BESTIARIO CLERICALE. QUESTA VOLTA TOCCA A LEI, SANTITÀ. MA NON SOLO.

27 Marzo 2019 Pubblicato da

Marco Tosatti

 Cari amici di Stilum Curiae, lo so che l’avete già visto e rivisto, e che certamente avete commentato, fra di voi, con amici e parenti, oppure sui social e su qualche blog il video del Pontefice che sottrae l’anello al bacio dei fedeli. Lo so; però appare talmente surreale quel ritrarre continuamente e rapidamente la mano, quella manina svelta svelta, che scappa, come se fosse scottata, che ho pensato lì per lì a un montaggio di qualche anticlericale, che se, uno stile Almodovar, o un Moretti del film sui cardinali che giocano a pallavolo, per mettere in ridicolo la figura del Pontefice. Invece è autentico; e anche se è già vecchio, anche solo per dovere di archivio Stilum Curiae non può tralasciarlo.

Sul senso e contenuto del gesto non so che dire. Ma se si pensa che non sia giusto, opportuno, bello che i fedeli diano questo segno di devozione non alla mano, ma all’Anello, e a ciò che rappresenta, all’Alter Christus di cui è simbolo e pegno, perché non dirlo prima delle udienze? Sarebbe così semplice e chiaro mettere un cartello, o posizionare un qualche aiutante di Camera che sussurri alle persone in fila: Niente baciamano, per favore? Già, ma sarebbe un elemento della materia che più sembra difettare nella Chiesa attuale, cioè la non ambiguità, la non duplicità, la non bipolarità, cioè la chiarezza. Quella de sì, sì, no, no. Con il seguito che troppo spesso viene omesso…


Questa invece è una perla dell’udienza ai giovani del Collegio Barbarigo, qualche giorno fa. Il Pontefice fra le altre cose ha detto: “Andate avanti, sempre uniti, mai soli. Sempre uniti. I vecchi romani, che hanno abitato questa terra, dicevano: “Vae soli!”, guai all’uomo o alla donna che va solo o sola. Sempre con la famiglia, con gli amici, con la scuola, con la comunità: sempre in compagnia”.

Vecchi romani? Quelli dicevano Vae Victis. Vae Soli ha un’altra origine letteraria, l’Ecclesiaste…”Melius est ergo duos esse simul, quam unum … Si unus ceciderit, ab altero fulcietur: vae soli: quia cum ceciderit, non habet sublevantem se” (Ecclesiaste 4,10). È meglio essere insieme in due, che uno solo…se uno cadrà, sarà sostenuto dall’altro; perché se uno solo cade, non ha chi lo sollevi.


Questa invece è un’ospitata musulmana nella cattedrale di Madrid. Vedete voi….


 

E per concludere una foto di cui ringraziamo il Movimento Beato Bartolo Longo.


Miserere nobis, Domine



Oggi è il 199° giorno in cui il pontefice regnante non ha, ancora, risposto.

Quando ha saputo che McCarrick era un un uomo perverso, un predatore omosessuale seriale?

È vero o non è vero che mons. Viganò l’ha avvertita il 23 giugno 2013?

Joseph Fessio, sj: “Sia un uomo. Si alzi in piedi, e risponda”.


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La vera storia del Mussa Dagh

Mussa Dagh. Gli eroi traditi

Padre Amorth. Memorie di un esorcista.

Inchiesta sul demonio.

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70 commenti

  • Mazzarino ha detto:

    Motivi igienici? Se questo crede davvero alle cose che dice allora l’umana preoccupazione per lui deve lasciare il posto alla nostre critiche. La realtà però ci mostra che costui bacia donne di stato e piedi di galeotti. Quindi la nostra preoccupazione umana per lui deve lasciare il posto a quella spirituale. No costui dopo aver progettato ed eseguita la distruzione del papato gioca e scherza con l’anello papale, così come coloro che “giocano”, fra amici, bevendo in calici e pissidi acquistate ai mercatini.
    Dio ne abbia pietà.

  • Anima smarrita ha detto:

    Il portavoce vaticano ha chiarito: il mancato baciamano è dettato da un’attenzione all’igiene, per evitare il diffondersi di germi e batteri. È nota – ha aggiunto – la grande gioia che il papa prova nell’abbracciare la gente e farsi abbracciare.
    Dunque: il bacio dell’anello sarebbe veicolo di trasmissione di infezione, l’abbraccio trasmette calore…alla persona…
    Basterà la spiegazione del direttore ad interim della Sala Stampa Vaticana ad evitare che, da oggi in avanti, i fedeli ammessi in appuntamenti pubblici al “saluto” – quello che finora in gergo si chiamava appunto “baciamano” – siano platealmente scansati dal pontefice o ci sarà bisogno di precise informazioni urbi et orbi, su tutti i canali TV e satellitari?
    Cartello o bisbiglio di qualche aiutante, come suggerito dal dott. Tosatti, per dare al momento la “direttiva” sarebbe troppo … poco sensazionale…

    • andrea ha detto:

      Ho iniziato a leggere pensando che fosse un commento ironico… ma invece, se ho capito bene (ho capito bene?) é un commento serio. Hanno davvero tolto fuori questa giustificazione? Ormai siamo oltre la quarta dimensione delle balle cosmiche…

      • Anima smarrita ha detto:

        Vero e verificabile sul web. La “giustificazione” rilanciata da tutti i siti.

      • Vittorio ha detto:

        Rimango basito della spiegazione. L ho letta su Repubblica in un italiano alquanto raffazzonato. Posso “capire” il Bergoglio uomo, stufo degli attacchi, anche Ratzinger se la prese per delle critiche che gli fecero sugli ebrei. Ma quella dell igiene …..

        • Gian Piero ha detto:

          Se l’igiene e’ la preoccupazione di Bergoglio dovrebbecallora per coerenza cambiare non poche cose nel culto cattolico che comportano comportamenti “ a rischio” . Uno per esempio e’ l’ acquasantiera posta all’ entrata delle chiese. Chiunque puo’ immergere la mano nell’ acqua santa. Chi viene dopo centinaia di immersioni di mani, alcuni sporche o contaminate, e poi si porta l’ acqua santa alla fronte per farsi il segno della Croce potrebbe lamentare la non “ sterilizzazione” dell’ acqua santa stessa.
          E che dire dell’ immersione intera nell’ acqua come per esempio a Lourdes? E del bacio delle reliquie? Minrechero’ Fra poco in pellegrinaggio a Gerusalemme, che dire del bacio al Santo Sepolcro, quanti l’ avranno baciato ?
          L’ igiene e la mistica non mi paiono andare molto d’ accordo. Non si possono seguire due padroni : la sterilizzazione e la santificazione.

  • Rafael Brotero ha detto:

    Se si accetta la legittimita del pontificato di Bergoglio, la partita é finita. Mai piu il papato ricovrera la sua dignita’ perduta. Neanche con le coraggiosissime “correzioni retrospettive” tanto care aí circoli di qualche monsignorina dubbiosa. Perche’ la validita’ di tutti gli atti papali dipendera’ non dalla propria autorita’ del pontefice, ma da quella dei suoi successori. E cosi cadono i dominó, uno dopo l’altro.

  • Nicola B. ha detto:

    Concordo pienamente con te Lucy. Io sto sensibilizzando fin da ora le mie conoscenze in quanto molti considerano le Europee come elezioni “minori” e quindi poco importanti, ed inoltre non sanno cosa si stia preparando in gran segreto con il GLOBAL COMPACT OBBLIGATORIO. Anche io andrò con le stampelle ( che non ho) se necessario.

    • Lucy ha detto:

      Era un modo di dire come pure ” col coltello tra i denti” per significare la determinazione e la passione.

      • Nicola B. ha detto:

        Si lo avevo capito… comunque il 26 Maggio al segnale del Generale M.E. Tosatti ” scateniamo l’inferno….” Forza e Onore..

  • Monica ha detto:

    Vae Soli .. purché non ci accompagni un cieco.
    La chiesa di s. Rita, a prima vista mi ha dato l idea del retro di una nave incagliata piuttosto che di un elefante che beve.

    • precisazione ha detto:

      Infatti la storia dell’elefante è stata inventata da un utente di facebook che ha rivelato che funziona anche come astronave. In realtà rappresenterebbe l’Arca di Noè che tocca terra e la foto pubblicata è di quando era ancora in costruzione, quindi fa più schifo del normale. L’edificio è brutto, ma – incredibile a dirsi – è il più bello tra tutti gli edifici del quartiere dove sorge….

    • Lucy ha detto:

      Cara Monica approfitto di rivedere il tuo nome per chiederti se sei per caso quella Monica che da Lille nel 2014 scrisse una bellissima lettera al Foglio che ho conservato nelle mie scartoffie.Ciao.

  • Lucy ha detto:

    A proposito di chiese orrende c’è il fatto che in Italia e altrove da decenni non si costruiscono più chiese cattoliche .Tra le varie cause in primis c’è la complicità voluta e consapevole dei committenti religiosi aumentata in questi ultimi anni in omaggio alla nuova teologia del ” cristianesimo anonimo ” che grazie al nuovo corso di questo pontificato si è diffusa come una metastasi ovunque.
    All’epoca delle meravigliose cattedrali gotiche nel luminoso Medioevo , “anonimi ” erano i costruttori ma visibile e chiara nelle forme di una bellezza inarrivabile la loro Fede perchè costruivano ” ad maiorem Dei gloriam “.
    Oggi quello che è ancora più orrendo è quello che avviene ” dentro ” le chiese. L’elenco dei nuovi orrori non conosce fine , dopo Innsbruck ecco Madrid dove , a quanto si legge in Stilum , dentro la cattedrale dell’ Almudena , si è svolta una ” predica del Corano come libro sacro ” ; una profanazione resa possibile dal fatto che il nuovo arcivescovo di Madrid è Carlos Osioro Serra di nomina bergogliana , mentre non sarebbe mai stata possibile fin quando a Madrid c’è stato l’arcivescovo cattolico Antonio Rouco Varela. Una spiegazione c’è sempre.

  • Stefano ha detto:

    Bergoglio non ama quelli che baciano l’anello no.. (l’anello, non la mano!!)… Lui mostra tutta la sua predilezione verso i leccaculisti di professione.. Solo quelli, falsi e ipocriti come lui e di cui lui stesso si è volutamente e scientemente circondato, possono godere dei suoi favori e delle sue promozioni!… Poveraccio!!..(bergoglio intendo)

  • Valeria Fusetti ha detto:

    Il sig Guido ieri rimbrottava il dr. Tosatti, e commentava che” le loro sensibilità sono diverse. Il mondo è bello perchè è vario”. Sarà pure così ma mi sembra che, leggendo il post di Tosatti ed un po’ di altre cose in giro si possa serenamente dichiarare che “UDITE, UDITE : IL MONDO NON E’ BELLO PERCHE’ E’ AVARIATO”. Basta dare una veloce scorsa: a) alle 2 interviste al card Sarah (Chiesa e post Concilio oltre a Le Salon Beige segnalato da Fabrizio Giudici); b) alla richiesta del papa ai Centri di Formazione e alle Università, perchè portino a compimento un papocchio per lui,rendendo oggetto di ricerca e formazione il documento firmato ad Abu Dhabi,.. Ma ora entro nel “filone principale” del tema proposto dal dr- Tosatti: Il baciamano del papa. Bè, non mi sembra che il papa (più o meno) felicemente regnante sia in totale disaccordo con questo atto di deferenza e, direi, di affetto, Se non per la persona almeno per ciò che questa significa. Dunque il 6 maggio 2014 papa Francesco ha concelebrato la Messa a Santa Marta con don Michele De Paolis. Il papa dopo un breve dialogo con don De Paoli si è inchinato e gli ha baciato la mano. Il papa a De Paoli, non viceversa…! Ma chi era costui ? Era colui che aveva “raccolto il messaggio” dell’abbè Pierre, noto sacerdote francese attivista politico di estrema sinistra, fondatore dei Compagnon d’Emmaus, organizzazione fondata sull’accoglienza agli emarginati. E tra gli emarginati migranti in Francia c’erano (e ci sono tutt’ora) i terroristi rossi italiani. Che come si sà erano tanto buoni, ma la società li aveva obbligati a diventare meno buoni. Cattivelli, insomma. Fonte Corrispondenza Romana ” Il terrorista rosso Cesare Battisti ed i suoi protettori” Inquietante ma è bene leggere. O rileggere. Sono alcuni giorni che me ne devo stare lontana da ogni tipo di informazione, causa un lavoro che dovevo assolutamente finire. L’ho finito ma ho trovato una serie tale di notizie piuttosto sconvolgenti, peggio del solito, che sono ben contenta di dover fare un altro lavoro con una certa urgenza ! Certo che il diavolo ed i suoi accoliti sono moooolto attivi… per fortuna che ho l’incrollabile fiducia che nostro Signore sia più attivo di lui, sennò mi sentirei veramente depressa. Intanto per consolarmi con qualche cosa che, umanamente, posso fare io, raccolgo grata l’invito di Nicola B. ad andare a votare a Maggio ! Quando penso a quanto poco sia, un atto del genere, mi ricordo delle due monetine che la vedova ha messo nella cassa del Tempio, e il commento fatto da Gesù, e così sento che il mio Signore mi sta consolando e rassicurando. Buona giornata a tutti, amici amiche e anche troll, io vado a lavorare, ma vi penserò.

  • La Verità vi farà liberi ha detto:

    Che se ne parli bene o male, purché se ne parli.

    Un egocentrico atto di finta umiltà, rigorosamente a favore di telecamera, è proprio quello che ci voleva, che colpo da maestro.

    E il Narciso intanto cresce, sempre più imponente, florido, glorioso, di quella gloria che gli uomini si danno gli uni con gli altri, sempre più alto, come una novella torre di Babele innalzata alla conquista del Cielo, e, mentre incantati lo ammiriamo elevarsi a cotante altezze, egli con la sua ombra copre ogni cosa, San Pietro, il Vangelo, il Catechismo, gli Scandali, gli abusi, la morale naturale, San Gallo, facendo in pratica in pubblica piazza ciò per cui è stato accusato dal povero Viganò, confinato ormai nelle periferie esistenziali dal Periferico Accentratore, dal Mentum Ergo Sum dei nostri tempi.

  • virro ha detto:

    Un tempo si studiava nei libri di storia, di un certo Attila, meglio conosciuto come colui del quale si poteva dire: dove passa Attila non nasce un filo d’erba.
    Oggi sotto i riflettori della tecnologia, possiamo tranquillamente, dire: dove governa Bergoglio non nasce un figlio per e della Verità.
    Rafforziamoci nella preghiera per non essere travolti dalle follie dei dittatori.

  • Andrea ha detto:

    “Andate avanti sempre uniti, mai soli, sempre uniti”
    Yes we can! Yes we can!
    Peace and love!
    Libertè, fraternitè, egalitè!
    Io sono Charlie Hebdo!
    Giubbotti arancioni, magliette rosse
    Tutti con Greta
    E chi più ne ha più ne metta…

  • Il veritiero ha detto:

    Andrà in marocco 2 giorni, chissà che il segreto Fatima non si compia e il vescovo vestito di bianco non faccia penitenza! Penitenza! Penitenza! 😂 e ora ho capito anche perché nel segreto di fatima viene chiamato ” vescovo vestito di bianco” e non “papa” perché come bergoglio è un vescovo finto papa impostore.

  • Ángel Manuel González Fernández ha detto:

    Caro Direttore:
    Francesco imparando dell’erede del Marocco
    https://www.youtube.com/watch?v=0E3umAP_yDU
    La mano no, tutto il corpo: il gesuita come il suo santo fondatore Ignazio non avrebbe dovuto accettare di essere
    vescovo ausiliare.
    Saluti.

  • Nicola B. ha detto:

    Ragazzi e Ragazzi il prossimo 26 maggio si andrà a votare sovranista e populista per bloccare il Piano di annientamento e distruzione totale della vecchia Europa. I pupazzi di Bruxelles (manovrati da Soros e da altri come lui, dai massoni,dai poteri finanziari ecc) sono persino più pericolosi del vecchio Adolf e di Baffone. Difendiamo il Popolo Italiano e l’Europa. Ecco il piano preparato per noi.

    http://www.ilgiornale.it/news/mondo/ecco-documento-segreto-ue-che-rende-global-compact-1669998.html

    • Lucy ha detto:

      @Nicola
      Nicola il 26 Maggio tutti noi ( molti) andremo a votare anche in barella , portandoci dietro anche quelli che finora si erano disinteressati delle elezioni europee ; convinti da noi che questa volta votare è obbligo non solo politico ma morale.Ciao.

      • Nicola B. ha detto:

        Concordo pienamente con te Lucy. Io sto sensibilizzando fin da ora le mie conoscenze in quanto molti considerano le Europee come elezioni “minori” e quindi poco importanti, ed inoltre non sanno cosa si stia preparando in gran segreto con il GLOBAL COMPACT OBBLIGATORIO. Anche io andrò con le stampelle ( che non ho) se necessario.

  • Vittorio ha detto:

    Alter Christum significa altro Cristo? Quindi non c e una trinita’ ma una quaterna compresi i papi, chiunque siano. Mi domando se il vangelo sbagliasse quando diceva: non chiamate nessuno maestro ecc…
    Poi sentire lamentarsi perché non si onora Bergoglio suona strano,con questi blog. Gia’ Caterina da Siena chiamava il papa dolce Cristo in terra. Ma se Cristo e’ Dio, e se l’anticristo cerca di farsi passare per Dio, tutti questi papi che hanno permesso questi epitteti non erano anticristi ?

    • Gian Piero ha detto:

      Guardi Vittorio che nessuno , ma proprio nessuno credo tranne quelli chiamati “ lekkacalzini” ” omaggerebbe con baciamano l’ uomo Bergoglio!
      L’ abbiamo spiegato fino alla noia: quando si bacia la mano di un Pontefice, lo si fa per esprimere reverenza verso l’ Anello Piscatorio, il simbolo di Pietro e dei suoi successori,come se simbolicamente si baciasse la mano di San Pietro, la Roccia su cui e’ fondata la Chiesa, non certo per omaggiare la persona umana che lo porta. Ad avere personalizzato colpevolmente il ruolo del Papa e’ stato proprio Bergoglio: facendo passare le sue personali volonta’ SOPRAil ruolo che ricopre ha voluto fin dall’ inizio attirare l’ attenzione su se stesso.
      Invece di abbandonare il proprio Ego ,
      Lo ha sbandierato ( il proprio Ego ) ai quattro venti, come chi voglia distinguersi in tutto e per tutto dai suoi predecessori.
      E anche in questo caso se uno si prende la briga di guardare tutto il filmato si accorge che Bergoglio si lasciata baciare compiaciuto la mano da preti e suore per parecchi minuti, poi,d’ improvviso, come un bambino capriccioso e divertito, fa il gesto di repentina ritrazione della mano. Cioe’ come se volesse “ fregare “ alcuni fedeli che ingenuamente volevano fare il gesto simbolico.
      Che simpatico comportamento, dice qualcuno su questo blog,
      Oh quanto umile! Democratico !
      Per i fedeli invece sembra un comportamento che denota , capriccio, arbitrio, personalizzazione del ruolo, forse poco equilibrio mentale.
      E lei pensa caro Vittorio che se non fosse papa cioe se non ricoprisse ( indegnamente) un ruolo molto piu’ ALTO di lui ci sarebbero persone di intelligenza normale che omaggerebbero il gesuita Jorge Ex-arcivescovo di Buenos Aires per suoi meriti personali? Vada a chiederlo agli argentini!

    • newman ha detto:

      Béh, dica pure “alter Christus”.

  • Il veritiero ha detto:

    Ho cercato di approfondire, effettivamente bergoglio non indossa l’anello pescatore d’oro. Bergoglio indossa un anello episcopale d’argento. Però non ho capito bene questo anello pescatore chi lo ha.

  • Il veritiero ha detto:

    L’ho sentito in televisione proprio oggi questo particolare dell’anello, lo ha detto Nicola Favino, il giornalista Mediaset che ha fatto anche “Le iene” era su un canale che andava in onda sia in televisione e sia in radio in contemporanea.

  • Antonella ha detto:

    Dopo avere visto il video, si rimane di stucco e senza parole.
    Sottrarre le mani al bacio dei fedeli e per di più con reazioni così imprevedibili e grossolane per un “Papa “, incoraggia chi le osserva a pensare quanto ci sia rimasto poco di apostolico negli atteggiamenti, che però rivelano chiaramente il “fastidio” ad essere onorato come Vicario di Cristo e Successore di Pietro.
    Si respingono quelle normali attenzioni di devozione che nella forma sono anche segno di conferma alla sacralità del ruolo di cui si riveste l’abito. Sembra quasi si voglia introdurre una nuova etichetta ecclesiale, per cui bisogna riformare anche in merito al rispetto gerarchico ministeriale, non più da considerarsi sacro per effetto del Mandato Apostolico. Un ruolo equiparato a tanti altri, sempre più umanizzato, sempre meno rappresentativo del Divino in terra.
    Questo Papa apparentemente inconsapevole dell’incarico che gli è stato trasmesso, sembra però deciso come non mai a rompere con ogni gesto di tradizione.
    È imbarazzante il fastidio che prova…..
    Mi chiedo se non sia anche notevolmente preoccupato di agire
    nel rispetto di regole ben precise, impartite da quelle stesse frontiere protestanti che attendono di entrare secondo proprie leggi e senza perdere tempo…..

  • Il veritiero ha detto:

    Bergoglio L’ANELLO DA PAPA NON LO HA, l’anello pescatore si chiama, giusto? L’ANELLO PESCATORE È ANCORA AL DITO DI BENEDETTO XVI. Di anello pescatore ne esiste solo uno, e l’usanza vuole che l’anello pescatore passi da un papa al suo successore. quando un papa muore l’anello viene fuso e viene riforgiato per essere messo al dito del nuovo papa, ma questo con benedetto xvi ancora in vita ovviamente non è successo. Il vero anello pescatore è sul dito di Benedetto xvi. Anche questo non piccolo simbolo di potere ci lascia ancora chiedere chi è il vero papa…. se il vero pescatore è al dito di benedetto xvi per me il vero Pietro è benedetto xvi. Chissà se un giorno ce la diranno la verità.

  • francesco parolin ha detto:

    l’avvocato gianfranco amato, uno dei fondatori del pdf, scrive:
    https://www.sabinopaciolla.com/lavv-gianfranco-amato-si-dimette-da-segretario-del-pdf-una-riflessione/

    L’AVV. GIANFRANCO AMATO SI DIMETTE DA SEGRETARIO DEL PDF. UNA RIFLESSIONE
    L’incompiuta di Venosa

    Il cristiano, per sua stessa natura, è chiamato ad essere un ostinato realista.

    La peggiore nemica della fede è l’ideologia, e l’ideologia più velenosa è quella utopistica, perché ti immerge nell’illusione di un mondo virtuale nel quale prevalgono i sogni, i progetti, i desideri e gli schemi mentali, a discapito della nuda e cruda realtà. Ciò che un cristiano, quindi, deve sempre evitare è il rischio di scivolare verso quel processo mentale che gli anglosassoni definiscono wishful thinking, ossia una sorta di pensiero illusorio per cui uno tende a crearsi convincimenti e prendere decisioni facendosi dirigere da ciò che gli appare essere più piacevole, gradito o appagante sotto il profilo personale, arrivando al limite in cui è il desiderio a prevalere sulla stessa realtà.

    Da questo punto di vista io sono un irriducibile tomista.

    Per me la verità resta sempre «adequatio rei et intellectus», ossia l’adeguamento del pensiero alla realtà. Lo ricordo sempre in tutte le mie conferenze quando parlo della ideologia gender. Una mela è una mela – ricordava San Tommaso ai suoi allievi della Sorbona – come un uomo è uomo e una donna è una donna. Non sono le nostre opinioni, i nostri sentimenti, i nostri desideri a determinare la realtà, ma la realtà a condizionare le nostre opinioni, i nostri sentimenti e i nostri desideri. Ricordava, infatti, San Tommaso nella sua Summa che «appartiene alla natura stessa dell’intelletto conformarsi alla realtà delle cose».

    Questo non vale, ovviamente, solo per l’ideologia gender, ma resta vero per tutti gli ambiti d’azione dell’uomo. Compreso quello politico.

    Ho fatto questa lunga premessa per spiegare che oggi è impossibile qualunque analisi della situazione politica italiana che prescinda da un’oggettiva presa d’atto di una realtà mutata.

    Chi si ostinasse a ragionare come se fossimo ancora al 3 marzo 2018, commetterebbe un grave errore di prospettiva e, se cristiano, un tradimento del dovere morale di non privilegiare uno schema mentale rispetto all’osservazione intera, appassionata, insistente dei fatti, della realtà. Come insegnava anche il mio maestro don Luigi Giussani.

    L’esito elettorale del 4 marzo 2018, infatti, ha determinato nel panorama politico italiano un vero e proprio tzunami. Un cataclisma che ha spazzato via certezze, progetti, accordi e sogni.

    Tutti davamo quasi per certa la riedizione del patto tra Renzi e Berlusconi – il cosiddetto “Nazareno bis” –, i quali non a caso si erano confezionati una legge elettorale ad hoc. Nessuno avrebbe immaginato che due partiti come Forza Italia e PD, sarebbero stati letteralmente travolti al punto da rischiare l’estinzione o l’insignificanza politica.

    Oggi lo scenario è completamente mutato, ed è con questo nuovo scenario che occorre fare i conti.

    Una visione realistica ci impone, quindi, la necessità di elaborare alcune riflessioni sull’attuale quadro politico.

    1) Dalla Chiesa e dal cosiddetto mondo cattolico (associazioni, imprenditori, intellettuali, movimenti), non giunge nessun segno concreto e tangibile di uno sforzo per costituire una presenza politica di dichiarata matrice cristiana. Con l’attuale presidenza della C.E.I., al di là delle frasi di circostanza sulla necessità di un non meglio precisato “impegno politico”, non pare si profilino all’orizzonte barlumi di un realistico progetto di partito. Occorre anche essere realisti nel tener conto che qualora il suddetto mondo cattolico decidesse, nei prossimi anni, di scendere dichiaratamente in campo, è assai improbabile che lo faccia attraverso quello che, purtroppo, continua ad essere percepito come il “partito di Adinolfi”. Tra l’altro, anche lo stesso concetto di “voto cattolico” penso non esista più: oramai un cristiano (laico o clerico che sia) si sente libero, dal punto di vista morale, di votare indifferentemente Lega o Partito Democratico.

    2) L’attuale governo Lega-M5S non rappresenta certamente il massimo delle aspirazioni del popolo del Family Day, ma deve essere letto per quello che oggettivamente è dal punto di vista valoriale: un governo di tregua. Non si potrà abrogare la legge Cirinnà e forse chiudere l’UNAR, ma almeno sarà possibile arrestare la deriva antropologica del non-pensiero grillino. Agli amici schizzinosi ricordo che l’alternativa a questo governo sarebbe stata l’alleanza Cinque Stelle-Partito Democratico. In tale denegata ipotesi avremmo avuto, nell’ordine, il matrimonio egualitario, l’adozione gay, l’utero in affitto, la legge sull’omofobia, e via degenerando.

    3) Il cosiddetto “centrodestra”, ovvero la coalizione formata da Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, di fatto non esiste più. Nel futuro scenario politico italiano appare sempre di più verosimile l’ipotesi di due forze politiche aggreganti destinate a confrontarsi non più sul piano ideologico dei vecchi schemi novecenteschi (destra/sinistra), ma sul piano antropologico (vita, famiglia, educazione), economico (euro si/euro no), internazionale (UE/Russia), europeo (sovranismo/Stati Uniti d’Europa), sociale (popoli/élite), sulla sicurezza (legittima difesa si/legittima difesa no),

    e così via. Su quei temi si misurerà davvero il consenso, e sarà sempre più ridotto lo spazio per piccole forze politiche “di testimonianza” su ogni singolo tema.

    4) L’attuale legge elettorale – il famigerato “Rosatellum” – non verrà modificata. Questo significa che la Lega punta a proseguire l’attuale “cavalcata delle Valchirie” in termini di consenso elettorale ben oltre il 40%. Questo può concretamente accadere se Salvini gioca bene le sue carte, ossia vince la battaglia dei porti costringendo l’Europa ad affrontare una volte per tutte il problema immigrazione; modifica la Legge Fornero agevolando chi è stato stritolato dall’incomprensibile rigore di quelle norme; migliora i rapporti tra Fisco e cittadini con la cosiddetta “pace fiscale”; porta la pressione tributaria ad una misura sostenibile; ridà dignità all’Italia in sede europea allentando i vincoli che stanno strozzando l’economia del nostro Paese; riesce a generare un maggior senso di sicurezza tra i cittadini. Se le suddette condizioni si realizzassero prima della scadenza naturale della legislatura, la tentazione di andare all’incasso con nuove elezioni sarebbe irresistibile per la stessa Lega. Questo significa concretamente, che gli italiani tra un anno o due potrebbero tornare al voto e dover scegliere tra la Lega e il Movimento Cinque Stelle. Ogni alternativa verrebbe vista come una pericolosa sottrazione di voti ad una di quelle due forze politiche. L’idea di non far vincere i grillini e la loro devastante visione antropologica, avrebbe a quel punto un indiscutibile appeal nel popolo del Family Day.

    5) La Lega di Salvini, oggi, non è più la Lega di Bossi e dell’illusione secessionista. Per questo sbaglia chi oggi si ostina ad indentificarla ancora con gli «adoratori del dio Po».

    6) Un ministro della Famiglia come Lorenzo Fontana, un ministro dell’Istruzione come Bussetti e un Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri come Giancarlo Giorgetti, rappresentano oggettivamente un baluardo a difesa dei principi non negoziabili. Avere soggetti a presidio delle caselle più delicate per il popolo del Family Day (vita, famiglia ed educazione), non può essere archiviato come un fatto irrilevante.

    7) L’avventura del Popolo della Famiglia ha fallito non solo l’obiettivo di superare soglia di sbarramento del 3%, ma soprattutto quello di andare oltre la soglia psicologica dello “zero virgola”. Trend confermato, purtroppo, anche nelle successive elezioni amministrative, che hanno coinvolto 761 comuni, di cui 109 con più di 15.000 abitanti, e che hanno visto la presenza del Popolo della Famiglia limitata a qualche decina di competizioni elettorali, in molti casi senza neppure riuscire a formare una lista autonoma. Non prendere atto di questa oggettiva evidenza significa essere incapaci di leggere la realtà secondo un uso cristianamente corretto della ragione.

    L’esperienza del Popolo della Famiglia è nata da una felice intuizione che io mi sento di rivendicare: quella di dare una “casa politica” a quella parte del popolo italiano che chiede di essere rappresentata da parlamentari non disponibili ad alcun compromesso sui principi che derivano da una visione antropologica cristiana. Insomma, una forza politica valoriale e identitaria, presente in parlamento e capace di condizionare un governo di centrodestra. Questo obiettivo, purtroppo, non è stato realizzato, anche se al progetto deve essere comunque ascritto il merito di aver certificato il fatto che gli italiani non avvertono l’esigenza di una simile presenza, quantomeno nella formula offerta dal Popolo della Famiglia. Questo è un fatto innegabile e oggettivo. A nulla sono valsi, purtroppo, i duecentoventimila votanti che hanno creduto nel progetto e che io, in coscienza, mi sento di ringraziare singolarmente, uno per uno.

    Ora, io sono onestamente stanco di tutti coloro – mi riferisco ad amici, ecclesiastici, politici, intellettuali e imprenditori – che dopo la débâcle elettorale continuano a ripetermi di invitare Mario Adinolfi a fare un passo indietro, e che continuano a rinfacciarmi gli evidenti ed oggettivi limiti del Popolo della Famiglia.

    Il passo indietro, quindi, ho deciso di farlo io.

    Io posso farlo tranquillamente, perché non ho, né ho mai avuto, alcuna ambizione personale, perché non ho, né ho mai avuto, alcun progetto personale da difendere, perché non traggo, né ho mai tratto, alcun vantaggio personale dalla politica (anzi), perché ho sempre visto il Popolo della Famiglia come un semplice mezzo per combattere sul fronte parlamentare l’attuale dittatura del Pensiero Unico. E perché, in coscienza, non credo più che il Popolo della Famiglia possa essere oggi lo strumento più adeguato per una simile lotta.

    Io posso farlo perché non credo negli effetti salvifici della politica e perché ritengo pericolosa l’illusione di pensare che la devastante rivoluzione antropologica in atto nel nostro Paese possa essere arrestata o rovesciata da una singola elezione, o da qualche elezione in assoluto. Occorre continuare l’opera culturale controrivoluzionaria e affiancarla ad una presenza politica che sia davvero capace di poter incidere concretamente.

    Ecco perché io credo sia giunto il momento di ripensare ad un modo diverso di essere presenti e incidenti nell’ambito politico. Occorre pensare a qualcosa che concili la prospettiva profetica indicata da Rod Dreher nella sua Opzione Benedetto e i frutti migliori del Movimento Popolare ciellino degli anni ’70. Per un’operazione del genere io sono disposto a rimettere in gioco la mia faccia e il mio cuore.

    Continuerò, comunque, nella mia missione tornando a fare quello che ho sempre fatto: testimoniare senza paura la Verità, in Italia e all’estero, fino agli estremi confini del mondo. Continuerò anche a lavorare perché si ricomponga la frattura all’interno del popolo del Family Day, quella che ancora tanti partecipanti all’indimenticabile esperienza del Circo Massimo vivono con dolore, come «un punto di sutura eternamente mal cucito», per citare Charles Peguy. L’esperienza di questi ultimi due anni ha dimostrato che proprio l’unità di quel popolo può essere oggi l’unica garanzia e la sola condizione per una reale incidenza a livello sociale, culturale e politico.

    Qualcuno mi rinfaccerà che il 24 febbraio 2018 al Teatro Sala Umberto di Roma io definii il progetto del Popolo della Famiglia come un processo a lunghissimo termine, simile alla costruzione di una cattedrale. Citai, infatti, l’esempio proprio della cattedrale di Praga che richiese ben seicento anni per la sua realizzazione. Anticipo l’obiezione, rivendicando la bontà della metafora in linea di principio, ma precisando che oggi non ci sono più le pietre per continuare a costruire.

    Il Popolo della Famiglia – e lo dico con il dolore nel cuore – ha subìto il medesimo destino della cattedrale incompiuta di Venosa, la cui realizzazione si è interrotta proprio per il venir meno dei materiali e dei monaci. La costruzione non si è fermata per l’espressa volontà dei costruttori ma per l’oggettiva impossibilità sopravvenuta. Oggi la si può rimirare nello splendido complesso della Santissima Trinità presso la cittadina lucana che ha dato i natali al poeta romano Orazio.

    Dopo novecentodiciotto anni è ancora lì maestosa pur nella sua incompletezza a dimostrare ai posteri, come imperituro monito, che sempre «homo proponit, sed Deus disponit».

    Gianfranco Amato

    28 giugno 2018

    • roby ha detto:

      che inutile noiosa pistolettata , Amato sperava solo in Adinolfi ,non avendo alcun craisma vincente da proporre , Parla , parla ,ma non dice nulla di convincente . Adinolfi lo ha deluso , ignorandolo e facendogli perdere speranze , e lui fa il lamento lacrimoso ? Scommettiamo che riappare in vesti nuove prima delle elezioni europee ?

    • Vittorio ha detto:

      Mi scusi avvocato ma come fa a dire che nessuno si aspettasse quel voto di protesta? Gia’ il referendum era un segnale. La differenza del popolo italiano in un Europa malfatta ,dopo ANCHE la distruzione di Gheddafi, poteva portare a cose ben più gravi. Si e’ scelto le urne invece che le piazze (l unico merito che riconosco a Grillo e’ di aver trasformato la protesta in voti e non in rivoluzione , così la lega).

  • Elisa ha detto:

    Bo ormai metto tutto nelle mani del Capo Supremo, e se la vedrà Lui. Però mia mamma che ha visto tutta la cerimonia, mi ha detto che una persona disabile voleva toccarlo e lui si era spostato. A voi risulta vero? Per carità non metto in dubbio quello che mi dice mia mamma, però vorrei aver maggior conferma da voi.

  • Astore da Cerquapalmata ha detto:

    Quelli che, come me, credono integralmente al Catechismo della Chiesa Cattolica, riconoscono Francesco come Papa legittimo, dicono, con malcelata fatica, che il Papa non insegna eresie, ma, al CONTRARIO di me, dicono che Francesco è anche un grande Papa, mi ricordano quella attempata signora, mi pare di Napoli, che, “volontaria” tra gli immigrati e violentata da uno di essi, tutta contenta diceva che era molto bello sentirsi chiamare “mamma”.
    Qualcosa non mi quadra.
    Papa Francesco in SEI anni non ha MAI condannato come PECCATO contraccettivi, preservativo e omosessualità.
    Eppure la Chiesa è minacciata da queste ERESIE.
    Per cui, se pure Francesco non insegna eresie, certamente non fa NULLA per combatterle. Anzi il suo silenzio sembra ottenere gli stessi effetti di un silenzio assenso.
    In fondo basterebbe poco per togliere i dubbi: basterebbe aprire la bocca e DIRE che contraccettivi e omosessualità sono IMMORALI. Ma Francesco tace.
    Allora quelli che si dicono cattolici integrali: o sono solo dei lecchini o la loro fede non è così salda, tanto che se il Papa riconoscesse le unioni tra sodomiti, essi si calerebbero (metaforicamente) le braghe.
    Perché un Papa che NON RISPONDE a chi gli pone dei seri e leciti dubbi morali come i dubia, non è affatto un grande Papa.

    • Astore da Cerquapalmata ha detto:

      Riguardo alla scenetta del Papa che non si fa baciare la mano, non la critico. E’ simpaticissima e penso che il Papa si sia divertito.
      Come Papa non sarà un grande Papa, ma è sicuramente divertente.
      Come simpatia è un grande. Mi piacerebbe conoscerlo e passare una mezza giornata con lui.

      • Adriana ha detto:

        Astore ,
        sono d’accordo con lei ! In una società che riconosce come
        ” maitres à penser ” Paola Turci ,Belèn, Gianluca Vacchi , Benigni , Grillo , Asia Argento … Bergoglio è senza dubbio “divertente ” .
        L’uomo giusto al posto giusto …perchè :” in chiesa coi santi e in taverna coi ghiottoni “. E , dato che le chiese stanno ” rigenerandosi ” in taverne …

  • Klaus B ha detto:

    “Rappresenta uno degli elefanti di Annibale che si abbevera” è un’illazione sarcastica dell’autore o è una dichiarazione dei progettisti? nel secondo caso, temo che mi sfugga qualcosa.
    Una scultura praticabile che rappresenta un elefante di Annibale, in un giardino pugliese potrebbe anche starci (fermo restando che io a scuola tifavo per i Romani contro i Cartaginesi), ma con un edificio per il culto cattolico non vedo proprio il nesso.
    Comunque dopo Innsbruck è difficile immaginare qualcosa di peggio, anche una chiesa assurda come questa.

    • Stanca ha detto:

      Tranquillo, é una battuta geniale di uno spiritoso. In realtà rappresenta l’arca di Noé che tocca terra. Orrenda comunque.

  • Guido ha detto:

    ”Quella de sì, sì, no, no. Con il seguito che troppo spesso viene omesso”

    Tosatti Gesù Cristo ha detto queste parole in un contesto ben specifico e con un ben preciso riferimento. il loro uso per invitare alla chiarezza è un abuso delle parole del Signore. Potrebbe cortesemente evitare di usare le patole di Gesù, alterandone il senso, ai fini abbietti della pura polemica? Grazie e che Dio le renda merito.

    • wp_7512482 ha detto:

      Abietti? Pura polemica? Mi sfugge il riferimento al contesto specifico. Solo quello dei giuramenti? Ma ne è sicuro? A me sembra e credo che sia sempre stato interpretato così – che il senso sia molto più ampio e profondo. Sincerità contro ambiguità e fumisterie varie. Non si faccia turlupinare, e Dio Le renderà sicuramente merito.,

      • Guido ha detto:

        A me sembra abiezione estrarre parole del Signore per far polemiche sul modo di gestire o non gestire il baciamano al Papa. A lei no. Abbiamo sensibilità diverse. Il mondo è bello perché è vario. Stia bene.

        • wp_7512482 ha detto:

          Il baciamano è un minimo episodio; l’ambiguità su cose centrali e importanti, e sullo stile di governo generale, no. All’insieme si riferiva l’esortazione a essere chiari. Mi spiace non lo abbia capito.

          • Pisolo ha detto:

            Scusi dott. Tosatti, se uno vuole invocare chiarezza di comportamenti, basta che invochi chiarezza di comportamenti senza bisogno di utilizzare, in modo non pertinente, versetti di un Vangelo.
            Non so a quali interpretazioni faccia riferimento Lei di quel versetto – a mio avviso si tratta di usi, non di interpretazioni – ma l’interpretazione l’ha data sant’Agostino: il di più che viene dal demonio (o dal maligno, o dal male) sono le formule di giuramento che si aggiungono alla dichiarazione sincera per superare la diffidenza di chi ascolta. Diffidenza che rende spesso inevitabile ricorrere al giuramento facendolo diventare un’abitudine. Oppure sono le formule di giuramento che vengono utilizzate per confermare il falso (ma lo spergiuro è già condannato, quindi non è questo il senso realmente “innovativo” delle parole di Gesù).
            Sebbene in modo improprio, il versetto viene utilizzato in modo estensivo per indicare la diffidenza sistematica, che obbliga a contorcimenti argomentativi per dimostrare ciò che è palese, o l’utilizzo farisaico di contorcimenti argomentativi per sostenere il falso o aggirare principi evidenti che potrebbero essere espressi con un “sì” o un “no”.
            Posto quindi che il versetto in questione non c’entra assolutamente nulla con le questioni che contesta lei, le faccio presente che l’interpretazione del versetto depone proprio contro di lei, che diffida sistematicamente della buona fede di un altro. Il “di più che viene dal demonio” sembra lei ad esigerlo. E’ la sua perenne diffidenza che sembra voler costringere un altro ad infrangere il monito “non giurate affatto”. Legga l’omelia 180 di sant’Agostino e veda come viene spiegato un certo giuramento fatto da San Paolo e a chi sia da imputare il “di più” pronunciato da Paolo e come viene spiegato anche il giuramento fatto da Dio, l’Unico che può permettersi di giurare il vero senza rischio di giurare il falso.
            Cordiali saluti.

          • Claudius ha detto:

            @Pistolo: E certo, e chi piu’ di Bergoglio merita la nostra fiducia?

  • boh ha detto:

    Caro Tosatti , ci potrebbe spiegare il laconico e polemico abbandono della professoressa Scaraffia dall’Osservatore Romano , che Gianguido Vecchi ( gola profonda del vecchio direttore Vian) enfatizza sul Corriere di oggi ?

    • wp_7512482 ha detto:

      Mah! So che era molto legata al prof. Vian. Non ho elementi concreti.

      • amedeod'aosta ha detto:

        non capisco Tosatti , davvero. Non ha elementi ? Li cerchi , perbacco ! questa cosa è molto più seria di quanto non appaia . La Scaraffia rappresentava un movimento femminsita cattolico nella chiesa e il Papa non lo ha apprezzato ? Attenzione , la cosa non è marginale . La Scaraffia faceva scrivere sull’Osservatore ,intellettuali , diciamo, non cattoliche , e il Papa non era d’accordo ? Cosa non stiamo capendo ? per favore Tosatti , faccia almeno lei uno sforzo…

        • deutero.amedeo ha detto:

          Egr.Sig. Moderatore,
          La prego PRECISARE che amedeod’aosta NON E’ un nuovo nick di DEUTERO.AMEDEO, COL QUALE NON HA NULLA A CHE VEDERE.
          Distinti saluti.
          DEUTERO.AMEDEO

      • key ha detto:

        leggo sulla lettera al Papa della prof.Scaraffia , che prima di decidere si è riunita in ritiro spirituale al monastero di Bose , suppongo in un ritiro guidato dal rag. Bianchi . Ma che lezioni pensa di dare ?

        • Stanca ha detto:

          Infatti, se se ne va una che pubblicava Bose e frequentava un ragioniere travestito da priore autoproclamatosi tale come Enzo Bianchi, e se al papà non piace…c’è da spaventarsi….anche lei era troppo tradizionale per Bergoglio?

  • Nat ha detto:

    Chiesa-Elefante.
    Non è vero, come spesso si dice, che quando si tocca il fondo si può solo risalire.
    Si può anche restarci impantanati… e pure a lungo.

    • Stanca ha detto:

      È l’arca di Noè che tocca terra…ok ci vuole fantasia ma non è un elefante…orrenda comunque

  • marcus ha detto:

    ma perchè non lo ignoriamo ? e lo trattiamo come merita ? coem possimao argomentare su uno “squilibrato ” ?

  • Gaetano2 ha detto:

    Ma che pretendete da don Ciccio? Giustamente non vuol fare ciò che non gli compete… Comunque se nell’occasione si fosse perlomeno inginocchiato davanti al tabernacolo, fatemelo sapere.

  • Anima smarrita ha detto:

    In tutto e sempre secondo l’umore del momento e secondo la platea che ha davanti… E rispondendo all’ istinto di distinguersi, di introdurre una qualche “novità” in modo da attirare sempre l’attenzione e far parlare di sé, anche per distogliere l’attenzione da ben altre questioni.

    • HK ha detto:

      esattamente , cari miei , proprio così . Erige MURI verso le certezze della tradizione millenaria e getta PONTI versi i dubbi dell’agnosticimo . E , in pratica, ci prende per i …fondelli. Io , sinceramente , più che confuso , da “costui” , mi sento preso in giro . Ma , mi domando , preso in giro su che?

    • newman ha detto:

      Certo. Si é notata l’attivitá frenetica del pontefice programmata dai suo team di specialisti PR, viaggi di quá e di lá, nei luoghi piú impensabili, nel periodo in cui il Satrapo era in seria difficoltá per il caso McCarrick ed altri insabbiamenti, per distogliere l’attenzione del popolo bue da tali scandali e riforbire l’immagine offuscata del pontifex.
      E poi i silenzi su veritá della dottrina e della morale cattolica, sperando che tali veritá, mediante tale “damnatio memoriae”, vengano dimenticate dai fedeli.
      Il tutto parte di una strategia raffinata da parte del picconatore della fede cattolica, il “marziano” venuto dalla fine del mondo.