La Tesi del Papa Illegittimo, una Falsa Soluzione alla Crisi. Mons. Athanasius Schneider.

28 Novembre 2024 Pubblicato da 32 Commenti

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, offriamo alla vostra attenzione questo intervento di mons. Athanasius Schneider, pubblicato da La Nuova Bussola Quotidiana, che ringraziamo per la cortesia. Buona lettura e condivisione.

§§§

La tesi del Papa illegittimo, una falsa soluzione alla crisi

Le teorie sulla pretesa invalidità di Francesco offrono una falsa diagnosi sui mali della Chiesa e un rimedio anche peggiore. Se fossero vere si aprirebbe un vicolo cieco con gravi conseguenze per la salvezza delle anime, come spiega mons. Athanasius Schneider in questo scritto inviato a La Bussola.

In merito alle recenti polemiche sulla pretesa invalidità della rinuncia di Benedetto XVI e dell’elezione di Francesco, pubblichiamo un intervento, scritto per La Bussola da mons. Athanasius Schneider, vescovo ausiliare di Maria Santissima in Astana (Kazakistan).

***

Il principio guida più sicuro in tale questione cruciale per la vita della Chiesa dovrebbe essere la prassi prevalente con cui erano risolti i casi di una rinuncia o rispettivamente di una elezione pontificia presumibilmente invalida. In ciò si mostrava il sensus perennis ecclesiae.
Il principio della legalità applicato ad litteram o del positivismo giuridico non era considerato nella grande prassi della Chiesa un principio assoluto, poiché nel caso della legislazione dell’elezione papale si trattava di legge umana, e non divina.

La legge umana che regolarizza l’assunzione dell’ufficio papale o la dimissione dall’ufficio papale deve essere subordinata al bene maggiore di tutta la Chiesa, che in questo caso è l’esistenza reale del capo visibile della Chiesa e la certezza su tale esistenza per tutto il corpo della Chiesa, clero e fedeli, poiché tale esistenza visibile del capo e la sua certezza sono richieste dalla natura stessa della Chiesa. La Chiesa universale non può esistere per un tempo considerevole senza capo visibile, senza il successore di Pietro, giacché da esso dipende l’attività vitale della Chiesa universale, come per esempio la nomina dei vescovi diocesani e dei cardinali, nomine che richiedono l’esistenza di un Papa valido. Da una nomina valida di un vescovo dipende a sua volta il bene spirituale dei fedeli, poiché nel caso di una nomina episcopale invalida (a causa di un Papa presumibilmente invalido), ai sacerdoti mancherebbe la giurisdizione pastorale (confessione, matrimonio). Da ciò dipendono anche quelle dispense che solamente il Romano Pontefice può concedere, e anche le indulgenze: tutto ciò per il bene spirituale e la salvezza eterna delle anime.

L’accettazione della possibilità di un prolungato tempo della sedisvacantia papalis conduce facilmente allo spirito del sedevacantismo, un fenomeno settario e quasi-eretico apparso negli ultimi sessant’anni a causa dei problemi legati al Concilio Vaticano II e ai papi conciliari e post-conciliari.
Il bene spirituale e la salvezza eterna dei fedeli è la legge suprema nel sistema normativo della Chiesa. Per questa ragione esiste il principio del “supplet ecclesia” ossia della “sanatio in radice”: cioè la Chiesa completa ciò che era contro la legge, nel caso dei sacramenti, per esempio confessione, matrimonio, cresima, o gli oneri delle intenzioni delle Messe.
Guidato da questo principio veramente pastorale, l’istinto della Chiesa ha applicato il “supplet ecclesia” o la “sanatio in radice” anche nel caso dei dubbi di una rinuncia o di una elezione pontificia. Concretamente la “sanatio in radice” di una elezione pontificia invalida si esprimeva nell’accettazione pacifica e moralmente universale del nuovo Pontefice da parte dell’episcopato e del popolo cattolico, per lo stesso fatto che tale Pontefice eletto (presumibilmente invalido) era nominato nel Canone della Messa praticamente da tutto il clero cattolico.

La storia della Chiesa è una maestra sicura in tale questione. La più lunga sedisvacantia papalis durò due anni e nove mesi (dal 29 novembre 1268 fino all’1 settembre 1271). C’erano elezioni pontificie evidentemente invalide, ossia assunzioni dell’ufficio papale invalide: per esempio, Gregorio VI è divenuto Papa poiché ha comprato il papato con una grande somma di denaro dal suo predecessore Benedetto IX nell’anno 1045. La Chiesa Romana lo ha sempre considerato come Papa valido e persino Ildebrando di Soana, che poi divenne Papa San Gregorio VII, considerava Gregorio VI Papa legittimo. Papa Urbano VI era stato eletto sotto enormi pressioni e minacce del popolo romano. Alcuni cardinali elettori temevano per la propria vita. Tale era l’atmosfera dell’elezione di Urbano VI nell’anno 1378. Durante l’incoronazione del nuovo Papa tutti i cardinali elettori gli prestavano l’omaggio e lo riconoscevano come Papa nei primi mesi. Dopo alcuni mesi però, alcuni cardinali, specialmente francesi, cominciarono a dubitare sulla validità dell’elezione a causa delle circostanze di minaccia e della pressione morale che dovevano subire. Per questa ragione questi cardinali elessero un nuovo Papa che prese il nome di Clemente VII, un francese che scelse come sua residenza Avignone. Così cominciò una delle crisi più disastrose di tutta la storia della Chiesa, il Grande Scisma Occidentale, che durò quasi quaranta anni dilacerando l’unità della Chiesa e danneggiando fortemente il bene spirituale delle anime. La Chiesa Romana ha sempre riconosciuto Urbano VI come Papa valido, nonostante i comprovati fattori invalidanti della sua elezione.

Papa Celestino V ha fatto la sua rinuncia in circostanze di pressione e insinuazioni da parte del potente cardinale Benedetto Caetani, il quale gli è succeduto come Papa Bonifacio VIII nell’anno 1294. Una parte dei fedeli e del clero di quel tempo mai riconosceva Bonifacio VIII come Papa valido a causa di queste circostanze. Però la Chiesa Romana ha considerato Bonifacio VIII come Papa legittimo, perché l’accettazione di Bonifacio VIII da parte della stragrande maggioranza dell’episcopato e dei fedeli ha sanato “in radice” le possibili circostanze invalidanti sia della rinuncia di Celestino V sia dell’elezione di Bonifacio VIII.

Applicandola concretamente al caso attuale di Papa Benedetto XVI e Papa Francesco, l’ipotesi della rinuncia invalida di Benedetto XVI, e quindi dell’invalidità del papato di Francesco, si presenta propriamente come un vicolo cieco, un cul-de-sac.
Da undici anni la Sede Apostolica sarebbe de facto vacante, poiché Benedetto XVI non ha fatto nessun atto di governo, nessuna nomina episcopale o cardinalizia, nessun atto di dispensa, di indulgenze, ecc. La Chiesa universale sarebbe per questa ragione paralizzata nel suo aspetto visibile. Una tale presupposizione equivarrebbe in pratica al sedevacantismo.
Negli undici anni passati tutte le nomine di nunzi apostolici, di vescovi diocesani e di cardinali, tutte le dispense pontificie, le indulgenze concesse e lucrate da parte dei fedeli sarebbero nulle, con tutti i danni conseguenti per il bene spirituale delle anime (vescovi illegittimi, giurisdizioni vescovili invalide ecc.).
Tutti i cardinali nominati da Papa Francesco, sarebbero invalidi, cioè non-cardinali, e cioè la stragrande maggioranza dell’attuale collegio cardinalizio.

Un’altra ipotesi puramente teoretica: se Benedetto XVI fosse stato un papa estremamente progressista e quasi eretico e avesse rinunciato nel 2013 in circostanze simili a quelle avvenute allora (quindi avendo possibili elementi di invalidità) e poi fosse stato eletto un nuovo Papa di spirito assolutamente tradizionale. E questo nuovo Papa – eletto in modo presumibilmente invalido a causa della rinuncia invalida del predecessore e a causa dell’infrazione di alcune norme del conclave – cominciasse a riformare la Chiesa nel vero senso, a nominare buoni vescovi e cardinali, a emanare professioni di fede o pronunciamenti ex cathedra per difendere la fede cattolica. Certamente nessun buon cardinale, vescovo e fedele cattolico lo considererebbe un Papa illegittimo, chiedendo che lui rinunci e che il vecchio pontefice progressista ritornasse a governare.

Può anche capitare che tutti i cardinali nominati da Giovanni Paolo II e da Benedetto XVI muoiano; il collegio cardinalizio della Chiesa Cattolica sarebbe allora composto solamente da cardinali nominati da Papa Francesco, quindi da non-cardinali (secondo i fautori del pontificato invalido di Francesco); di conseguenza non ci sarebbe più un collegio cardinalizio, e nemmeno elettori validi, che potrebbero procedere ad una nuova elezione pontificia. La legge che dice che i cardinali sono gli unici validi elettori del Papa è in vigore dall’XI secolo ed è stata promulgata dal Romano Pontefice, perciò solamente un Romano Pontefice è competente a cambiare la legge in vigore e promulgare una norma che permetterebbe di avere altri elettori tranne i cardinali. Nel caso possibile della morte di tutti i cardinali nominati prima di Papa Francesco non sarebbe possibile eleggere validamente un nuovo Pontefice. La Chiesa si troverebbe in un vicolo cieco, senza uscita.

L’ipotesi per cui Benedetto XVI sarebbe stato l’unico Papa valido, e quindi Francesco sarebbe un Papa invalido, contraddice non solamente la provata e sensata prassi della grande tradizione della Chiesa, ma anche semplicemente il buon senso. Inoltre, si assolutizza l’aspetto della legalità, cioè della legge umana (le norme della rinuncia e dell’elezione pontificia) a detrimento del bene delle anime, poiché si creerebbe una situazione di incertezza sulla validità di atti di governo della Chiesa e con ciò si andrebbe contro la natura visibile della Chiesa, accostandosi anche implicitamente alla mentalità del sedevacantismo. Si deve seguire la via tutior (la più sicura) e l’esempio della prassi della grande tradizione della Chiesa.

Si deve rinnovare la fede che il timone della barca della Chiesa, anche in situazione di massima tempesta – a causa per esempio di un Papa eterodosso –, è saldo nelle mani del Signore e che questa tempesta è relativamente breve nell’ottica delle grandi crisi nella bimillenaria esistenza della Chiesa militante.

§§§

Aiutate Stilum Curiae

IBAN: IT79N0200805319000400690898

BIC/SWIFT: UNCRITM1E35

ATTENZIONE:

L’IBAN INDICATO NELLA FOTO A DESTRA E’ OBSOLETO.

QUELLO GIUSTO E’:

IBAN: IT79N0200805319000400690898

Condividi i miei articoli:

Libri Marco Tosatti

Tag: , ,

Categoria:

32 commenti

  • Giovanni ha detto:

    Il problema generale ecclesiastico è la mancanza di fede. Non in tutti naturalmente. Ciò riduce l’ amministrazione della Chiesa a una continua ricerca di compromessi, forse persino peggiori di quelli in uso in politica. Gli effetti si vedono chiaramente ed è ovvio che procedendo su questa via si passa al servizio dell’avversario. Due le strade : ritorno alla Fede o parusia per spazzare via questo scempio.

  • Terminus ha detto:

    ÇA SUFFIT SCHEINDER !
    Pourvu que les discussions sur le statut de François ne fassent pas perdre de vue les conclusions qu’il faut bien tirer de son pontificat ainsi que les résultats qui mettent en cause le salut éternel des âmes, surtout de celles qui vont se mettre à croire que, comme l’a dit François à Singapour :

    ” Toutes les religions sont un chemin pour arriver à Dieu… Il n’y a qu’un seul Dieu et chacun de nous a un langage pour arriver à Dieu. Certains sont sikhs, musulmans, hindous, chrétiens, et ce sont des chemins différents. »

    Un commentateur américain : François a achevé sa mission
    https://onepeterfive.com/pope-francis-mission-accomplished/
    Pape François : Mission accomplie
    Extrait :
    ”Nous avons ici le chef de 1,390 milliard de catholiques dans le monde, le pape infaillible, le successeur de saint Pierre, qui lance dans une conversation informelle à la vue du monde entier l’idée que nous n’avons pas besoin de l’Église catholique « pour arriver à Dieu ».

    ou en résumé sur
    https://gloria.tv/post/RnGabLgmf1VT39YApTjzN8p9w

  • Donna ha detto:

    Forse Monsignor Schneider dovrebbe accorgersi che anche questo atteggiamento chiamiamolo di “resistenza passiva”sta già creando molte perdite di anime. Le anime di chi va dietro alla visione del mondo insegnata da Bergoglio e anime che si allontana ora da tutto ciò che è chiesa perché schifate da questa accettazione silenziosa e passiva di chi non ha avuto e non ha il coraggio di dire la verità e prendere posizione.
    Si è vero con la tesi del papà illegittimo tutto ciò che Monsignore descrivere probabilmente succederebbe, ma c’è da chiedersi se questo sarebbe peggio ,forse no.

  • carmelo spinelli ha detto:

    grazie, avevo intuito, visti itoni accesi che leggo altrve

  • carmelo spinelli ha detto:

    non vedo piu’ il mio commento..problemi tecnici o altro ?

  • carmelo spinelli ha detto:

    se e’ vero che la teoria che Benedetto sia stato ultimo papa valido, bisogna riconoscere che i dubbi siano stati creati da ratzinger stesso… che senso ha affermare ” il papa è uno solo ” senza specificare chi sia ? vestire di bianco, usare la stessa firma…sapendo i dubbi che giravano e lui conosceva ?
    dimissioni sotto ricatto ? ha sminuito la sua carica piegandosi
    motivi di saluite ? è sopravvissuto qualche mese
    cmq dividenso il munus dal magisterium, sembra di sentire Rhaner: dstrutturare la figura del papa lasciandogli solo l’immagine ma senza magistero

  • luciano ha detto:

    L’ipotesi per cui Benedetto XVI sarebbe stato l’unico Papa valido, e quindi Francesco sarebbe un Papa invalido, contraddice non solamente la provata e sensata prassi della grande tradizione della Chiesa, ma anche semplicemente il buon senso. Inoltre, si assolutizza l’aspetto della legalità, cioè della legge umana (le norme della rinuncia e dell’elezione pontificia) a detrimento del bene delle anime,
    Direi sintesi perfetta

    • andreottiano ha detto:

      Avete perso… Sapete solo cambiare solo discorso.

      Ma ormai è inutile.

      La pietruzza rotola e il gigante dai piedi di argilla che cercate di difendere verrà abbattuto.

      Il problema, ovviamente, non è Bergoglio. E’ più grosso.

  • Enrico Nippo ha detto:

    Ah … molto bene …

    La divisione e la confusione continuano ad imperare.

  • miserere mei ha detto:

    Sembra incredibile, ma è così: la volontà è quella di eludere il problema.

    Benedetto XVI non ha abdicato e la sua declaratio risulta palesemente e astutamente manipolata.

    Non c’è nulla da ascrivere al caso o ad errori.

    Ciò detto, ogni altra argomentazione risulta elusiva.

    Piaccia o non piaccia.

  • Luigi ha detto:

    PROBLEMI DI VISUALIZZAZIONE SITO.
    Buongiorno, è da alcuni giorni usando sia Crome che Firefox ci sono problemi di visualizzazione con il sito. Immagini che si allungano che rendono la pagina principale quasi illeggibile, commenti che non si vedono e poi ogni tanto riappaiono …
    Grazie

  • Luigi ha detto:

    La senzazione è di trovare parole generiche in questa intervista al bravo Vescovo. Molto più documentata, precisa e logica la prima risposta di Padre Giorgio Maria Faré al suo conoscente-amico Vescovo Schneider. Come riferito da Padre Giorgio Maria Faré si conoscono bene dal 2008.

  • OCCHI APERTI! ha detto:

    Un intervento, con ogni evidenza, volto al bene vero delle anime e a dissipare le nuvole nere create da certo sedevacantismo imperante, oggi anche assurdamente di provenienza laica e acattolica, grazie alla furbissima operazione commerciale del “Codice Ratzinger”…

    A questi “parti” dell’era covidiota, si oppongono con carità e chiarezza – come vaccino spirituale! – le parole del Vescovo kazako.

    Ottima e doverosa pubblicazione.

  • GINO ha detto:

    Infatti lui le sta risolvendo tutte.

  • Fantasma di Flambeau ha detto:

    Tachipirina e orante attesa.
    Con rispetto per Sua Eccellenza: a un certo punto se ne hanno le meningi strapiene della prudenza clericale.
    Tre domande, più una sottintesa se vuole, poi ciascuno alla sua coscienza e tutti infine al giudizio di Dio.
    Intanto che i buoni pastori aspettano dal Cielo a mani giunte dodici legioni di angeli e un Papa cattolico.

    – Ha presente cosa, sulla fede di “Pietro”, si insegna ogni giorno nelle parrocchie a grandi e piccini?

    – Abito e titolo a parte, Lei ha/avrà mai qualcosa in comune con i vescovi della chiesa sinodale?

    – Bisogna peccare di immodestia e ricordarLe catechismo e dottrina sull’indefettibilità della vera Chiesa?

    A proposito di religione prossima ventura e già presente.
    https://www.youtube.com/watch?v=ogh5GdfY9g0
    Il video in cui il nuovo predicatore ufficiale di Bergoglio, similes cum similibus, parlava di “ipotetici” rapporti omosex tra Gesù e i discepoli e tra Gesù e Lazzaro è stato rimosso/fatto rimuovere. I ranocchi semibolliti rischiavano di svegliarsi.
    https://www.youtube.com/watch?v=yHLcE6MjpG8
    In compenso, digitando “fra Roberto Pasolini” adesso ai primissimi posti c’è una perla di oralità degna di Freud.

  • Luigi ha detto:

    La prima parte della risposta a Mons. A. Schneider di Padre Giorgio. Risposta interessante.

    • miserere mei ha detto:

      Tesi: “una cosa così grave (il pontificato illegittimo a causa di un conclave invalido) non può essere vera”…

      Come no?! Lo dicevano anche del vaccino: è impossibile che faccia male, lo dice la scienza, lo dice lo Stato, lo dice il Papa (è un atto d’amore).

      Convinti ancora tutti di questo (s)ragionamento?
      La verità è a maggioranza?
      Se la maggioranza è schiacciante allora la verità è certa?
      In un’epoca di manipolazione pura delle coscienze?!

      Dai, ditelo anche voi: non regge.

      • Rolando ha detto:

        Certamente che la verità non è a maggioranza.
        Certamente che la verità non è neppure a minoranza!
        Allora dov’è mai la verità?
        È come l’araba fenice?
        O piuttosto è istruttiva la stessa semantica del termine greco ed evangelico “aletheia”? Parola composta da alfa privativo, senza, e lethe, dimenticanza?
        E chi tra gli umani è “senza dimenticanza? Nessuno. E chi lo nega è il primo balordo ingannatore di sé ed altrui.
        Bisogna che ritorni sempre, come scriveva anche Agostino, ciascuno dentro di sé. E lì cercarla senza la superbia di aver conosciuto tutto il “Dio Ignoto” cioè di averLo vinto e prigioniero in tasca. Senza la superbia di pensar di imporre il proprio traguardo raggiunto in nome del Dio di cui ci si crede “convinti” dal momento che nessuno può neppure dire di “conoscere” un proprio simile. Omnis homo fallax . Convinti, cioè legati non liberi!

      • Rolando ha detto:

        Nel libro “Vita di Adamo ed Eva”, un testo ritenuto del I sec. d.C., dove il peccatore Adamo fa penitenza per quaranta giorni immerso nelle acque del Giordano, e sostenuto da una ferma speranza, esclama: “Forse Dio avrà pietà di me” (Vit. Ad. 4,3).
        Al confronto di tale speranza tutto il resto è superbia della mente, degli occhi e della carne.

  • Anna Laura Giraudo ha detto:

    Come sempre, in Italia si gira intorno al problema per arrivare a un nulla di fatto. La tesi sopra esposta è falsa e tendenziosa per una serie di buoni motivi: 1) se si ascoltasse la dichiarazione verbale di Papa Ratzinger, si noterebbe chiaramente la parola “commissum”, poi ingannevolmente cambiata in “commisso” dai cardinali: se si conosce in un po’ di latino, si saprà che commissum significa misfatto. Papa Benedetto XVI dice che si deve ritirare per un misfatto dei cardinali; 2) è strano che un Papa abdicatario continui a girare in talare bianca e a impartire benedizioni apostoliche; 3) dire che il problema principale della Chiesa cattolica è il marcio del Vaticano non deve in alcun modo impedire la constatazione dei due suddetti dati di fatto, che invito a smentire con chiare e inconfutabili controprove.

  • Esdra ha detto:

    In realtà le preoccupazioni di Monsignor Schneider sono ben poco spirituali. La salvezza delle anime è messa in pericolo molto più dalle eresie della chiesa edificata sull’uomo che non dalla mancanza di un Papa. Inoltre c’è una contraddizione di fondo nel suo discorso. La supplenza infatti sarebbe intermittente, funziona se il Papa illegittimo è riconosciuto, (ma da chi è sotto minaccia della Junta?) non funziona se il Papa è assente. O bella allora anche il sacramento dell’ ordine senza Papa si annulla? E il matrimonio? Quindi il Papa non è il Vicario ma l’alter ego di Gesù Cristo?
    Altro errore: Si può sanare una costruzione abusiva se edificata su suolo pubblico? No di certo, e così non è sanabile il sopruso della mafia di San Gallo perché compiuto per abrogare il Vangelo di Gesù Cristo, destrutturare il suo Corpo Mistico. Non certo per una questione di norme umane destinate a cadere col tempo o per sete di potere come con Bonifacio VIII. I massoni, neognostici modernisti hanno preso il potere con il golpe finale, preceduto da molte picconate già prevedibili nei documenti del CVII. A me sembra che Schneider sia molto impreparato ad affrontare la crisi dell’ apostasia, profetizzata da Cristo, San Paolo, il Catechismo C.C. e si preoccupi troppo della struttura gerarchica di cui Satana si sta facendo beffe

  • Patrizia Giannotti ha detto:

    I Cardinali e Vescovi dovrebbero riconoscere che Bergoglio è il Falso Profeta di Apocalisse . Dovrebbero accettarlo , perchè l’ Anticristo è vicino a manifestarsi . Gesù invierà la grande Pentecoste Universale : l’ Avvertimento. Allora capiranno . La Vergine Maria e Gesù stanno parlando al mondo attraverso messaggi dati a persone , a mistici . Ma non c’è un cardinale o Vescovo che ritiene veri e credibili questi messaggi che provengono dal Cielo . Probabilmente anche questo deve avvenire . Allora ” Chi salverà la Chiesa? Non pensate ai sacerdoti, non pensate ai vescovi e ai religiosi. Sta a voi, laici. ” Fulton J Sheen

  • Rolando ha detto:

    Parole sagge:

    “Si deve rinnovare la fede che il timone della barca della Chiesa, anche in situazione di massima tempesta – a causa per esempio di un Papa eterodosso –, è saldo nelle mani del Signore e che questa tempesta è relativamente breve nell’ottica delle grandi crisi nella bimillenaria esistenza della Chiesa militante.

    Anche se il prossimo papa eletto imporrà a sé il nome “sospetto” di Francesco II.

  • Gilda ha detto:

    Nella società moderna “liquida” si liquefa anche il Diritto senza battere ciglio. Del resto in questi ultimi anni stiamo vivendo questo processo nella società laica.
    Forse sarebbe il caso di fare memoria della relazione che ha contraddistinto le forme giuridiche romane e la teologia cristiana. Basti ricordare la fecondità del termine “persona” divenuto centrale per la riflessione cristologica e trinitaria.

Lascia un commento