La Liturgia che si Fa Ideologia? Una Tradizione di Secoli e Secoli? Riflessioni di UnaOpinione.

27 Gennaio 2025 Pubblicato da 38 Commenti

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, un amico fedele del nostro blog, UnaOpinione, che ringraziamo di cuore, offre alla vostra attenzione queste considerazioni su una recente esternazione – via libro – di Jorge Mario Bergoglio. Buona lettura e condivisione.

§§§

 

“Perché non è sano che la liturgia si faccia ideologia … “; parole di papa Francesco (che per me non é Papa). Da:

https://www.renovatio21.com/squilibrati-mentali-mondani-settari-col-fascino-per-locculto-nuova-caterva-di-accuse-ed-insulti-di-bergoglio-contro-i-fedeli-della-messa-antica/ (articolo di Roberto Dal Bosco).

Prendendo spunto da una frase scritta dall´autore dell´articolo di cui al link (“Come un rito millenario sia per il gesuita «un’ideologia» non è subito chiaro …”) e di cui citeró altri tratti, credo che una persona razionale si dovrebbe fare questa domanda di approfondimento: “Come fa una liturgia a diventare una ideologia se nessuno mai prima, prima di tutto nessun Papa, l´ha considerata una ideologia ma appunto un rito che mette in pratica gli insegnamenti di Gesú? (piú in fondo spiego). Se fosse stata una ideologia, sarebbe dovuta essere tale giá dall´inizio ed essere quindi stata vietata. Quindi é logico pensare che questa liturgia durante i secoli abbia reso ed anche ora stia rendendo onore alla Veritá.

Ma puó anche essere che ultimamente qualcosa sia veramente cambiato nella liturgia Vetus Ordo … qualcosa di talmente rivoluzionario da trasformarla da una valida liturgia cattolica ad una ideologia. Ma papa Francesco sembra escluderlo lui stesso. Infatti lui parla di “tradizionalismo” (“È sociologicamente interessante il fenomeno del tradizionalismo”). E quindi lui stesso sembra ammettere che da questo punto di vista nulla é cambiato. Qui io noto una stridente contraddizione.

E per chiarire da che pulpito vengono questi “insegnamenti”, basta citare ancora una delle sue perle (che per me con dei grandissimi distinguo, é vera): “Papa Francesco a Giacarta ha affermato che “Tutte le religioni sono un cammino per arrivare a Dio» ha spiegato; e ricorrendo a «un paragone» ha chiarito come esse possano essere considerate «diverse lingue, diversi idiomi, per arrivare» a Lui” (testo preso da un articolo di mons. Viganó). Mi pare che cosí lui stesso abbia ammesso che qualsiasi religione sia in grado di condurre a Dio; e capisco anche che lui stesso é del parere che ognuno puó scegliersi la religione che piú gli piace per arrivare a Dio (alla faccia dell´evangelizzazione!).

Peró quando qualcuno vuole parlare la “diversa lingua” (ma il Novus ordo si puó considerare piú una derivazione del Vetus ordo, visto che il primo prende come riferimento il secondo) della liturgia, che non é certamente il professare un´altra religione ma sempre la sua (cosí mi pare che lui cerchi di far capire) stessa religione, inizia a fare delle storie? Se uno vuole salire sulla cima della montagna dove dimora Dio e lo fa dal versante diverso da quello dove sale la scalinata cattolica (musulmana, induista, ebrea ed altre), va bene? Ma se qualcuno sale per il versante cattolico utilizzando una scala parallela a quella che lui vuole che il cattolico utilizzi per arrivare a Dio, che tra l´altro é la piú facile da percorrere e che é sempre esistita, non va piú bene? Che poi é stata percorsa con successo da santi e laici di tutte le epoche? E quindi credo che a questo punto papa Francesco si sia quanto meno messo nell´obbligo di dimostrare perché e come la liturgia Vetus ordo sia diventata un´ideologia. Ma giá mi immagino di come andrá a finire la storia: fará affidamento sul fatto che nessuno gli faccia pubblicamente presente questa contraddizione (a quello servono i Media mainstream oggi) e se ció avvenisse certamente si impegnerebbe a non dare alcuna risposta o a darla il piú tardi possibile.

Oppure alternativamente dovrebbe, per coerenza ma anche per evitare ogni discriminazione nei confronti di qualsiasi persona che crede a Dio, cambiare la propria posizione sull´argomento e consentire a chi vuole andare alla messa Vetus ordo di parteciparvi senza problemi. È appunto questa libera scelta personale, credo, che porti ogni cattolico a frequentare la messa Vetus ordo, non certamente quella di mostrare a papa Francesco in quanti si é ad una determinata messa e che lá avviene qualcosa che devia dal credo cattolico (fenomeno confuso sociologicamente da lui, mi pare, come “settarismo”).

E tenendo quindi conto che per papa Francesco esiste per ogni essere umano un diritto alla scelta di come arrivare a Dio (questo é tutto sommato il principio che Francesco ha enunciato a Giacarta), e che neanche si puó oggettivamente dimostrare che la liturgia Vetus ordo sia stata trasformata in ideologia (da chi poi?), mi viene da pensare che papa Francesco stia strumentalizzando il tutto al fine di addossare a chi non obbedisce ai suoi diktat dei supposti stati di squilibrio, dei disagi personali, degli stati di difficoltá affettive o anche comportamentali. E poiché non vedo nulla che giustifichi il suo punto di vista, mi sto chiedendo allo stesso tempo se queste sue affermazioni, che a mio avviso mancano di una qualsiasi giustificazione, siano dovute appunto a dei suoi stati di squilibrio, di disagi personali, di difficoltá affettive o anche comportamentali. La risposta ad un tale quesito spetta agli psicologi, non a me (Papa Francesco: “A volte questi travestimenti celano squilibri, deviazioni affettive, difficoltà comportamentali, un disagio personale che può venire strumentalizzato”).

E vorrei affrontare anche questo fondamentale aspetto: é sicuramente per una libera e consapevole scelta personale e non per un “interesse esclusivo all´aspetto esteriore” che ognuno decide di presentarsi davanti a Dio indossando il suo abito migliore (Papa Francesco: “spesso questa rigidità si accompagna alle sartorie ricercate e costose, ai pizzi, ai merletti, ai rocchetti. Non gusto della tradizione, ma ostentazione di clericalismo, che poi altro non è che la versione ecclesiale dell’individualismo. Non ritorno al sacro, tutt’altro, ma mondanità settaria”).

E tanto per chiarire che non si tratta solo di aspetto esteriore ma soprattutto di atto esteriore che la maggior parte delle volte porta in superfice la sincera devozione ed adorazione che ognuno prova verso Dio e che inoltre ció é esplicitamente rischiesto da Dio per entrare nel Suo Regno, basta richiamare il tratto del Vangelo dove Gesú racconta la parabola del Re che invitó i suoi sudditi al banchetto per le nozze del Figlio (“Il regno dei cieli é simile a …”): coloro che, pur invitati, non accettarono perché volevano andare dietro ai loro affari mondani, vennero uccisi (é una situazione analoga a quella odierna dove quasi tutti pensano al denaro e non pensano assolutamente a Dio? E che andranno all´Inferno?). Di coloro che furono invitati successivamente, solo colui che decise di parteciparvi senza indossare l´abito consono alla cerimonia che pur gli fu messo a disposizione, fu gettato fuori e fu consegnato alle Tenebre. Qui mi pare di capire che in realtá l´abito che fu messo a disposizione di tutti sono gli insegnamenti di Gesú. Chi li ha accettati (simbolizzato dal mettersi addosso l´abito offertogli) rimane nella sala. Chi invece li ha rifiutati (simbolizzato dal non mettersi addosso l´abito offertogli ma pretendendo allo stesso tempo di banchettare) viene gettato fuori. Quindi per Dio l´”abito consono” é una cartina tornasole della adorazione che si deve avere verso di Lui (e Suo Figlio) e soprattutto consiste nell´obbedire ai Suoi precetti (infatti dicendo che “lá sarà pianto e stridore di denti”, credo che Gesú si riferisse all´Inferno). E la parabola finisce con questa frase che per me é di conferma di una tale interpretazione: “Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti” (Mt 22, 1-14)

E lo stesso vale per la parabola delle dieci vergini che aspettano lo sposo (“Il regno dei cieli é simile …”): per entrare nella Sua casa, non solo devono avere abbastanza olio per le loro lampade ma devono essere vestite nella migliore maniera possibile (Mt 25); ed il caso vuole che di tutti i giorni della vita di una donna questo accada proprio nel giorno delle nozze (in effetti queste due parabole, sebbene sembrino molto diverse, dicono la stessa cosa: si entra nella Casa di Dio (al termine della propria esistenza terrena) solo se si mostra di adorarlo sinceramente. (Con la differenza, fra le altre, che la prima parabola insiste sul fatto che per entrare nel Suo Regno bisogna accettare i Suoi comandamenti/insegnamenti mentre la seconda sprona a stare sempre pronti per la venuta di Dio). E uno di questi segni esteriori, cosí mi pare che fanno capire entrambe le parabole, é proprio quello di indossare il miglior abito che si possiede (o che si riceve per l´occasione – nel racconto del re é condizione necessaria; nel racconto delle vergini é fortemente sottinteso). Chi non lo indossa rimane/viene gettato fuori, pronto ad essere ghermito dal Diavolo (e per migliore qui si intende, secondo me, quello che é espressione della piú sincera devozione verso Dio: dunque il “vestito” di cui si tratta, ha nelle due parabole un significato strettamente spirituale); questo naturalmente non vale per chi indossa il suo miglior abito cosí come fanno molte persone, soprattutto potenti, per darsi le apparenze “dei sepolcri imbiancati”; e se uno é povero penso che Dio considererá la sua Fede come abito e non quello che realmente indossa). Figuriamoci cosa succederá a chi invita su questa terra gli altri ad andare alla messa Vetus ordo o a celebrarla senza un abito consono alla situazione (papa Francesco ha forse dimenticato che ogni messa é un incontro a tu per Tu con Dio?).

E questo modo di pensare (ma qui si potrebbe ben dire “di adorare”) si é cristallizzato per ogni singolo sacerdote che vuole servire la “Tradizione”, appunto attraverso i “costosi pizzi, merletti e rocchetti”. Non quindi “Non gusto della tradizione, ecc.” come afferma papa Francesco ma atto individuale di adorazione verso Dio che é ben diverso dall´”ostentazione di clericalismo” di cui parla papa Francesco. Quindi non una versione “ecclesiale dell’individualismo” ma un profondo inchinarsi individuale che sfocia ogni giorno in un atto di adorazione collettivo davanti al Sacro. Ecco perché ho scritto che la messa Vetus ordo é in realtá il rito che mette in pratica gli insegnamenti di Gesú.

Qui é cosa dice ufficialmente papa Francesco di una di queste parabole:

https://www.vatican.va/content/francesco/it/angelus/2020/documents/papa-francesco_angelus_20201011.html

Ma non finisce qui (ma forse c´é anche dell´altro, ma credo che con questo basti). Il testo di cui al link finisce con queste parole:

“Con ogni evidenza, il Bergoglio odia la tradizione, quindi odia la Chiesa stessa, fondata da Cristo e tramandata – Tradidi quod et accepi – al costo del sangue dei martiri nel corso di millenni.

Nonostante tutto, non usciamo scorati dalla lettura di queste parole. Perché, anzi, la chiarezza dell’avversione papale per la vera Chiesa, la vera Messa, il vero Dio, la Verità è sempre più slatentizzata, messa nera su bianco. Di questo, siate grati a Bergoglio.”

E inevitabilmente si é insinuato un sospetto nella mia mente: “Ma … un momento … quello di odiare tutto ció che é Sacro e quindi di cercare di distruggerlo/evitarlo/inveire contro/ecc. non é uno dei possibili segni di possessione diabolica?” E poi ho proseguito: “Ma non si tratta solo di questo libro in cui mostra avversione per il Sacro … in undici anni di pontificato papa Francesco ne ha dette ben altre contro Dio e la Madonna”. E ho terminato: “Si é discusso di eresia, di apostasia, di dimissioni invalide, di elezione illegittima, di corna fatte in pubblico e di post sui social media fatte a delle belle influencer, ecc. … addirittura molti hanno invitato gli altri a pregare per papa Francesco perché si ravvedesse, ma alla fine nella mia mente si sta imponendo solo questa domanda: “Ma vuoi vedere che l´unico che puó fare qualcosa per rimediare alla situazione é proprio … l´esorcista? (1) (2)

Forse ho troppa fantasia ma non é colpa mia se mi faccio questa domanda. E qui concludo parlando solo per me: pensare male é peccato ma il diavolo dentro di me molte volte ci azzecca (frase derivata da un´altra frase non mia).

(1) Una tragica storia di possessione diabolica per chi l´ha vissuta di persona ma veramente istruttiva per i tempi di oggi e a volte anche con fatti divertenti (in particolare é di interesse il nr. 4):

https://www.scrutatio.it/archivio/articolo/esorcismo/6747/casodipossessione-1 .

E su questo posso aggiungere (cosí mi immagino): un diavolo intelligente fa di tutto per nascondere il fatto che stia possedendo una persona. Perció si comporta in maniera tale da far pensare agli altri che la persona in cui si trova sia tutto sommato normale …  e che magari abbia solo qualche problema psicologico al fine di occultare il piú a lungo la propria immonda presenza. Solo quando viene individuato da un esorcista, perché, p.e. inveisce continuamente contro il sacro ma anche altro, esce veramente allo scoperto.

E quindi credo di poter pensare che la “tradizione” é “si andare avanti” ma tenendosi ben stretti a casa ed in buona vista per tutti quelli che la visitano, un altare familiare o una statutetta benedetta della Madonna con il Bambino cosí come ha fatto nel passato ogni buona generazione cattolica (e magari aggiungendoci anche una statuetta dell´Arcangelo Michele … di questi tempi non si sa mai) e non sostituendola con qualche “officina satanica” magari occultamente nascosta in cantina e da mostrare solo a persone eventualmente interessate (mi chiedo se lui intende questo per “andare avanti”):

https://www.tiktok.com/@hermosillo_son/video/7194258714499599622?lang=fr (in spagnolo – che io sappia non ci sono smentite ufficiali alla veridicitá di questo video – se qualcuno me le indica …).

(2) Nel racconto “La sentenza del Re” é evidente che il Tentatore é costretto ad inventarsi una trasmissione per il pubblico (“programma di intrattenimento popolare“) e a presentarsi in questa come un personaggio divertente ed eccentrico e per questo accettabile, anzi … desiderabile in quanto distribuisce premi a destra e a sinistra in cambio del compimento di azioni rivoltanti ma fatte passare per sfide di coraggio. E questo al fine di farsi desiderare dagli spettatori. All´uopo ricorre al fondamentale aiuto di tanti effetti speciali e della televisione. In questo modo riesce a nascondere davanti ai partecipanti la Sua vera natura maligna e questo pur rimanendo vestito di nero. Questo velo di copertura viene squarciato quando, a seguito dell´abbandono della scena del giovane, al Tentatore capita di avere alle spalle quello che gli spettatori scambiano per le fiamme dell´Inferno … provocando in loro una fuga nel passato per poter ripercorrere la loro vita fin dall´infanzia e per cosí evitare di ripetere gli errori che avevano commesso fino ad allora, visto che non potevano fuggire nel presente perché una forza misteriosa li stava tenendo fermi affinché loro stessi subissero la sorte (si puó chiamare Karma?) che si erano chiamati addosso incitando il giovane a sparare al topo.

Così a mio avviso sta avvenendo oggi nella realtà: il Diavolo sta utilizzando lo stesso escamotage utilizzando dei mezzi diversi … ma questa volta cambiando totalmente colore.

Pensiero del giorno: “Sono sicuro! Ammettendo che alla Cristianità sia concesso di votare se preferisca partecipare di piú al rito Vetus ordo o al rito Novus ordo cosí come si fa nelle elezioni democratiche dove si possono votare i vari partiti, ecco che mi immagino, cosí come la “Democrazia” ha annullato le elezioni democratiche romene perché colui che non piaceva alla “Democrazia” aveva vinto, e cosí come la stessa “Democrazia” ha minacciato di annullare le elezioni democratiche tedesche se il partito inviso alla “Democrazia” dovesse vincere, che la chiesa bergogliana abolirá il Vetus ordo se troppi la votassero con i propri piedi, facendo cosí cadere il Novus ordo in minoranza o mettendola in ombra. Così penso che succederá alla fine. Infatti io considero i pensieri espressi da papa Francesco nel suo recente libro come un segno di frustrazione per il fatto che non stia riuscendo ad eliminare dalle menti di molti cattolici la figura del Vetus ordo; anzi, che nonostante i suoi sforzi contrari, sempre piú persone si stanno incuriosendo e vogliano capire di persona cosa ha di speciale il Vetus ordo rispetto al Novus ordo.

Ad ognuno i propri pensieri.

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38 commenti

  • Orso Garibozzi ha detto:

    Bellissimi (???) scambi di sciabola e non fioretto. Essere “tradizionalisti” non regala la pace. E neppure una mente chiara. Anche per me vale lo stesso. Sembra uno “sfogatoio” più che un blog pensato, se mai si potessero un tale termine. Perché siamo, non sembriamo, così frustrati? Sarebbe questo ” lo zelo per la Tua Casa mi consuma”? Non bisogna essere ” illuminati” per rispondere di no. Avete mai provato a bussare alla porta dei “cattivi” per vedere come stanno loro? M immagino siano la ns/vs fotocopia anzi il negativo , quasi fotografico di noi ( mi ci metto e non mi ci tolgo 😁). Voi che ne dite? ( Domanda retorica , s intende la mia). il dibattito è fin qui e stato fin troppo lungo, segno che non ci sono bergogliate degna di nota , non avendo .la 20esima prima biografia di bergi ( mi pare mastro Titta dixit) suscitato scalpore almeno da queste parti.
    Adesso ci proverei io. Premetto che sono a filo anzi scomunicato more uxorio , anzi no latae sententiae, per quel che scrivo adesso. Allora il papà francesco è papa legittimo, è eretico dichiarato e palese, e intimamente eretico per quel che intimamente crede e … ( Rullo di tamburi🥁…. ) Lo Spirito Santo lo permette, per il maggior bene della Chiesa.
    A voi …

  • Rolando ha detto:

    Caro E.A.,
    “perché anche i piccoli numeri vanno sempre contati nei “calcoli” delle possibilità… “.
    Ritengo che senza “i piccoli numeri” non possano darsi i grandi numeri!
    Quindi: nessuna bassa stima delle minoranze!
    Cercami un solo intervento, una sola mia parola che dimostri bassa stima anche di “uno solo”: “uno” dico.
    Ho sempre ribattuto col mio personale pensiero anche quando cito le sacre scritture.
    I “calcoli” delle possibilità rientrano tutte nella numerazione.
    “C’è molto spazio là in fondo” diceva il 29 dicembre 1959 il premio Nobel per la fisica Richard Feynmann, riferendosi ad un singolo atomo soltanto. Immaginarsi quanto spazio in 12 ed in molti di più!
    Che cosa quindi può il pensiero umano senza il numero?
    Mi azzardo a dire che lei per primo sottovaluta sé ed i pochi con cui ritiene di contarsi.
    Quanto poi al “e così la lascio ai suoi e agli altrui pensieri!!!” mi sembra eccessivo nella elargizione di permissività di “formazione-di-pensiero” quanto al sottoscritto e circa per di più agli altrui pensieri da parte del sottoscritto.
    Comunque grazie. Coraggio, piccolo gregge. Laggiù in fondo c’è molto spazio per tutti. Da cinque pani e due pesci se ne avanzarono sporte e cesti numericamente superiori sia di pani sia di pesci.

  • Mario ha detto:

    Cara Una Opinione, un piccolo appunto. Se per lei papa Francesco non è papa, vista la precisazione iniziale, perché successivamente lo chiama ripetutamente papa? Scriva semplicemente Bergoglio. Questo per coerenza. Le risparmierebbe le critiche…

    • unaopinione ha detto:

      Perché questa é la sua carica apparente ma soprattutto perché esercita di fatto un potere amministrativo/materiale (se lo considerassi Papa legittimo avrei usato la “P” maiuscola).

  • Daouda ha detto:

    Rolando te sei santo senza volerlo dunque morirai

    • Rolando ha detto:

      Cara/o DAOUDA, certo che morirò e lo dovrò per forza anche perchè altrimenti non potrebbe verificarsi alcuna iscrizione nell’album dei Santi della Chiesa cattolica e quindi la “tua” asserzione di credo rimarrebbe parola non confermata.
      Mi conforta però che non solo i santi [ sarebbe meglio dire “i giusti” perché il termine “santo” designa dall’ebraico “qodesh” (Dt 23.12.19) un “separato”], ma anche i delinquenti con le mani sporche di sangue umano prima o poi muoiono. Sorte comune.
      “Un ultimo avviso, figlio mio: si fanno libri e libri senza fine ed il troppo studio logora il fisico” (Qo12, 12).
      “E la polvere ritornerà alla terra, come lo era prima e l’alito [= ruah] ritornerà allo ELOHIM che aveva dato esso” (Qo 12,7).
      A fronte delle analogie stilistiche con scritti autenticamente propri degli scritti ebraici veterotestamentari, c’è un libro, non scritto in ebraico, che se ne distacca per contenuto ed in particolare per l’attenzione al mondo dell’aldilà, il quale contiene un passo decisamente coinvolgente:
      Justorum animae in manu Dei sunt et non tanget illas tormentum malitiae.
      Visi sunt autem oculis insipientium mori illi autem sunt in pace.
      Le anime dei giusti sono nelle mani di Dio e nessun tormento le toccherà.
      Agli occhi degli stolti sembrarono anime morte, essi invece godono la pace.
      Essere giusti, mantenersi giusti è difficile, credersi giusti, poi, peggio ancora, ma avere costante questo desiderio del cuore è possibile solo con un rapporto relazionale umano, sincero, caritatevole e rispettoso con tutti.
      Justus ex fide vivit. Questa è la fede/fiducia/desiderio, che ci rende intangibili da ogni malizia, da ogni furbizia, da ogni potere.
      La verità è una relazione.
      Cosa sarebbe mai la cultura cristiana senza gli scritti ebraici veterotestamentari? E non solo!

      • daouda ha detto:

        Distinguere i giudei dagli ebrei è già molto buono. IL tuo problema è giust’appunto il congetturare, e la Sapienza di Salomone apre le porte in ogni caso all’idolatria e l’adulterio.

        Intendevo la seconda morte comunque, perché risulti incorregibile nelle tue astruse amenità.

  • E.A. ha detto:

    …e l’epiteto di “Pastore Tedesco”, da lei utilizzato, la qualifica chiaramente e la dice molto lunga anche su tutti quelli che lei dice o vuole “rappresentare”!!!

    • E.A. ha detto:

      trattasi sempre di commento in risposta al signor Rolando.

    • Rolando ha detto:

      Caro E.A., , non so cosa lei pensa circa la qualifica -non mia- ma da me usata di “Pastore Tedesco”. Ho avuto modo di incrociare lo sguardo di Benedetto XVI. La sua persona mi sembrò quella di un umile curato di campagna. Fu il papa che seguii e mi interessò più di tutti. Indimenticabile e tragicamente significativo un passaggio del discorso della sua ultima mezzanotte di Natale da papa. Quel riferirsi ad “alcuni dicono” che le religioni sono fonte di violenza… ma Dio è Amore e la ricerca non termina mai!
      Se poi, maliziosamente, pensa…. Beh, se c’è un aldilà non solo desidero rivedere chi mi ha dato la vita, a chi l’ho data, quanti ho incontrato amici e nemici in questa vita, ma anche il mio affezionatissimo indimenticabile pastore tedesco Iviron, cai ta alla.

    • E.A. ha detto:

      A conclusione, per me vale sempre la risposta che le ho già postato in fondo alla pagina.

      • Rolando ha detto:

        Grazie amatissimo E.A., e…..quando nell’aldilà incontrerai uno a spasso col suo cane per i santi prati del Cielo (aghìa pamina) pensa che quello potrebbe essere Rolando col suo amatissimo pastore tedesco Iviron.
        Allora tutti indistintamente, di fatto, verificheremo la realtà dell’insegnamento del catechismo di San Pio X: “Dio ha cura delle cose create e le conserva e le dirige tutte al proprio fine con sapienza, scienza e bontà infinita”.
        Gli antichi “infelici pagani” -secondo una maldestra infelice espressione dell’intelligentissimo Benedetto XVI, che tanto mi aveva reso di stucco- così la pensavano:
        Φὐσι, παμμἠτειρα Θεά, αἰδιος ζωή, ηδ ἀθανάτη τε πρόνοια, πάντα σοι εισἰ, τα πάντα σὺ γαρ τάδε μοὐνη τεὐχεις.
        (Inno orfico X)
        “Natura, Dea Madre di Tutto, Vita eterna ed anche Provvidenza immortale, Tutto è tuo, Tu tutto, infatti, da sola produci”.

  • Rolando ha detto:

    Intanto dal PETREUM del Vaticano della Roma imperiale costantinopolitana, supposta “cattolica”, il papa Francesco scomunica Vescovi e sacerdoti. Uno anche oggi.
    Naturalmente son tutte menti che “sanno” come la pensa Dio: s’intende, quelle scomunicate in primis! E con quest’arma vietata da Dio stesso scrivono, inconsapevolmente superbi, la storia della farsa delle dottrine.
    Aveva ragioni da vendere il mangiapreti Giuseppe Verdi, che li definiva in un suo scritto “larve vestite di nero”, quando musicò “Tutto nel mondo è burla” (Falstaff).

  • Enrico Nippo ha detto:

    Per la miseria!!! Quante “dottrine” (non solo) in questa tornata del blog! Un bel carrozzone!!!!!!

    • Rolando ha detto:

      Carissimo Enrico Nippo, Quot capita tot sententiae.
      È YHWH che “vide ogni formazione-di-pensiero” del cuore di Adam “solo male” (Gn 6,5; 8,21; Dt 31,21).
      Se lo sa Lui che ci ha fatti così, certamente io non lo so.

  • Rolando ha detto:

    Quando Gesù insegna che il Regno sarà tolto a chi crede di appartenervi legittimamente e sarà dato ad altri altrettanto legittimamente perché lo espandano a tutti, dice chiaramente che il Regno subisce “violenza” e solo i coraggiosi, coloro che sanno sempre osare cose nuove possono veramente dire di appartenervi.
    Il Regno di Dio non è una perla preziosa da custodire in cassette di sicurezza, ma un valore da rischiare con grande ed estrema fiducia in Dio: Il Dio dei cuori umani non delle dottrine messe in sicurezza per devota viltà.

  • Gabriela ha detto:

    Caro Marco Tosatti, la metto in guardia da certi anonimi scismatici che, travestiti da buoni cattolici, mettono in luce gli abomini dell’impostore eretico JMB, epperò lo riconoscono PAPA e chiamano CHIESA la setta eretica da lui capitanata..
    E così facendo, raggiungono il loro empio obiettivo di mettere in cattiva la figura del vero PIETRO e quindi anche di Cristo, visto che Cristo e Pietro constituiscono un unico Capo della Vera Santa. Romana Chiesa.

    Ma s Pio X nel suo catechismo n.162, ci incegna che la Santa Romana Chiesa si distingue dalle sette, perché riconosce il legittimo Romano Pontefice stabilito da Cristo. (ultimo BXVI che mai ga abdicatto)

    E chi non lo risconosce è reo di SCISMA= FUORI DELLSA CHIESA. ( n. 154)

    • Rolando ha detto:

      Gentilissima GABRIELA,
      mi sa che “mettere in cattiva la
      figura del vero PIETRO e quindi anche di Cristo, visto che Cristo e Pietro
      constituiscono un unico Capo della Vera Santa. Romana Chiesa” sia proprio il lavoro dell’uomo cui si rivolge Gesù, cioè quell’uomo che sostituisce la dottrina alle opere buone, facendo passare come opere autentlcamente ed infallibilmente buone e meritorie (!) solo quelle passate al vaglio di una dottrina. Non l’uomo è fatto per il sabato, ma il sabato per l’uomo. La precedenza è sempre al misterioso, incomprensibile operare del Padre di Gesù, che “opera sempre”, e certamente non è vincolato da niente, men che meno da fallaci dottrine ritenute “divine”. Dio ci ha voluti consci di esistenza per incamminarci alla Fonte. In questo senso ha messo in ciascun cuore umano “un forte desiderio” di Lui, come si prega in una commovente preghiera di ogni perenne venerdì santo dell’umana storia!
      E le opere buone, come insegna Gesù, sono tutte ispirate dallo spirito, Gv3,5-8, e nessuno sa da dove venga e dove vada. Non è certo una dottrina che impone allo spirito una direzione certa, ma l’amore, la volontà di bene nello scorrere della vita.
      Il figlio dell’uomo è venuto e viene per servire, non per essere servito. Servi d’Umanità, non di dottrine di verità!

    • costantino ha detto:

      Certo, questo vale solo per il “legittimo papa”…peccato che certamente bergoglio non è mai stato papa e, posseduto da satana, sta distruggendo quella che era la Santa Chiesa, grazie a tantissimi accecati e testardi che, contro ogni ragione, lo considerano papa. Per fortuna ci sono anche tanti che stanno aprendo gli occhi e non si arrendono di fronte ai numerosi complici dell’impostore. La Santa Chiesa di Gesù Cristo è viva e vincente lontano dal vaticano, sinagoga di satana, e nei cuori di tutti coloro cha amano veramente il Signore !!!

      • Rolando ha detto:

        Costantino, Costantino….
        “Et portae Inferi non praevalebunt”.
        Un po’ più di fede!

      • Rolando ha detto:

        Costantino carissimo,
        non posso non consigliare anche a te : “Piano ad usare SINAGOGA DI SATANA” perché Gesù stesso frequentava la Sinagoga ed in Essa lesse il suo mandato programmatico.
        Prudenza. La prima delle quattro virtù cardinali per un cristiano anche cattolico. Per l’uomo è essenziale e programmatica. Per l’eroe è ciò che accende la micia del proprio ethos.

  • don perignon ha detto:

    Altro che “se sbaglio mi corriggerete” !

  • Rolando ha detto:

    Domenica, all’Angelus, papa Francesco, il Grande, commentando la pagina del vangelo in cui Gesù fa la presentazione di Sé nella sinagoga di Nazareth [?] e i suoi concittadini non lo credono, anzi tentano di gettarlo dal precepizio del monte per quello che aveva detto…, ha paragonato chiaramente questi “suoi” (di Gesù) concittadini che credevano di “conoscerlo”, ai tradizionalisti cattolici che credono di conoscerlo altrettanto e più bene perché hanno studiato a fondo il catechismo….
    Che colpo! Da meditazione.

  • Davide Troiano ha detto:

    a) il rito del 62 non è un rito millenario, ma una menomazione rimaneggiata

    b) l’ideologia e l’estetismo invece sussistono a conti fatti, basterebbe farsi un giro senza i paraocchi giacché altrimenti non si indulgerebbe nel sentimentalismo e nel pietismo.

    c) Inoltre giacché nel corso dei due millenni non solo i papi hanno avuto fragilità e negligenze, ma han proposto eresie, l’insubordinazione contro l’attualità è ipocrita e strumentale per due ragioni 1) svariati esempi di cattivi insegnamenti e cattive ricezioni ecclesiali non sconfessate 2) giustifica illogicamente ed infattualmente la non aderenza al magistero attuale laddove esso è da seguirsi.
    Questi due punti del tutto arbitrari denotano erranza ed ignoranza che difatti non permettono né la spiegazione della deriva attuale né la critica di punti letali del passato che anzi il presente ha ripristinato ( esempio: il Tridentino vieta il tabernacolo sull’altare maggiore, vieta di passare tutto il tempo in ginocchio se non alla consacrazione e la benedizione finale, vieta di ripetere le preci dei chierici prima di salire l’altare ai laici ).

    d) Non fa alcun difetto che tutte le religioni portino a DIO per due motivi che denotano tutta la vostra giust’appunto estetica ideologia: 1) La Fede non è religione ma molto di più 2) Il Cristianesimo è DIO che viene da noi. Paradossalmente non solo il tradizionalista nega il dato antropologico che inerisce tutti gli umani ma condanna tutti i patriarchi e distrugge qualsivoglia pedagogica che i nostri antichi dottori e periti, i nostri vescovi, ebbero verso i vari mondi pagani fra cui celti, egizi, persiani, siriani e greco-romani, ergo ogni possibile inculturazione ( che però poi bellamente si rimanga quando c’è da difendere il dato assodato ossia l’eredità culturale in cui il cristianesimo si è sviluppato e cresciuto ).

    e) Non esiste più la messa vetus ordo. La messa del 62 è una messa nuova, più giovane di 7 anni di quella del 69, in latino, certamente più vicina al rito intonso, ma già qualcosa di nuovo. Il problema è che la messa del 62 è un indulto.
    Voi invece di battervi per la riscoperta liturgica ( e chiaramente di nascosto fate come vi pare ) in nome della fedeltà apostolica e l’intangibilità liturgica, siete i diretti dirimpettai dei modernisti.
    Se qualcuno vi diceste: TORNIAMO AL RITO FEDELMENTE epperò lo si facesse in italiano, gridereste allo scandalo e giustifichereste il rito del 62 perché…oibò…l’autorità ha deciso così…

    f) In realtà i sacramenti li attua il Cristo. E’ Lui che agisce ed è Lui che viene incontro a noi…

    g) come si può scrivere di sciatteria, ridicolezza, insensibilità, indeegnità di vari che attuano e seguono il rito del 69, quelle parole a contrario sul rito del 62 calzano alle volte, ce dovete stà, me spiace…perché ci sono riti officiati bene secondo l’uso paolino che nel luogo giusto e le giuste accortezze ed i consoni canti, a modo, vengono meglio di alcune officiature del 62 che si percepisce e penetra subito siano teatro ammuffito ( fatto salvo Nostro Signore in tutti i casi, TUTTI ).

    h) Per quanto riguarda l’abito si noti che il Signore afferma e sottende che sia la squallida adorazione che la scarsa virtù come le bestemmie saranno perdonate e la Carità rispecchia il salmo riguardo il rigetto dei sacrifici e le pompe, quanto più un cuore affranto ed umiliato e seguire il Signore sia invece la Via, giacché il sacramento lo attua Cristo foss’anche nelle prossime catacombe o sgabbuzini, la liturgia in sé no, e l’adorazione primaria è riconoscere che il Sacerdote ed il Re è il Cristo. Non chi afferma “Signore Signore”…Scrive Agostino il grande in 1a Lett. Giovanni 910:

    -Se uno dirà: io amo Dio. Ma quale Dio? Perché lo amiamo? Perché lui stesso per primo ci ha amati e ci ha fatto dono di amarlo. Egli ha amato noi che eravamo empi, per renderci pii; ingiusti, per renderci giusti; ammalati, per renderci sani. Dunque anche noi amiamolo perché per primo ci ha amati. Interroga ciascuno singolarmente e ti dica se ama Dio. Ciascuno grida, ciascuno confessa: io lo amo; lui lo sa. Ma c’è un’altra domanda da fare. Dice Giovanni: “Se uno dirà: io amo Dio, ma poi odia suo fratello, è impostore. Quale prova si ha di ciò? Eccola: Chi non ama il suo fratello che vede, come potrà amare Dio, che non vede?Dunque, chi ama il fratello, ama anche Dio? Inevitabilmente ama Dio, inevitabilmente ama l’amore stesso. Si può forse amare il proprio fratello e non amare l’amore? E’ inevitabile che ami l’amore. Ma costui ama Dio appunto perché ama l’amore stesso? Proprio così. Amando l’amore, ama Dio. Hai forse dimenticato che poco prima Giovanni ha detto: Dio è amore? Se Dio è amore, chiunque ama l’amore ama Dio. Ama dunque tuo fratello e sta’ sicuro. Tu non puoi dire: Amo il fratello ma non amo Dio. Allo stesso modo che menti quando dici: Amo Dio, se non ami il fratello; così ti inganni, quando dici: io amo il fratello, e poi ritieni di non amare Dio. Necessariamente, amando il fratello, ami l’amore stesso. L’amore infatti è Dio; e chi ama il proprio fratello, necessariamente ama Dio. Ma se non ami il fratello che vedi, come puoi amare Dio che non vedi? Ma se ha l’amore, vede Dio, perché Dio è amore; ed il suo occhio viene sempre più purificato dall’amore, per essere in grado di vedere quella essenza incommutabile che è Dio. Ffu detto nel salmo: Hai mandato in perdizione tutti quelli che si sono prostituiti lontano da te. Chi sono questi fornicatori? Quelli che se ne vanno via da lui per amare il mondo. Tu in che posizione sei? Prosegue il salmo: Per me è buona cosa stare vicino al Signore. Chi pertanto non ama il fratello che vede, come può amare Dio che non vede? Da lui (Rimaniamo con la carità uniti a Cristo e alla Chiesa.) abbiamo ricevuto questo comandamento, che ami anche il fratello colui che ama Dio. Tu hai detto molto bene: Amo Dio; ma odi il fratello! O omicida, in che modo puoi amare Dio? Non hai sentito le parole precedenti dell’Epistola? Chi odia il suo fratello, è omicida. Ma io continuo ad amare Dio, pur odiando il fratello. Decisamente tu non ami Dio, se odi il fratello. Adesso ve lo dimostro con un altro passo. Giovanni ha detto: Cristo ci ha dato il precetto di amarci a vicenda: come puoi amare quel Dio di cui tieni in odio il comandamento? Chi mai direbbe: io amo l’imperatore, ma ne odio le leggi? L’imperatore capisce che lo si ama da questo: se le sue leggi sono osservate nelle province. Quale è la legge del nostro imperatore? Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate l’un l’altro (Jn 13,34). Tu affermi di amare Cristo: osserva il suo comandamento ed ama il tuo fratello. Se non ami il fratello, come puoi amare uno di cui disprezzi il comandamento? O fratelli, non mi sazio di parlare della carità, nel nome di Cristo. Più voi siete avari di questo bene, più speriamo che esso cresca in voi, scacci la paura, perché rimanga quel casto timore che permane. Cerchiamo di tollerare il mondo, le tribolazioni, gli scandali delle tentazioni. Non abbandoniamo la giusta via, manteniamo l’unità della Chiesa, teniamoci uniti a Cristo, conserviamo la carità. Non separiamoci dalle membra della sua sposa, non strappiamoci dalla fede, perché possiamo gloriarci quando egli si farà presente; resteremo in lui senza turbamenti, ora con la fede, più tardi con la visione, di cui abbiamo come caparra certissima il dono dello Spirito Santo.

    • unaopinione ha detto:

      Dunque … io non ho una approfondita conoscenza delle questioni di Fede e di Chiesa come mi pare che lei sembra possedere (Ci crederá? A casa mia ho solo una Bibbia, lo scritto di Maria Valtorta: “Il Vangelo come mi é stato rivelato” e le memorie di Santa Faustina. Niente di piú. Basterá?).
      Ma una cosa per me é certa: che il rito sia del 62 (della cui esistenza adesso vengo a conoscenza) e anche quello precedente, non sembra piacere per niente a papa Bergoglio (Faccio presente che non ho scritto nulla di diminutivo circa il Novus ordo. Se poi dal confronto dei due questo viene sminuito, non é colpa mia). E lui, credo, che si riferisca certamente ad entrambi: pre- e post-62 (io peró credo che le sue intenzioni sono queste: dopo aver eliminato il Vetus ordo, qualunque versione esso sia, cercherá di eliminare qualsiasi messa cattolica … anche quella Novus ordo. O forse no … la messa, naturalmente modificata, verrá fatta in onore dell´Anticristo).
      Quindi, nel tentativo di contrastare i piani di papa Bergoglio (che per me non é Papa; e cosí mi discosto un´altra volta da quanto scritto da E.A.: se non fosse per l´”anomalia” dei due papi che si sono vestiti entrambi in bianco forse lo ascolterei di piú), é secondo me meglio una messa Novus ordo che nessuna messa. Ed é meglio una messa Vetus ordo del 62 che una messa Novus ordo del 69. Ed é meglio una messa Vetus ordo ante-62 che una messa V.O. post-62 (mi pare di ricordare che Gesú abbia iniziato a lamentarsi dal 1700 con i vari veggenti di come stavano iniziando ad andare le cose… e questo sempre di piú man mano che si andava avanti).
      Insomma … per me il discorso é questo: meglio avere un mondo con tutti i suoi difetti ed ingiustizie, ma mitigato dalla possibilitá di perdono che Dio offre sempre ai propri figli, anziché un mondo perfetto e guidato dall´I.A. come promesso dal Diavolo (non so … in un mondo come quello in cui ci vuole portare il Diavolo esisterá ancora la possibilitá di perdono?).
      Quindi io, di fronte alle parole di papa Francesco che mi dice di avanzare ancora verso questo suo mondo migliore (lui dice: “Andare avanti”, ma mi pare che sia un andare avanti fatto di ecologismo interessato, di pachamamismo, di moralismo, di migrantismo, di modernismo, ecc.) e di farmi curare allo stesso tempo dalla malattia dell´”indietrismo”, mi rifiuto di fare ancora solo un passo cosí come si rifiuta di fare un ulteriore passo colui che ha capito che a forza di tutti questi -ismi é stato attirato nelle sabbie mobili e che se segue ulteriormente le Loro istruzioni sará alla fine inghiottito da queste (anzi, … forse é il caso di iniziare a retrocedere). E a nulla valgono le parole scoraggianti di chi mi dice: “Lascia perdere perché cosí facendo di certo non restaurerai il Paradiso terrestre su questa terra”.
      Mia opinione.

      • Daouda ha detto:

        Una opinione…sarà evidentemente tua…

        Non mi interessa cosa tu faccia o pnesi, cosa tu gesticoli e dica nel comunicare. IDDIO già ha visto la condizione e la situazione mia, porca mignotta realmente, io sto a pezzi fratello o sorella. Lontanissimo da DIO, da me, lontassimo dal Bene.

        Quel che io sò e posso però l’ho pagato, estremamente. Nella mia vita di merda. Che è una vita fra le tante nei secoli dei secoli, fino a quando venne la pienezza dei tempi.

        Lasci perdere i gerarchi, che nel deserto o le steppe il motto è sempre e dovunque stato “fuggi i vescovi” MA come dissero Antonio e Colombano dei loro episcopi eh beh, eh beh.

        Rifletti; temòo fa a Rona era vescovo De Donatis, oggi non sò, Cosa significa se non ricamo e congettura?
        Ammettilo! Sei un cazzo di fregnacciaro boccalone. Spera e Credi, l’Agape che è al di Sopra, al tuo di sotto verrà. DIO cazzo, no un cojone eh

        Dunque … io non ho una approfondita conoscenza delle questioni di Fede e di Chiesa come mi pare che lei sembra possedere (Ci crederá? A casa mia ho solo una Bibbia, lo scritto di Maria Valtorta: “Il Vangelo come mi é stato rivelato” e le memorie di Santa Faustina. Niente di piú. Basterá?).
        Ma una cosa per me é certa: che il rito sia del 62 (della cui esistenza adesso vengo a conoscenza) e anche quello precedente, non sembra piacere per niente a papa Bergoglio (Faccio presente che non ho scritto nulla di diminutivo circa il Novus ordo. Se poi dal confronto dei due questo viene sminuito, non é colpa mia). E lui, credo, che si riferisca certamente ad entrambi: pre- e post-62 (io peró credo che le sue intenzioni sono queste: dopo aver eliminato il Vetus ordo, qualunque versione esso sia, cercherá di eliminare qualsiasi messa cattolica … anche quella Novus ordo. O forse no … la messa, naturalmente modificata, verrá fatta in onore dell´Anticristo).
        Quindi, nel tentativo di contrastare i piani di papa Bergoglio (che per me non é Papa; e cosí mi discosto un´altra volta da quanto scritto da E.A.: se non fosse per l´”anomalia” dei due papi che si sono vestiti entrambi in bianco forse lo ascolterei di piú), é secondo me meglio una messa Novus ordo che nessuna messa. Ed é meglio una messa Vetus ordo del 62 che una messa Novus ordo del 69. Ed é meglio una messa Vetus ordo ante-62 che una messa V.O. post-62 (mi pare di ricordare che Gesú abbia iniziato a lamentarsi dal 1700 con i vari veggenti di come stavano iniziando ad andare le cose… e questo sempre di piú man mano che si andava avanti).
        Insomma … per me il discorso é questo: meglio avere un mondo con tutti i suoi difetti ed ingiustizie, ma mitigato dalla possibilitá di perdono che Dio offre sempre ai propri figli, anziché un mondo perfetto e guidato dall´I.A. come promesso dal Diavolo (non so … in un mondo come quello in cui ci vuole portare il Diavolo esisterá ancora la possibilitá di perdono?).
        Quindi io, di fronte alle parole di papa Francesco che mi dice di avanzare ancora verso questo suo mondo migliore (lui dice: “Andare avanti”, ma mi pare che sia un andare avanti fatto di ecologismo interessato, di pachamamismo, di moralismo, di migrantismo, di modernismo, ecc.) e di farmi curare allo stesso tempo dalla malattia dell´”indietrismo”, mi rifiuto di fare ancora solo un passo cosí come si rifiuta di fare un ulteriore passo colui che ha capito che a forza di tutti questi -ismi é stato attirato nelle sabbie mobili e che se segue ulteriormente le Loro istruzioni sará alla fine inghiottito da queste (anzi, … forse é il caso di iniziare a retrocedere). E a nulla valgono le parole scoraggianti di chi mi dice: “Lascia perdere perché cosí facendo di certo non restaurerai il Paradiso terrestre su questa terra”.
        Mia opinione.

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    J.M. Bergoglio è ufficialmente Papa ma umanamente un vecchio frustrato che arrivato al potere vuole distruggere tutto ciò che lo ha fatto soffrire. Ho detto tutto.

    • Rolando ha detto:

      Niente di male se uno cerca di liberarsi di ciò che lo ha fatto soffrire.
      È umano. Diceva un grande francese che chi vuol far l’angelo finisce di fare la bestia!
      Ci sarà pure un perché umano Gesù sulla croce chiama EL in aiuto!

    • Bergoglio è un antipapa massone eletto invalidamente dalla massoneria per distruggere Cristo e la sua chiesa ha detto:

      Stilum Curiae, la prego di rendersi conto che è “bestemmia” oltre che reato di “scandalo”, affermare pubblicamente che Gesù Cristo ha stabilito un vescovo pluriscomunicato massone luterano come Suo letittimo “secondo” vicario in terra in un in-valido Conclave.
      (Visto che BXVI, se pur impedito nell’esercizio, mai recocato il PERENNE MINISTERO PETRINO AFFIDATOGLI DA CRIISTO)
      Questa la prova documentale ⬇️

      https://youtu.be/tqrEqx8bfL4?si=Zg4gq469WuWK4J5R

      Possibile che dopo 12 anni ancora si finge di non sapere che J. M. Bergoglio non è il papa stabilito da Cristo, ma dalla mafia s Gallo (massoneria) con l’evidente scopo di distruggere Cristo e le anime?

      Ai cattolici non bastano più ii DECRETI PONTIFICI già sanciti da papi come S GPii, Leone X e Paolo IV che stabiliscono le elezioni nulle e invalide di un vescono scismatico massone luterano e plurisvomunicato ???

      ◾ (Universi Dominici Gregis c.5 n.76 -77 ;
      ◾e perché già scomunicato “latae sententiae” sempre da papa S. GPII (Universi Dominici Gregis c.6 79-81) per accordi stabiliti prima del conclave in quel di St Gallen, Svizzera;
      ◾Perche già scomunicato fin da vescovo da papa Leone X attraverso la bolla “Decet Romanum Pontificem”, in quanto “eretico” seguace di Lutero.
      ◾E quindi le sue “elezioni sono nulle e invalide anche” per il decreto pontificio sancito da papa Paolo IV attraverso la bolla CUM EX APOSTOLATUS OFFICIO – NULLITÀ DELLA GIURISDIZIONE PONTIFICALE DI TUTTI GLI ERETICI”:
      _ 6…. se mai dovesse accadere in qualche tempo che un vescovo… prima della sua elevazione a Romano Pontefice, avesse deviato dalla fede cattolica o fosse caduto in qualche eresia.. SIA NULLA, NON VALIDA e SENZA ALCUN VALORE, LA SUA PROMOZIONE OD ELEVAZIONE, ANCHE SE AVVENUTA CON LA CONCORDANZA E L’UNANIME CONSENSO DI TUTTI I CARDINALI;…

      Ma tutti quelli che chiamano papa l’anatema anticristo, non si rendono conto che sono COMPLICI delle sue opere inique???

      • stilumcuriale emerito ha detto:

        Voi non sapete ragionare con la testa della gente. Siete dei teorici astratti e mai nessuno riuscirà a smuovervi da lì. Fra i cattolici più o meno credenti e più o meno praticanti, solo una sparuta minoranza mastica qualcosa di giurisprudenza e ancora meno di Diritto Canonico. Per la gente Bergoglio è il Papa. Magari qualcuno riconosce che è un po’ strano, e vabbé, però è il Papa. Ed è con questi che dobbiamo fare i conti e sono tanti.

      • Rolando ha detto:

        Anche Gesù fu uno scomunicato dai suoi. E se veramente lo fossi anch’io, dai pretesi “suoi”, lo riterrei un grande dono, un dono immeritato, che trova in Gesù il perfetto esempio da imitare.
        In Gesù, sottolineo. Non nella funzione a causa della quale non è stato accettato dai suoi, com’io potrei esserlo da chi, e legittimamente, non può condividere il pensiero.
        La funzione “diabolica” mi viene attribuita da altri casomai. Ma non è questa la mia volontà, la mia intenzionalità, la mia funzione. Anzi, devo ringraziare tutti per tutti i pareri che liberamente espongono.

  • E.A. ha detto:

    Pietro è stato “Esorcizzato” dal Signore, con l’Imposizione del “Vade Retro “ per sempre ed ancor prima di ricevere l’Investitura/Incarico a Sommo Pontefice/ Vicario di Cristo sulla Terra, per Mano dello Stesso Signore Risorto, dopo la Sua Morte ed il Suo cruento Sacrificio sulla Croce, per mezzo del quale, dal Suo Cuore trafitto e’ “sgorgata” e nata la Santa Chiesa!!!
    L’esorcismo operato da Cristo/Uomo sul “prescelto” uomo Pietro e la sua successiva Investitura a Sommo Pontefice e’, dura in eterno!!! Realizza l’eterna Promessa del Signore “Tu sei Pietro…” e Garantisce Pietro e tutta la sua LEGITTIMA Successione Pietrina all’intera Chiesa, fino alla fine dei Tempi!!!
    Un legittimo Papa “ posseduto”, o “diabolico”, non può e mai potrà essere, sulla Parola di Nostro Signore!!! Qualora sembrasse dovesse accadere, il “papa” in questione non può in alcun modo essere Legittimo, ossia “prescelto” ed Investito del Munus/Incarico Divino, ed appartenere alla legittima Successione Pietrina, ( come in tanti, persino prelati continuano a sostenere!), ma inevitabilmente ed indiscutibilmente si tratta di un “papa” illegittimo, di un antipapa, privo della Grazia e dell’Assistenza “garantita” dallo Spirito Santo, per confermare il gregge, a lui affidato, nella Fede!
    Da qui si rende necessario ed urgente tenere anche e sempre bene a mente, custodire e difendere i Dogmi della Santa Chiesa Cattolica ed Apostolica, tra i quali quello dell’Infallibilita’ Pietrina, da cui ne scaturisce l’Obbedienza al legittimo Pontefice ed il restare “uniti” ed in “Unione” con lui e sotto di lui…Si tratta di Dogmi inviolabili, anch’essi parte indissolubile della Tradizione Cattolica (!!!), e Fondamentali anche per smascherare tutti gli eventuali “lupi travestiti d’agnello” e nello specifico “il Vescovo vestito di bianco”!!! E per non cadere nella tentazione, o nella trappola tesa da coloro che per “legittimare” l’Illegittimo, arrivano a fare o a dire qualsiasi cosa, come purtroppo sta accadendo a tanti Ecclesiastici… entrati in un “giro” di contraddizioni e contorsionismi molto pericolosi per se stessi e per i tanti fedeli che li ascoltano!
    Perché il “cosiddetto papa “ ha rinunciato al Titolo di Vicario di Cristo, relegandolo ad un titolo storico, quindi per lui ormai desueto e superato?! Su questo dovrebbe forse interrogarsi un cattolico, prima ancora del perché costui voglia far “rinunciare” e spogliare la Chiesa di tante e tante altre cose…
    Un caro saluto ed un grazie per l’opportunità di sollevare e porsi quesiti su questioni divenute, per un credente, di primaria necessità!

    • Rolando ha detto:

      E se l’esorcismo di Gesù a Pietro non fosse riuscito?
      Proprio come anche una volta capitò a papa Giovanni Paolo II nei confronti di una giovane donna “posseduta dal demonio”. Non ci riuscì!
      Dio è imperscrutabile.

    • Rolando ha detto:

      Caro E.A.
      Non penso proprio si possa esorcizzare una funzione, bensì l’uomo.
      Forse Dio si è dimenticato di esorcizzare l’uomo, ma l’ha investito della funzione!

      • E.A. ha detto:

        Il Signore ha prima “esorcizzato” l’uomo “prescelto” e poi lo ha Investito dell’Incarico/Mandato, “valido” e “garantito” fino alla fine!!!
        La Chiesa non è una setta di eretici, o una combriccola di “creduloni” con a capo il primo lestofante di turno, con in mano il “potere” di fare e di disfare, di dire e di contraddire a suo piacimento!!!
        Riconoscere in un “ingannatore” ( con tutte le prove a suo carico, a partire dalla Declaratio di Papa BXVI!) il legittimo Pontefice e Vicario di Cristo, per un credente può diventare una vera e propria bestemmia, un’eresia, nonché l’ennesimo atto di orgoglio, di superbia e di ribellione da parte dell’uomo nei confronti del Signore:
        -il non fidarsi ancora di Lui e della Sua Promessa…
        -mettere in dubbio la Sua Opera, a cui appartiene anche la Santa Chiesa, come da Lui pensata, voluta e stabilita…
        – squalificare il “ruolo” di Vicario di Cristo, spogliandolo della Sua Vera Essenza, Valore e Significato, e finendo col rigettarlo, come fatto dall’usurpatore…
        -arrivare a pensare di poter fare a meno del Pontefice, nonché Vicario di Cristo sulla Terra, e in definitiva di Cristo Stesso! E di poter privare la Sua Chiesa della Sua Forma Visibile, che sulla Terra Incarna Cristo “visibilmente”! E credere infine alla possibilità di una Chiesa “malamente” fondata da Lui… o ad una chiesa non fondata da Lui, ma ad un’Istituzione non di Natura Divina, ma prettamente umana, fondata e retta su/da peccatori, uomini fallibili, dotati solo di poteri “terreni”, privi di ogni Mandato ed Investitura divina, nonché privi di ogni scrupolo, eletti umanamente come si fa con un qualsiasi Capo di governo, o una qualsiasi “guida spirituale”, a cui decidere di obbedire o meno!!!
        Non è senz’altro questa la Santa Chiesa Cattolica ed Apostolica, Pensata, Voluta e Stabilita dal Signore, attualmente in Sede Vacante e nella Sua grande Prova!

        • Rolando ha detto:

          Caro E.A.,
          se non mi fido di ciò che è avvenuto in un conclave in Vaticano nel terzo millennio con la piena consapevolezza del fatto da parte di un Papa dimissionario a partire da un preciso momento della storia che scorreva sotto gli occhi di tutti, di chi mai mi dovrei fidare?
          Dovrei credere ai supposti subterfugi che altri attribuiscono al papa dimissionario circa le sue intenzionalità o che appositamente il Pastore Tedesco le ha pensate e volute? Mi vien da dire: affar suo se Benedetto XVI è arrivato a tanto orgoglio personale da mettere in scacco matto la liceità e la validità della successione petrina. Io so solo, e ciò mi conforta, che nulla avviene senza, diciamo, il “permesso” di Dio, Padre di Gesù, il quale – parola del Figlio – “opera sempre”.
          Amo pensare, come tutti, salvo pochi, che Francesco è veramente papa, legittimo successione di Pietro. E il conforto lo trovo proprio nell’imperscrutabilità della Volontà di Dio, nei Suoi Pensieri che, tu pure m’insegni, non sono i nostri, non sono quelli di nessun umano.
          Anche domenica scorsa papa Francesco ha detto una cosa umanamente saggissima: i compaesani e vicini di casa di Gesù che lo hanno visto crescere, ci hanno parlato, insomma i suoi paesani, non hanno creduto alle parole che per la prima volta disse di sé in sinagoga di sabato commentando la scrittura che gli toccò di leggere. Fino ad aggredirlo per volerlo uccidere.
          Se questo arrivano a fare quelli …. che mai faranno quelli che credono di conoscerlo per “infallibile” dottrina?
          Certamente non si ha più potere su Gesù! Restano solo quelli che parlano ancora di quel Gesù soprannominato il Cristo è…. lo conoscono meglio di altri!
          Chi può conoscere i pensieri di Dio Provvidenza?

        • Rolando ha detto:

          Carissimo E.A.,
          tu scrivi: “Non è senz’altro questa la Santa Chiesa Cattolica ed Apostolica, Pensata, Voluta e Stabilita dal Signore, attualmente in Sede Vacante e nella Sua grande Prova!”.
          Ammiro sbalordito che tu con certezza sappia non solo come la pensa il buon Dio, ma anche come la pensava Gesù, che, a quanto gli mettono in bocca i testi, disse di essere venuto per i dispersi della casa di Israele e per la restaurazione del Regno di David. Tutti sappiamo però che al posto del Regno è venuta la Chiesa. Naturalmente a Costantinopoli. Teologia del Potere e Potere della Teologia.

        • E.A. ha detto:

          “Amo pensare, come tutti, salvo pochi, che…”
          Una frase che è tutto un programma, e su cui ci sarebbe o si potrebbe tanto, ma tanto dire…a partire proprio da quel suo, come definirlo, “carisma” della lettura del pensiero umano altrui (caspita!!!), ma mi limito a quel “salvo pochi”, partorito sempre dalle sue doti “sensitive”, beh, anche così fosse, sa benissimo che la quantità non è mai stata sinonimo di qualità e credo non occorra ricordarle con quanti discepoli ha iniziato NSGC! Purtroppo per lei, anzi per voi ( che lei tutti impersona!) e’ proprio la bassa stima e considerazione, che solo a parole dite di avere, nei confronti delle “minoranze”, in particolare di alcune, a quanto pare, a smascherarvi e a “fregarvi”, perché anche i piccoli numeri vanno sempre contati nei “calcoli” delle possibilità… e così la lascio ai suoi e agli altrui pensieri!!!

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