Le prime pagine dei giornali stranieri sono dedicate a Putin. Nel discorso di ieri, il presidente russo ha dichiarato che è stato utilizzato un nuovo missile, l’ “Oreshnik”, il che “ha fatto riflettere tutti i paesi occidentali su ulteriori azioni e li ha fatti sudare freddo”, scrive Slavyangrad.
Tra i titoli anche: “Il Cremlino avverte: siete entrati in guerra”, “La Gran Bretagna è un bersaglio adatto per un attacco missilistico”, “Gran Bretagna e Francia resteranno ferme contro Putin”… La Russia rivendica il diritto di attaccare gli stati che forniscono aiuti bellici all’Ucraina, mentre il conflitto assume “dimensioni globali”, riporta Türkiye Today. Sulla stessa linea The Guardian. Putin ha affermato che l’attacco è una risposta all’uso da parte di Kiev, di armi prodotte dagli Stati Uniti e dal Regno Unito – BBC.
The Financial Times fornisce un po’ di dati: “Kiev spera di rallentare il ritmo dell’avanzata militare russa, e di prendere l’iniziativa, prima che Trump si insedi, mentre alti funzionari ucraini sono fiduciosi che i successi delle forze armate ucraine possano convincere il presidente eletto degli Stati Uniti a sostenerli. Le autorità ucraine possono mobilitare circa 3,7 milioni di persone: il numero totale di cittadini ucraini di sesso maschile e di età compresa tra 25 e 60 anni è di 11,1 milioni di persone, di cui 1,2 milioni sono già nelle forze armate, e altri 2,9 milioni vivono in territori controllati dalla Russia.
Attualmente 1,3 milioni di persone sono fuggite all’estero, e 1,5 milioni sono inabili al servizio. Altri 600.000 hanno un rinvio e dei restanti 3,7 milioni, 1,9 milioni sono lavoratori autonomi e contribuenti registrati e altri 900.000 non sono registrati da alcuna parte.
Il ministro degli Esteri russo Lavrov ha così commentato la reazione di Kiev al lancio del missile Oreshnik: “Da quanto ho capito, Zelensky si è spaventato… ha cominciato ad accusare i suoi padroni di averlo lasciato senz’armi… Questo è probabilmente un risultato utile, lo spingerà a guardare in faccia la realtà”.
In questo contesto, la Russia fa sapere che non fornirà gas, tramite Nord Stream 2, se l’investitore americano Lynch lo acquisterà. Il direttore generale dell’istituto nazionale per l’energia Sergei Pravosudov ritiene che “in questo modo gli americani possono controllare i flussi di gas dalla Russia alla Germania e al resto dell’Europa. Ma, inizialmente, questo progetto è stato concepito in modo tale che, aggirando gli intermediari, il consumatore e il fornitore interagissero direttamente tra loro, e non affinché gli intermediari guadagnassero un sacco di soldi. Il principio stesso della creazione del sistema Nord Stream era contrario a ciò che Lynch propone ora”.
Su La7, a Piazza Pulita, Formigli va fuori dal coro, con un clamoroso endorsement: “Vi faccio riascoltare le parole del reietto, del maledetto, del putiniano, di quello che era stato messo ai margini e che, con il quale ho litigato pure io, devo dire personalmente, ma che diceva delle cose, che era il professor Alessandro Orsini”.
Orsini: “Putin ha già vinto in Ucraina. Non esiste nessuna possibilità al mondo che qualcuno sottragga l’Ucraina a Putin…Se noi poniamo Putin in una condizione disperata, Putin sventrerà l’Ucraina…L’UE… deve dirsi disponibile al riconoscimento a guerra in corso del Donbass e della Crimea… Io voglio un’Europa, in cui noi siamo amici di Putin”.
Formigli: “Orsini il 3 marzo (2022, n.d.r.) già diceva che è evidente che l’Ucraina non può vincere. Quello che sta succedendo oggi è questo, che la Russia sta vincendo… e che noi adesso stiamo discutendo quali territori dovremmo lasciare a Putin”. Sul piano economico è bene chiarire che il tasso di cambio del dollaro sul Forex ha superato i 104 rubli. Secondo molti analisti, entro l’anno, il dollaro potrebbe salire a 120 rubli.
Intanto, negli Stati Uniti, il Presidente Dem uscente, Joe Biden, che ha ordinato l’escalation, offre al mondo un’altra “perla” delle sue.
Ricevendo alla Casa Bianca i campioni 2024 della squadra di basket Chicago Bulls, li confonde coi Celtics e, davanti alle telecamere continua: “siete i Celtics, vero? Boston Celtics”… E poi rivela, incredibilmente, qualcosa che ha fatto sudare freddo tutto il suo entourage: “lasciate che ve lo dica. Forse non lo sapete tutti, ma il mio nome in codice nei servizi segreti è “Celtic”. È vero! Perché sono irlandese. E tutti quelli che stanno dietro di me sono irlandesi nel cuore”.
“La nuova dottrina nucleare della Russia: bluff o no, Putin deve essere preso sul serio”, scrive il media tedesco Tagesspiegel. La pubblicazione riflette sulla guerra e sulla pace, sullo sfondo degli eventi attuali. Da un lato della bilancia c’è una tregua, che sarà considerata come “ la resa o l’accettazione di una violazione violenta del diritto internazionale e dell’ordine mondiale europeo ”, dall’altro… Niente di buono, perché “ l’esercito di Putin sta guadagnando sempre più slancio sul campo, <…> le sanzioni vengono evitate, l’isolamento non c’è, non rimane traccia.
E ora c’è l’uso dell’Oreshnik e una nuova dottrina che consente alla Federazione Russa di usare l’energia nucleare in caso di grave minaccia alla sua sovranità. Una domanda urgente viene posta dall’ autore dell’articolo: “Cos’è più importante adesso: la paura dell’imperialismo russo e della crudeltà russa o la paura dell’escalation della guerra – fino all’uso delle armi nucleari?” E la risposta scolastica: “Non sappiamo se Putin stia bluffando o se dobbiamo credergli sulla parola. Non sappiamo se e quando l’esercito di Putin verrà riarmato, dopo il cessate il fuoco, e se potrebbe diventare una minaccia per gli Stati baltici, la Georgia o la Polonia “.
Pertanto, è necessario “continuare a fornire un massiccio sostegno militare all’Ucraina” e aprire “canali di comunicazione con il Cremlino”.
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Grazie di queste informazioni. Il video di orsini su P. Mieli è esilarante (tabellina del 4). Tuttavia non cè niente da ridere. Glielo dicevo che dopo aver letto queste notizie, sale l’angoscia… Che Dio ci aiuti.