Il Prodigio Scientifico del Manto di Juan Diego, e della Madonna di Guadalupe. R.S.

14 Dicembre 2024 Pubblicato da

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, un amico fedele del nostro sito, R.S., offre alla vostra attenzione queste riflessioni su un’icona meravigliosa. quella della Vergine di Guadalupe. Buona lettura, meditazione e condivisione.

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Cuauhtlatoatzin: è il nome di Juan Diego prima del suo battesimo che ha ricevuto a 57 anni.
Il significato del nome nella lingua locale di allora è: “chi grida come l’aquila”.
L’aquila è il simbolo di San Giovanni evangelista: in Apocalisse 4, il riferimento biblico.
In Apocalisse 8,13 l’aquila grida: “Guai, guai, guai agli abitanti della terra al suono degli ultimi squilli di tromba che i tre angeli stanno per suonare!”
In Apocalisse 12,14 furono date alla donna le due ali della grande aquila, per volare nel deserto verso il rifugio preparato per lei per esservi nutrita per un tempo, due tempi e la metà di un tempo lontano dal serpente.Nel vangelo tra l’altro c’è una traduzione controversa che usa avvoltoi in luogo di aquile: Mt 24,28 e Lc 17,37, con le aquile che volano presso il corpo di Cristo (l’Eucaristia) a dare senso compiuto al detto citato da Gesù.

A Guadalupe la Madonna si mostra prodigiosamente nell’immagine di una donna prossima a partorire.

Lo fa mentre Juan Diego apre il mantello contenente un mazzo di rose fiorite a dicembre a oltre 2000 metri di quota!
Sulla tilma non c’è traccia di pittura (proprio come per la Sindone) su un tessuto d’agave rimasto inspiegabilmente integro per cinque secoli, mantenendo la temperatura umana di 36,8°C. C’è il prodigio delle numerose figure rilevate dal microscopio elettronico nell’iride della Madonna, che vede (le fotografa!) chi è là mentre compare la figura sulla tilma.
C’è il sorprendente apparire delle stelle sul manto della donna in corrispondenza del cielo di Città del Messico quella notte.
C’è anche il prodigio di quelle non raffigurate, ma che se ci fossero state porrebbero la costellazione del Leone sul grembo (il leone della tribù di Giuda), la Vergine sul cuore e la Corona Borealis quale simbolo regale sulla fronte!
C’è un ulteriore mistero: le stelle presenti sul manto della Vergine sono 46, proprio come il numero dei Papi dal successore di Clemente VII (regnante nel 1531) a Benedetto XVI. E il numero di stelle di ciascuna delle costellazioni tra quelle della tilma è pari al numero di Papi con un certo nome: Pio, Innocenzo, Benedetto, Leone… Un mistero grande. La conta si completa con l’ultimo dei 4 papi, tra il 1531 ed oggi, che hanno preso il nome di Benedetto, quattro come le stelle sulla tilma nella costellazione della croce del sud.Guadalupe è la trasposizione odierna di un termine in azteco: Coatlaxopeuh, “colei che schiaccia il serpente”.
Quindi l’aquila grida, la donna è nel deserto per un tempo, due tempi e metà di un tempo.

Oggi si invocano divinità pagane, come tra gli aztechi prima di conoscere Cristo.
Facciamo uno + uno… Siamo al culmine di un disegno divino che si compie in Maria? Maria Santissima dà carne al Verbo.
L’aquila grida. Le aquile si radunano presso il Santo Sacramento.
In un lampo la Rivelazione si compie, la Gerusalemme Celeste scende dal Cielo.
Gloria a Dio! E’ l’avvento di Nostro Signore, come promise all’ascensione.
I prodigi in Messico sono del 1531, dopo la sfida di Lutero (1517).
237 anni prima ci fu un altro prodigio Mariano, a Loreto. Era il 10 dicembre del 1294.

Oggi nel santuario di Loreto si trovano i muri della Santa Casa, ovvero il luogo dove con ogni ragionevolezza avvenne l’Immacolata Concezione e dove nove mesi dopo nacque Maria. Altri 15 anni e, sempre lì, fu la volta dell’Annunciazione. Nazareth è la località dove abitò per quasi trent’anni anni la Sacra famiglia, dal suo ritorno dall’Egitto all’inizio della vita pubblica di Gesù.

A Loreto la casa oggi visibile è solo parzialmente quella originale, essendo stata completata nei suoi muri e nel soffitto: la parte che proviene da Nazaret riguarda tre pareti su quattro, fino a circa 2 metri di altezza. I muri sono spessi 90 centimetri (cioè 2 cubiti amma pari a 0,45 metri) ed il perimetro interno, che delimita l’area calpestabile, dice di una stanza di 4,05 x 7,20 metri, ovvero 9 x 16 cubiti amma.

Si tratta di numeri interi e ben proporzionati in unità di misura ebraiche. Archeologicamente è una classica casa galilea di 2000 anni fa. La parte inferiore della Casa all’interno del santuario di Loreto è costruita con tecniche inusuali in Italia. Altra stranezza: è senza fondamenta, ma a Nazareth, all’interno della basilica dell’Annunciazione, ci sono le fondamenta corrispondenti per le misure. I mattoni e la loro modalità di produzione, collocazione ed unione non corrispondono nella parte bassa (realizzata nella cosiddetta “finitura nabatea”) alle tecniche usate per la parte di muro ad essa soprastante.

La Santa Casa non presenta segni che possano suggerirne una “scomposizione” in blocchi, ma si trova dove è oggi, dopo quattro o cinque (!) tappe intermedie, con le pietre “murate” con lo stesso tipo di malta usata 2000 anni fa a Nazareth. Sui muri sono presenti dei graffiti antichi di ambiente palestinese che indicano che per i primi pellegrini quello era luogo di culto.

La casa originale, come già spiegato, aveva solo tre pareti: la sua forma corrisponde perfettamente per dimensioni alla grotta di Nazareth (che ne costituiva la quarta parete). L’orientamento della porta (a nord) e della finestra (ad ovest) nella disposizione della casa nel santuario di Loreto, diverso da tutte le case della zona e illogico, ottimizza l’impatto con la luce e il freddo nella posizione che aveva a Nazareth (la porta a ovest e la finestra a sud).

Un testo prezioso per chi volesse approfondire è quello dell’ingegner Nanni Monelli “La santa casa a Loreto, la santa casa a Nazareth”.

Una raffica di domande sfidano la nostra curiosità: perchè la casa dovrebbe trovarsi proprio lì, a Loreto, sulla sommità del colle Prodo?

Se la casa è stata portata via mare, perchè ricostruirla lontano dal mare?
E perché costruirla in mezzo, proprio sopra, a quella che al tempo era la strada principale (e gli statuti comunali del tempo, ritrovati in varie città vicine, proibivano le costruzioni sulle strade o ne ordinavano l’abbattimento)?
In origine non era una chiesa: non ne aveva le dimensioni (troppo piccola), ne’ l’orientamento; presenta persino l’assurdità di avere l’apertura sul lato più lungo, mentre le chiese di solito ce l’hanno sul lato corto. Non ha proprio senso…
E se era una casa, perché costruirla con la porta e la finestra orientate in modo illogico rispetto alla luce (finestra ad ovest) e al freddo (porta a nord)? E perché usare per cementare i mattoni una tecnica non in uso in Italia?
E senza fondamenta poi… Se la casa fosse stata deliberatamente “smontata” dai crociati, poi prelevata, trasportata per terra e per mare e infine ricostruita, tale operazione al termine del 1200, con le strade ed i mezzi di allora, risulterebbe quasi impossibile.
Se tuttavia questo fosse stato fatto davvero, sarebbe ancora più inspiegabile che non ne risulti traccia da nessuna parte, considerando che l’eventuale impresario dovette impegnare con dovizia uomini e mezzi.
Gli studi di qualificati storici dell’arte, geologi, architetti ed ingegneri attestano che:
– non esiste nessuna costruzione coeva nell’ambiente marchigiano che somigli alla Santa Casa.
– non si trova nessuna autorizzazione alla costruzione risultante dai meticolosi atti catastali lauretani del tempo.
– le pietre che si trovano nella grotta dell’Annunciazione a Nazareth hanno la stessa origine geologica delle pietre dell’altare dei Santi Apostoli oggi all’interno della Santa Casa.
– le testimonianze documentano, dopo la traslazione (1291), la scomparsa di uno dei due altari un tempo esistenti a Nazareth.La casa si trova dove è oggi dal 10 dicembre del 1294, secondo la tradizione che la dice aver fatto tappa prima verso il mar Mediterraneo, presso la costa israeliana, poi in Illiria, a Tersatto, cioè Fiume, l’odierna Rijeka (1291) e poi a Loreto (1294). Le mura oggi a Loreto per tre anni e mezzo stazionarono a Tersatto (maggio 1291-dicembre 1294), scomparendo altrettanto stranamente di quando comparvero, tra lo stupore di chi lo attestò. Traslate nelle Marche non si posizionarono subito dove sono oggi, ma cambiarono almeno altre due posizioni, sempre attorno a Recanati e Loreto. Documenti del 1300 parlano finalmente della Chiesa di Santa Maria di Loreto: una bolla di Papa Clemente V, del 1310 e una sentenza del giudice di Macerata, del 1315.

Ciò indica che la Casa era considerata come un Santuario venerato e famoso. Un affresco scoperto a Gubbio negli ultimi anni del secolo scorso, risalente alla prima metà del XIV secolo, rappresenta la traslazione della Santa Casa da Tersatto a Loreto, dimostrando come pochi anni dopo la comparsa della Casa della Vergine fosse ritenuta un fatto certo.

Per lo scettico razionalista è difficile credere agli angeli e poi credere che gli angeli trasportino case e che una casa svolazzi tra Terrasanta, Dalmazia e Marche, senza risentire nemmeno degli atterraggi. Più facile pensare alla “donna” come una di noi nei suoi tanti meriti umani.
Ma qui la Casa è quella di tanti misteri dell’Incarnazione, dove ha abitato San Giuseppe, portata in volo dagli Angeli!
CHIEDE UN SALTO ANCHE A NOI: nella carne, ma in alto.
Per saltare in alto i piedi devono spingere molto forte verso terra, dove tenerli fermi. Bisogna abbassarsi per salire!
Questo permette di amare la Chiesa e di starci, ricevendo i sacramenti della Grazia, come ha voluto il Signore.
Il mistero è ancora tale e rifiutarne la sfida solo perché non si vuole credere all’onnipotenza di Dio, sorvolando, noi sì, sulle sfide alla ragione poste con semplicità dai fatti verificabili, è il solito limite di chi non vuole credere, credendosi più intelligente, razionale e scientifico di chi, più curioso ma non per questo ingenuo, prima si meraviglia, poi studia, si inginocchia e prega.

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21 commenti

  • il Matto ha detto:

    Ma … al di là, MOLTO al di là dell’esoterismo e della fede nei racconti di prodigi e relative elucubrazioni per confermarne la realtà, che cambia rispetto alla Vergine?

    E’ davvero salubre questo affannarsi a comprovare la fenomenologia soprannaturale RACCONTATA da chicchessia? E’ davvero opportuno questo bisogno di conferme “terrestri”?

    • marzio ha detto:

      Si, è necessario. Non lo è per chi SA. Ma chi CERCA lo fa anche nei segni esteriori. Per questo è importante la liturgia, la talare, il rito: perchè attengono al mondo visibile nel quale la massa si dibatte (poi ci sono i fortunati o graziati che “hanno avuto un incontro”). Ma chi non ha sentito alcuna voce né visto alcuna luce, ha bisogno anche di questo. Personalmente frequento la “messa in latino” proprio perchè ho bisogno di essere riconfermato nella poca fede che ho da quello che posso vedere, come dai silenzi che posso sentire. Se non avessi questi miei limiti, mi basterebbe anche una liturgia scipita, un parroco incapace e “in borghese”; anche un papa eretico mi farebbe un baffo: la bussola l’avrei nelle mie certezze. E’ per questo che Bergoglio forse non fa danni ai fedeli che sono già in contatto diretto con Dio. Ma per chi fa fatica a pregare qualcuno che non vede, è micidiale.

      • Davide Scarano ha detto:

        Caro Matto, certo che è opportuno cercare conferme “terrestri”. Molto si potrebbe dire a proposito. Partendo dal basso, cioè dalla nostra esperienza di vita: che senso ha digiunare per Quaresima o accettare “il Male” ovvero “la Croce” in nome di un Dio che non esiste ovvero consiste in una generica e vaga spiritualità? “Qualcosa” cambia se crediamo in un Dio onnipotente, altrimenti come spiegare umanamente la volontà di testimoniare la propria Fede fino al martirio? Joseph Ratzinger, poi divenuto Benedetto XVI, voleva spiegare e testimoniare la Fede cristiana, specie all’Occidente, intriso di scientismo, come incontro tra Fede e ragione. Non è stato compreso ed ascoltato abbastanza. Per parte mia osservo che il miracolo è insieme punto di incontro e punto di rottura tra Fede e ragione.

        • il Matto ha detto:

          🙏
          Ma se ci si crede veramente, che bisogno c’è di prove e segni?
          Ma poi: è vera fede quella che desidera prove e segni?
          Non credo se non vedo?

          • Altomare ha detto:

            Prima di credere, cioè di dare l’assenso dell’intelletto alle verità di fede, ho bisogno di “prove” che mi convincano della bontà della mia scelta. Ovviamente le “prove” di questo tipo non bastano, perché si può sempre pensare che sia tutto un imbroglio: ci vogliono anche quelle personali, più interiori. Ma le une e le altre si tengono insieme.

          • Davide Scarano ha detto:

            Mettiamola così: tu preferiresti ricevere una risposta del tipo “è così perchè è così” oppure “è così perchè..”. Io preferirei la seconda, anche se sono consapevole che la mia risposta non può che essere umanamente incompleta. Meglio offrire frammenti di verità, sia pure metafisica, che un semplice invito a credere, che, in quanto tale, troverebbe una folta concorrenza nelle mille voci che ci invitano a fare questo o quello. La ragione illumina la Fede e viceversa.

      • il Matto ha detto:

        Ricevuto 🙏.

        Mi permetta una domanda: i “segni esteriori” non sono già nella Liturgia della Natura? Un fiore, una nuvola, un ruscello, una farfalla, un soffio di vento, gli occhi di un bambino … tutto ciò non basta? Non è miracoloso? Forse perché li diamo per scontati ci lasciano quasi indifferenti? Abbiamo davvero bisogno dell’Eclatante?

        • Esdra ha detto:

          Dio conosce bene l’uomo, se ci guida con Segni, miracoli, guarigioni e liberazioni, è per incoraggiarci a restare saldi nella fede. Essa è una virtù donata da Dio ma che l’uomo deve coltivare, esercitare, preservare pura, con fermezza e volontà. Da ex ateo comunista posso testimoniare che i miracoli un pò mi turbavano, ma non volendo arrendermi all’evidenza, facevo di tutto per darmi spiegazioni pseudo razionali e dimenticare le domande che mi ponevano.
          Non bastano i miracoli a chi non vuole credere. Quando si dice sì a Dio si comprendono anche i segni che Egli ha fatto nella vita di ognuno o a cui si è assistito.
          La Tilma corrobora chi ha la fede, interroga chi non vuole scoprirla dentro di sé.

    • Giampiero ha detto:

      Io penso che se il Cielo ha messo a nostra disposizione del “materiale” al quanto refrattario ad ogni riduzionismo razionalistico una ragione ci sarà. La mariologia (che non è fine a se stessa ma a tutela della stessa cristologia) è vista come una spuria e dannosa
      appendice da asportare anche in ambito cattolico. Di fronte a tale deriva ben vengano le parole del grande teologo ortodosso Bulgakov : SENZA MARIA LA FEDE CRISTIANA NON DIVENTA UN ALTRO CRISTIANESIMO MA UN’ALTRA RELIGIONE.
      Un cordiale saluto.

  • Esdra ha detto:

    Inoltre gli gnostici massonici nella Chiesa hanno una visione dualistica della realtà, per essi bene e male si fronteggiano dal principio e per sempre. Pertanto non essendovi stato un peccato originale che possa spiegare l’origine della sofferenza,della morte e dell’ ingiustizia se il mondo è stato creato da un Dio buono a cui è estraneo il male, devono concludere che i peccati personali siano inevitabili, connaturati alla natura umana che fu più il risultato di un processo evolutivo ricco di imperfezioni che un disegno di Dio. In base a questa antropologia che si fonda sulla teologia gnostica si spiegano le accondiscendenze verso le perversioni sessuali, la comunione ai divorziati che non vivono in castità, la sostanziale equivalenza di tutte le religioni

  • Esdra ha detto:

    Lo pseudo razionalista Bergoglio, in realtà esoterista gesuita girato dall’altra parte, optò per la spiegazione dei Crociati. Infatti ciò fa il paio con la santificazione progressiva di Maria che non è l’Immacolata Corredentrice, ma la donna della porta accanto che si allontana dal peccato. In occasione del Presepe disse:”E voi mi direte: per forza! Sono la Madonna e San Giuseppe! Sì, ma non pensiamo che per loro sia stato facile: santi non si nasce, si diventa, e questo vale anche per loro.” La Chiesa da duemila anni afferma che la Θεοτόκος è stata preservata dal peccato originale ed è la sempre Vergine. Il fatto è che Satana è più umiliato dalle sconfitte che subisce da Maria Santissima che da Gesù Cristo. Per questo la pseudo chiesa bergogliana tende a sminuire il ruolo della Madonna, a provocare Dio con gli idoli, desiderando lo scatenarsi del castigo di Dio senza alcuna protezione per l’umanità.

  • R.S. ha detto:

    Le prove sperimentali di una realtà soprannaturale possono dipendere solo dalla Volontà dell’Essere soprannaturale di rivelarsi nella natura.

    Dal punto di vista del cristianesimo si tratta dell’Incarnazione del Verbo con ciò che ne consegue.
    Da questa rivelazione dipende la consapevolezza (per Grazia, di fede) che all’uomo è aperta la porta per diventare quello che non è più per natura, avendolo compromesso e corrotto a causa del peccato.

    Da una situazione oggettivamente di prigionia si può essere redenti unicamente da qualcuno che è libero, ma è libero nella stessa situazione (la carne) del prigioniero.

    Ciò premesso, le manifestazioni scientificamente inspiegabili che avvengono nella natura terrena sono segni della signoria superiore esistente sul creato. Gesù che cammina sulle acque ne è la sintesi più chiara.

    Tuttavia suggerisco un’ulteriore sfumatura per ridurre l’aberrazione del pensiero umano (corrotto nella sua purezza) che esige le prove sperimentali dei fatti.
    Questo è possibile senza ricorrere al miracolo, rimanendo con i piedi per terra e ragionando.

    Non tutto quel che sappiamo e crediamo è sperimentabile. Anzi: a monte del dato oggettivo rilevabile con uno strumento è necessario idearne (un’astrazione) la logica che regge la misura e ne precede l’esperienza.

    Un fisico (uno studioso della natura) non si limita alle dirette rilevazioni sensibili, perchè attinge a delle teorie ideate dal pensiero e prive di organi di senso. Il pensiero è soprasensibile, lo sappiamo tutti, in modo evidente in tante occupazioni di ogni giorno, offrendo riferimenti all’agire che sono immateriali eppure sostanziali come e più della materia che tocchiamo.

    E’ nota un’espressione attribuita a Lord Kelvin (quello dello zero assoluto, a -273,15°C, la temperatura minima TEORICA, mai raggiunta): “ne sappiamo più dell’elettricità che della sua teoria”.

    Dunque la realtà (l’Essere, l’Intero, l’Universo) sta molto più in là del nostro sapere pratico e sensibile, anche se è indubbio che con l’elettricità funzionano tante cose e si può restare fulminati. In un atomo (il fondamento della materia) lo spazio occupato dal nucleo (protoni+elettroni) è minimo a quello dell’intero atomo, inclusi gli elettroni. In pratica l’atomo è per lo più vuoto, ma lo scettico dice di credere solo a quel che tocca!

    Quindi noi conosciamo una parte e in quella i più superbi vorrebbero sapere tutto. Invece conosce di più chi riceve una sapienza del minimo del Massimo piuttosto di sapere il massimo nel minimo, rimpicciolendo in modo meschino gli orizzonti della facoltà umana di pensare.

    La conoscenza sperimentale è inevitabilmente relativa, mentre l’Assoluto (che non ha un perchè) fa capolino in tanti come? che ci interrogano e dei quali si può studiare il perchè. Comunque il reale e lo sperimentale non necessariamente coincidono e non è scientifico dirlo, salvo mentire o fare dell’ideologia. Non tutto ciò che sfugge ai sensi è inesistente!

    L’elettricità c’era prima che Volta e Galvani ne sperimentassero qualche manifestazione. I sensi sono lo specchio del mondo esteriore, mentre interiormente c’è la possibilità di visioni dirette, immediate.

    Si possono avere gli occhi e non vedere, perchè guardare non è lo stesso di vedere… Quel che i sensi captano è l’anima (psiche + pneuma) ad apprenderlo. E quanti errori, se ci si lascia abbindolare da falsi profeti dato che ogni verifica sulla nostra percezione sensibile passa attraverso le informazioni ricevute (oggi divenuta potente propaganda e capacità di manipolare le menti).

    Vedo il sole che gira attorno alla terra… La ragione ha accertato che è la terra a girare attorno al sole.

    Tornando all’uomo, non è Dio. Ma ne è capace, cioè può riceverne la manifestazione. Purtroppo può dirGli di no.

    Guadalupe e Loreto con Gustavo Rol c’entrano poco.
    Non è questione di sensitività, ma di sensibilità.
    Il Cielo commuove, ha compassione e consola l’esilio.

    • R.S. ha detto:

      Chiedo scusa per la grossa cantonata: nel nucleo ci sono protoni e neutroni. Il volume occupato dagli elettroni a completare l’atomo è per lo più vuoto.
      Immaginiamoci l’atomo come uno spazio grande come uno stadio da centomila posti e il nucleo un pallone… gli elettroni, come materia, sono meno del nucleo. Quindi l’atomo , la materia, è per lo più un’interazione di pochissimo “pieno” in un vastissimo “vuoto”. Sono tutt’oggi inspiegabili le modalità con cui nel nucleo stiano concentrate le cariche positive, bilanciate atomicamente da quelle negative ad esso collegate… pensare che c’è chi crede che sia tutto “per caso”…

  • Virro ha detto:

    La Guadalupana, che meraviglia!
    Non ci sono parole adatte per raccontare.
    Guardare, contemplare, pregare

  • giorgio rapanelli ha detto:

    Per la Madonna di Guadalupe nulla da dire. Solo che un ateo dovrebbe interrogarsi se è opera umana, oppure se è solo un intervento di Potenze Metafisiche (divine) riuscire ad ottenere risultati simili.

  • giorgio rapanelli ha detto:

    Chi conosce un po’ di Esoterismo non ha difficoltà a credere che esistano Potenze Metafisiche in grado di smaterializzare e materializzare di nuovo un corpo fisico solido. Abbiamo conosciuto il famoso Gustavo Rol di Torino, che faceva passare, lanciandolo contro un muro, un martello, da parte a parte. E’ magia? Sì, se si considera che un corpo fisico (di materia minerale) ha vibrazioni basse, mentre i corpi invisibili (tipo quelli degli angeli) hanno vibrazioni maggiori di quelli fisici. Si tratta di aumentare le basse vibrazioni elettromagnetiche dei corpi fisici e portarle al punto di fare scomparire il corpo fisico di materia. Per poi abbassare di nuovo le vibrazioni elettromagnetiche fino al punto di riportare quel corpo alle sue basse dimensioni fisiche, visibili quindi all’occhio di carne. Lo faceva Rol, lo hanno fatto altri con i loro corpi fisici e con oggetti vari.
    Qui, in provincia di Macerata, si vedono i dischi volanti partire dal monte Conero, o dal prospicente mare, per poi perdersi – sempre – nei Sibillini. Non sembra che siano stati visti ritornare indietro verso il Monte Conero… Magari hanno una “base per dischi volanti” all’interno dei Sibillini… Per cui, per entrare in essi, altro non fanno che aumentare le loro vibrazioni elettromagnetiche – superiori a quelle delle pareti dei Sibillini – penetrarle, per poi riabbassarle e fare riapparire il disco volante con il suo equipaggio. Le “apparizioni” di cui ho avuto esperienza avvenivano in questa maniera. Solo che allora non conoscevo la tecnica e rimanevo quindi “sorpreso”. Oggi ne rimarrei indifferente. E, karma permettendo, mi farei eliminare un tumore, facendolo mandare nella spazzatura.

    • Giampiero ha detto:

      Tra i fenomeni cosiddetti “parapsichici” e quelli para- mistici in senso stretto non vi è uno iato ma una soluzione di continuità. I primi sono da attribuire a un’alterazione dei processi psichici e il loro dispiegarsi anche nell’ambiente circostante. I secondi hanno una scaturigine che possiamo definire pneumatica, dove il soggetto è lo stesso Pneuma divino che in noi può trovare canali atti alle Sue manifestazioni e operazioni. Il cattolico G.A. Rol poteva realizzare cose straordinarie attuando in sé la necessaria disposizione soggettiva. In senso figurato ci diceva che doveva porsi a mò di grondaia, perché l’acqua proveniente dai “piani Superiori” potesse arrivare per suo tramite al nostro livello. Per quel che concerne il prodigio di Guadalupe qui entrerebbero in gioco tre soggetti, Maria, Lo Spirito Santo e juan Diego. Maria realizza il prodigio in virtù dello Spirito Santo cui è pregna, e lo consegna a J.Diego perché fosse messo a disposizione di noi tutti. Il segno di una Realtà Altra che ci strizza l’occhio mentre viene sottoposta al vaglio della nostra Scienza..

      • antea ha detto:

        G.A.Rol ??’ ma che sta dicendo…? Rol era un occultista, lasciatelo perdere !
        e i dischi volanti e alieni sono manifestazioni di demoni e nient’altro !

        • Giampiero ha detto:

          Possiamo criticarlo quanto vogliamo ma si è sempre definito un cattolico osservante.

  • giorgio rapanelli ha detto:

    https://www.youtube.com/watch?v=Gk-qWfoidd4
    Il Mistero della Santa Casa: leggenda o verità?