Gaza, e la Nostra Coscienza. Articolo 21.

2 Gennaio 2025 Pubblicato da 14 Commenti

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione questo commento pubblicato da Articolo 21, che ringraziamo per la cortesia, sullo sterminio in corso in Medio Oriente ad opera di Israele. Buona lettura e diffusione.

§§§

 

 

Gaza e la nostra coscienza

Sono ore in cui ci scambiamo auguri e auspici di cose piacevoli da vivere nei prossimi 12 mesi. Ma è impossibile nasconderci che questo è stato uno dei peggiori capodanni del dopoguerra.

I nostri cuori lo sanno: troppi morti, troppe guerre diffuse, troppa indifferenza. Persino troppi opinionisti che cercano di convincerci che la guerra è necessaria, ineludibile, persino giusta. Ma poi sotto i nostri occhi scorrono immagini.

Poche in verità, scarne e quasi mai proposte dai telegiornali pubblici e privati. Passano su internet, sui social, su questa rete diffusa su tutto il pianeta, spesso difficile da decifrare, spesso ingannevole, spesso diretta artatamente da chi vuole indirizzare le nostre coscienze.

Alla fine della paziente selezione però qualcosa resta. Sono occhi di bambini impauriti e tremanti per il freddo e la fame o un medico in camice bianco che cammina, solo, in mezzo alle macerie del suo ospedale distrutto a Gaza Nord. Forse è lui che dovrebbe essere riconosciuto come “uomo dell’anno”: il Dott. Abu Safya che ha difeso i suoi pazienti, il loro diritto ad essere assistiti, che ha difeso il principio che un ospedale – il Kamal Adwan – non può essere un obiettivo militare. E che ha perso la sua coraggiosa battaglia; come sta perdendo il diritto internazionale, nell’inferno di Gaza. Abu Safya è stato catturato dall’esercito israeliano insieme a pazienti e personale medico. Il suo destino è ignoto.

200 giornalisti uccisi. Migliaia di vittime civili, decine di migliaia: bambini, donne, esseri umani inermi. La striscia è rasa al suolo, i campi di fortuna colpiti incessantemente. Ancora morti, anche arsi vivi. Sei neonati uccisi dal freddo e dalla fame. Mancano il cibo e l’acqua. Mancano gli elementi essenziali per sopravvivere. Non ci sono più ospedali.

Israele sta annientando un popolo. Distruggendo il suo territorio, distruggendo la sua memoria. Decine di relazioni, dettagliata e scrupolosa quella di Amnesty International, spiegano che a Gaza è in atto un genocidio. Un genocidio. Sotto i nostri occhi.

Scriveva Primo Levi. “Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre”.

E’ ciò che sta avvenendo. Non vedere il genocidio perpetrato da Israele nei confronti dei palestinesi equivale a chiudere gli occhi consentendo che la strage e i crimini di guerra proseguano. L’assenza di opposizione internazionale, l’assenza di decisioni che impongano sanzioni ad Israele e il divieto di cedergli armi, rendono complice la comunità mondiale che assiste muta alla strage.

 

(nella foto l’ultima immagine del Dott.  Abu Safya – Palestine Chronicle)

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14 commenti

  • Rolando ha detto:

    Così sta scritto nella cosiddetta Parola di Dio:
    “Mi sono votato alla riflessione e su tutto questo ho concluso: i giusti ed i sapienti con le loro opere sono nelle mani di Dio.
    Ma l’uomo non sa se Dio prova per lui amore o odio”.
    Letteralmente: “il ELOHIM anche amore, anche odio”
    QOHELET 9,1.

  • Rolando ha detto:

    Al centro del libro sacro di Ester si ha una crocifissione, inscindibilmente legata ad una vicenda di “salvezza” e “redenzione” e nella tradizione rabbinica Ester e Mardocheo sono chiamati “salvatori” e “redentori” e questa crocifissione avviene nel tempo di Pesach.
    L’Aman di Michelangelo (Parete del Giudizio della Sistina, in alto, nell’angolo estremo di dx) è un emblema mostruoso che proclama la distruzione del “το σῶμα τῆς αμαρτιας” (corpo del peccato) di Rm 6, 6 come fonte di ispirazione per una rappresentazione della crocifissione di Aman concepita come prefigurazione di quella di Cristo.
    Nell’editto del 408 di Onorio e Teodosio – primo fondamentale documento dell’analogia tra Aman e Gesù – si documenta che a Purim gli Ebrei lanciavano imprecazioni contro Cristo ed i cristiani davanti ad un pupazzo dopo averlo attaccato alla croce.
    In tutto il testo ebraico del libro di Ester non compare mai il tetragramma sacro “YHWH” e neppure ELOHIM. Mentre nelle parti della LXX si notano sia ΚΥΡΙΟΣ che ΘΕΟΣ cioè YHWH e ELOHIM.

  • Rolando ha detto:

    Uno che disse di sé: “ὄτι ναζιραῖος θεοῦ εγώ εἰμι” ( LXX Gdc 16, 17) cioè “io sono nazireo di Dio” e fu catturato e condotto a Gaza dai Palestinesi (16,21) e si innamorò di Dalila ed esclamò: ” morirà la vita mia con Palestinesi!” (16, 30): è Sansone.
    Anche Gesù, nella sua funzione messianica, era sicuramente un consacrato [NZR] fin dal seno materno alla causa della Fedeltà al Patto del Popolo della Casa del “Padre di me” (Gv).
    Insomma: un Popolo, un Patto, un Dio.
    Perché Sansone e Dalila fallirono la relazione d’Amore. Un Dio, uomo di guerra, il suo nome lo impediva. Sta scritto. Ma possiamo riscrivere una storia del Dio. Solo con l’Amore.
    Una lacrima, un fiore per tutte le vittime della guerra del Dio del Male. (Is 45,7 e Am 3,6).

  • Rolando ha detto:

    DISINCANTATO da che cosa?
    Non potevi citare più nefando versetto di questo!
    Ma, nello stesso tempo, più rivelatore di chiara testimonianza che tale GESÙ della Storia, uomo ebreo nato da donna dello sperma di David, non è mai esistito di fatto, se non nella logorrea dei logoi spermaticoi di chi, per parafrasare Filone, da uomo qual uno è si dichiara Dio, massima empietà alla quale segue la seconda, “casomai più facile” che Dio si faccia uomo! (Ad Gaium). Vale.

  • giovanni ha detto:

    Coscienza, merce assai rara nel percorso dell’ umanita’ Oggi dosi omeopatiche e diluizioni molecolari.

  • Fritz ha detto:

    Se l’articolo non fosse scritto con un cuore sanguinante,
    il suo contenuto sarebbe un’asciutta, glaciale descrizione dell’uomo che sceglie la malvagità, senza nessun fine se non distruggere quello che non può creare, la vita. ll testo riferito a Israele dice esattamente questo: le mani di questo popolo grondano sangue, sangue umano e ciò significa che nessuno può dirsi giusto se uccide, o se permetta in qualche modo che si levi la vita a chi è inerme, anche se ha patito la stessa ingiustizia.
    Parlare di atrocità naziste ha oggi senso quando, chi si e ritenuto un povero Abele, ha dimostrato di essere altrettanto efferato e forse peggiore del suo Caino??
    Mi fa pensare tanto una frase dell’articolo che va oltre il suo significato già terribile e che riguarda la Giustizia:
    ‘Israele sta annientando un popolo. Distruggendo il suo territorio, distruggendo la sua memoria.’
    Ma, per quanto terribile, di fatto la esistenza di mille popoli antichi o recenti è stata dimenticata da migliaia, o da pochi anni: sono scomparsi per sempre, persino dai libri di storia; occorre chiedere piuttosto a chi ha operato questa cancellazione, perchè ha deciso di eliminare la prova del diritto alla vita altrui e a Israele deve chiedersi se fa una azione conforme a Giustizia.
    Proprio Israele deve rispondere come, dopo Gaza, potrà onorare la sua memoria, l’olocausto, la Shoàh. Per quale ardita motivazione, il popolo ebreo da vittima ha voluto diventare un efferato omicida e possa ancora chiedere al mondo di onorare e ricordare la sua ingiusta sofferenza passata, dopo aver organizzato coscientemente l’annientamento, senza alcuna pietà, di un altro popolo.
    Il 27 gennaio 2025 è la ricorrenza del giorno della ‘Memoria’. Quali voli pindarici toccheranno i discorsi commemorativi che si ascolteranno da ogni ipocrita bocca? Ai ricordi e alle foto di Auschwitz saranno aggiunti quelli di Gaza o basteranno i primi?

    • Rolando ha detto:

      Parole tanto amare FRITZ carissimo, che solo le lacrime possono commentare! Qui non posso dire altro. Non si vuole imparare! Tragico Destino!
      Da qui, solo da qui, il Buon Dio Padre dell’Universo e di tutti gli abitanti in esso, ci invita in attesa della Saggezza a fare un virtuale falò di tutti i libri sacri impressi per tragica addomesticazione nelle nostre miserabili menti umane.
      Forse Egli “manifesta” che non vuole che noi Gli attribuiamo i nostri pensieri, ma che cerchiamo la rispettosa relazione tra i nostri pensieri, quelli che vengono col corpo di sangue.
      Sancta Mater aborret a sanguine. Cerchiamola e veneremur cernui tanta Madre!

    • Rolando ha detto:

      Caro FRITZ, ti pongo una domanda.
      Di fronte a queste tuo giusto pensiero:
      “Se l’articolo non fosse scritto con un cuore sanguinante,
      il suo contenuto sarebbe un’asciutta, glaciale descrizione dell’uomo che sceglie la malvagità, senza nessun fine se non distruggere quello che non può creare, la vita.”,
      possono essere di qualche conforto le parole:
      “È già stato ciò che ora è
      È già stato ciò che sarà
      E il ELOHIM cerca lo essente scomparso”
      ?
      Qohelet3,15.

      • Fritz ha detto:

        Rolando, non sono capace di darti un risposta all’altezza della tua profonda e vasta cultura e quindi ti dico, alla buona, cosa mi sembra di capire. Se Dio è sempre lo stesso e l’uomo ha spesso la ferita aperta e traboccante del suo peccato di origine, non vuol dire che Dio stesso non soffra per ciò che ha destinato all’uomo: la morte, fisica e non.
        Pensa ad es. al valore delle lacrime versate dal Cristo per una morte comunque santa e giusta, naturale e non violenta di Lazzaro. Dunque questo amore, pur immeritato e non dovuto ma gratuito, certo mi commuove e mi consola di fronte alla sofferenza e anche all’indifferenza del mondo. Un Dio, incredibilmente aldilà della sofferenza, soffre e in questo suo attributo Egli è anche immutabile e perfetto; in Lui se vogliamo possiamo riconoscerci fatti a Sua immagine e Somiglianza. La consolazione sta in Lui che ama. Grazie Rolando

        • Rolando ha detto:

          Caro Fritz, mi hanno colpito queste tue parole:
          “non vuol dire che Dio stesso non soffra per ciò che ha destinato all’uomo: la morte, fisica e non.”.
          Io non so niente di te, ma postando tu, come me, in questo blog, sulla base di ciò che scrivi, penso che tu sia un cristiano cattolico credente secondo la dottrina di sempre, secondo il depositum fidei, cioè un cattolico romano tutto d’un pezzo.
          E proprio in ciò, se non sono incorso in errore, vedo che il tuo pensiero che ho riportato tra virgolette sul fatto che Dio stesso soffra e che sia ortodosso pensarlo, costituisce in sé una grande eresia già condannata dalla Santa Madre Chiesa. Forse non lo sapevi. Ma cosa si può allora pensare di chi ( non dico di te! ) si professa fedele al Depositum Fidei della Chiesa cattolica romana e non ne conosce la portata della sua ricchezza?
          A cosa mai uno resta fedele credente in tal caso, se non al suo Dio che ha nel cuore proprio come tutti coloro che non ne negano l’esistenza, ma si astengono da attribuire al Dio il pensiero proprio o quello drl sigillo dell’Istituzione confessionale di appartenenza che neanche conoscono?

  • Rolando ha detto:

    Non mi stancherò mai di citare quella che per uomini di ferrea Fede di Pace e d’Amore “è” la Parola del Dio e Signore, EL YHWH, in Esodo 15, 3:
    ” SIGNORE UOMO DI GUERRA , SIGNORE NOME DI LUI”.
    E anche: “Figlio mio, primogenito mio Isra’el” Es 4,22.
    Poi ha avuto altri due figli, pure primogeniti per desiderio! Amen
    PAROLA DI DIO.

    • Disincantato ha detto:

      Mi spiace, ma a me (come a tanti altri) il brano che ritorna sempre in mente, per voler parlare di padri e figli, è quello di Giovanni 8,44.

      • Rolando ha detto:

        Oh DISINCANTATO!
        Quale passo mai citi? Parole che altri disincantati hanno messo in bocca a un tal Gesù (inesistente)… Gv 8,44!
        “Piano a citarlo” ho sentito dire da un grande arcivescovo e cardinale di Santa Romana Chiesa!
        Spero che “disincantato” non stia per “avventato”.
        Se anche il Diavolo è un Padre ciò dimostra che Isaia 45,7 ha indicato la vera Natura del Dio! E che il serpente genetico altro non era che Dio. Grazie per mandarmi col pensiero ad Ebla nel suo sacro tempio! Un 😘.

      • Rolando ha detto:

        Φὐσι, παμμἠτειρα Θεά, αἰδιος ζωή, ηδ ἀθανάτη τε πρόνοια, πάντα σοι εισἰ, τα πάντα σὺ γαρ τάδε μοὐνη τεὐχεις.
        (Inno orfico X)
        “Natura, Dea Madre di Tutto, Vita eterna ed anche Provvidenza immortale, Tutto è tuo, Tu tutto, infatti, da sola produci”.
        BAAL PEOR [Befagor], è un EL e Signore dell’esposizione dei genitali ben conosciuto dalla sacra Bibbia ed adorato (Dt 4,3; Os 9, 10; Nm 25, 1-5 e 31,16; Gs 22, 17; Sl 106, 28/ Dn 4, 5-6 rivela senza ambiguità che questo Baal Peor è un EL altrettanto “qadosh”, cioè santo, e spirituale “ruah”, come EL YHWH).
        Coloro che vengono indicati dai “santi” come presunti figli del Diavolo, sono anch’essi alla ricerca dello “sperma” da cui provengono. Visto che anche Israele è “sperma” di YHWH.
        E senza farla troppo lunga con i “logòi spermaticòi” [=parole spermatiche] della gnosi cristiana! di cui Gv 8,44 ne costituisce l’apice tragica guerriera!
        Tutto, ovviamente ( secondo verità!!! ) al detestato “MASCHILE guerriero” delle guerre spermatiche.

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