoltano-la-sua-parola-e-la-mettono-in-pratica-esiste-ancora-la-fraternita-universale/

  • Raffaella ha detto:

    Con questa pseudo-enciclica l’argentino dimostra ancora una volta di essere PERICOLOSO per i fedeli cattolici, per la Chiesa di Cristo e per la nostra povera Italia.
    Fino a quando dovremo soffrire?

  • giorgio rapanelli ha detto:

    Che devo fare, Santità? Se vedo un mio fratello che sta violentando, o scannnado un altro mio fratello o una mia sorella o un mio figlio o mia madre, che devo fare? Devo difenderli con le armi, se ne ho, o con una spranga, se ce l’ho? Oppure lascio finire il macello al mio fratello musulmano o africano o cristiano, così che il karma di quella vittima si compia? Come sarebbe formativo francescanamente se il Papa, o un Cardinale, o il mio Arcivescovo, o il mio Parroco, mentre sta per essere massacrato da una musulmano, o da un africano, o da un europeo, dicesse: “Non fare nulla, è un piacere morire in nome della Enciclica

    • Raffaella ha detto:

      Ha centrato il punto: finché le cose capitano ad altri è facile dire “fratelli tutti”.

  • Gaetano2 ha detto:

    “…Dunque il Padre nostro è preghiera soltanto cristiana o anche dei non cristiani?”
    L’insegnamento del “Padre Nostro” era chiaramente rivolto, vado secondo labili ricordi (quindi nel caso sbagliassi, correggetemi), a coloro che chiedevano a Gesù come pregare, riconoscendogli l’autorità, ed altro, di farlo.
    Ma “don Ciccio e suoi fratelli” forse questa autorità la riconoscono alle varie pachamame…

    • giorgio rapanelli ha detto:

      Un giorno, rivolgendomi ad un musulmano, dissi “Dio nostro Padre”, mi rispose : “Dio non è Padre, ma solo Dio”

  • 👀 ha detto:

    Non dimentichiamo,
    dove è cresciuto bergoglio?
    in mezzo ai lama sud-americani,
    e cosa ha imparato da loro?
    ha sputare in faccia ai vicini.

    Se bergoglio ci ha insegnato (con la sua voce) come si fa a correggere Gesù,
    come poter accogliere un suo SCRITTO che manipola un santo come Francesco di Assisi, che chiama sorella
    sia la morte che la povertà con il suo riciclaggio di 20.OOO.OOO di sterline?
    La sua parola giurata è: FALSITA’.

    Chiedo perdono ai veri cattolici ma non dobbiamo lasciarci ingannare dall’ingannatore per non essere complici.

    • stilumcuriale emerito ha detto:

      Magari ci sentiremo anche raccontare che nel Covid 19 – ultimissima e piccolissima fra le creature — dobbiamo riconoscere la presenza di Dio. Magari la prossima enciclica potrebbe titolare “” Fratello Covid 19 “” e trovarvi grandi espressioni di amore e fratellanza per lui.
      Mah. posso dire mah?

  • giovanni ha detto:

    Sig, Nippo nel Vangelo Gesu viene definito pietra angolare sulla quale viene costruito il Cristianesimo,
    Elementi caratteristici per accedere al Regno dei Cieli ed essere quindi figli di Dio sono il Battesimo e il credere a Gesu quale unica via nonche il mai abolito codice di comportamento fissato nei dieci Comandamenti, Infrangere quel codice anche una sola volta comportava la morte della anima, Cio per giustizia, Per cui Dio onde evitare di distruggere la umanita ha incaricato il Figlio di morire per tutti in espiazione dei peccati, Questo in sintesi, Se Lei ci crede bene in caso contrario faccia altrimenti, Quelle domande potra rivolgerle A Dio quando ne avrà la occasione,

    • Enrico Nippo ha detto:

      Giovanni,

      il contenuto del suo intervento è rigorosamente ineccepibile. Le auguro che anche la sua vita sia rigorosamente adeguata alle sue affermazioni, come si dice, H24.

      Per quanto mi riguarda, il Padre/Creatore ha fatto in modo che, come tutti, anch’io sia dotato della facoltà di riflettere, senza che questa debba necessariamente implicare pericoli per la fede.

      Le domande me le faccio adesso perché ben difficilmente, varcata la soglia fatale, qualcuno potrà domandare qualcosa al Padre/Creatore. Piuttosto, al contrario, saremo chiamati a rispondere di quel che abbiamo combinato sulla terra.

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    Fratello – fratelli è un termine che ha un significato ben preciso in senso biologico. Esteso per analogia a tutti gli altri uomini che non sono nostri fratelli biologici ha assunto nel tempo una pluralità di connotazioni in dipendenza dell’ambito in cui viene usato.
    Da un punto di vista biblico possiamo dire che nell’Antico testamento “Fratello” compare 333 volte e “Fratelli” 412 volte ma sempre e soltanto in senso biologico. Gli uomini in generale sono creature in un mondo creato.
    Solo nel nuovo testamento “fratello” diventa un appellativo comune fra i cristiani. I fratelli di Gesù sono i discepoli e tutti coloro che credendo in Gesù lo accolgono e compiono la volontà del Padre ( Mt 12,46-50; Mc 3,31-35; Lc 8,19-21) sicchè tutta la comunità cristiana è una “comunità di fratelli” che soffrono le medesime sofferenze (1Pt 5,9).
    Con questo non voglio dire che ogni altra estensione di questi termini non sia lecita. Lo è però in altri campi, non religiosi (letteratura, politica, poesia ) ed è comunque una estensione che attiene più al sentimento che alla ragione .

  • Rafael Brotero ha detto:

    Se Benedetto XVI ha lasciato mille sottili indicazioni dell’illegittimità delle sue dimissioni, non si può negare che l’antipapa fa lo stesso da parte sua per dimostrare l’illegittimità del suo pontificato. Menzogne sistematiche, corruzione finanziaria, perversioni sessuali ubique, eresie molteplici, mascalzonate giornaliere…
    Si potrebbe pensare che lo fa espresso per mostrarci la propria indegnità. Chissà?

  • Antonio Cafazzo ha detto:

    “…
    – Buon giorno, mastr’Antonio, — disse Geppetto. — Che cosa fate costì per terra?
    – Insegno l’abbaco alle formicole.
    – Buon pro vi faccia.” (Collodi, Le avventure di Pinocchio)

    – Buon giorno, Mastro Francesco. Cosa fai costí sulla Terra?
    – Insegno l’Illuminismo ai mammiferi.
    – Buon pro ti faccia.

  • Gaetano2 ha detto:

    “Nell’enciclica “Fratelli tutti”…”
    Il titolo “Don Ciccio e i suoi fratelli” avrebbe espresso meglio il contenuto, da quello che leggo.

  • Enrico Nippo ha detto:

    “Se è vero che tutti gli uomini sono fratelli in quanto creati da un unico Dio, è altrettanto vero che non tutti sono figli di Dio bensì solo chi ha la natura stessa di Dio, cioè appunto i cristiani.

    Noto subito che i cristiani NON hanno la “natura stessa di Dio” altrimenti sarebbero Dio.

    Mi sembra poi che si (ri)proponga la distinzione fra “fratelli” e “figli” legata a quella tra “Creatore” e “Padre”.

    Se sono “creati da un unico Dio” i fratelli “orizzontali” non fruirebbero anche della Paternità Divina?

    I fratelli sono tali perché hanno un unico padre, quindi per gli “orizzontali”i il Creatore non è anche il Padre? Per essi si opera un distinzione tra Creatore e Padre?

    Il Creatore creerebbe fratelli “orizzontali” e poi, sdoppiandosi, si costituirebbe Padre soltanto per i cristiani che sono gli unici “verticali”?

    E questo sdoppiamento dell’unico Dio fra Creatore e Padre lo ha rivelato Lui o è un’elucubrazione della mente umana?

    Insomma, i cristiani avrebbero un Padre mentre gli altri “soltanto” un Creatore?

    • Adriana 1 ha detto:

      Enrico Nippo ,
      queste acute domande mi pare rimettano in questione la storia dell’Eden e di Caino che chiese di non essere lasciato senza segno distintivo e protettivo tra la folla selvaggia ( che già c’era) . In effetti l’appellativo ” Padre ” trova il suo risalto nel ” Padre nostro “.

      • Enrico Nippo ha detto:

        Già: il Padre nostro!

        Gesù insegna il Padre nostro (non il Creatore nostro) PRIMA degli eventi costitutivi del Cristianesimo: l’Istituzione dell’Eucarestia e la discesa dello Spirito Santo sopra gli Apostoli riuniti con Maria Santissima nel Cenacolo (Mistero glorioso). Insegna a TUTTI tale preghiera e quindi, da quel momento TUTTI, senza ancora essere figli adottivi, cioè battezzati, possono rivolgersi al Padre. Non al Creatore, al Padre.

        Perché non l’ha fatto in occasione di almeno uno dei due eventi succitati, oppure quando ha inviato i discepoli a battezzare nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo?

        Dunque il Padre nostro è preghiera soltanto cristiana o anche dei non cristiani?

        • Elia ha detto:

          Gesù si rivolge al Padre, ecco perché insegnava a chi voleva seguirlo, a chi cercava la salvezza, come pregare. Solo Gesù può dire Padre essendo l’unico Figlio. Tutti quelli che si lasciano battezzare, grazie ai meriti acquisiti da Gesù (seconda persona della Santissima Trinità), possono chiamare Dio Padre così come faceva il Signore perché con il battesimo si diventa fratelli in Cristo e dunque figli adottivi di Dio Padre. Voglio ricordare che anche Gesù si è sottoposto al battesimo di Giovanni il Battista.
          Gesù disse loro: «Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato. Marco 16, 15-16

        • stilumcuriale emerito ha detto:

          Però Gesù, dico Gesù, il Figlio di Dio fatto uomo, non ha mai chiamato “fratelli” gli scribi e i farisei. Anzi li ha ferocemente insultati ( ipocriti, sepolcri imbiancati…) . Come mai ? Erano forse extraterrestri piovuti sulla terra da qualche buco nero?

          • Gian ha detto:

            Ma i farisei si davano appuntamento in un blog per protestare contro gli insulti ricevuti?

          • Boanerghes ha detto:

            Ferocemente insultati, no.
            Sono le invettive ultime per vincere l’ostinatezza colpevole di accogliere il promesso.

          • XXX ha detto:

            Caro Enrico Nippo,

            Noi cristiani partecipiamo alla natura divina, come se può leggere:

            “Con queste ci ha donato i beni grandissimi e preziosi che erano stati promessi, perché diventaste per loro mezzo partecipi della natura divina, essendo sfuggiti alla corruzione che è nel mondo a causa della concupiscenza”. 2 Pietro 1,4

            I cristiani siano tempio dello Spirito Santo, siamo inabitazione della Santissima Trinità.

            “E questo sdoppiamento dell’unico Dio fra Creatore e Padre lo ha rivelato Lui o è un’elucubrazione della mente umana?”

            Diventiamo figli da Dio attraverso il Battesimo: senza fede è impossibile piacere a Dio. Allora, se tutti sono figli di Dio indipendente della credenza in Gesù Cristo, esiste ancora il bisogno di credere in Gesù per essere salvo? Sembra che lei ha dimenticato che senza Gesù tutti siano in stato di condanna…

            Gesù ha insegnato che nessuno andrà al Padre senza di Lui. Allora, se il Padre Nostro è una preghiera anche dei non cristiani, se può non credere in Gesù, pregare il Padre Nostro, rifiutare il Figlio e essere ascoltato per il Padre?

            San Giovanni battezzava in quello tempo, non se può affermare che non erano battezzati. Inoltre a questo, Gesù è Dio e leggeva I cuori, non se può affermare semplicemente che ha insegnato il Padre Nostro a tutti…

            Il commento di Stilum Curiae Emmerito:

            “Però Gesù, dico Gesù, il Figlio di Dio fatto uomo, non ha mai chiamato “fratelli” gli scribi e i farisei. Anzi li ha ferocemente insultati ( ipocriti, sepolcri imbiancati…) . Come mai ? Erano forse extraterrestri piovuti sulla terra da qualche buco nero?”
            A questi Gesù ha chiamato di figli del Diavolo:
            “voi che avete per padre il diavolo, e volete compiere i desideri del padre vostro. Egli è stato omicida fin da principio e non ha perseverato nella verità, perché non vi è verità in lui. Quando dice il falso, parla del suo, perché è menzognero e padre della menzogna. A me, invece, voi non credete, perché dico la verità. Giovanni 8, 44-45

      • wisteria ha detto:

        La storia di Caino ed Abele ci insegna che dai fratelli a volte ci sin dovrebbe guardare…
        Seriamente, la fratellanza come legame di rispetto dovrebbe essere reciproca.

      • Boanerghes ha detto:

        S. Paolo nella lettera ai Romani parla chiaramente di adozione a figli, dopo la dis-grazia del peccato originale e delle sue nefaste conseguenze.
        E che abbiamo ricevuto lo Spirito che ci fa dire: Abba, Padre.
        Ora, il Signore non vuole che nessuno si perda, per cui la porta della salvezza è aperta a tutti i suoi figli, e a tutti offerta.
        Ma è necessaria la Fede nel Cristo e accogliere la salvezza.
        Averne la conoscenza ma opporre rifiuto, è motivo di condanna finale.

        • stilumcuriale emerito ha detto:

          Gesù insegna il Padre nostro (non il Creatore nostro) PRIMA degli eventi costitutivi del Cristianesimo.
          Questa sì che è una grande rivelazione ; forse è la scoperta del XXI secolo!!!!!!!!!!!!!!
          A parte il fatto che tutti sanno che il cosiddetto “Discorso della Montagna ” come tale non è mai esistito. L’evangelista Matteo ha ordinato tutta la materia del suo vangelo in cinque grandi discorsi tutti attinenti il “Regno di Dio”. Quello della Montagna è appunto il primo di questi cinque discorsi e riguarda il primo annuncio e il programma del Regno. Quando e in che luogo Gesù abbia insegnato il Padre Nostro esattamente non lo sappiamo.
          Tanto per precisare.

          • Gian ha detto:

            “Tutti sanno” ne sei convinto tu. Io invece so che chi sostiene questa tesi è un esegeta liberale/modernista. Più o meno come te che credi solo ai registratori.

          • Boanerghes ha detto:

            No, ci sono precise ricerche scientifiche.
            Il discorso della montagna è esistito, eccome.
            Non ha importanza come ha impostato il suo vangeli Matteo, o come lo hanno impostato gli esegeti moderni.
            Matteo aveva un fine preciso e lo ha attuato.
            Il suo vangelo non è perfettamente cronologico e nemmeno esaustivo.
            Ma contiene la parola del Signore.
            Per chi vuole, nell’ Evangelo come mi è stato rivelato, si può leggere il fatto in modo completo, compresa la descrizione del luogo, cosa che sempre fa la Valtorta, in obbedienza al Signore.

        • Michel Berthoud ha detto:

          Boanerghes, concordo con lei, personalmente ho trovato molto interessante la lettura di un libro di Guido Landolina che illustra e commenta non solo alla luce di quanto ne riferiscono i Vangeli ma principalmente grazie alle splendide catechesi del Gesù “valtortiano” che in sette differenti giorni, una catechesi per ciascun giorno, lo illustra e lo mostra nelle visioni della sua vita in terra di duemila anni fa. Lo si può scaricare qui https://bit.ly/3njWdh3

    • MARIO ha detto:

      Enrico,
      perfino tu chiedi. “E questo sdoppiamento dell’unico Dio fra Creatore e Padre lo ha rivelato Lui o è un’elucubrazione della mente umana?”

      E’ un’elucubrazione di sedicenti cristiani (come Luca Del Pozzo), che strumentalizzano persino il Vangelo per interessi ideologici o politici.
      E se fosse per ignoranza sarebbe ancora peggio, perché la loro superbia li accecherebbe al punto tale da sostituirsi a Dio e nel caso specifico alle parole di Gesù Cristo.

    • Luca Del Pozzo ha detto:

      Esatto, proprio così. E non lo dico io ma quel Galileo che ai suoi discepoli (non a tutti) consegnò il Padre Nostro. Appunto.

      • Enrico Nippo ha detto:

        Signor Luca del Pozzo,

        a chi e cosa si riferisce dicendo “Esatto, proprio così et, etc.”?

        Fossi in lei rifletterei profondamente sullo strafalcione grosso come una casa che ha scritto: “non tutti sono figli di Dio bensì solo chi ha la natura stessa di Dio, cioè appunto i cristiani”.

        • Luca Del Pozzo ha detto:

          @Nippo: mi riferivo a lei. E la prossima volta prima di (stra)parlare di cose che non sa conti fino a dieci. E visto che c’è lègga il Catechismo , per l’esattezza il numero 1265: “Il Battesimo non soltanto purifica da tutti i peccati, ma fa pure del neofita una “nuova creatura “, un figlio adottivo di Dio (cfr. Gal 4,5-7) che è divenuto partecipe della natura divina”, membro di Cristo e coerede con lui tempio dello Spirito Santo”.

          “partecipe della natura divina”. Le è più chiaro ora?

    • Michele ha detto:

      Signor Nippo, i cristiani sono figli di Dio per Grazia (Battesimo) non per natura (cfr Sant’Agostino).

      Biologicamente si è figli per natura: un cavallo ha la stessa natura dei genitori e così per qualsiasi essere creato, nessuno può avere la stessa natura di Dio ed essere Figlio di Dio per natura altrimenti egli stesso sarebbe come Dio (cfr San Michele arcangelo), ma la La Grazia del battesimo viene ad abitare in noi che diventiamo tempio dello Spirito e figli di Dio per Grazia.

      Non è difficile, se vuole provare a far proprio questo grande e magnifico mistero; sono molto più complicati i suoi sofismi.

      • Milli ha detto:

        Bravo Michele!

      • Enrico Nippo ha detto:

        Signor Michele,

        la invito a leggere meglio quel che ho scritto.

        Lei giustamente ricorda che “i cristiani sono figli di Dio per Grazia (Battesimo) non per natura (cfr Sant’Agostino)”, che è esattamente quello che ho affermato nel mio intervento: “i cristiani NON hanno la “natura stessa di Dio” altrimenti sarebbero Dio”.

        Ciò che appaiono alla sua mente come sofismi a qualcun altro sono apparse acute domande.

        Quindi non si fidi troppo della mente perché spesso la mente mente.

        • Michele ha detto:

          Abbiamo letto male in tanti?
          Se crede ciò che la Chiesa propone da sempre mi rallegro per lei.
          Ma, allora, perché tante domande capziose sulla figliolanza “orizzontale” che farebbe fruire della Paternità Divina anche i non battezzati?
          Perché citare la preghiera del “Padre nostro” insegnata ai suoi discepoli, e non ai farisei, come esempio di tale paternità/figliolanza rivolta a tutti?
          Dove sarebbe la coerenza logica con la sua precedente, e corretta, affermazione di fede? Dove sarebbe il sofisticato dilemma di fede che, eventualmente, la tormenta e che noi non cogliamo?
          Perdoni la mia scarsa intelligenza, ma non si capisce dove voglia arrivare con il suo intervento.

          Gesù, nel Vangelo, invita i suoi Ministri a battezzare tutte le genti (che liberamente lo accolgono) proprio per farci partecipi di tale figliolanza e la Chiesa ha per secoli seguito tale indicazione a quello che, oggi, per alcuni sarebbe “proselitismo”, come se la Grazia del battesimo privasse del libero arbitrio e non valorizzasse i talenti personali e culturali di un popolo.

          Riguardo al problema delle persone di buona volontà che non hanno potuto ricevere la Grazia del battesimo e l’adozione a figli, per impedimenti storici o fisici la Chiesa ha parlato da secoli del battesimo “di desiderio” e del battesimo “di sangue”.

        • Luca Del Pozzo ha detto:

          @Nippo. “Quindi non si fidi troppo della mente perché la mente spesso mente” . Bravo. Dia lei l’esempio. E non ci faccia perdere tempo con i suoi sofismi buoni solo a buttare la palla in tribuna. Glielo ripeto: i cristiani, in virtù del battesimo, hanno la stessa natura di Dio, senza per questo essere Dio (ovviamente , lo capisce pure mio figlio che ha nove anni). Punto e a capo.

          • Enrico Nippo ha detto:

            “I cristinai hanno la stessa natura di Dio, senza per questo essere Dio”: questo sì che è un sofisma.

  • Davide.S ha detto:

    Per comprendere ed inquadrare meglio l’enciclica papale credo sia opportuno partire dall’antropologia e, in particoalre dalla mia esperienza umana (quella che conosco meglio).
    Lo scrivente attualmente è solo al mondo, senza moglie, nè genitori nè figli e nemmeno fratelli o sorelle, che farà per Natale? Si farà invitare da un numero scelto a caso sull’elenco telefonico in nome della fratellanza universale? Certo vi sono soluzioni che si adattano al regno del possibile, ma può forse il “possibile” adattarsi ai bisogni più profondi dell’Uomo, tra cui quello di dare e ricevere amore e di lasciare un segno, anche attraverso la propria discendenza? In sintesi la “fratellanza universale” non contempla nè tantomeno risolve i problemi più profondi dell’Uomo.

    • Lizuz ha detto:

      Interessante punto di vista.
      Gli unici che in giro per il mondo si rconoscono come fratelli, sono i testimoni di Geova.
      Lei potrebbe trovarsi, a Natale, in Canada per esempio, ed essere accolto come uno di casa in una famiglia TDG.
      Ora, i TDG avranno mille difetti, ma la cattiveria viscerale con cui la Chiesa si scaglia contro di loro, è quasi vomitevole.
      Quando per alcuni aspetti la Chiesa avrebbe da loro qualcosa da imparare.
      Comunque, ho iniziato a leggere la “fratelli tutti” e al punto 25 ho gettato la spugna.
      Di inutili documenti sindacali ne ho già letti tantissimi…

      • Michele ha detto:

        Gentile Luzuz, dai testimoni di geova possiamo imparare la stessa ospitalità che avevano i figli dei fiori nei raduni “peace &love” modello raduni alla Wokdstock.

        Quando un persona finisce nella rete dei testimoni di geova viene separata dai propri familiari e conoscenti per poterla meglio manipolare secondo la tecnica tipica delle sette.
        Le risulta che in qualsiasi confessione cristiana, in particolare cattolica, si faccia così e si separino i battezzati dai propri cari? A me risulta il contrario, si invita a convertire con la testimonianza i lontani non a separarsi dai propri familiari ancorché atei.
        È questa l’ospitalità che lei apprezza? Se vuole informarsi ci sono infinite testimonianze sulle sofferenze patite da chi è finito in tale setta e dai loro cari.

        In nessun incontro ecumenico (al netto di qualsiasi giudizio di merito sull’ecumenismo) sono presenti testimoni di geova perché NON SONO CRISTIANI.
        Per essere cristiani si deve credere Gesù Cristo vero Dio e vero uomo morto e risorto per sconfiggere la morte fisica e quella spirituale (il peccato).
        I testimoni di geova credono Gesù come un uomo più virtuoso degli altri, ma solo uomo. Va da sé che uomo che non sia anche Dio non può sconfiggere il pungiglione della morte e il peccato.

        Il paradiso non è lo stesso per tutti coloro che si salvano: esiste un paradiso di “serie A” nei cieli per le élite della setta ( i 144.000 citati nell’Apocalisse, considerando il valore numerico come assoluto e non come simbolico secondo l’insegnamento della Chiesa da sempre) e un paradiso di “serie B” sulla terra per noialtri dove gli infanti giocheranno con leoni e serpi senza sofferenze e morte; ma paradiso terrestre non celeste.

        Il fanatico fondatore della setta che si spacciava per esperto esegeta della Scrittura non aveva alcuna competenza linguistica, storica, dottrinale…
        Un esempio tra i tanti svarioni e manipolazioni della loro bibbia (minuscolo voluto): la parola geova è un mostro lessicale, nell’antico ebraico non si scrivevano le vocali e gli scribi dovevano saper accostare la giusta vocale ad ogni consonante in lettura e scrivere le sole consonanti in scrittura.

        Il sedicente esegeta sragionando sulle locazioni usate dagli ebrei per indicare Dio ha inserito le vocali della pronuncia di ELOHIM nel tetragramma JHWH ottenendo appunto jeova, vocabolo inesistente.
        Le regole ortografiche e grammaticali di qualsiasi lingua sono laiche, non è necessario credere in Gesù Cristo Cristo piuttosto che no, basta essere competenti e parlare con cognizione di causa, ed in buona fede.

        • Michele ha detto:

          E.C: Woodstock

          • Per michele ha detto:

            Buona esposizione delle tesi dei testimoni di Geova. Ma incompleta.
            Anni fa , Avevo aperto la porta ad uno di loro e risultò che , per lui, i miracoli non esistevano. Ma tutto il Vangelo è il racconto non solo di uno, ma di molti miracoli. Come si può affermare di credere nella Bibbia e rifiutare l’idea di miracolo?
            Cattolici ed ortodossi celebrano entrambi la Santa Settimana, la morte e Resurrezione di Cristo in espiazione dei nostri peccati. Non così i testimoni. Ricordano solo l’ultima cena e omettono tutto quello che viene dopo, ovvero la cattura di Cristo nell’orto degli ulivi, il falso processo, la condanna, la morte, la sepoltura e la Resurrezione. Ma la mia conoscenza è limitata e mi fermo qui.

  • Adriana 1 ha detto:

    Che combinazione !!! Stavolta Radio Radicale nella sua rubrica sulla Stampa Quotidiana ,costretta a fare il nome di Langone ( e del Foglio ) ,ne ha però obnubilato l’articolo affermando che non è importante . La ” stranezza” mi aveva incuriosito…ed a ragione ,vedo .

  • Milli ha detto:

    Purtroppo questo individuo, ateo comunista massone, non finisce mai di stupirmi negativamente.

    • Gaetano2 ha detto:

      Eppure e prevedibilissimo, bastava osservarlo per quello che è ed era chiarissimo fin dall’inizio.

    • MARIO ha detto:

      “…ateo comunista massone…” Si stupisce? Le spiego io il perché:
      probabilmente il covid (più annessi e connessi), essendo un castigo, l’ha castigata a capire le cose peggio di prima.

      • Milli ha detto:

        Il suo commento, sig. Mario, è veramente meschino e di cattivo gusto. Non avendo argomenti preferisce insultare e , già che c’è, aggiunge anche il Covid. Si vergogni e ci vada lei a sottomettersi agli islamici.

    • Francesco ha detto:

      Per quanto mi riguarda, posso solo aggiungere che è la persona che più disprezzo sulla faccia della terra. Il mondo è pieno di persone che ritengo disprezzabili (e tendo a mettere in evidenza di fronte alla mia coscienza prima di tutto ciò che ritengo deprecabile in me), sotto questo o quel punto di vista, ma mai fino ad oggi avevo visto un simile concentrato di ciò che mi disgusta di più in un uomo. Un voltastomaco quasi uguale provo, di conseguenza, verso le infinite schiere di consacrati lacchè che tacciono di fronte a questo spettacolo nauseabondo …

  • darix ha detto:

    REGOLA NON BOLLATA
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    I frati poi che vanno fra gli infedeli, possono comportarsi spiritualmente in mezzo a loro in due modi. Un modo è che non facciano liti o dispute, ma siano soggetti ad ogni creatura umana per amore di Dio a e confessino di essere cristiani.

    L’altro modo è che quando vedranno che piace al Signore, annunzino la parola di Dio perché essi credano in Dio onnipotente Padre e Figlio e Spirito Santo, Creatore di tutte le cose, e nel Figlio Redentore e Salvatore, e siano battezzati, e si facciano cristiani, poiché, se uno non sarà rinato per acqua e Spirito Santo non può entrare nel regno di Dio.