Su un quotidiano oggi ho letto questa definizione per il sito Onlyfans: “Fenomeno oscuro”. In realtà è tutto chiarissimo e, almeno per me che lo denuncio su tv e radio da anni, piuttosto facile da spiegare: Onlyfans è un sito che integra il triplice reato di induzione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione in associazione a delinquere con “agenzie” che nei vari territori adescano ragazze da usare come meri strumenti per generare denaro da prestazioni sessuali a pagamento.
I Calippo tour, chinotto tour e similari menate sono sistemi adottati da questi papponi (perché non sono agenzie, ma papponi con villa in Romania come nel caso dell’italianissimo Ice Boy che prima si bullava sui social e ora ha fatto perdere le sue tracce) per ampliare a dismisura il giro della clientela delle ragazze, grazie allo spazio mediatico ottenuto. Mi dedico da anni alla questione Onlyfans per una ragione cruciali: le trasmissioni a cui ho partecipato hanno sempre sottolineato i lauti guadagni delle ragazze definendo questo “un lavoro come un altro” e sono migliaia le giovani finite in queste trappole. Solo ora si comincia a parlare di “fenomeno oscuro”, finalmente.
Per anni però si è lasciato intendere che per le nuove generazioni (cioè per le nostre figlie) il “sex working” fosse una delle tante professioni che una donna può intraprendere, anzi assai più remunerativa e quindi più attrattiva di altre professioni che necessitano magari anni di studio. Perché una ragazza avrebbe dovuto scegliere di fare il medico, l’avvocato o la commercialista se a diciotto anni poteva prendere una scorciatoia e lanciarsi su Onlyfans facendo un sacco di soldi? Se ponevi il problema della libertà che va sempre associata alla dignità, veniva additato come bigotto moralista. Ora finalmente si sono tutti accorti del “fenomeno oscuro” e c’è chi parla di vera e propria associazione mafiosa che minaccia la vita stessa delle ragazze.
Francesca, 19 anni, ha detto chiaro e tondo a La Zanzara che teme di essere uccisa. E pochi ricordano che Carol Maltesi venne assassinata e fatta ritrovare a pezzi proprio da chi le gestiva il profilo Onlyfans. Ora è il momento di dare una spallata decisiva al cortocircuito logico che vedeva nel sex working un percorso di emancipazione femminile. No, è pura violenza dell’uomo sulla donna su cui lucrano nello specifico il sito Onlyfans, i papponi delle “agenzie” alla Ice Boy e infine un sistema mediatico che per anni ha costruito ascolti con conseguenti massicci introiti pubblicitari esaltando le gesta delle ragazze nei vari Calippo Tour raccontandoli come percorsi di libertà femminile, quando erano in tutta evidenza forme di schiavitù che lasciano queste giovani con una marchiatura a vita, sfruttate e umiliate nella loro dignità da maschi senza remore.
Ora è il momento di scoperchiare questo pentolone e mostrarne fino in fondo il contenuto nauseabondo che in troppi in tv hanno finto di non vedere. Portano la responsabilità di aver indotto migliaia di giovani e giovanissimi a credere in Onlyfans come nelle “agenzie” che gestiscono le ragazze. A diventare miliardari e multimilionari sono stati solo i papponi, ora si comincia a capire a che prezzo, pagato tutto dalle ragazze. Chiudete Onlyfans, caro governo Meloni ora serve un decreto legge che renda ufficialmente inaccessibile il sito in Italia (so che i blocchi in teoria si aggirano, ma sarebbe comunque un messaggio potente, un no chiaro e netto allo sfruttamento delle donne).
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La settimana scorsa ho invitato, durante una mia partecipazione a La Zanzara, a provare a intervistare qualche “agente” di Onlyfans per capire come la mia denuncia da anni della violenza contro le donne insita in questo sito che dal 2022 voglio far chiudere sia basata su fatti reali e non “moralistica”. Giuseppe Cruciani e David Parenzo apparivano riluttanti, la loro trasmissione come mille altre anche in tv in cui ho solitariamente combattuto contro quello che loro chiamano “sex working” ha sempre esaltato la “libera scelta delle donne”.
Poi però hanno scoperto Francesca, 19 anni, sfruttata proprio da una di queste “agenzie” che ora proprio alla Zanzara ha detto che teme per la propria vita. Una delle tante che provano a uscire dal giro e vengono minacciate. Calippo tour, Chinotto tour, Sexy roulette: per mesi il sistema mediatico ha raccontato questa vergognosa tratta di ragazzine con la musica allegra di sottofondo, una sorta di neomozartiana narrazione alla Così fan tutte. Solo ora lo stesso sistema si accorge che qualcosa non va, si accorge di un vero e proprio regime di padroni maschi che dalla Romania gestiscono questo mercato di carne femminile e si fanno chiamare “agenzie”. Poi fanno la giornata contro la violenza sulle donne.
Prima la puntata su quanto è bello ed emancipante per le ragazze fare i soldi su Onlyfans, poi il segno rosso in faccia per dire basta ai maschi che abusano del corpo femminile. Senza capire un cazzo, mai. Senza accendere il cervello e immaginare che quelle ragazze che si vendono hanno dietro un padrone che ci fa i soldi sopra. Cruciani durante la puntata con me ha provato a teorizzare anche il valore del lavoro “del magnaccia”. Argomentazione durata poco. Credo che finalmente dopo anni di denunce, qualcuno si stia rendendo conto che avevo totalmente ragione.
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La grande maggioranza è davvero convinta che questo sia il migliore dei mondi possibili.
E, quando intravede il verminaio sotto la pubblicità, si gira per riflesso condizionato (dal portafogli).
Però c’è ancora un fondo di senso di giustizia, verità, e finanche onore.
Spesso dissimulato, nel mondo alla rovescia, dietro la maschera cinica della provocazione.
Parenzo invece lo aspetto al contrappasso della maratona (42,195 km) del lingere terram.
Cruciani e Parenzo: attenti a quei due!