Betlemme, Conoscerla per AmarLo di più. R.S.

24 Dicembre 2024 Pubblicato da 2 Commenti

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, un amico fedele del nostro sito, R.S., offre alla vostra attenzione questo elemento di conoscenza su Betlemme, dove nacque il Salvatore. Buona lettura e condivisione.

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BETLEMME, casa del pane o casa della carne

Per entrare di più nel luogo, ecco un bel filmato:

https://www.youtube.com/watch?v=jUXn1mwupJc

Il verbo si è fatto carne a Nazaret, nella santa casa, ma è venuto alla luce a Betlemme, la città regale.
San Giuseppe e Maria vi erano dovuti andare a causa di un censimento romano, il primo sotto Quirinio (iniziò Saturnino nel 3 a.C. e continuò Quirinio nel 2 a.C.).
Misteriosamente, l’ordine di un Re terreno (Augusto) conduce il Re divino a nascere dove profetato da Michea 5,2.
L’equivoco irrisolto ottenebrerà gli accusatori del Cristo, crocefisso indicandolo nazareno e dunque “non Messia”.

A Betlemme giungono i Re Magi dell’oriente, pagani guidati da un fenomeno celeste tramite il quale Dio ordina l’universo alla conoscenza della Rivelazione e guida la ricerca dei pagani a incontrare la fede dell’antica alleanza.
Betlemme congiunge le vicende regali e la ricerca di verità: anche Re Erode il grande indaga, ma non capisce.
E’ la città del Re Davide che a Gerusalemme stabilì dove edificare il tempio di Dio, sul monte Moria dell’alleanza.
Cesare Augusto sta raccogliendo il consenso dei popoli soggetti ad essere considerato Pater Patriae (2 a.C.).
Erode il grande, ancora vivo, sta impazzendo all’idea di perdere il potere con cui ha ricostruito il tempio di Dio.
Giuseppe e Maria arrivano dopo 150 Km forzati da voleri umani, ma soprattutto condotti dalla volontà di Dio.
Nel cielo da alcuni mesi (dalla metà del 3 a.C.) delle particolari congiunzioni planetarie
che coinvolgono Giove (il Re dei pianeti) e la stella fissa di Regolo (piccolo Re) catturano l’interesse degli studiosi più attenti.

Betlemme era una città decaduta per importanza: luogo di pastorizia, che dà i natali al buon pastore per antonomasia.
Rachele morì in esilio partorendo Beniamino, l’ultimo dei 12 figli di Giacobbe: morì non lì, eppure Giacobbe volle seppellirla presso Betlemme.
Noemi e Rut scelgono di far ritorno a Betlemme, da Booz Rut genera Obed, il nonno di Davide (Mt 1,3).
Il profeta Isaia colloca la promessa del Messia in questa discendenza (Is 9,7).

Se la storia degli uomini l’ha resa periferica, la Parola di Dio l’ha destinata sei secoli prima ad assolvere a un compito.
Non per caso Betlemme ha il nome di “casa del pane”, ma un pane molto particolare, che è “carne” (Gv 6,35).

Ma il luogo dei pastori è luogo ovviamente di greggi e da Betlemme provengono gli agnelli per la Pasqua.
Betlemme è vicina a Gerusalemme e presso Migdal Edar (la torre delle greggi) si sceglievano quelli senza macchia.
Maschio, nato nell’anno, immacolato: selezionato con cura, a Migdal Edar, per il sacrificio nel Santo dei Santi.

Nella notte della nascita di Gesù il canto degli angeli e l’adorazione dei pastori segnano una novità potente per tutti.
E’ nato l’Agnello di Dio che prende su di sé i peccati del mondo (Gv 1,29). Il Messia Redentore, vero Dio e vero uomo.
La storia conta gli anni da lì: gioia, pace, gloria! La notizia corre di bocca in bocca e le più umili ad annunciarla.

Dove fu posto Gesù appena nato? Il primo giaciglio fu forse di pietra.
I Magi lo adorarono dopo, già trasferito in una “casa” più consona, i cui legni in parte sono in Santa Maria Maggiore.


Adeste fideles!

R.S.

Visualizza anteprima video YouTube Conoscere Betlemme per amarLo di più! – Visita guidata della Basilica della Natività

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2 commenti

  • R.S. ha detto:

    L’ordine dell’Universo è in Dio.
    Era in principio, cioè eternamente.
    Alfa e omega, ieri, oggi, sempre. Adesso.
    Per il Verbo tutto è stato creato e sussiste il Lui.

    L’incarnazione lo rivela all’uomo.
    Creato ad immagine e somiglianza di Dio.
    Decaduto da questa beatitudine a causa del peccato.

    La meraviglia ci culla e ci consola figli di Dio.
    Nell’ordine della volontà di Dio.
    Anche una gravidanza, nei suoi tempi.
    Il concepimento, la gestazione, la nascita: nove mesi.
    Tra Nazaret e Betlemme c’è ordine.
    Anche tra Betlemme e Gerusalemme resta.
    E resta tra Gerusalemme e Roma.

    Lo stesso ordine al quale disobbedisce il peccato.
    Nel frammento, la particola, resta la vittima.
    L’Agnello di Dio di Betlemme sacrificato a Pasqua.

    Risorto è presente, vivo, in ogni tabernacolo.
    Consacrato nell’ordine sacro in ogni Santa Messa.

    Grazie per la santificazione dell’uomo.
    Gloria cantata dagli angeli.
    Figlio di Dio, figlio della Vergine Madre piena di Grazia.
    Ragione di vita dei martiri.
    Ordine invisibile per tante vittime innocenti.
    L’Ostia è l’Agnello.
    Anche i martiri innocenti partecipano dell’ordine.

    Il disordine sta al suo posto: l’inferno.
    Eternamente.
    Non è diventato figlio. Non l’ha voluto.
    Come il principe di questo mondo.
    Eternamente distante da Dio. Senza pace.
    Senza bellezza e senza verità.

    L’ordine è rivelato e brilla di luce.
    Gli angeli fedeli cantano Gloria.
    I pastori lo annunciano e ne diventano lode.
    Unico coro del medesimo paradiso.

  • laura cadenasso ha detto:

    Strabiliànte !!! Anche una ignorante come me capisce -almeno intravede- qualcosa…. RINGRAZIO

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