Padova, un Nuovo Ospedale: Intitolatelo a San Leopoldo…! Benedetta De Vito.
3 Gennaio 2025
2 CommentiMarco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, la nostra Benedetta De Vito, in trasferta in Veneto, offre alla vostra attenzione e partecipazione questo articolo su un nuovo ospedale… Buona lettura, condivisione e firma.
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A Padova, zona est, si sta costruendo un nuovo ospedale, modernissimo, dotato di una torre per i ricercatori (così da avere il rimedio pronto) e di 963 posti letto dotati di ogni confort moderno per i pazienti. Un progetto faraonico da 870 milioni di euro… Già, Benedetta, e allora? Arrivo subito al quibusquam: firmiamo tutti la petizione dei frati di San Leopoldo Mandic affinché il nosocomio sia intitolato al piccolo grande Santo confessore che a Padova è amato, venerato e dove si trova il suo bel convento tenuto, appunto, dai frati cappuccini! Chi meglio di San Leopoldo confessore infaticabile, uomo di Dio, che tanti miracoli di guarigione ha fatto e continua a fare a chi chiede la sua santa intercessione? No, proprio nessuno!
Ecco, in realtà ho finito, il pezzo dovrebbe terminare qui se non fosse che proprio questo pomeriggio, nel giorno di San Silvestro, mi sono recata con mia cognata proprio al santuario di San Leopoldo e ho firmato (lei con me) la petizione che ci ha consegnato un frate giovane giovane, con grandi occhi rotondi pieni di bontà e ricco di tanto zelo per il fraticello santo. Sì sì, una parola, sento il mormorio in platea, come facciamo a firmare da casa nostra, noi che non siamo a Padova?
Ebbene, si può, perché ho fotografato il Qr code e così si può far tutto, come si dice ora, da remoto. E dunque avanti, firmiamo perché neppure il Vescovo sta dando una mano all’impresa e il nosocomio potrebbe essere intitolato a un politico, forse Tina Anselmi, o forse qualcun alto, chissà. Avanti, firmiamo tutti, perché San Leopoldo lo merita, perché lo merita anche Padova la città del Santo (il santo senza nome che tutti conoscono…), Padova, la bellissima, che conta tanti di quei santi per le vie da dare il capogiro.
Questo pomeriggio, ad esempio, camminando lungo la via che conduce a Prato della Valle (il prato senza erba), ci siamo imbattute, Sara e io, nella piccola cappella della Beata Ludina Meneguzzi, missionaria in Etiopia delle suore salesie. Una vita, quella di Angela nata a Giarre di Abano Terme, spesa col sorriso, in umiltà a servizio del prossimo. E mentre usciamo dalla cappella, ecco salutarci in lontananza la stupenda mole della Basilica di Santa Giustina che è co-patrona (con San Prosdocimo) di Padova e anche di Venezia. Pensate un poco che proprio a Santa Giustina il Doge si recava per il Te Deum di fine anno. Ecco corro anche io e con un mazzo di rose vi mando i miei auguri profumati per il nuovo anno che da lontano sento già vagire…
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Tag: de vito, ospedale, padova, san leopoldo
Categoria: Generale
Giusta e bella iniziativa. Firmo anch’io, e nel contempo segnalo che vi è già un ospedale intitolato a San Leopoldo Mandic a Merate nella Brianza Lecchese (della azienda ospedaliera di Lecco). Buon anno a tutti!
non beata Ludina , ma LIDUINA .