Zuckerberg va da Trump in Florida. A Canossa…? Politico.
28 Novembre 2024
2 CommentiMarco Tosatti
Carissimi StilumCuriali, mi sembra interessante offrire alla vostra attenzione questo breve articolo pubblicato da Politico. Buona lettura e diffusione.
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Il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg si è recato mercoledì a Mar-a-Lago, dove ha incontrato il presidente eletto Donald Trump e i membri della sua futura seconda amministrazione.
Una persona direttamente informata ha riferito a POLITICO che l’amministratore delegato di Meta è stato visto con una grande presenza di sicurezza e di personale mentre si trovava nel club privato di Trump a Palm Beach.Su Fox News, il vice capo dello staff di Trump, Stephen Miller, ha confermato a POLITICO la presenza di Zuckerberg, affermando che “ha espresso molto chiaramente il suo desiderio di essere un sostenitore e un partecipante di questo cambiamento che stiamo vedendo in tutta l’America, in tutto il mondo, questo movimento di riforma che Donald Trump sta guidando”.
Anche un portavoce di Meta ha confermato l’incontro, affermando in un comunicato che Zuckerberg è stato “grato” per l’invito a unirsi a Trump a cena e a incontrare altri membri dell’amministrazione entrante. Il portavoce ha detto che: “È un momento importante per il futuro dell’innovazione americana”.
Negli ultimi anni Trump ha pubblicamente inveito contro Zuckerberg, criticando la sua decisione di donare centinaia di milioni di dollari per le infrastrutture elettorali nel 2020, che Trump ha definito un’interferenza elettorale. Trump ha più volte suggerito di imprigionare Zuckerberg e ha minacciato di farlo se quest’anno avesse speso altrettanto per le infrastrutture elettorali.
Negli ultimi mesi, però, entrambi gli uomini hanno lasciato intendere di essersi riavvicinati. In ottobre Trump ha dichiarato al podcast Bussin’ With The Boys di sentirsi meglio nei confronti di Zuckerberg, dicendo che era “bello” che questa volta “rimanesse fuori dalle elezioni” ed esprimendo gratitudine per il fatto che Zuckerberg lo avesse chiamato dopo l’attentato del 13 luglio a Butler, in Pennsylvania.
“Vedremo cosa ne verrà fuori”, ha detto Miller a Fox News a proposito dell’interesse che Zuckerberg ha manifestato per una collaborazione con Trump. “E Mark, ovviamente, ha i suoi interessi, ha la sua azienda e la sua agenda, ma ha chiarito di voler sostenere il rinnovamento nazionale dell’America sotto la guida di Trump”.
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Categoria: Generale
Mah…capisco le simpatie e antipatie personali, ma mi pare che la questione veramente rilevante siano le minacce fatte a suo tempo da Trump per qualcosa di analogo a quanto ha fatto Elon Musk a suo vantaggio a questa tornata.
O i supermiliardari che gestiscono informazioni e comunicazioni stanno rigorosamente fuori dalle vicende elettorali, oppure è gravissimo che uno venga minacciato e all’altro venga affidato un ruolo governativo.
Mi pare che questa debba essere la vera preoccupazione, altro che celebrare una “Canossa”. Anche perché non c’è nulla di strano che i grandi imprenditori facciano le fusa al politico vincente di turno. Business is business.
anziché chiedere perdono a Trump sarebbe cosa fatta bene se lasciasse parlare CHI pensa diversamente da lui