Al Julani Nomina nel Governo Mateen, che T0rturò e Decapitò un 12nne in Siria. P0grom di Massa in Cisgiordania.
22 Gennaio 2025
1 CommentoMarco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, mentre sembra fermarsi per un poco almeno lo sterminio dei palestinesi di Gaza, continuano a giungere notizie tutt’altro che belle da quella zona.
Come potete vedere dalla foto qui sotto, le intenzioni sono chiare:
Come secondo elemento vi offriamo questo post di Jewish Voice for Peace, coraggiosi nella loro denuncia delle azioni dello Stato israeliano:
Ecco come il governo israeliano segna il cessate il fuoco a Gaza: con pogrom di massa nella Cisgiordania occupata.
Poche ore dopo il cessate il fuoco, i coloni israeliani, consentiti dall’esercito israeliano, hanno intensificato i loro assalti contro i palestinesi – bruciando villaggi e frutteti – mentre i militari israeliani lanciavano arresti di massa e raid. Il governo israeliano ha chiamato il suo assalto militare alla Cisgiordania “Operazione Muro di Ferro”, riferendosi a Vladimir Jabotinsky, il fondatore del movimento sionista revisionista. Nel suo saggio del 1923 “Il muro di ferro”, Jabotinsky sosteneva che “La colonizzazione sionista… può procedere e svilupparsi solo… dietro un muro di ferro. ”
Oggi, a Jenin, i militari israeliani hanno lanciato un attacco di terra che ha provocato nove palestinesi morti e 98 feriti in sole due ore e mezza. I militari israeliani hanno anche arrestato almeno 64 palestinesi dal cessate il fuoco, tra cui bambini di sette anni.
Per i palestinesi della Cisgiordania occupata, questo rappresenta un’escalation della già implacabile violenza da parte dei militari e dei coloni israeliani. La campagna per il diritto all’istruzione su @birzeit.university ha documentato oltre 110 arresti studenteschi solo nell’anno accademico 2023-2024. Il clima di paura ha costretto Birzeit ad adottare un modello di apprendimento ibrido, permettendo agli studenti di studiare online quando la partecipazione al campus è diventata troppo pericolosa.
Nel frattempo, il primo giorno di mandato del presidente Trump, ha invertito le sanzioni statunitensi contro i coloni israeliani nella Cisgiordania occupata attuate lo scorso anno da Biden.
Come ebrei, respingiamo le azioni del governo israeliano nella Cisgiordania occupata, dove l’esercito sta ampliando le sue campagne di pulizia etnica. Questo è un risultato diretto del sionismo, in particolare del “sionismo revisionista” di Jabotinsky, che sostiene un approccio più aggressivo per garantire uno stato ebraico attraverso la forza, un’ideologia che ha sfollato i palestinesi e continua a mirare alla loro rimozione dalla loro terra.
I palestinesi non saranno mai al sicuro finché l’occupazione militare israeliana continuerà. La nostra lotta continuerà fino alla fine dell’apartheid, della pulizia etnica e del genocidio dei militari israeliani.
La nostra richiesta rimane la stessa: gli USA devono smettere di armare Israele.
Video diapositiva 5: @alhelou.y
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Una denuncia analoga ma con particolari diversi viene fatta anche da L’Indipendente:
Al terzo giorno di tregua a Gaza, la guerra silenziosa in Cisgiordania riesplode con nuova violenza. Questa mattina, le forze dell’IDF, insieme allo Shin Bet e alla Border Police, hanno lanciato l’Operazione “Muro di Ferro”, attaccando il campo profughi di Jenin, uno dei bastioni della resistenza palestinese in Cisgiordania.
Al momento si contano nove morti e almeno 40 feriti in quello che appare già come uno degli attacchi più sanguinari degli ultimi mesi, destinato a durare diversi giorni.
Droni ed elicotteri Apache militari sorvolano i cieli di Jenin, sganciando bombe e sparando con armi pesanti in varie zone della città e del campo profughi. Numerosi cecchini, appostati sui tetti, prendono di mira chiunque si muova per le strade del campo, mentre i militari assediano sia l’ospedale al-Amal che l’ospedale governativo di Jenin.
Tra i feriti si contano anche tre medici e due infermiere, mentre un gruppo di paramedici ha rischiato di essere colpito da due missili che hanno centrato un sito vicino a dove stavano operando all’interno del campo profughi.
Le forze militari bloccano tutti gli accessi al campo, impedendo alle ambulanze di raggiungere i feriti. Anche i giornalisti denunciano gravi difficoltà a svolgere il proprio lavoro a causa delle restrizioni e delle azioni dell’IDF.
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Sullo stesso argomento vi invitiamo a osservare il video pubblicato da Inside Over, che documenta come l’esercito di occupazione spari contro civili inermi:
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Qui invece trovate il filmato della liberazione di due ostaggi palestinesi, nel post di novaramedia:
Questo invece è Il Post:
Nella notte tra domenica e lunedì Israele ha liberato 90 prigionieri palestinesi, come previsto dall’accordo per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza entrato in vigore domenica mattina. In precedenza Hamas aveva liberato tre persone prese in ostaggio durante l’attacco compiuto in territorio israeliano il 7 ottobre 2023: sono tre donne, Doron Steinbrecher, Emily Damari e Romi Gonen.
Intorno all’1 di notte un autobus che trasportava parte dei prigionieri palestinesi liberati ha lasciato il carcere di Ofer, vicino alla città di Ramallah, in Cisgiordania. Il governo israeliano non ha comunicato l’identità delle persone liberate, ma secondo il giornale israeliano Haaretz sarebbero 62 donne, una delle quali minorenne, e 28 uomini, tra cui 8 minori.
Non si sanno nemmeno i crimini di cui erano stati accusati per essere imprigionati, ma secondo Haaretz nessuno di loro era stato condannato per omicidio. Secondo Reuters la maggior parte di loro era stata incarcerata solo di recente e non aveva ancora subìto una condanna. Dopo la liberazione il bus si è diretto verso varie città della Cisgiordania, dove i prigionieri sono stati accolti da folle festanti.
Durante la prima fase del cessate il fuoco, Israele dovrebbe liberare più di 1.000 prigionieri palestinesi, mentre Hamas dovrebbe rilasciare circa 33 ostaggi israeliani. La prossima liberazione di ostaggi da parte di Hamas è prevista per sabato 25 gennaio. Nella Striscia di Gaza al momento ci sono meno di 100 persone prese in ostaggio da Hamas, e Israele ritiene che un terzo siano morte. L’accordo per il cessate il fuoco, approvato venerdì ed entrato in vigore domenica, prevede che siano liberati tutti gradualmente e che i corpi siano restituiti.
– Leggi anche: Chi sono i prigionieri palestinesi in Israele
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Ci spostiamo ora in Siria. La prima è una notizia di Cyborgwealth, che racconta di come lo Stato israeliano si sia impadronito delle fonti idriche del paese, e della Giordania, approfittando della presa di potere degli islamisti:
Israele ottiene il controllo di sei principali fonti d’acqua in Siria
Le forze israeliane hanno preso il controllo di sei sorgenti idriche critiche nel sud della Siria, che rappresentano il 30% della siria e il 40% della fornitura idrica della Giordania. Questa azione militare include la diga strategica di Al-Wahda, vitale per entrambe le nazioni.
L’acquisizione ha sollevato importanti preoccupazioni sulla sicurezza idrica nella regione, poiché le operazioni militari israeliane continuano ad espandersi. I rapporti locali indicano che l’occupazione potrebbe aggravare ulteriormente le sfide umanitarie per i civili siriani e la vicina Giordania.
#news #viral #watercrisis #Israel #cyborgwealth
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E infine la notizia che Al Julani, nuovo Raìs in Siria ha nominato come suo consigliere questo gentiluomo, di cui si ricorda soprattutto questa foto:
Ma per i democratici dell’Unione Europea, degli Stati Uniti, della Gran Bretagna e di Israele, alleati, finanziatori e gran manovratori della presa del potere jihadista in Siria, nessun problema. Il problema è il (finto) saluto romano di Musk. Quello sì che è uno scandalo. Li vogliamo definire in una sola parola? Fate voi.
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Tag: bestiario, cisgiordania, siria
Categoria: Generale
Personalmente li definirei cambiando il nome di tanto orrore perpetrato sotto il cielo, i cui protagonisti appaiono ben intenzionata a digerire tutto, tutto tutto : Operazione STOMACO di Ferro. Spero che il Creatore vi maledica, ora e per sempre Amen