Porte Sante, un’App per Varcarle…Giubileo o un Film dell’Orrore? Benedetta De Vito.

4 Gennaio 2025 Pubblicato da 14 Commenti

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, Benedetta De Vito, che ringraziamo di cuore, offre alla vostra attenzione queste riflessioni sulle regole per partecipare al Giubileo a Roma. Buona lettura e diffusione.

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Leggo sull’Avvenire: “Navigando grazie al menu intuitivo e semplice, l’utente potrà salvare gli eventi a cui è interessato, accedere più velocemente alla propria area personalizzata e disporre del Qr code univoco per l’ingresso alla Porta Santa”.

Rileggo due o tre volte, un segno della Croce, e poi ritento per essere sicura di non essere sul sito di Microsoft o di qualche altra diavoleria della Silicon Valley (dove, come mi dice chi amo, la mania è di vivere in eterno). Dunque rileggo e, come, come, come?

Sì, ho capito bene: per passare attraverso le Porte Sante delle Basiliche romane, bisogna registrarsi con un’app (ma è un film dell’orrore o il Santo Giubileo?) e che se non ce l’hai, marameo chiù chiù, te ne resti al palo, anche se sei venuto da in capo al mondo, senza l’indulgenza plenaria promessa e non mantenuta per i pellegrini (tutti) anche quelli che non hanno uno smart phone…

Tornata dalla Santa Messa dell’alba alle Grazie (dove ho avuto la gioia di incontrare un’altra devota come sono io che porta il mio stesso nome!), aprendo i messaggi ascolto la voce del mio Marco (non romano), che verrà a fare il pellegrinaggio a Roma, ma la Porta Santa la passerà a Firenze o in un’altra città dove si può esser devoti e innamorati del Signore senza dover regalare i dati sensibili all’orco che tutto vuol divorare e censire. Già, come dice Marco, una chiesa senza carità che s’inventa un orrido “grim path” (il diavoliano) per le devozioni necessarie alla vita spirituale. Sì, un ricatto bello e buono, confezionato con tanti fiocchetti e sorrisini falsi. O così o non entri. Punto. E facciamolo dire da lui, da Marco: “E’ un caso di obiezione di coscienza come il no alla comunione sulla mano, no al Green Pass. L’ira di Dio si scatenerà su questi ecclesiastici indegni che limitano l’accesso alle indulgenze con motivi pretestuosi”. Ben detto.

Sbigottita per le stramberie degli organizzatori che si sono già inventati, per il Giubileo, un logo arcobaleno che pare il trenino (anche un poco ammiccante al lgtb) del Capodanno di Fantozzi, una mascotte luciferina, dai grandi occhi giapponesi che fa a pugni con il buongusto e la tradizione cattolica e altre innovazioni (leggi peggioramenti) che fanno trasalire il cuore, lasciandolo nudo e solo in mezzo a tanta confusione. Ma, ma, nei miei giorni padovani, ho sentito che la Chiesa, sposa di Cristo, nei suoi tanti santi sacerdoti, sta reagendo alla sicumera del nuovo ordine che guarda, spudorato, alla comunione con le altre religioni, come se Cristo fosse uno dei tanti e non, come è (e punto e a capo) la Via, la Verità e la Vita.

Ho avuto la gioia di assistere alle tante Messe nella Basilica del Santo, dove il gregoriano ha fatto battere il mio cuore e anche nelle mie piccole Messe dell’alba nella cripta del Buon Pastore ho visto e ascoltato tanti santi sacerdoti che, pur dicendo una Messa conciliare, ricamavano in essa la continuità della tradizione buona e sacrosanta. Per quanto mi riguarda andrò a passare la Porta Santa a Sant’Ambrogio e a Roma, al ritorno, visiterò in pellegrinaggio i luoghi santi che sono vita per la Vera Vita. Ma mai e poi mai tirerò giù l’app  (qui, quo app) di cui scrive l’Avvenire, così come non ho tirato giù l’app Immuni (tanto pubblicizzata ai tempi del covid) né mai userò quell’altra cialtronata europea che si chiama wallet vattelapesca. Io il mio portafogli lo tengo in tasca e  non lo regalo ai baccanali europei… Preghiamo.

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14 commenti

  • Cavaliere di San Michele ha detto:

    Esprimo la mia viva perplessità. Ma siamo proprio sicuri che sia vero? I miei genitori ed io abbiamo già varcato due porte sante, a s. Pietro e a s. Giovanni, senza bisogno di alcuna app, né nessun altro attorno a noi chiedeva o mostrava il telefonino.
    Lo usava magari per selfie o foto ricordo e possiamo discutere sull’opportunità e il buon gusto, oltre che sull’inevitabile distrazione dall’ auspicabile raccoglimento, ma questa è un’ altra faccenda…

    • Federico ha detto:

      Sui siti riconducibili al Vaticano la comunicazione è chiara; a questo punto il sospetto diventa certezza. Ci stanno provando… Mandiamoli a quel paese e diffondiamo la notizia del vile tentativo. Un po’ come il giubileo LGBTQ+: sono stati svergognati e l’hanno cancellato.

  • Federico ha detto:

    Non vi è dubbio che chi impone un marchio digitale per consentire l’ingresso nei luoghi santi o chi vi si sottopone dovrebbe incorrere nella scomunica formale.

  • Federico ha detto:

    Imporre ad un fedele, che voglia visitare i luoghi santi o pregare in essi, di registrarsi e munirsi di un marchio non è mai stato fatto neppure dai nazisti o in Unione Sovietica. A me sembra che questa imposizione abbia un significato ben più profondo di ciò che appaia in modo superficiale. Essa formalizza, davanti al potere satanico mondiale, la definitiva obbedienza di tutti i cattolici alla potestà (anche esteriore e formale) dell’anticristo, il quale, secondo le chiare indicazioni predette nell’Apocalisse, vuole il potere ed il controllo totale dell’intera umanità per instaurare il regno di satana. Nessun freno potrà più essere posto una volta che la Chiesa avrà imposto ai fedeli l’obbedienza all’anticristo. Il primo test è avvenuto con successo con la occulta imposizione delle iniezioni, poi con l’imposizione della carta verde elettronica (che vergognosamente era stata avallata anche in alcune chiese ed in Vaticano); ora viene formalmente imposta ai fedeli per l’accesso ai luoghi sacri di Roma. A quel punto i poteri satanici avranno la certezza che il marchio potrà essere imposto a tutti e per tutto. E il potere assoluto su tutto e su tutti potrà essere applicato senza che nessuno obietti nulla. Questo non è un Giubileo santo ma la formale consegna dei fedeli al potere del male. La forma rappresenta la sostanza e qui la forma non può essere equivocata. I luoghi santi non sono proprietà esclusiva delle gerarchie ma sono beni appartenenti ai fedeli per il culto a Dio; le gerarchie hanno solo il compito di custodirle per consentire il libero accesso ai fedeli. Quello che questi indegni personaggi stanno facendo è un abominio senza precedenti e i cristiani hanno il dovere di denunciare e di impedire tali oltraggi. Nessuno ha il diritto di pretendere tali imposizioni e nessuno deve farsele imporre.

  • Non Metuens Verbum ha detto:

    Quanto giubilo, quanto mal riposto . Io, romano, non verrò a Roma, non ci tengo a vedere lo sfarzo e lo sforzo dei cantieri e delle opere di pietra che seppelliscono le opere del cuore.

    P.S. Da anni parlano della meraviglia di Piazza San Giovanni, e nessuno si accorge che piazza san Giovanni è quella di fianco, con l’obelisco. La piazza , per intendersi, “del concertone” si chiama Piazza di Porta san Giovanni.

  • Luigi ha detto:

    Questa ormai è una caricatura della Chiesa Cattolica…

  • Federico ha detto:

    Si devono vergognare come cani! Sono in malafede, al servizio del maligno. Queste sono porcherie, nel senso che ci vorrebbero numerare e marchiare come i maiali. Sono andato ai Giubilei sin da quando avevo 1 anno di età e mai ci sono stati problemi; la scusa della migliore organizzazione è una balla a cui solo un idiota può credere. Per secoli nessuno ha sentito il bisogno di questi sistemi di schedatura ed ora vogliono farci credere addirittura che sono per il nostro bene! Ok cercare di fregare il prossimo ma arrivare a prenderlo pubblicamente per il c..o mi sembra troppo. Sarebbe da boicottare: a me è bastata la celebre iniziativa della giornata giubilare LGBTQ+ per capire che razza di operazione avesse in mente il misericordievole…

  • Federico ha detto:

    La colpa è anche e soprattutto di coloro che si illudono che da costui possano ricevere un qualche bene; mi pare che ormai solo chi non vuole vedere non vede. Le prove e controprove delle sue affermazioni e dei suoi disegni ormai si sprecano. Avevo già i biglietti per Roma per una breve vacanza (visto che sono anni che non vado in ferie); quando ho saputo che Bergoglio aveva preso questa iniziativa ho disdetto. È tutto una vergogna; davvero è difficile immaginarsi che seguendo queste cose mostruose rendiamo onore a Nostro Signore. A me sembra che vi sia oltraggio sia agli uomini che a Dio. Spero di sbagliarmi.

  • silvio esposito ha detto:

    Dante direbbe: “Lasciate ogni speranza o voi che volete entrare, perchè qui senza l’ qr code non si entra!”., ma state certi che il Caronte di turno vi farà entrare se cacciate la moneta d’oro. Quello sì che apre tutte le porte!!! (Va bene anche quella di carta da 100).

  • laura cadenasso ha detto:

    Brava Benedetta, applausi ! Al momento, basta così. Comunque vada il seguito dei fatti reali appena all’ inizio, da oggi in avanti CI SI SPEZZA // E // CI SI PIEGA / IN GINOCCHIO / SOLO DINANZI AL CELESTE CREATORE…mentre, Anima e corpo, ce la mettono tutta, per essere tutt’ uno

  • Adriana 1 ha detto:

    Fa sentire tanto Pinocchio, sedotto dai due complici: la Volpe e il Gatto.

    • Federico ha detto:

      Solo che in questo caso Pinocchio si è già scottato più volte quindi non ha più scuse. . .

      • Adriana 1 ha detto:

        He, he… aveva perso anche i piedi nel fuoco, ma papà Geppetto glieli aveva ricostruiti. Era solo un bambino- in fondo-, ma adesso è un po’ troppo cresciutello per farsi fregare gli zecchini “sopravvissuti” da banditi laici ed ecclesiastici e farsi “impiccare” alla gogna con le impronte di riconoscimento visivo ed economico.

  • nuccioviglietti ha detto:

    Ah beh con app…posita app… stiamo app…posto!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/

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