Cecilia Sala, il Mistero de Il Foglio, e quello di Giuliano Ferrara. Giorgio Bianchi.
30 Dicembre 2024
12 CommentiMarco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione questo post, pubblicato da Giorgio Bianchi, a cui va il nostro grazie, e che ci ha incuriosito, perché in realtà le stesse domande sorgevano anche nella mia testa. Buona lettura e condivisione.
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IL FOGLIO E GIULIANO FERRARA
Il Foglio, in questi giorni agli onori delle cronache per l’arresto in Iran di una sua corrispondente accusata di spionaggio, è un giornale bizzarro.
Fondato nel 1997, nel 2018, stando a quanto riporta wikipedia, avrebbe venduto 25 mila copie quotidiane.
Non metto in dubbio questo dato, ma devo confessare di non aver mai visto una persona con Il Foglio in mano. A piedi o in macchina, in treno o in autobus, al lavoro o in osteria, ovunque mi sia trovato, mai mi è capitato, in trenta anni di vita, di vedere qualcuno intento a leggere cotanto quotidiano. Evidentemente questi venticinquemila lettori, oltre alla raffinatezza intellettuale , avevano ricevuto dalla sorte il dono dell’evanescenza.
Erano invisibili. Pura essenza spirituale.
Questo numero, in ogni caso, deve essersi ulteriormente ridotto negli ultimi tempi. Nel novembre del 2024 i dati di vendita dei quotidiani italiani si sono fermati alle seimila copie di Italia Oggi.
Non è quindi dato sapere quante persone abbiano compiuto il gesto di andare in edicola, tirar fuori dal portafogli una moneta da due euro e chiedere il Foglio. A occhio e croce devono essere state pochine, né credo siano molte di più quelle che si abbonano per leggerlo in rete.
E tuttavia, a dispetto di questi numeri, che nel mondo reale avrebbero decretato il fallimento di qualsiasi azienda, il Foglio non solo continua ad esistere , ma è anzi al centro del dibattito politico e culturale.
I suoi editoriali vengono citati e discussi nelle rassegne stampa delle radio nazionali e i suoi giornalisti sono invitati nei talk show televisivi.
Un vero mistero, attorno al quale si intreccia un altro mistero, quello del suo fondatore, direttore di lungo corso ed oggi editorialista di punta, Giuliano Ferrara.
Chi è, in realtà, Giuliano Ferrara?
La sua biografia è quanto di più contraddittorio si possa immaginare. Figlio di due stretti collaboratori di Palmiro Togliatti, Ferrara, cresciuto a Mosca dove il padre era corrispondente dell’Unità, è stato estremista negli anni della contestazione.
Negli anni Settanta è diventato funzionario del PCI .
Negli anni Ottanta , dopo aver rotto con il partito, accusato di non essere sufficientemente impegnato per la causa palestinese, si è avvicinato al partito socialista di Bettino Craxi.
Negli anni Novanta, dopo Mani Pulite,è diventato collaboratore di Silvio Berlusconi.
Con il nuovo millennio si è distinto per il sostegno a Israele ed alle guerre americane.
Alle elezioni del 2006 ha fondato una lista ultracattolica antiabortista.
Infine, ha dato il suo appoggio a Renzi e ai governi tecnici di Monti e Draghi.
Quale è allora il Ferrara vero? Il togliattiano o l’estremista, il comunista amendoliano o il socialista craxiano, il sostenitore della Palestina o il sostenitore di Israele, il berlusconiano o l’ateo devoto, il laico o il cattolico, il filosovietico o il filoamericano?
A questa domanda si può rispondere con un aneddoto, raccontato da Ferrara stesso.
Quando collaborava con Craxi era solito riferire, in cambio di denaro, i contenuti delle sue conversazioni col leader socialista all’ambasciata americana. Un atto di incredibile slealtà, che però spiega perché il Foglio, la creatura da lui fondata, sopravviva in assenza di lettori.Come l’Osservatore romano è la voce ufficiale della Santa sede, così il Foglio è la voce ufficiosa della CIA in Italia.
Questo è il segreto della sua autorevolezza.
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Categoria: Generale
Le giravolte di Ferrara sono disgustose, però posso smentire l’autore sulla mancanza di lettori de Il Foglio. C’è stato un periodo, prima del successo della Verità e al tempo del Ferrara che dava lavoro ad alcuni commentatori cattolici tradizionalisti, in cui il Foglio (di nome e di fatto) veniva comprato masochisticamente anche da tanti preti in cerca di autore.
Sulle copie vendute, poi, si tratta di un problema generalizzato, basti pensare alle 120mila copie strombazzate da un direttore di Avvenire, se ben ricordo. Vere o fasulle? Da ridimensionare!!!
Quando un giornale com Il Foglio che vende meno di tredici copie al giorno… procede per lustri felicemente grazie provvidenti finanziamenti… tutto molto chiaro… lampante diremmo!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/
Anche io, nel mio piccolo, non ho mai visto alcuno ” consultare ” quel giornale. L’escursus storico poi, mi fa riflettere sul vasto guardaroba, zeppo di abiti per tutte le occasioni, a disposizione del nostro. Infine, diciamocela tutta, qui in colonia certe sponsorizzazioni sono fondamentali.
Lo Stato di Israele ha appena rapito il dott. Hussam Abu Safiya, direttore del Kamal Adwan Hospital. Denudato, lo hanno frustato con cavi elettrici e poi trasferito nella prigione dell’orrore- Said Telemm- dove c’è l’autorizzazione alle peggiori torture e umiliazioni e lo stupro è la normalità! Nessuno dei media parla di lui… che Israele abbia decretato il Silenzio Stampa?
Centinaia- o migliaia- di righe per questa arrogante atlantista. Non una per un eroe che è rimasto a Gaza fino alla fine per non abbandonare i suoi pazienti.
Un Foglio buono per incartare di tutto.
Non dimentichiamoci, tra l’altro, che il Foglio è uno dei giornali spesso citati da tal Livio Fanzaga, direttore di Radio Maria: fanatico russofobo.
vero, ma quando sento il “tuttologo politico” P. Livio ….. tolgo la voce
Sarà probabilmente pagato anche lui dalla CIA.
Dai tempi del covid esegue gli ordini del pampero argentino che gli ha fatto intendere che altrimenti gli leva la Radio. Tutti hanno un prezzo.
Quindi per saper che pensa la cia dovremmo
Tutti comperare il
Foglio ? Un milione di copie al
Giorno …
Si, il segreto di Pulcinella…. La chiave di lettura del personaggio è semplice: si lavora per chi offre di più! Direi che l apice della carriera è stato raggiunto L 11 dicembre scorso, ma editoriale/Brindisi a champagne dedicato alle nobili gesta di Netanyahu…. Penso che nemmeno durante il ventennio si raggiunsero simili vette…..!
Mussolini pagò la propria coerenza con la morte fisica, Ferrara pagherà la propria falsità con la morte dell’anima