Un Anno di Fiducia Supplicans. Confusione Divisione nella Chiesa, Rottura con Copti e Ortodossi, Infovaticana.

18 Dicembre 2024 Pubblicato da 70 Commenti

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione questo editoriale di Infovaticana, che ringraziamo per la cortesia. Buona lettura e diffusione.

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Il 18 dicembre 20233, la Santa Sede ha pubblicato la dichiarazione Fiducia Supplicans, firmata dal cardinale Víctor Manuel Fernández, prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede, e da Papa Francesco.

Questo documento vaticano autorizzava le ormai famose benedizioni “pastorali” per le coppie dello stesso sesso e per le coppie in situazione irregolare. Oggi, a distanza di un anno, il documento continua a essere oggetto di un intenso dibattito nella Chiesa, generando confusione tra i fedeli e approfondendo la divisione tra pastori e comunità ecclesiali.

Fin dal suo annuncio, Fiducia Supplicans ha scatenato reazioni contrastanti. Il documento giustificava la possibilità delle benedizioni pastorali in casi specifici, purché non fossero interpretate come paragonabili al matrimonio sacramentale. Tuttavia per molti vescovi e cardinali questa iniziativa rappresentò una svolta ambigua e sconcertante nella dottrina cattolica.

Tra coloro che hanno alzato la voce c’è stato il cardinale Gerhard Müller, già prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, che ha definito il provvedimento “teologicamente errato” e ha messo in guardia dalle possibili conseguenze di una legittimazione indiretta di rapporti che la Chiesa oggettivamente considera disordinati. Allo stesso modo, il cardinale Robert Sarah ha lamentato quello che ha descritto come un tentativo di “adattare la dottrina della Chiesa alle mode culturali” e ha definito il documento “un’eresia che mina seriamente la Chiesa”.

Divisione dell’episcopato mondiale

La divisione divenne evidente tra le conferenze episcopali. Mentre in Germania il provvedimento è stato accolto con entusiasmo da settori progressisti, guidati dai rappresentanti del Cammino sinodale tedesco, altri episcopati, come quelli polacchi e vescovi del nord Europa, hanno espresso dure critiche. La Conferenza episcopale polacca ha affermato che “le benedizioni delle unioni omosessuali contraddicono l’insegnamento del Vangelo e la tradizione apostolica”, invitando a preservare l’unità dottrinale della Chiesa.

In America Latina la risposta è stata più cauta. La Conferenza episcopale del Messico ha espresso la sua “profonda preoccupazione” per l’impatto pastorale e dottrinale della dichiarazione, mentre in Brasile si è registrato un misto di silenzio e sostegno tra alcuni vescovi, che ha evidenziato una polarizzazione interna.

Fedeli confusi e pastori divisi

L’ambiguità e la contraddizione del documento hanno causato confusione tra i fedeli, soprattutto nelle parrocchie dove le posizioni dei pastori sono contraddittorie. Alcuni sacerdoti si sono rifiutati di impartire benedizioni, sostenendo che ciò offusca l’insegnamento morale della Chiesa, mentre altri hanno adottato la dichiarazione come mandato per rendere la cura pastorale più flessibile. Come risultato di questo documento, abbiamo visto James Martin benedire due gay tenendosi per mano e preti celebrare in Spagna pseudo-matrimoni omosessuali da lui denunciati .

Il cardinale Fernández ha difeso più volte la dichiarazione, sostenendo che essa non cambia la dottrina, ma cerca piuttosto di rispondere pastoralmente alle complesse realtà delle persone. Tuttavia, le sue spiegazioni sono state giudicate insufficienti da molti fedeli e chierici che chiedono maggiore chiarezza e fedeltà all’insegnamento perenne della Chiesa.

Le reazioni delle conferenze episcopali africane

Le conferenze episcopali africane sono state quelle che hanno sostenuto un’opposizione unanime alle benedizioni delle coppie dello stesso sesso proposte nella Fiducia Supplicans , ad eccezione dei paesi del Nord Africa, che hanno per lo più vescovi di origine europea. Il cardinale Fridolin Ambongo, presidente del Simposio delle Conferenze Episcopali di Africa e Madagascar (SECAM), ha affermato che le benedizioni extraliturgiche proposte “non possono essere realizzate in Africa senza esporsi a scandali”. I vescovi africani considerano queste pratiche contrarie alla legge di Dio e alla cultura africana.

Questa posizione riflette la fermezza dei vescovi africani nel mantenere l’insegnamento tradizionale della Chiesa sul matrimonio e sulla sessualità, resistendo alle pressioni per adattare la dottrina alle tendenze contemporanee che considerano incompatibili con la fede e la morale cristiana.

Ultimi chiarimenti del cardinale Fernández

Dopo la pubblicazione di *Fiducia Supplicans*, il cardinale Víctor Manuel Fernández ha dovuto offrire diversi chiarimenti per spiegare la portata del documento. In dichiarazioni a InfoVaticana , Fernández ha sottolineato che “non è benedetta l’unione, ma semplicemente le persone che insieme l’hanno richiesta”, sottolineando che queste benedizioni non devono essere interpretate come un’approvazione di rapporti contrari alla dottrina della Chiesa.

Inoltre, in una nota chiarificatrice diffusa nel gennaio 2024 , il Dicastero per la Dottrina della Fede ha ribadito che tali benedizioni sono “prive di forma liturgica” e “non approvano né giustificano la situazione in cui si trovano queste persone”. Fernández ha insistito sul fatto che queste espressioni di vicinanza pastorale non devono essere viste come una ratifica di stili di vita che la Chiesa non può benedire.

Nell’aprile di quest’anno, il cardinale argentino ha confermato a questo medium che sono venuti alla luce dei supplicans di Fiducia affinché le benedizioni irregolari non fossero oggetto del Sinodo .

Rottura del dialogo con le Chiese copta e ortodossa

Oltre all’impatto interno, la Fiducia Supplicans ha rovinato il dialogo ecumenico, in particolare con le Chiese copta e ortodossa. Entrambe le tradizioni hanno mantenuto una posizione ferma sugli insegnamenti sul matrimonio e sulla sessualità, considerandoli immutabili. In seguito al rilascio della dichiarazione, diversi leader ortodossi hanno espresso preoccupazione per l’allontanamento della Chiesa cattolica dai fondamenti biblici, che secondo loro ostacola gli sforzi per raggiungere la piena unità basata su principi dottrinali comuni.

Il Papa copto Teodoro II ha espresso la sua “tristezza” per quella che considera una “decisione unilaterale che incide sulla fede comune delle Chiese apostoliche”. Lo stesso cardinale Fernández ha dovuto incontrarlo nel maggio di quest’anno per cercare di ricostruire i rapporti. Allo stesso modo, il Patriarcato ecumenico di Costantinopoli ha rilasciato una dichiarazione in cui sottolinea che “gli adattamenti pastorali che contraddicono la verità rivelata non possono essere accettati nel quadro del dialogo ecumenico”. Queste reazioni mostrano la sfida di mantenere l’equilibrio tra pastoralità e fedeltà dottrinale nel contesto dell’ecumenismo.

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70 commenti

  • daouda ha detto:

    Le stesse persone che vogliono vedere il Diavolo in Fiducia Supplicans non sanno trovare nel Sillabo come nelle encicliche sociale le storture dovute all’umana proponensione ed al contesto culturale-ecnomico-politico dell’epoca.
    Fanno dei documenti magisteriali degli atti magici infondo.

    Il loro alibi difatti è il 900 ( secolo che ha visto lo sviluppo dell’elettricità fino all’internet ) come se fosse un secolo paragonabile agli altri in sè.

    Gli epigoni della loro ribellione guardacaso sono tutti cripto-esoterici, falsi pastori ( Viganò non è neanche vescovo ) ed amici dei sionisti in incognito.
    Almeno i beoti modernisti appaiono chiari nella loro degenerazione, questi altri al massimo arrivano a parlare del basso medioevo ( reinterpretato ad usum delphini ) perché già l’alto medioevo stride contro di loro ossia gli pseudo tradizionalisti.

  • Rolando ha detto:

    Carissimo DON Z, tu scrivi queste belle parole:

    “tutti abbiamo bisogno della grazia di Dio. Lo dico io, lo dice Lei e lo dice anche….”

    Ma “Dio fa grazia liberamente a chi vuole” Lui o soltanto a chi Glielo “dice” la Istituzione Chiesa cristiana cattolica romana? Insomma Dio è vincolato dall’assenso pieno al pensiero dottrinale che la Istituzione cristiana e romana ha elaborato nella sua storia o è effettivamente libero nel suo diretto rapporto con chi Lo ama indipendentemente dalla piena condivisione dottrinale?
    L’elaborazione dottrinale mi sembra un “banale” affare storico proprio del variegato pensiero umano, in cui l’intervento di Dio è insondabile. Nessuno penso possa dirsi assolutamente certo!
    Elenco di basilari “menti” cristiane influenzate dalle idee delle opere di Filone di Alessandria dall’inizio al 1000, eccetto la n°1 che ne è solo un sacerdote ebreo bene informato e soprattutto ci conferma del Contro Apione e della Delegazione a Gaio Germanico, imperatore.
    Il Wolfson definisce Filone “Il Padre intellettuale di tutto il pensiero ortodosso ed eretico”.
    1) Giuseppe Flavio
    2) Clemente di Alessandria
    3) Canone Muratoriano
    4) Origene
    5) Pseudo-Giustino
    6) Anatolio di Alessandria vescovo di Laodicela
    7) Pietro, vescovo di Alessandria
    8) Eusebio di Cesarea
    9) Eusebio di Emesa
    10) Didimo il Cieco
    11) Epifanio
    12) Basilio di Cesarea
    13) Gregorio di Nissa
    14) Calcidio
    15) Crisostomo
    16) Ambrogio
    17) Rufino
    18) Gerolamo
    19) Teodoro di Mopsuestia
    20) Agostino
    21) Isidoro di Pelusio
    22) Orosio
    23) Maruta di Maipherkat
    24) Pseudo-Procoro
    25) Giuliano vescovo di Eclano
    26) Teodoreto di Ciro
    27) Salaminio Ermia Sozomene
    28) Catena in Genesim, Catena in Exodum
    29) Procopio of Gaza
    30) Cassiodoro
    31) Giovanni Lido
    32) Anonimo traduttore armeno
    33) Isidoro di Siviglia
    34) Barhadbsabba Arbaya, vescovo di Halwan
    35) Anastasio Sinaita
    36) Chronicon Paschale
    37) Anania Shirakatzi
    38) Ps. Sofronio
    39) Giovanni Damasceno
    40) Venerabile Beda
    41) Giorgio Sincello
    42) Anonimo commentatore siriano
    43) Iso’dad de Merv
    44) Freculfo, vescovo di Lisieux
    45) Fozio, vescovo di Costantinopoli
    46) Giorgio di Amartolo
    47) Anastasio
    48) Areta, vescovo di Cesarea
    49) Anonimo compilatore nestoriano
    50) Suda (circa l’anno 1000). Dove sta scritto:
    ” Filone cercando di interpretare il significato di “Dio” e “Signore” guadagnò il concetto di Somma Trinità. Infatti dicendo che Dio è uno non approdò al numero della monade, ma al Mistero della Santa Trinità, che è assolutamente più unitaria delle cose divisibili, ma è più feconda delle realtà effettivamente monadiche. E in tal modo, per così dire, forzò la sua anima a credere che ci sono due Potenze dell’Essere di cui l’una, quella creatrice e attiva, a suo parere, prende il nome di “Dio”, l’altra, regale e punitiva prende il nome di “Signore”. [EIN SOF. ELOHIM. YHWH].

  • Enrico Nippo ha detto:

    Ho l’impressione che gli interventi di DON Z somiglino troppo ad un arrampicarsi sugli specchi, a giri di parole tramite i quali si vuol negare l’evidenza, ovvero che a piccoli passi si sta procedendo verso la realizzazione del famoso e dirompente “Dio ti ama così come sei”, mandando in vacca l’impegno personale chiesto da Gesù a “non peccare più” (o almeno a tentare di non peccare più). Siamo tutti peccatori, quindi lo sono anche gli omosessuali che praticano atti contro natura.
    Ripeto: peccatori lo siamo TUTTI (TODOS, TODOS, TODOS): più “inclusivo” di così?

    • don z ha detto:

      Buongiorno sig. Nippo. credo che Lei stia dicendo le stesse cose del Papa: siamo tutti peccatori “TODOS TODOS TODOS” e tutti abbiamo bisogno della grazia di Dio. Lo dico io, lo dice Lei e lo dice anche Fiduca Supplicans: “La grazia di Dio, infatti, opera nella vita di coloro che non si pretendono giusti ma si riconoscono umilmente peccatori come tutti”.

      • Enrico Nippo ha detto:

        Sì, ma che mi dice circa “Dio ti ama così come sei”? A me sembra proprio il contrario: se non ci s’impegna ad emendarsi dal peccato non si può piacere a Dio.

        Ora, a parte che del peccato negli ultimi decenni se n’è parlato poco o niente, non mi risulta che nel caso dell’omosessualità ci si impegni, da parte degli addetti ai lavori, ad avvertire che gli atti omosessuali sono peccati.

        Prevale invece la famigerata “accoglienza”, paroletta pseudo magica che si pretende sia la panacea universale. Ovvero: ti accolgo e non ti rompo troppo le scatole, anzi non te le rompo per niente, basta che “camminiamo insieme” e tu continui a fare quel che ti pare.

        • Federico ha detto:

          Ha colto il nocciolo ma il don Z finge di non capire.

        • Rolando ha detto:

          Cioè, come ben dici, caro Enrico Nippo, le mele marce e puzzolenti non contaminerebbero più le mele sante ed immacolate.
          Insomma….. “lasciate che la zizzania cresca”…..e il discorso apocalittico dell’ebreo Gesù trova conferma.
          GESÙ EBREO HA INDISCUTIBILMENTE INSEGNATO A TUTTI LA FIDUCIA IN DIO FINO A SFIDARE LA REALISTICA E TREMENDA CROCE ROMANA.
          Si possono ricavare tutti gli insegnamenti di cui abbisogna l’elucubrazione umana da questo dato, ma il fondamentale è la “disperata” fiducia in Dio.

        • Rolando ha detto:

          ENRICO NIPPO caro!
          IL PECCATO? Gn 4,7! Cioè un altro “misterioso” Dio?
          Lo rivela lo stesso testo-“Parola di Dio”: “Robes”, il Dio Ras/Rased della antica civiltà degli Accadi; tra le testimonianze archeologiche del suo Tempio, dove gli veniva tributato il culto, ho fatto esperienza!
          La civiltà accadica lo adorava sotto il simbolo del serpente, che veniva rappresentato in tabernacoli dietro l’uscio della porta di casa!
          Chi da bambino non ha preso paura di questo Dio?
          Eppure Isaia 45,7 è lapidario!
          Ma non sembra che l’amore fra due e più umani e possa essere un tal Dio! Casomai L’IGNORANZA di chi li giudica, visto che Platone identifica il Peccato con l’IGNORANZA umana.

    • Rolando ha detto:

      Caro Enrico Nippo, condivido ed aggiungo solo che se Gesù avesse esortato mai a non peccare più, non ha certo stilato la lista di peccati della Dottrina cristiana cattolica da evitare!
      Comunque basta una cosa certa: il fatto che avrebbe molto più chiaramente ingiunto di perdonare il proprio simile non sette volte al giorno, ma settanta volte sette!
      E ciò la dice lunga per gli impazienti in attesa di Apocalisse finale, che ad ogni momento vedono spuntare all’orizzonte!
      Auguro a te ed a tutti i frequentatori di questo sito, in primis il suo gentile gestore dott. Marco Tosatti, con questo bel pensiero della IV egloga di Virgilio che ci
      riporta all’innocente sorriso da bambini, un bel e buon Natale:
      INCIPE, PARVE PUER: QUI NON RISERE PARENTI
      NEC DEUS HUNC MENSA, DEA NEC DIGNATA CUBILI EST

      • Enrico Nippo ha detto:

        Se tenti di uccidermi posso perdonarti ma tu resti un assassino.

        • Rolando ha detto:

          Sicuramente è un “tu” generico. Caro Nippo, non è il mio parere, ma l’insegnamento di Gesù.
          A questo ti riferisci. Puoi perdonare, certo, ma l’assassino resta assassino. Comunque uno che ha usato la “morte”: un’arma non di sua invenzione!
          Ma pensiamo al bambino che nasce.
          Cui contigit nasci instat et mori.

  • Lucia Frigerio ha detto:

    Quindi tutta l’Africa ha male compreso Fiducia Supplicans così come il cardinal Sarah o il cardinal Muller?(che era il Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, quindi sicuramente non uno sprovveduto o impreparato). Non so se conosce un intervento recente di un certo francescano, Pasolini, messo dal papa a predicare al posto di Cantalamessa, che ha affermato che l’omosessualità non è condannata nella Bibbia, che tra il gruppo degli Apostoli ci potevano essere quelle tendenze, e che il Catechismo della Chiesa Cattolica andrebbe rivisto perché non viene da Dio. Questo è il pensiero purtroppo di alcuni della cerchia del papa, quindi nelle alte sfere. Ed anche l’aver indetto una giornata del Giubileo per gli lgbtq+ (ora cancellata ma forse presto ripristinata) crea ambiguità. Papa Benedetto XVI aveva messo in guardia, per la pastorale, di non dare spazio ad associazioni o gruppi che vogliono imporre la loro ideologia e che vogliono approvato il loro modo di vivere nel peccato, pretendendo che la Chiesa si adegui. La prudenza è una virtù, che ora mi sembra sia proprio non più esercitata da chi dovrebbe guidarci nella Verità.

    • don z ha detto:

      Buongiorno, lascerei perdere il card. Muller – che si sta giocando una partita politica – e rovescio la sua domanda: se l’africa ha capito tutto, dobbiamo dedurre che gli altri quattro continenti non hanno capito niente? E poi, cosa dichiara di aver capito l’africa?

      • Lucia Frigerio ha detto:

        Che non vanno benedette le coppie dello stesso sesso ne’ le irregolari! E quindi l’Africa ha deciso di non dare corso alle stesse, disattendendo Fiducia Supplicans. Ed il papa, confermando di fatto che quel documento proprio di quelle benedizioni si fa promotore, ha lasciato che l’Africa sia libera di non eseguire, perché lui ritiene che non sia ancora “cultura” diffusa tra loro! Le ricordo inoltre, e qui mi fermo perché non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire, che non è detto che ciò che pensa la maggioranza(e ora la Chiesa nel suo vertice pensa proprio secondo il mondo, e mi farei due domande, perché il mondo è in mano al maligno e Cristo ha detto ai suoi Apostoli di essere nel mondo ma non del mondo) sia la cosa migliore. Del resto in 12 hanno evangelizzato il mondo! Mi sembra proprio un piccolo gruppo! Che tra l’altro, a causa proprio del mondo, ha fatto tutto una “brutta” fine!

    • Rolando ha detto:

      Cara Lucia Frigerio, che belle notizie che mi dai!
      Quanto poi al comprendere, tutti comprendiamo “male” per l’inevitabile necessità che ognuno non può altro che comprendere a modo proprio. Quot capita tot sententiae.
      La stessa grazia santificante non fa altro che lubrificare tale umana Nekèssitas!
      Ne è un esempio la stessa comprensione di un famosissimo passo biblico: Gn 38.
      “Ma Er, il primogenito di Giuda, era cattivo a occhi di YHWH. E YHWH lo fece morire. Allora Giuda disse ad Onan: Accoppiati alla donna di tuo fratello e fa ergere seme a tuo fratello. E sapeva Onan che non a lui sarà il seme. E fu quando entrava a donna di suo fratello, allora distruggerà a terra per non dare seme a suo fratello.”
      Da sempre la spiegazione della dottrina cattolica ha terrorizzato gli adolescenti circa la keiroerastia rifacendosi a questo passo biblico che solo per tal motivo è diventato famoso nella cristianità cattolica soprattutto ma anche protestante!
      Ma non è questa la lettera e la comprensione del racconto!
      Tra l’altro in questo passo il testo della LXX ci fa conoscere il nome del fratello di Onan, pure lui cattivo e quindi fatto morire da YHWH, che è Er.
      Il nome dello stesso mitico Er del famoso passo di Platone in Repubblica X, 614 B, che risorse da morte dopo dieci giorni e raccontò di un Giudizio, Inferno e Paradiso.
      Sì, Lucia carissima è sempre tempo di cambiamenti! Il buon Dio è sempre lo stesso ma nello stesso sempiterno millisecondo sempre nuovo.
      Benvenuto il nuovo Pasolini, predicatore apostolico di buone nuove!
      Senza ricerca non c’è Scienza, né Progresso né Gloria a Dio. Nè Pace.

      • Lucia Frigerio ha detto:

        Confesso di aver capito molto poco del tuo discorso, Rolando. Parli troppo forbito per me! Mentre Genesi: “maschio e femmina li creò”, oppure il Levitico quando dice che il peccato contro natura è abominio, e altri passi di San Paolo sono molto molto molto chiari. E non possono essere altrimenti interpretati, mi spiace!

        • Rolando ha detto:

          Ho capito, carissima Lucia Frigerio. Della Parola di Dio cogli le parole “chiare” a tua soddisfacente portata. Beata te! Vedi un po’ anche il versetto 12 del salmo 62: ogni parola può essere ben accomodata! Anche questa.
          E quelli che han fatto scorrere Nili d’inchiostro per intenderle e poi sono affogati in esso mangiati dai sacri coccodrilli sono proprio stati sfortunati! O han svolto il loro redditizio lavoro umano?
          Ad ognuno la propria Natura!
          Niente di ciò che è possibile in Natura è contro la Natura, neppure la morte!

  • Rolando ha detto:

    Ed è ancora il libro della “Parola di Dio” a portarmi ad altre considerazioni partendo da considerazioni sul giuramento nella Bibbia.
    In Gn 47, 29 sta scritto: “E si avvicinarono i giorni per Israele per morire. Allora chiamò suo figlio Joseph e disse a lui: Se dunque trovai grazia ai tuoi occhi, metti, prego, tua mano sotto mio pene e fai con me cortesia e verità: non, prego, sepellirai me in Misrajim” Ecc…
    Questo modo di giurare degli uomini di Dio è richiamato con precisione dal medesimo termine “Yarek” usato in Es 1, 5: “E fu tutto respiro di uscenti da Yarek di Giacobbe ecc…” dove col termine “Yarek” (eufemismo, dicono i commentatori pudici! Ma ancor oggi in Turchia, per es., con ‘Arak si indica, in turco volgare, il pene dell’uomo e bisogna star attenti a pronunciarlo ad alta voce!) si intende inequivocabilmente il membro genitale maschile. Ed in Es 33, 22-23 è chiaro che YHWH non vuol far vedere a Mosè il “genere” della sua Natura! Eppure i due parlavano faccia a faccia!
    Io qui ci vedo appropriato e delucidante il mito di Zeus-Semele. La richiesta di Semele di vedere integralmente Zeus. Zeus si manifesta integralmente a Semele e Semele muore all’istante col corpo spezzato in due parti! Poi Zeus fa la nota operazione estraendo l’embrione da una parte di Semele ed inserendoselo in una coscia. Poi cucisce, e da qui, a tempo debito, nascerà Dionisio, che porterà a Giunone addormentata perché succhi dal seno il latte divino. Ma questa, svegliatasi di soprassalto, spande il latte… e…ecco la Via Lattea!
    Ovidio scriverà: “Chi potrà mai credere a ciò…!”
    [Oggi la Scienza! Certamente non ancora però in una coscia maschile! Ma se Semele aveva visto il “genere” di Zeus…Certamente non lo ha potuto rivelare!].
    Mi sono un po’ perso…nella selva. Ma questo modo di giurare con la mano sotto “Yarek”, cioè alla tangibile presenza dei “testes” [da dove “testicoli”] può benissimo sembrare anche “santa” “frocciaggine”. Comunque la bibbia non ha peli sulla lingua ed è concreta. Concreta.

  • Catholicus ha detto:

    Pardon, Lucia Frigerio

  • Rolando ha detto:

    E poi si parla qui e si cita SODOMA come fattore emblematico di “frocciaggine”.
    Intanto noto che YHWH stava davanti ad Abramo:Gn18,22.
    Poi noto che Mosè stesso dice in Es 6, 2-3: “E parlò ELOHIM a Mosè e disse a lui: IO YHWH e mi lasciai vedere ad Abramo Isacco e Giacobbe come EL SADDAY ma con nome mio YHWH non mi son fatto conoscere a loro”. (Così anche in Es 3, 14-16 e Gn 18!)
    Ma mi chiedo come facevano quei due MALAKIM (o messaggeri = angheloi, LXX) ad individuare i famosi SADDIQIM se non guardando il loro organo genitale maschile? Circonciso o non circonciso? Non è “frocciaggine” “santa” questa? Senza parlare dell’orribile, indicibile, offerta di Lot…

  • Rolando ha detto:

    Così giudica Federico:

    “Trattasi di dottrine palesemente eretiche”

    Limito la mia considerazione al termine usato: “eretiche”.
    Filone di Alessandria, nato una decina abbondante di anni prima di Gesù e morto nel 40 c. dopo la morte di Gesù, ebreo come Gesù, ma che diversamente da Gesù il quale non ha scritto una parola, ha prodotto una enorme quantità di opere scritte in greco, lui proprio lui ci illumina molto bene sul termine “eresia” e l’aggettivo che ne deriva, usato appunto anche da Federico!
    Eresia altro non era ed è che una “Scuola” dove si insegna e si apprende. E, sempre Filone, sottolinea che di tali scuole ce ne erano (e ce ne sono, per fortuna!) tante, appunto perché in ognuna si insegnano argomenti diversi, ed anche opposti e contrastanti. Cioè “eretici” , propri di ogni “scuola”. Come dire “argomenti scolastici diversi e opposti”. Non sono quindi “filiali” di un’unica scuola! Cioè mi pare che lui tratti tutti gli insegnamenti come lavoro e prodotto umano da confrontarsi, non da emarginare ed escludere e scomunicare, bruciare, perseguitare. Il termine eresia, in lui, non è contrario a dogma. Come qui si fa.
    D’altronde lui stesso basa i suoi studi sulla LXX greca, lui ebreo alessandrino, quella LXX che era definita un autentico “letamaio” dal Giudaismo gerosolimitano.
    Ed era uno, Filone, che aveva rapporti con le autorità di Gerusalemme perfino tra la sua parentela!
    Che conosceva Pilato e tant’altri! Ma c’è un silenzio “strano” da parte sua….

  • Davide Scarano ha detto:

    Mi scusi: Giampiero.

  • GINO ha detto:

    Un anno di fiducia supplicans: esce padre farè e riporta nella falsa chiesa gli ex fedeli del piccolo resto. Le cioncè son fè.

    • Non è così ha detto:

      La via canonica e quella teologica non sono antitetiche, ma complementari!!!
      Papa BXVI si è fatto “maestro “ in questo!
      La ragione e la fede, guidate dalla Verità, non si contraddicono tra loro, non si prevaricano e non si annullano a vicenda, ma procedono insieme e si gratificano verso un unico “fine”!!! Se si inceppa qualcosa, da qualche parte, manca la carità!!!

      • Rolando ha detto:

        Fosse così, carissimo NON È COSÌ!

        “La ragione e la fede, guidate dalla Verità, non si contraddicono tra loro, non si prevaricano e non si annullano a vicenda, ma procedono insieme e si gratificano verso un unico “fine”!!! Se si inceppa qualcosa, da qualche parte, manca la carità!!!”

        Secondo me, sono parole senza prova alcuna.
        Niente annulla qualcosa.
        Quando un motore si inceppa, da qualche parte, in questo caso, manca qualcosa che non è carità, probabilmente proprio da parte di chi si ritiene in “Verità”. Non l’Amore della Verità, ma la verità dell’amore è, o almeno sembra, l’unico senso di questa vita in hac lacrimarum valle.

    • don z ha detto:

      Scusi sig. Gino….come fa padre Farà a portare in quella che Lei chiama “falsa chiesa” (alludendo minutellianamente alla unica e vera Chiesa Apostolica e Romana) se quella “falsa chiesa” lo ha scomunicato????????? E’ illogico, non le pare?

      • GINO ha detto:

        Carissimo don Z, è appunto questa illogicità di don farè che fa sconcertare don Minutella, il sodalizio e ogni uomo normoragionante. La domanda la deve porre al trio pepè : Cornet, Faret e Cioncet.

  • Giampiero ha detto:

    Noto quanto l’argomento sia capace di scaldare gli animi. Che ne direste se TUTTI evitassimo termini come SODOMIA e SODOMITI? Il linguaggio non è neutro.. Solo una questione di rispetto per le persone coinvolte.
    Sarebbe già un buon punto di partenza, no?

    • lL MATTO ha detto:

      Comprendo il suo invito. Ma, per pura curiosità letteraria, con quali termini italiani lei li sostituirebbe? Cordialmente.

      • Giampiero ha detto:

        OMOSESSUALITÀ e persone OMOSESSUALI li trovo abbastanza pertinenti. Certamente non userei GAY. Perché? Perché non trovo alcun motivo di orgoglio nell’avere un orientamento omosessuale. Come non trovo alcun motivo di orgoglio nell’essere orientati in senso eterosessuale. Su tutto il resto possiamo discutere.

        • Rolando ha detto:

          Caro GIAMPIERO, si può essere PERFETTAMENTE d’accordo del fatto di tirar via l’orgoglio per ogni fatto possibile in Natura!.
          Chi non lo fosse: questi “è” l’orgoglioso!

        • Rolando ha detto:

          Carissimo Giampiero, permettimi di esprimere un ulteriore pensiero a proposito dell’orgoglio comunque fuori luogo ed inopportuno per qualsiasi “entità di denari” che la Natura o il buon Dio ha distribuito a ciascuno di noi umani nel viaggio della vita.
          Leggendo un libro di Vito Mancuso, questi scriveva che comprendeva l’inclinazione degli omosessuali e degli etero sessuali, ma esponeva che non era in grado di “capire” quei molti uomini che hanno indifferentemente rapporti sessuali sia con donne che con altri uomini.
          Io mi chiedo se c’è qualcosa da “capire” nelle inclinazioni possibili in Natura o invece da prenderne atto non per ringraziare, ipocritamente, Dio per non essere come l’altro, ma per ringraziarLo sempre per come ci concede e ci conserva di essere istante per istante. “Qualunque cosa fate, fate tutto nel nome del Signore”, è scritto. A Lui il giudizio, la gloria e la nostra vita per sempre. Ciascuno cerca secondo le proprie inclinazioni sessuali le proprie soddisfazioni in questa vita già colma di dolori e di ogni specie di angoscie.
          Vae solis! Se due o tre van d’accordo perché dividerli, perché conficcare in loro la spada della divisione?
          Riflettiamo invece su queste parole, scoperte per caso in un’unica copia, da Poggio Bracciolini.
          Testi che la Chiesa cattolica romana aveva bruciati tutti nel suo “divino” furore, basandosi su Atti 19,19! E non solo i libri!
          O miseras hominum mentis, o pectora caeca!
          Qualibus in tenebris vitae quantisque periclis
          Degitur hoc aevi quodcumquest! NONNE VIDERE
          NIL ALIUD SIBI NATURAM LATRARE, NISI UTQUI
          CORPORE SEIUNCTUS DOLOR ABSIT, MENTE FRUATUR IUCUNDO SENSU CURA SEMOTA METUQUE?
          Dimmi è preferibile ed encomiabile quell’uomo giovane ed in forze che obbedisce all’ordine di uccidere bambini, donne, malati e vecchi operando in guerra o quello che fregandosene degli ordini assassini di Autorità di Potere assetate di sangue oltre ogni tragico limite di buon senso umano e civile, obbedisce al latrato della Natura della cosiddetta “concupiscenza della carne” fregandosene di dottrine che stanno portando al fallimento completo dei rapportiumani?
          Non ti sembra che proprio le dottrine religiose, che sempre hanno ostacolato le unioni matrimoniali e non con individui di dottrine religiose diverse siano sempre state la prima tragica causa di Male su quest’anno opaco? La prima causa di divisione in Natura?
          TANTUM POTUIT RELIGIO SUADERE MALORUM.

          • Rolando ha detto:

            Atomo opaco del Male (Pascoli, X Agosto).

          • Giampiero ha detto:

            Caro Rolando, quanto mi dici richiederebbe non poco tempo da dedicare alle mie possibili risposte. Hai toccato dei punti!… Mancuso non riesce a capire? Per capire il fenomeno, soprattutto odierno, basterebbe anche una non troppo approfondita analisi psico-sociologica. Il wokismo che si respira porta soprattutto i giovani a sfoggiare come status simbol il fatto, non tanto di essere, ma di dichiararsi liquidi e non binari… Ma limitiamoci alla mia semplicissima esortazione, tu condividi che evitare l’uso del termine SODOMIA al posto di omosessualità sarebbe opportuno? E ciò al di là delle opinioni di ognuno sul fenomeno in se? Partiamo da qui, sul resto potremo confrontarci strada facendo. Intanto ti auguro buone feste.

          • Rolando ha detto:

            Caro GIAMPIERO, evitare l’uso del termine sodomia?
            Più che d’accordo, ma perfettamente inutile!
            Questa inutilità già era chiaramente implicita nella mia opinione che non c’è niente d’andare orgogliosi in tutte le nostre inclinazioni naturali, capacità ed incapacità. Siamo servi inutili perché utili in Natura. Niente d’andare soggettivamente orgogliosi se il Padrone della parabola di Gesù ha affidato ad ogni suo dipendente dei valori diversi da gestire. È a Lui che renderemo conto. E a questo proposito, nella filosofia del partito farisaico degli ebrei ai tempi dello stesso Gesù, si dà il caso che fosse nota la parabola ed anche una interpretazione opposta. Viene premiato il servo che mette in sicurezza ciò che proprio il mondo degli affari (borsa) potrebbe mangiarti, derubarti! In questo caso ciò che conta sembra la scelta in sé del servo.
            Poi c’è il fatto che la distruzione di Sodoma, con tutte le concrete e verosimili probabilità storiche, nulla ha a che fare con l’omosessualità. Gli occhi dei segreti “messaggeri” (angeli) altro non erano che occhi di spie nemiche infiltrate e scoperte. Se il Signore (YHWH) avesse distrutto Sodoma per motivi di morale da sesto comandamento della tradizionale dottrina cattolica romana, o secondo uno dei quattro peccati, sempre dottrinali!, che gridano vendetta al cospetto di Dio, certamente la avrebbe distrutta per le inique, proposte offerte da un padre disumano ed immorale come Lot! Esempio più snaturato e “contronatura” degli inesistenti, in questo caso, pacifici omosessuali, o di quei maschi che si godono sia con maschi e con femmine naturalmente, cioè secondo gradite e gratificanti possibilità possibili in Natura!

    • Davide Scarano ha detto:

      Caro Sig. Gianfranco, se il linguaggio non è neutro perchè lo vuole depurare? L’espressione “sodomia” deriva dall’episodio narrato nel libro della Genesi. Quale male c’è ad ispirarsi alla Bibbia che per un credente è “parola di Dio”?

      • Giampiero ha detto:

        So bene da dove deriva il termine. È il mio approccio alla Scrittura che evidentemente sarà diverso dal suo.

        • Rolando ha detto:

          E con ciò è dimostrato che non può essere inteso che a modo proprio il linguaggio di Dio nei presunto suo libro ed in Natura.
          Questa è la base dell’ “autòs”. Se la ammetto in un altro è solo e perché necessariamente la fondo sulla mia.
          La bibbia di Dio o il Dio della bibbia?

          • Giampiero ha detto:

            Caro Rolando, io non ho detto nulla su quale sia il mio di approccio. Ho solo evidenziato che rispetto a chi mi dice va bene sodomia perché lo ha detto Dio sono agli antipodi.

      • Roberto ha detto:

        Il punto l’organo per cui si commette la sodomia atto contro natura .organò predisposto per eliminare gli scarti del nostro organismo e non per fare erotismo.Questo punto focale è da tutti nascosto e taciuto .

  • don z ha detto:

    …diciamo che “rotture” con eretici quali copti ed ortodossi (con cui le “rotture” sono ben altre e investono finanche questioni trinitarie) non sono un buon termometro per valutare l’andamento del magistero romano. Anzi, direi che forse fanno ben pensare.

    Per quanto riguarda le questioni interne alla Chiesa Cattolica (Romana), ossia le uniche che ci interessano, tolti alcuni contestatori individuali (tipo Muller, che rappresenta solo sé stesso e che sappiamo essere solo alla ricerca di una visibilità; o Sarah, che nel messaggio “incriminato”….invoca proprio Papa Francesco e ne riporta le parole), gli episcopati di tutto il mondo hanno finito con l’accogliere Fiducia Supplicans, riservandosi di applicarla o meno non essendo vincolante.

    Questo è proprio segnale di UNITA’ della Chiesa, che purtroppo taluni commentatori poco cattolici e molto politici, vorrebbero che fosse UNIFORMITA’, cosa che invece non è richiesta ed anzi sarebbe assolutamente nefasta (anche uno sprovveduto capisce che avere a che fare coi gay in Inghilterra è diverso da averci a che fare in Nigeria).
    Al fondo della vicenda, come si evince proprio dalle parole del card. sarah, c’è l’interrogativo: può esserci o non può esserci qualcosa di buono nella relazione tra due omosessuali e se invece si parlasse di coppie eterosessuali “irregolari”, tale da poter essere valorizzato al punto di riportare i peccatori sui giusti binari (come Fiducia Supplicans auspica)? Questa è la sfida con cui la Chiesa deve confrontarsi: per certe persone, tutto è perduto o c’è margine per “lavorare”?
    Tutto a posto, quindi, e un bell’impegno per il futuro. Possiamo trascorrere un Santo Natale sereno, pregando il Signore per come difende SEMPRE e senza aiuto di strilloni la sua Santa Chiesa.
    Un saluto cordiale e, se non scrivo prima, tanti cari auguri a tutti (in primis al titolare di questo prezioso blog).

    • Rolando ha detto:

      Parole e pensieri, umani e cristiani, saggi.
      “Questo è proprio segnale di UNITA’ della Chiesa, che purtroppo taluni commentatori poco cattolici e molto politici, vorrebbero che fosse UNIFORMITA’, cosa che invece non è richiesta ed anzi sarebbe assolutamente nefasta (anche uno sprovveduto capisce che avere a che fare coi gay in Inghilterra è diverso da averci a che fare in Nigeria).”.

      • Davide Scarano ha detto:

        Non sapendo quale significato viene attribuito alle parole, o meglio quale sfumatura rappresenti maggiormente il pensiero di chi scrive ricordo un versetto del Credo: “Credo la Chiesa, una, santa, cattolica ed apostolica”. La Chiesa è una, così come la verità rivelata ed il Catechismo poi i carismi (e le prove) sono differenti, come afferma S. Paolo.

        • don z ha detto:

          Infatti, proprio perché la Chiesa è UNA e SANTA, come Lei giustamente ci ricorda, è improprio parlare di divisione nella Chiesa (che rimane UNA al netto di chi sceglie lo scisma) e anche presumere che la Chiesa possa diffondere insegnamenti autorevoli che non siano santi.

          • Davide Scarano ha detto:

            Tra i mille esempi che potrei fare: la Chiesa del vescovo Ario era autorevole? Era Santa? Non credo che la Chiesa sia Santa sempre e comunque ma solo se è fedele a Cristo.

          • Rolando ha detto:

            Caro Davide Scarano, tu confondi la Chiesa Sposa di Cristo senza ombre e senza macchia con la Chiesa militante e peccatrice.
            DON Z ha ragioni da vendere in ciò. Essa è sempre UNA ed UNICA, inconsutile ed indivisa. Come la tunica di Gesù.
            Nessuno può scinderla, strapparla, diminuirla, offuscarla.
            Sicuramente Gesù conosceva il pensiero della memoria storica del libro di Enoc. L’ultima parola è riservata al Padre e neppure Gesù sa quale sarà e quando la pronuncerà.
            Al buon Dio sempre: GRAZIE e SÌ.

    • Lucia Frigerio ha detto:

      Caro Don Z, che immensa tristezza se all’interno della Chiesa abbiano tutti accettato Fiducia Supplians(ma non credo sia così, è tutto da verificare!).
      Mi permetto di ricordarle che in Levitico le unioni omosessuali sono definite da Dio abominio, che Sodoma e Gomorra sono state distrutte a causa di queste pratiche, ed anche in diverse lettere di San Paolo è indicato chiaramente che chi su ostina in certi peccati, tra i quali questo che attira i castighi di Dio è sicuramente compreso, non erediteranno il Regno dei Cieli. Come si possono benedire quindi, anche se in 10 secondi netti ed extra liturgia, coppie dello stesso sesso, oltre a quelle irregolari? E l’insurrezione di alcuni Vescovi(pochi a dire il vero a difesa della Verità) e di tutta la conferenza episcopale africana

      • Catholicus ha detto:

        Complimenti anche a lei, caro Luca Frigerio ( penso sia un valtellinese, o giù di lì, dai miei ricordi del tempo trascorso a Sondrio), ottime le citazioni, che gli impostori modetnisti ed i loro complici si guardano bene dal citare…per loro va bene soltanto ciò che piace al mondo ed al suo tenebroso principe, speriamo solo che gli sia lasciato il tempo di ricredrrsi, di ravvedersi. JHS !

  • Federico ha detto:

    Trattasi di dottrine palesemente eretiche; è certo che Nostro Signore manifesterà presto la sua giustizia nei confronti degli autori di queste abominazioni; i vicari di Cristo si comportano come quei servi della parabola che vedono che il padrone tarda. Secondo voi per chi Nostro Signore raccontò quella parabola? Questi individui, corrotti e perversi, credono di essere i padroni della messe; il loro destino è già stato predetto nel Vangelo e sarà rapido quanto neanche loro si aspettano.
    Quanto al fatto che le forze degli inferi non prevarranno sulla Chiesa, questa è verità rivelata. Ciò non significa affatto che i servi malvagi non siano insinuati in essa; ciò lo ha espressamente detto lo stesso Cristo a diversi santi. La garanzia di Cristo, essendo le sue affermazioni vere ed immutabili, è incompatibile con le teorie moderniste ed “evoluzionistiche” dell’attuale gerarchia. Ciò è ulteriormente confermato dalla decisiva circostanza che la Chiesa per duemila anni ha sempre presentato i medesimi insegnamenti, che sono appunto del tutto differenti dagli attuali sia nella forma che nella sostanza. La vittoria sulle porte degli inferi, promessa da Cristo, è riferita infatti espressamente alla “Chiesa” (che letteralmente significa “assemblea” dei fedeli) non ai singoli esponenti. Il primato del Papa è fondamentale ma si esprime nell’assemblea ed è finalizzato alla conferma ed al sostegno dei fedeli; fuori dell’ambito degli insegnamenti di Cristo, degli apostoli e dei loro successori tale primato si dissolve ipso facto. A tale proposito, il contrasto delle dottrine oggi insegnate con quelle della tradizione è non solo palese ma anche dichiarato. E’ di tutta evidenza che “l’interpretazione” che le attuali gerarchie applicano alla tradizione ed al Vangelo è solo apparente: togliere od omettere intere parti del Vangelo o degli insegnamenti della tradizione e dei Padri della Chiesa ha solo l’apparenza dell’interpretazione; ma nella sostanza è una modifica. Si tratta quindi di una menzogna nella sostanza e nella forma. E tutti i cristiani sanno chi è il padre della menzogna. Quindi il primato del successore di Pietro è vero; ma è altrettanto vero che lo stesso primato trae la sua base dalla fedeltà al Vangelo ed alla tradizione della Chiesa. Fuori di essa tale primato viene meno ed anzi si dissolve. Ora Bergoglio disprezza la tradizione e lo ha manifestato in mille modi; ciò comporta inevitabilmente che le sue teorie non seguono la tradizione, della quale non è più custode nè vuole esserlo. Circostanze particolarmente significative di questa rottura sono state, tra l’altro, il trasferimento della propria residenza e la cancellazione della menzione del titolo di vicario di Cristo; non si tratta affatto di umiltà, come alcuni (forse) ingenuamente affermano. Dovremmo dedurre che i predecessori non erano umili? Oppure che costui vuole apparire più umile degli altri? e come si concilia tale ostentata “modestia” con l’ormai innumerevole pubblicazione di sue autobiografie farcite di mediocrità. No. tali circostanze manifestano chiaramente la rottura con il passato e con la tradizione, che poi si sostanzia anche nella natura e nella portata degli insegnamenti totalmente difformi da quelli tramandati in duemila anni.
    Quindi è lo stesso Bergoglio a dichiarare che la tradizione costituirebbe un limite “pastorale” e se ne vuole distaccare; ma quando intende servirsi del suo primato per vendicarsi di chi non lo segue in questa strada, ecco che la tradizione torna a valere perchè fa comodo ai suoi scopi. In sintesi: la tradizione, secondo Bergoglio, varrebbe solo per i poteri che conferisce al successore di Pietro non per gli insegnamenti dei Padri della Chiesa. Ma cosa è più importante, il potere o la retta dottrina? La risposta è scontata: la retta dottrina. Perchè il potere è stato dato affinché servisse alla retta dottrina. In caso contrario si avrebbe soltanto un abuso del potere, distorto e pervertito. E’ chiaro a tutti che gli ordini impartiti da un vescovo ad un parroco per soddisfare desideri malvagi o vergognosi non possono e non devono essere seguiti. Orbene, Bergoglio continuamente afferma di essere solo il vescovo di Roma; ragion per cui non si vede come i fedeli debbano seguire i suoi insegnamenti che siano differenti da quelli presentati dalla Chiesa per duemila anni.

    • don z ha detto:

      Di quali “dottrine” parla? Fiducia Supplicans non introduce alcuna “dottrina”. Sia chiaro, per favore.
      E sia anche cortese nell’indicarci dove possiamo leggere di prima mano le dichiarazioni che Lei attribuisce al Papa. Grazie! Buona giornata.

      • Federico ha detto:

        Che significa bene-dire? Che significa benedizione? Che significa bene-dire coppie in situazione di pubblico scandalo o contro natura? Sì è mai visto un simile abominio nella Chiesa? Benedire una coppia (non un singolo, una coppia) che pubblicamente offende Dio le sembra conforme agli insegnamenti degli apostoli? Ma vogliamo scherzare??

        • don z ha detto:

          Attenzione: benedire non significa semplicemente bene + dire, come certi commentatori ignoranti e superficiali (se non interessati) cercano di far credere. La benedizione liturgica ha un significato un tantino più profondo. Il tema che forse lei non ha colto, però, è che Fiducia Supplicans indica il contenuto di queste nuove benedizioni (tra parentesi: non liturgiche, non sacramentali, ma ridotte a semplici “pii esercizi”) e quel contenuto presuppone il riconoscimento che la situazione della coppia non è conforme alla volontà di Dio (infatti si indica la benedizione come una preghiera a cui partecipa il sacerdote per chiedere aiuto perché sia fatta a volontà di Dio).
          Bisogna leggerli bene i testi e conoscere bene il contesto in cui si calano.

          • Federico ha detto:

            Lei sta inventando. Nelle Sacre Scritture la benedizione è solo quella che riguarda i fidanzati e gli sposi secondo la volontà di Dio. Quello che sta dicendo lei e le “dottrine” moderniste sono abomini. Non faccia il saputello e legga quello che le Scritture insegnano e non gli indottrinamenti eretici che vanno di moda. Benedizione da parte di Dio di coppie gay… Ma non si rende conto delle bestemmie che lei sta sostenendo? State sfidando la pazienza di Dio.

          • don z ha detto:

            Federico, le benedizioni sono sacramentali (e nel caso di fiducia supplicans c’è una benedizione non sacramentale, ma rientrante tra i pii esercizi): il Papa le regola come meglio crede. Lei non può questionare cosa dice il Papa appllenadosi alla Bibbia, sennò mi diventa luterano.

      • Federico ha detto:

        E come vuole definire le “dottrine”, spacciate per presunti doveri morali in ordine alle inoculazioni propugnate da prezzolati impostori? O la chiusura delle Chiese? Scusi, ma lei dove ha vissuto sino ad oggi?

        • Catholicus ha detto:

          Bravo Federico, bravissimo, quanno ce vo’, ce vo’. Parlare con simili provocatori è sicuramente tempo perso e fiato sprecato, ma contrastarli apertamente per il danno che stanno facendo alle anime è nostro dovere cristiano, dato che fanno da sponda agli impostori, reggono loro il sacco, per così dire. Meglio sarebbe non pubblicarli nemmeno, per evitare che possano far danni alle anime semplici, e fiduciose in chi non merita alcuna fiducia.

        • don z ha detto:

          Federico, Le spiego due cose che le saranno certamente utili: 1) qui non stiamo parlando di sieri ma di fiducia supplicans; 2) dire che inocularsi il siero sia un dovere morale non è una “dottrina”, ma una valutazione di merito che presuppone una dottrina e che si basa sulle evidenze che si hanno in quel momento. Per farle un esempio: se il papa dice che è giusto aiutare i poveri, esprime una dottrina; se il papa dice che, siccome è giusto aiutare i poveri, occorre aumentare le tasse per finanziare l’assistenza statale ai poveri, sta dando una opinabilissima indicazione di merito. Chiaro?

          • Federico ha detto:

            Indicazioni di merito ripetute e spacciate per dovere morale diventano dottrine; questo a lei è chiaro o finge di non saperlo?

          • don z ha detto:

            In tal caso lei dovrebbe assentire alla dottrina, data la solennità con cui lei ritiene che sia stata proposta…..

    • Mi spiace ha detto:

      Lei si sta sbagliando di grosso, è completamente fuori strada! Parla non da cattolico, ma da eretico-protestante, come il falso papa e tutta la sua cricca. Si ravveda, rispetti ed obbedisca ai veri Pontefici, ultimo dei quali Benedetto XVI.

    • Lucia Frigerio ha detto:

      Caro Don Z, che grande tristezza se all’interno della Chiesa è stata accettata da tutti Fiducia Supplicans(voglio sperare non sia così, è tutto da verificare!). Le ricordo sommessamente il Levitico, dove Dio definisce abominio il rapporto tra persone dello stesso sesso, che Sodoma e Gomorra sono state distrutte per questo peccato, e anche alcune lettere di San Paolo in cui chiaramente è detto che ciò commette ostinatamente questo peccato, ed anche altri, non ereditera’ il Regno dei Cieli. Ora, come si può benedire, anche se in 10 secondi netti ed extra liturgicamente, coppie dello stesso sesso, ed anche quelle irregolari? I richiami di autentici pastori, quali il Cardinal Sarah o il cardinal Muller alla Verità di sempre, e l'”insurrezione” della conferenza episcopale africana sono pura fantasia od il segnale invece che l’apostasia(di cui si parla nel Catechismo della Chiesa Cattolica) a discapito della Verità sia ora in piena attuazione e nel suo culmine?

      • don z ha detto:

        Fiducia Supplicans non dice di benedire il legame esistente nella coppia (quindi no dice di benedire l’unione tra le due persone) né tantomeno gli atti sessuali che quella coppia potrebbe praticare, ma la coppia, ossia le due persone. Se non ci fosse la conferma del precedente responso del card. Ladaria, il dubbio potrebbe esserci, ma dal momento che quel responsum è confermato, il dubbio non può esserci.
        Oltre a questo, se lei legge il documento con attenzione, inclusi i successivi chiarimenti, vedrà che lo scopo della benedizione (che viene ridotta a semplice pio esercizio: paragonabile al parroco che si associa a un gruppo di fedeli per recitare il Rosario) è quello di chiedere a Dio di aiutare le persone che costituiscono la coppia arrivino a vivere secondo la volontà di Dio stesso. Tragga Lei le conclusioni se con questo documento si vuole approvare qualcosa o no.

        • Federico ha detto:

          Lei sta inventando. Nelle Sacre Scritture la benedizione è solo quella che riguarda i fidanzati e gli sposi secondo la volontà di Dio. Quello che sta dicendo lei e le “dottrine” moderniste sono abomini. Non faccia il saputello e legga quello che le Scritture insegnano e non gli indottrinamenti eretici che vanno di moda.

          • don z ha detto:

            Io non sto inventando: sto ripetendo quello che c’è scritto lì dentro. Lei l’ha letta?

        • Lucia Frigerio ha detto:

          Se tante voci nella Chiesa, purtroppo non in Italia, si sono levate contro quel documento, sicuramente c’è in esso una grande dose di ambiguità. E, mi perdoni, la coppia è costitutivamente tale in quanto implica una relazione tra due soggetti, che altrimenti non sarebbero coppia. La virtù della prudenza, che la Gerarchia della Chiesa oggi pare non esercitare, era invece tenuta molto in considerazione da Benedetto XVI, il quale, a proposito di pastorale, esortava a guardarsi bene da certi gruppi, che volevano introdursi nella Chiesa per sovvertire il suo insegnamento di sempre sulla morale, pretendendo di essere inclusi ed accettati nonostante la loro condotta palesemente contraria alla Volontà di Dio sull’uomo. La vera umiltà è riconoscersi peccatori, tornare al Signore e ASCOLTARE la Sua Parola di Vita.

          • don z ha detto:

            Carissimo, condividendo appieno la tua ultima frase, riporto anche a te quanto scritto nel documento che critichi tanto:
            “La grazia di Dio, infatti, opera nella vita di coloro che non si pretendono giusti ma si riconoscono umilmente peccatori come tutti”.

          • stilumcuriale emerito ha detto:

            –Se tante voci nella Chiesa si sono levate contro quel documento, sicuramente c’è in esso una grande dose di ambiguità. —
            Questa è a parer mio la cosa più sensata che ho letto nei ben 50 commenti.

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