L’Adorazione del Fuoco durante la Messa Guadalupana a Saint Denis, Los Angeles. Benedetta De Vito.

21 Dicembre 2024 Pubblicato da

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, la nostra Benedetta De Vito offre alla vostra attenzione queste riflessioni su due cerimonie, ben lontane l’una dall’altra, ma ahimè ben rappresentative della situazione della Chiesa. Buona lettura e diffusione.

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Diritta, la punta verso il cielo, splendidamente luminosa, osservo la fiamma innocente, dorata, del cero che tengo acceso per ore davanti al mio piccolo presepio in attesa del Bambino che salva.  Penso. Seduta sul sofà, a mezza mattina, dopo le faccende domestiche e il daffare che mi compete, mi spremo le meningi per mettere ordine nello spettacolo di disordine quotidiano che offre la Chiesa tutto intorno a me e mi cade un occhio basito su un altro fuoco acceso nelle lontane Americhe e, per la precisione, nella chiesa di Saint Denis, vicino a Los Angeles, e intorno a quelle lingue che guizzano, simili a serpenti infernali, tutt’altro che innocenti, s’agitano piroettanti piumati danzatori che s’esibiscono in un rituale pagano durante la Santa Messa per la Madonnina di Guadalupe. Sì, è il dodici dicembre, l’altro ieri…

Ma, mi chiedo, come, come è possibile una tale vergogna?  Oh come è possibile che gli idoli siano oramai venerati nelle Chiese? Eppure, il mio occhio, basito, vede i celebranti immobili, seduti composti  sullo sfondo e davanti, scostumati (nel senso di mezzi nudi) quegli uomini in penne nere che con sicumera e  senza esitazione alcuna, innamorati del loro fuocaccio, fanno le loro pratiche magiche sotto il Crocifisso, innocente che subisce l’invasione dei cannibali… Tutto pacifico, come se fosse giusto  e amen. Ma non è così!

Oh che cosa direbbe Sant’Atanasio, che cosa San Gerolamo? Essi griderebbero e metterebbero alla gogna insieme i piumati e gli uomini in talare. Ma nessuno fiata, tutti zitti e mosca sotto la nube tossica che copre il manto di Maria. Ma carissime gerarchie vaticane sapete benissimo che quegli uomini maya non dovrebbero essere in Chiesa e che i celebranti, invece di sedere lì, belli calmini al loro posticino, dovrebbero prendere le ramazze e cacciarli fuori, insieme al loro odioso fuoco pagano!  E  voi non dite nulla, non fate niente? Lingua imbalsamata e mani ferme?  Tocca a un nulla come sono io puntare il dito e dire che proprio non va bene. Ma io, e il mio lumino diritto mi conforta, io non sono niente, sono solo un soldatino senza gradi dell’esercito di San Michele… Non ho autorevolezza, conto come una mica di pane. Chi ha autorità dovrebbe alzare la voce.  Sospiro, chiudo gli occhi per non vedere i piumati.

E mentre tiro il fiato mi viene in mente che un caro amico mi ha  appena raccontato della recita di suo figlio, sabato scorso, dai salesiani. Sul palco i ragazzi di prima media cantavano una hit di un certo “Ultimo” (invece di “Tu scendi dalle stelle”, ma passi). E mentre gli studenti di prima emettevano la prima nota, ecco che un gruppo di ragazzine scalmanate di terza media irrompe sul palco, cantando a squarciagola la canzone (canzonaccia suppongo), mentre i poveri piccoletti restano, basiti e baccalà, dietro gli sculettamenti delle loro colleghine più grandi. Anche in questo caso nessun salesiano è intervenuto. Tutti zitti e mosca, avallando l’ingiustizia. Più tardi, il piccolo defraudato ha detto a suo padre: “Non è giusto papà”.

Sì, Gabriele, tesoro, non è giusto.

Preghiamo.

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6 commenti

  • andreottiano ha detto:

    C’è chi mostra un disgusto per la memoria.
    Infatti un reset impone di cancellarla.
    Qualcuno li ha chiamati “etnici”.
    Protagonisti di una follia senza Dio.
    Perciò senza umanità.
    Brutti e cattivi quanto vogliono apparire l’opposto.
    Falsi.
    Si dicono quel che non sono.
    Vivono senza essere quel che dicono.
    Sono potenti ed efferati.
    Sono diventati un problema.
    Il loro problema è che tutti gli altri lo sanno.
    Il presente è un attimo che diventa memoria.
    Il futuro lo penso nel presente: in sé non c’è.
    La memoria è importante per vivere il presente.
    Chi cerca il futuro imponendo un reset è il male.
    Il male esiste, non svanisce, va all’inferno.
    Perché il Bene perdona tutto, tranne il peccato contro lo Spirito Santo.
    Il Bene fa capolino in ogni esercizio di memoria che viva umanamente il presente.
    Per questo sappiamo di un Amore che perdona.
    Non può perdonare chi lo nega e lo cancella.
    “Etnici” privi di memoria e privi di Dio.
    Satanisti efferati, ostinati.
    Padroni del mondo.
    Ma Cristo il mondo l’ha vinto.

  • Chiamatemi pure Torquemada. Me ne farò una ragione ha detto:

    Ho assistito due volte – in città diverse – ad un osceno canto dell’Alleluja.
    Mentre i cantori intonano il canto, accompagnano il ritmo con le braccia alzate e le mani rotenati come fossero delle cheerleader.
    Voglio tranquillizzare Benedetta: non portano il gonnellino largo che fa molto americano. E non sculettano.

    Il disgusto c’è tutto.
    Questa ormai è la chiesa, e di sacro non c’è più niente.
    E tra i principali responsabili vanno annoverati quei gruppi tanto cari a certi cardinali (sempre quelli di San Gallo): Carismatici e Neocatecumenali. Senza contare i figliastri del professorino che ama tanto i poveri ma … lui è in doppio petto

  • Oswald Cobblepot, il Pinguino ha detto:

    Tra un po’ ci verranno a dire che Venere è una prefigurazione della Maternità. Come Maria. Quindi, come Maria, è degna di venerazione. Immaginatevi il finale.

  • Elena Maria Palatini ha detto:

    Che tristezza.
    Ma bellissimo racconto

  • giovanna ha detto:

    Perché “pagani”? E quali “idoli” stavano venerando?

  • laura cadenasso ha detto:

    Cara Benedetta, a mio parere semplicemente non hanno niente da dire anche se, più tardi/a volte, ci incantano a parole con riflessioni profonde. Risultato ? Tutto peggiora e tutti restano non solo servi ma adoratori inutili di chi comanda. Mi danno un gran fastidio