Hitler Era un Comunista? Julio Loredo, TFP.
17 Gennaio 2025
12 CommentiMarco Tosatti
Carissimi Stilum Curiali, offriamo alla vostra attenzione questo articolo del prof. Julio Loredo, a cui va il nostro grazie, pubblicato su TFP. Buona lettura e diffusione.
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Hitler era un comunista?
Di Heinrich Hoffmann – Questa è una immagine ritoccata, il che significa che è stata modificata digitalmente dalla sua versione originale. Modifiche: 3:4 portrait crop, some dust and scratches removed, contrast/brightness changed. La versione originale può essere vista qui: Bundesarchiv Bild 183-H1216-0500-002, Adolf Hitler.jpg. Le modifiche sono di Notwist., Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=5780403
di Julio Loredo
La scorsa settimana, in un podcast su X con Elon Musk, la leader di Alternative für Deutschland Alice Weidel ha fatto una dichiarazione che ha suscitato non poco stupore, soprattutto a sinistra. Interpellata su cosa pensasse di Hitler (viste le accuse rivolte ad AfD di essere nazista), la Weidel ha affermato: “Hitler era un nazional-socialista; solo dopo la guerra gli hanno affibbiato la falsa etichetta di uomo di destra, di conservatore. (…) Hitler era un comunista, si vedeva come un socialista”.
Apriti cielo! I servizi del Corriere della Sera hanno parlato di un “rovesciamento della prospettiva”, di un “ribaltamento della storia” e di una “confusione dei piani e dei significati” (1). In realtà, l’unica cosa che la leader tedesca ha ribaltato è la propaganda sinistrorsa. Un’analisi obiettiva – cioè non propagandistica – rivela profonde affinità tra i due movimenti, a cominciare dal nome del partito del dittatore bavarese: Nationalsozialistische Deutsche Arbeiterpartei (NSDAP), ossia Partito Nazional-Socialista Tedesco dei Lavoratori. Oggi questa affinità dottrinale è un dato ampiamente acquisito.
Il tentativo del nazismo di conciliare l’ideologia nazionalista con una dottrina socialista radicale faceva di esso un movimento profondamente rivoluzionario, lontano anni luce da ciò che sarebbe stata una sana reazione tradizionalista o contro-rivoluzionaria, e piuttosto affine alle altre tendenze che cercavano di scardinare il vecchio Ordine, come l’internazionalismo socialista, ovvero il comunismo.
“Bolscevismo e fascismo – spiega lo storico Roberto de Mattei – entrarono quasi contemporaneamente sulla scena”. E cita François Furet: “Quel che rende inevitabile un’analisi comparata di fascismo e comunismo non è solo la data di nascita e l’apparizione simultanea, oltreché meteoritica sul piano storico, ma la loro reciproca dipendenza” (2).
Fra coloro che, già all’epoca, percepirono questa affinità, vi era Plinio Corrêa de Oliveira, allora giovane leader del Movimento cattolico in Brasile. Continua de Mattei: “Questo intimo rapporto di dipendenza, che oggi si avvia a diventare un dato storiografico acquisito, fu intuito da Plinio Corrêa de Oliveira, che, in assoluta fedeltà al modello cristiano della società, rifiutò di schierarsi con l’uno o l’altro dei contendenti che occupavano il proscenio. Nel comunismo egli vide una concezione diametralmente opposta a quella cattolica, ma considerò il nazismo una falsa alternativa altrettanto pericolosa”.
Bolscevismo e nazismo irruppero così quasi contemporaneamente sulla scena, nel ruolo di acerrimi nemici reciproci. La loro simultanea apparizione, la dipendenza l’uno dall’altro e, soprattutto, la loro comune matrice neo-pagana, avrebbero dovuto insospettire più di qualcuno sull’autenticità del loro antagonismo. Purtroppo, la vulgata politicamente corretta dell’epoca li considerava avversari, e qualunque tentativo di accostarli veniva immediatamente rigettato.
In evidente contrasto con la suddetta vulgata, Plinio Corrêa de Oliveira percepì subito l’intimo rapporto di dipendenza che legava comunismo e nazismo, tanto da dedicare a questo tema ben 447 articoli. Nel denunciare le profonde affinità che univano i due movimenti, a prescindere dalla loro lotta fratricida per l’egemonia mondiale, Plinio Corrêa de Oliveira li considerava come i bracci di una stessa mostruosa tenaglia, la Rivoluzione, rigettandone ugualmente gli errori in nome della fede cattolica: “I cattolici devono essere anticomunisti, antinazisti, antiliberali, antisocialisti, antimassoni… appunto perché cattolici” (3).
“È incontestabile che il comunismo sia l’antitesi del cattolicesimo – scriveva il pensatore cattolico brasiliano – ma il nazismo, da parte sua, costituisce un’altra antitesi della dottrina cattolica, che lo rende vicino al comunismo. (…) Forse, un giorno, la storia dirà in quali antri tenebrosi fu forgiato. Ma il fatto è che, per corrispondere ai desideri di innumerevoli persone assetate dei valori della Civiltà Cristiana, apparve in Germania un partito che fu imitato altrove e che si proponeva l’insediamento di un nuovo mondo cristiano. A prima vista, nulla di più simpatico.
“Tuttavia, riflettendo attentamente sul lato concreto di questa ideologia – un lato che la machiavellica propaganda rivelava solo a piccoli passi agli iniziati – che terribile delusione si sarebbe subita! Un’ideologia confusa, impregnata di evoluzionismo e materialismo storico, satura di influenze filosofiche e ideologiche pagane; un programma politico ed economico radicale e tipicamente socialista, intollerabili pregiudizi razzisti. Insomma, dietro ai proclami anticomunisti del nazismo, era proprio il comunismo che si voleva instaurare. Un comunismo insidioso, mascherato da cristiano. Un comunismo mille volte peggiore, perché mobilitava contro la Chiesa le armi sataniche dell’astuzia invece delle deboli e impotenti armi della forza bruta.
“Cominciava con l’esaltare gli animi per mezzo di alcune verità, quindi li metteva in delirio con il pretesto dell’entusiasmo per tali verità e, infine, li attirava verso i più terribili errori. Dunque, un comunismo che non significava la neutralizzazione dei cattivi, bensì dei buoni; la più terribile macchina di perdizione e falsificazione che il demonio abbia generato nel corso della storia” (4).
Il 14 marzo 1937 apparve l’Enciclica Mit brennender Sorge, con la quale Pio XI condannò gli errori del nazionalsocialismo. La mossa mandò Hitler su tutte le furie, ma aprì gli occhi dell’opinione pubblica mondiale. L’enciclica, come avrebbe ricordato Pio XII, “svelò agli sguardi del mondo quel che il nazionalsocialismo era in realtà: l’apostasia orgogliosa da Gesù Cristo, la negazione della sua dottrina e della sua opera redentrice, il culto della forza; l’idolatria della razza e del sangue, l’oppressione della libertà e della dignità umana” (5).
Appena cinque giorni dopo, proprio per sottolineare l’intima connessione fra i due movimenti, Pio XI pubblicò l’enciclica Divini Redemptoris, con la quale condannò l’altra faccia della medaglia: il comunismo.
Nazismo e comunismo condividevano ancora un altro tratto: la persecuzione della Chiesa cattolica. Nella persecuzione antireligiosa del nazismo, il dottor Plinio non vide un aspetto accidentale ed estrinseco della politica del Terzo Reich, ma la logica conseguenza di una visione del mondo antitetica a quella cattolica. “La realtà è che la politica antireligiosa del Terzo Reich ne è un carattere essenziale, un tratto fondamentale del suo contenuto ideologico o, meglio ancora, il significato profondo e la stessa ragion d’essere del nazismo” (6). E ancora: “Il nazismo è il risultato di un processo profondo; la sua politica antireligiosa è parte integrante del suo pensiero; questo pensiero è così visceralmente antireligioso che, se il partito nazista si trasformasse in baluardo del cattolicesimo nell’Europa orientale, resterei non meno sconcertato che se la massoneria si convertisse in una pia confraternita” (7).
Solo dopo la guerra la sinistra, propagandisticamente vittoriosa e bisognosa di costruirsi uno spauracchio da biasimare e calpestare, fomentò il mito del nazismo come movimento di destra. Calpestare un cadavere morto da quasi ottant’anni è comodo. Il problema era affrontare il mostro quando esso marciava al passo d’oca sotto le finestre. Proprio come fece Plinio Corrêa de Oliveira.
Note
- Mara Gergolet, “Hitler? Era un comunista. Lo show tra Weidel e Musk”, Corriere della Sera, 10 gennaio 2025; id. “Remigrazione, Dexit e quello slogan che ricorda i nazisti: le parole di Alice”, id., 11 gennaio 2025.
- Roberto de Mattei, Il crociato del secolo XX. Plinio Corrêa de Oliveira, Piemme, 1997, p. 75.
- Plinio Corrêa de Oliveira, “Pela grandeza e liberdade da Ação Católica”, O Legionário, 13 gennaio 1939.
- , “A margem da crisi”, Ibid., 25 settembre 1938.
- Pio XII, discorso 2 giugno 1945.
- Plinio Corrêa de Oliveira, “Falsificação”, O Legionário, 21 aprile 1940.
- , “Genealogia de monstros”, O Legionário, 29 giugno 1938
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Categoria: Generale
Ma quali sono questi errori del comunismo di cui di possa dire che davvero si sono diffusi dappertutto? Mi pare evidente che siano il materialismo storico e il materialismo dialettico (o meglio: I loro cascami), ovvero quella che “de facto” è diventata la cultura politica del ceto politico occidentale di destra e di sinistra a partire (appunto) dagli anni ’60. Vediamo bene, proprio qui in Italia, che “quelli di destra” vivono in genere esattamente come “quelli di sinistra”. Sarà dunque inutile cercare i buoi nella stalla dove furono un tempo (Unione Sovietica), quei buoi sono da tempo fuggiti e oggi si deve cercare fuori, in giro per i nostri stessi campi. In quanto all’URSS, è caduta… e la Russia che riemerge è l’unico Paese europeo in senso lato che sia alla ricerca di una strada verso il futuro che sia alternativa alla decadenza del nostro mondo. Possibile che “l’anima russa” sia stata preservata per tre generazioni per giocare un ruolo in questo nostro tempo? Fatto sta che se la Russia è attaccata lo è perché l’Occidente riconosce in quello russo un tentativo intrinsecamente neoconservatore, che rifiuta ovvero gli esiti più radicali della decadenza liberal.
Semplicemente non esistono errori del comunismo, già c’erano e li hai avuti ben peggio con il consumismo statunitense.
Bruciano più templi in Russia che in Francia, la sostituzione etnica è inesorabile e la Chiesa russa è solo facciata e piena di agenti. E’ tutto finto e siete na manica de boccaloni che un giorno si venderà a loro.
Svegliatevi!
La descrizione della tenaglia generante da un unico fulcro centrale, è perfetta e si attaglia agli eventi .
Lo scopo finale tradisce gli obiettivi ( sempre gli stessi ) dell’ispiratore metafisico. La sola servitù umana cambia rispetto al progredire della storia.
Il punto di domanda nel titolo mi pare d’obbligo. I nemici dichiarati del nazifascismo erano anzitutto i paesi demo-plutocratici e il comunismo. Quindi la risposta è: no! al 99%.
Per quel residuo 1% che resta, faccio però notare:
1) il nome completo del movimento era Partito Nazional Socialista (quello russo era Partito Socialista Sovietico);
2) entrambi i partiti erano dunque dichiaratamente di ispirazione socialista (per inciso, pure Mussolini proveniva dal partito socialista. . .);
3) entrambi i partiti erano materialisti e dichiaratamente anti-cristiani;
4) i due partiti socialisti (tedesco e russo) firmarono nel 1939, oltre al patto Molotov-Ribbentrop, un ulteriore accordo che definiva in base a un «Protocollo segreto» anche le rispettive acquisizioni territoriali corrispondenti ai loro obiettivi di espansione: in questo modo l’URSS si assicurò l’annessione della Polonia orientale, i Paesi baltici e la Bessarabia, mentre la Germania si vide riconosciute le pretese sulla parte occidentale della Polonia.
Quattro giorni prima, Germania nazista e URSS avevano anche firmato un primo accordo commerciale, a quale ne sarebbero seguiti altri due, nel 1940 e nel 1941;
5) nella realtà, entrambi i partiti erano totalitari ed atei, nel senso che l’individuo era una semplice proprietà dello stato, il quale mirava ad escludere ogni potestà e diritto divino ed ogni diritto assoluto della persona; queste caratteristiche sono state applicate concretamente sia dalla Germania che dall’Unione Sovietica, sia nei confronti dei propri “sudditi” che nei confronti dei rispettivi “nemici”, sia in materia economica che in relazione alle libertà fondamentali della persona.
Alla luce di queste considerazioni, pacifiche ed oggettive, le pubbliche dichiarazioni (leggasi propaganda) lasciano il tempo che trovano.
Aggiungo che la croce uncinata (svastica) era presente in diverse banconote sovietiche, emesse dal partito bolscevico oltre un decennio prima che Hitler prendesse il potere; con buona pace degli storici di comodo…
Senza contare che i lager erano singolarmente organizzati sulla base dei gulag: circostanze anch’esse storicamente acclarate e comunque plateali.
A questo punto mi pare che sia incontestabile che i due partiti socialisti avessero, nella realtà, molte più caratteristiche comuni di quanto certi storici abbiano voluto farci credere.
Improvvidamente colpiti da satanico correttore proviamo riformulare.
Macchè!… un 5stelle!… tant’è chi dette voti decisivi per elezione Von der Lofyen?…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/
Macchina!… un 5stelle!…. tant’è chi dette voti decisivi per Von der Lofyen?..!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/
Su Fatima sia utile questo ma d’altronde è da corredarsi con l’operazione Trust e la testimonianza della Dodd negli USA il che implica e pre-esige la sostituzione della gerarchia nei paesi scismatici sotto il comunismo ( lo stesso Kirill è un ex Kgb e non è un caso Francesco e lui si siano visti a Mosca, d’altronde è con la lente distorcente del tradizionalismo feudal-tridentinista che non si comprende come Francesco sia molto di destra in realtà, od anche conservatore per alcuni aspetti checché si calchi solo la pubblicistica contraria ) ossia la compromissione della succesione apostolica che da Gnocchi a Dhrer se li portano verso la Russia li portano non solo allo scisma ma al nemico.
https://fitzinfo.net/2025/01/14/kgb-exploiting-fatima-to-align-catholic-church-with-communist-agenda-warns-chatgpt-when-programmed-to-be-anatoliy-golitsyn/
Per quanto riguarda Hitler tralsciando la razza che era la cogione e l’alibi del suo poter operare, stanti ai dati storici ( ha partecipato al movimento comunista in Baviera ) e le riflessioni di Surovov che inertono l’analisi del patto Molotov-Ribentropp come dell’operazione barbarossa, calcolando che Londra da 400 anni è amica della Russia ( fra occultismo e varie altre amenità speciose ) e che l’hitlerismo è stato voluto dalla City, la riflessione sarebbe anche corretta.
Ma praticamente è esposta in modo depistatorio.
Di Mattei poi continua nel suo essere una frode, giacché il fascismo perlomeno per necesittà ed il dover compararsi al potere regio e della Chiesa non ci azzecca nulla col comunismo né col nazismo.
Ora dovrebbe essere evidente che la Rivoluzione non è neanche il giacobinismo od il protestantesimo. L’analisi di tutti i movimenti anticomunisti evidenza ( da tutti i vari circoli che quando si parla di NWO non si nominano giacché deve essere contro il “deep state” di sinistra ) la stessa TFP fa parte della sovversione, ad esempio, e difatti srebbe curioso leggere questi 447 articoli dello pseudo mistico De Oliveria.
Perché è facile scrivere e mistificare, ma tutti nell’America Iberica sono andati a finire grazie al Vaticano ( in Argentina poi, paese con grande rilevanza giudaica, ben singolare non trovate? ) per giunta.
Prendiamo la Jonh Birch Society che è l’anticomunismo spinto all’eccesso negli USA….ebbene…è formata da trotskysti e massoni ed ex nazisti…oibò!
La qualcosa si può notare su come abbiano trattato la storia dei disertori nella lotta fra CIA e KGB, che se non lo si sapeva, ha visto la CIA strumento del comunismo sovietico, una CIA perdente come i fil hollywoodiani han sempre e dovunque fatto vedere ( esaltando il patriottismo dell’eroe che risolve tutto ).
La cosa è analoga, non si troverà realmente alcuna spiegazione reale su dove sia comunista il nazismo, cosa inoltre del tutto idiota da suggerire o perlomeno astuta a propinarsi chissà perché dato che il comunismo non ha un apparato critico né pratico non essendo che azione strategica di corruzione invertente per presa del potere e null’altro.
Come poi si possa scrivere che il comunismo sia l’antitesi della Fede Rivelata dal Teantropo Gesù Cristo Salvatore, in sé, è una frase ad effetto ma totalmente illogica oltre che infattuale visti gli esempi di riciclo da Stalin a Putin oggi.
Che poi il nazismo abbia agito come dice Oliveria se lo rimproveri a sé stesso, e chi può intenda, giacché la storia non è andata proprio così ma davanti alla reductio ad hitlerum meglio smarcarsi subito, forse tutti i falsi tradizionali eretici feudal-tridentinisti, realmente la faccia nella Chiesa da controaltare e controcanto del modernismo , che nacque in reazione ad essi, troverebbero nelle accuse scritte un ottimo testo da ripetersi quando si guardano allo specchio.
I monarchi ma lo stesso impero germanico essi si sono la destra della sovversione, di cui Plinio Correa fa parte.
ma come scrive questo?
Male scrivo, ma devi calcolare ch l’apparato critico del “comunismo” è camaleontico come la sua azione. Il comunismo in sé non esiste, non c’entrano le sgrammaticature.
Difatti capitalismo e comunismo, per scrivere secondo le vostre categorie e classificazioni, che sono le loro, sono la stessa cosa ed il nazismo sicuramente ne ha fatto parte.
Il fascismo no.
Ad ogni modo la guerra fredda non è mai finita e il vero appaltatore del terrorismo salafita è il KGB.
Se si vuole cianciare di destra e sinistra, praticamente ogni anticomunista in realtà è un comunista camuffato.
L’esempio classico italiano è Licio Gelli: partigiano e agente soviet che noi tutti abbiam nominato atlantista con nostalgie fasciste.
Comprenderai POI che il sofianesimo ed il fatimismo si rinforzano l’un l’altro. Denunciano Gaia ma vogliono fare della Beata Vergine una dea giacché non comprendendo l’utilità delle allegorie han distrutto la femminilità in sé di DIO ( hyle/cratos -hagogos/paraclitus – logos/sophia ).
Tanto sbaglia Francesco che contro tutti i corredentori ha ragione da vendere, e ben ha fatto.
Tutto sbagliato e grossolano.
Fascismo e nazionalsocialismo NON sono la stessa cosa. Il primo è davvero “progressista” mentre il secondo è reazionario perché ha come fine la restaurazione di un antico impero della razza.
Il fascismo però non ha nulla a che vedere col comunismo, perché non vuole la lotta di classe, non vuole l’abolizione della proprietà privata, non vuole il superamento dello Stato (che è il suo vero fine ultimo).
La Madonna a Fatima precisò: se non obbedite ci sarà un’ altra guerra mondiale ancora più drammatica. Gli errori del comunismo infetteranno l’ Occidente.
Del comunismo!
È evidente che il Comunismo ha dominato in Occidente e nel mondo allora ed oggi!
Israele i Dem i Repubblicani l’ Europa sono tutti sotto il controllo di Satana perché hanno servito il comunismo , anche in Vaticano.
Ma la Russia si convertirà e il Cuore Immacolato di Maria Trionferà!
La Meloni Trump Musck Tosatti Loredo sono contaminati dal virus comunista e non lo sanno!