Per Grazia Ricevuta. Poemetto Mistico. Il Matto.
3 Dicembre 2024
Marco Tosatti
Carissimi StilumCuriali, il nostro Matto offre alla vostra attenzione questo saggio poetico…buona lettura e meditazione.
§§§
PER GRAZIA RICEVUTA
(POEMETTO MISTICO)
Dio crea gli elementi, miniatura del XIV secolo
Parigi, Biblioteca di Sainte-Geneviève
* * *
È una mattina d’Autunno. È appena sorto il Sole e son seduto nel bel mezzo del mio parchetto preferito. Sono solo. Sopra di me l’azzurro del cielo, tutt’intorno erba verde scintillanti di rugiada ed alberi dalle brillanti foglie gialle: bastano questi tre paradisiaci colori, respirati insieme all’aria odorosa e frizzante, per zittire ogni “mia” parola; per liberare la mente dalla “mia” mente, cosicché io perdo il senno e non son più “io”. Ed ecco: preceduta da profumi celesti scendere la Musa dei Matti.
Per Grazia ricevuta io sono specchio,
prima del pensiero la terra si specchia in me,
non è me ma io sono terra.
Per Grazia ricevuta io sono specchio,
prima del pensiero l’acqua si specchia in me,
non è me ma io sono acqua.
Per Grazia ricevuta io sono specchio,
prima del pensiero l’aria si specchia in me,
non è me ma io sono aria.
Per Grazia ricevuta io sono specchio,
prima del pensiero il fuoco si specchia in me,
non è me ma io sono fuoco.
Per Grazia ricevuta io sono specchio,
prima del pensiero l’erba si specchia in me,
non è me ma io sono erba.
Per Grazia ricevuta io sono specchio,
prima del pensiero la foglia si specchia in me,
non è me ma io sono foglia.
Per Grazia ricevuta io sono specchio,
prima del pensiero l’albero si specchia in me,
non è me ma io sono albero.
Per Grazia ricevuta io sono specchio,
prima del pensiero la nuvola si specchia in me,
non è me ma io sono nuvola.
Per Grazia ricevuta io sono specchio,
prima del pensiero il fiore si specchia in me,
non è me ma io sono fiore.
Per Grazia ricevuta io sono specchio,
prima del pensiero il mare si specchia in me,
non è me ma io sono mare.
Per Grazia ricevuta io sono specchio,
prima del pensiero il Delfino si specchia in me,
non è me ma io sono delfino.
Per Grazia ricevuta io sono specchio,
prima del pensiero la montagna si specchia in me,
non è me ma io sono montagna.
Per Grazia ricevuta io sono specchio,
prima del pensiero la stella si specchia in me,
non è me ma io sono stella.
Per Grazia ricevuta io sono specchio,
prima del pensiero lo smeraldo si specchia in me,
non è me ma io sono smeraldo.
Per Grazia ricevuta io sono un specchio,
prima del pensiero il falco si specchia in me,
non è me ma io sono falco.
Per Grazia ricevuta io sono specchio,
prima del pensiero il cielo si specchia in me,
non è me ma io sono cielo
Per Grazia ricevuta io sono specchio,
prima del pensiero tu ti specchi in me,
non sei me ma io sono te.
(come io non sono te ma tu sei me).
Per Grazia ricevuta io sono specchio,
prima del pensiero tutto si specchia in me,
non è me ma io sono tutto.
Verità limpida e lucente:
nell’Intima Essenza,
nel Centro Primevo
senza inizio e senza fine,
nella distinzione senza separazione,
il Tutto è Uno e Uno è il Tutto.
Per Grazia ricevuta, sono specchio creato ad immagine e somiglianza del Grande Specchio Creatore, perciò in me il ri-flettere è ri-creare: l’albero creato per me dal Creatore, necessita che io lo ri-fletta, e ri-flettendolo lo ri-crei.
Lo Specchio è la Coscienza, senza la quale il Creato resterebbe un’assurdità chiusa in se stessa. Così, il Creato riflesso nel Grande Specchio ed esteriore a me è anche interiore a me che non è più il solito “me” ma infinitamente di più: è il dissennato me co-creatore.
Il Grande Specchio Eterno è in me.
Immortale, io sono Specchio nel Grande Specchio.
Origene:
«Renditi conto di essere in piccolo un secondo mondo, e che in te sono il Sole e la Luna e anche le stelle».
Paracelso:
«Non vi è in cielo né sulla terra qualcosa che non esista anche nell’uomo, e Dio, che è in cielo, esiste anche nell’uomo, e i due sono Uno».
Taittirya-upanisad:
«Colui che è nell’uomo e colui che è nel sole è lo stesso. Quello è l’unico».
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Categoria: Generale
Caro il Matto,
molto bello, solo una precisazione (per capirci): Natura naturata o Natura naturans?
Carissima,
anche se claudicando, cerco di risponderti.
La distinzione “alloggia” nella mente duale che necessita della distinzione razionale assoluta e quindi della separazione: Creatore (naturans) e Creazione (naturata), caldo e freddo, giusto e sbagliato, accettazione e rifiuto e via dicendo. Ma nello Specchio della Coscienza che trascende il duale (e ovviamente il molteplice) come stanno le cose? È fatta salva la distinzione ma non la separazione. La pitagorica Y mostra l’origine del duale che nel contempo diverge dall’uno e converge nell’uno.
Sfruttando Orazio: “ab ovo” non c’è separazione e quindi “in media res” c’è relazione. La Coscienza integrata è quella che dalla divaricazione nel duale (e dallo sparpagliamento nel molteplice) risale all’uno (la conversione!) per poi ritornare al duale (e al molteplice) ma con ben altra consapevolezza circa l’Essenziale e il Contingente, la Causa e l’Accidente, l’Assoluto e il Relativo. E, starei per dire, circa l’Eternità e il Tempo.
Ma ore, essendo claudicante, è meglio che mi fermi. 😊
Mi spiace, sinceramente. ❤
Il fatto è che- a parte l’eccezione di Meister Eckhart, di Francesco, di Spinoza, ( e di pochi altri )- la teologia abramitica sembra mostrare un profondo sdegno per la natura- ritenuta, paradossalmente, creatura di Dio.-
Auguri 🧡.
🙏
Noticina: a me della teologia abramitica me ne cale proprio nulla. Io sto con Melchisedek a cui, non per nulla, Abramo paga la decima. Con buona pace dei giudeo-cristiani. Quello che dà fastidio è che il Cristianesimo non è di origine israelitica/ebrea ma divina, e nessuno mi convincerà che Dio è israelita/ebreo, tranne quello del Vecchio Testamento che non mi riguarda.
Melchisedek! Melchisedek è la pietra d’inciampo, proprio come Cristo!
In breve,
quello che nel targùm di Qumram viene letto come “uno degli Elohim” e anche “messia”.