Assurdo: Francesco “Scomunica” i suoi Oppositori e così Abusa del suo Potere Papale. Joachim Heimerl.
23 Novembre 2024
12 CommentiMarco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, padre Joachim Heimerl, che ringraziamo di cuore, offre alla vostra attenzione queste riflessioni sul comportamento di papa Bergoglio. Buona lettura e condivisione.
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Assurdo: Francesco “scomunica” i suoi oppositori e così abusa del suo potere papale.
Di p. Joachim Heimerl von Heimthal
Può il Papa scomunicare i suoi oppositori?
Se ora rispondi a questa domanda con un cenno della testa, vorrei dirti: no, ovviamente non gli è permesso farlo, e certamente non gli è permesso farlo solo per sbarazzarsi di critici impopolari.
Probabilmente ora obietterete che il Papa, in quanto successore di San Pietro, ha ricevuto da Cristo il potere di legare e sciogliere e può usarlo a suo piacimento.
Ma anche questo è un errore, perché Pietro ha ricevuto questa forza innanzitutto come forza positiva e non come forza negativa; In altre parole, fa sempre parte della sua missione pascere il gregge di Cristo e non serve in alcun modo a “escludere” nessuno da quel gregge.
Questo certamente non è il caso se non vi è apostasia, cioè se non si allontana dalla fede in Cristo, o – e questa sarebbe un’altra possibilità che potrebbe essere giustificata biblicamente – se non vi è alcun caso grave di fornicazione o di incesto (cfr. 1 Cor. 5, 5).
Ma c’è anche un’obiezione a questo, cioè che l’uno o l’altro si è separato dal gregge di Cristo, per esempio ha causato uno scisma, per esempio sostenendo che Francesco non è il papa legittimo. La persona, quindi, non apparterrebbe più alla comunità della Chiesa, e lo stesso Papa non farebbe altro che affermarlo imponendo la scomunica.
Ma anche qui starei attento, perché NESSUNO che condivide la fede della Chiesa può allo stesso tempo separarsene, nemmeno per una semplice opinione (non è altro) che Francesco non sia il Papa legittimo. Invece questa opinione è libera per tutti, e Francesco non è il primo papa a doversi confrontare con una simile opinione – giustificata o meno.
In altre parole, mettere in dubbio la legittimità di un singolo papa NON è ovviamente una forma di apostasia, NON un’eresia e NON uno scisma.
Ciò, invece, esisterebbe solo se qualcuno negasse l’autorità del papato nel suo insieme, cosa che i critici dell’attuale papa all’interno della Chiesa non fanno affatto. Al contrario: professano tutti pienamente la fede cattolica. Essi però – giustamente – respingono gli insegnamenti eterodossi dell’attuale Papa e mettono in dubbio anche la legittimità del suo pontificato, il che non è bello, ma non è certo un “crimine”, come piace sostenere a Roma.
Insomma: la “scomunica” non giustifica questo, e certamente ancor meno se si considera che lo stesso Francesco è ben lungi dal compiere scomuniche giustificate. Invece ha elevato ad alte cariche palesi eretici e spesso li ha onorati con la dignità cardinalizia. Egli ha benevolmente trascurato addirittura del tutto il – vero -scisma dei vescovi tedeschi.
Solo questo dimostra che la scomunica non è un mezzo spirituale, ma puramente politico di questo Papa, che egli usa come meglio crede. – Purtroppo i Papi hanno sempre fatto così, trasformando alla fine la scomunica in una “gag ricorrente”.
È lo stesso con Francesco, che con le scomuniche dei suoi critici alla fine non fa altro che confermare tutti coloro che lo vedono come un ridicolo “dittatore” sulla cattedra di Pietro, come qualcuno che sogna ancora il sogno obsoleto dei papi, cioè il sogno dell’illimitatezza. Potrebbe.
Questo sogno indusse molti papi a ricorrere alla scomunica, solitamente abusando della loro autorità spirituale.
L’esempio più famoso è Gregorio VII, che scomunicò il re Enrico IV nel 1076.
Anche in questo caso si trattava della legittimità del Papa e, in particolare, del desiderio di Gregorio di affermarsi contro Enrico. L’obiettivo era quello di porre il potere del Papa al di sopra di quello del (futuro) Imperatore Romano, e questo funzionò almeno in questa unica occasione: Enrico IV si pentì pubblicamente a Canossa nel 1077, e Gregorio lo liberò a malincuore dal bando.
Nel corso dell’Alto Medioevo, i papi applicarono questa pratica sempre più spesso, anche se con sempre meno successo. La scomunica divenne presto un’arma spuntata a cui nessuno si sottrasse, degradando i papi a zimbello. Quasi nessun re fu risparmiato dal bando e quasi nessuno se ne preoccupò.
Oggi non è diverso, e nel migliore dei casi gli iperpapalisti prendono sul serio le azioni punitive arbitrarie di Francesco. Per tutti gli altri, invece, sono al massimo come una scommessa all’ippodromo.
Nel frattempo, non c’è più bisogno di dubitare della legittimità di Francesco per essere puniti in modo estensivo da lui. È sufficiente professare la fede della Chiesa (e non la fede privata del Papa) per incorrere in una sanzione corrispondente. Questo può significare “rimozione” dall’ufficio di vescovo e sacerdote e/o scomunica.
Di esempi ce ne sono a sufficienza, e nel frattempo si è portati a considerare le persone colpite come profeti che, come tutti i profeti, subiscono persecuzioni, o come martiri senza sangue.
È un paradosso, ma sotto Francesco la “scomunica” è diventata una sorta di sigillo di approvazione per i cattolici integerrimi. L’arcivescovo Viganò, ad esempio, ha definito la sua come un “onore”, non suscitando obiezioni ma un silenzio fin troppo eloquente.
Ma sia come sia: “scomunicare” i credenti è sempre stata un’idea assurda, e probabilmente c’è voluto un assurdo pontificato per rendersene conto.
Probabilmente starete pensando che sarò sicuramente il prossimo ad essere colpito da questa sanzione del Papa. Ma state tranquilli, non è questo il punto. Se Francesco resterà papa ancora a lungo, un giorno si parlerà solo di chi non ha ancora scomunicato e, se fossi in voi, diffiderei di queste persone, soprattutto se sono “cardinali”.
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Categoria: Generale
Dio perdona tutto a tutti, ma proprio tutti, tutti ( cfr Papa Francesco ) ma J. M. Bergoglio no . Questa è la differenza.
La scomunica in Italia nuoce in virtù del Concordato e del Codice Penale. Non è possibile continuare a dir messa in pubblico a coloro che siano colpiti da scomuniche e/o riduzioni allo stato laicale senza subire processi penali.
Si è giunti al paradosso che le norme create per difendere la Chiese dagli attacchi esterni siano divenute la salvaguardia di chi la vuol distruggere dall’interno. Ma costoro non hanno fatto i conti con il Padreterno
S
bergoglio come fa a scomunicare che non è neanche prete
Con el mayor respeto, pero con la máxima claridad, por el honor de la Santa Madre Iglesia Católica. Deje de decir necedades, Don Heimerl. Ignora usted la lucha de las investiduras, en definitiva la lucha por la libertad de la Iglesia, que llevó a SAN GREGORIO VII A EXCOMULGAR JUSTÍSIMAMENTE A ENRIQUE IV? BASTA!
Qué clase de Teología e Historia de la Iglesia ha aprendido usted?
Bergoglio ha conseguido una cosa, verdaderamente diabólica, ha conseguido obscurecer las mentes de tal manera que los mismos católicos dicen las barbaridades jamás oídas. Y todo esto por cegarse en reconocer como “verus papa” a un impostor. Está clarísimo que si Jorge Mario Bergoglio fuese Sucesor de San Pedro, Dios Nuestro Señor le hubiera asistido con LA GRACIA DE ESTADO QUE NO FALTÓ NUNCA NI AL MÁS INDIGNO DE LOS PONTÍFICES ROMANOS. CUÁNTO MENOS AL GLORIOSO SAN GREGORIO VII! PORTAE INFERI NON PRAEVALEBUNT.
Viganò non riconosce né l’autorità né la legittimità del papa. Si è messo lui in posizione scismatica, quindi eretica. Condivide la stessa fede? Come dire “la pace nel mondo”. Non si può valutare la fede staccandola dall’operato, come fanno i protestanti.
Tuttora eluso il punto, si risponda alle seguenti domande:
1-la declaratio di Benedetto XVI del 2013:
a) CERTAMENTE manipolata nell’edizione scritta rispetto al discorso pronunciato dal Santo Padre;
b) CERTAMENTE fuorviata nelle traduzioni nelle varie lingue e clamorosamente in tedesco;
c) CERTAMENTE addomesticata dal titolo aggiunto nell’AAS pubblicato)
può aver determinato l’esecuzione di un conclave non validamente indetto?
2-dato che munus e ministerium NON sono sinonimi e che l’UDG prevede la situazione creatasi nel 2013,
Benedetto XVI potrebbe essere stato in sede impedita?
3-il Papato è sempre una peculiarità della Chiesa e nessuno che ami il Papato vuole uscire dalla Chiesa, che è Sposa di Cristo e Suo Corpo Mistico, nonché il Popolo di Dio. Il problema è che un’accezione “demokratica” del “popolo di Dio” aggiunge criteri non evangelici (come la verità a maggioranza, i criteri assembleari ed elettivi), quando invece in un corpo (mistico e non) anche un banale dolore all’alluce riguarda l’intero corpo. Ciò premesso, è chiaro che il problema non è nè il Papato, né l’interpretazione che ne starebbe dando Francesco, bensì il seguente quesito:
-siamo certi che Francesco sia il Papa?
4-qualora Francesco (anche se fosse stato il migliore dei santi) non sia il Papa, tutti i suoi atti sono invalidi, inclusi i concistori e la nomina dei cardinali post 2013. Perciò, appurato dopo indagine canonica che questa eventualità non è una fantasia, ma la realtà di fatto:
-è chiaro che al prossimo conclave entreranno nella cappella sistina soltanto i cardinali pre 2013, cioè solo coloro a cui compete, nei limiti di età previsti?
Le mie risposte, alla luce delle informazioni attualmente emerse, ignorate dalla maggioranza, taciute da chi le teme ed eluse da chi non vuole approfondire per ragioni molto diverse, sono:
SI – SI – NO – SI
Se qualcuno avrà la carità di confutare credibilmente le ragioni che sostengono queste risposte, ringrazierò e cambierò idea.
A dire il vero Bergoglio non ha mai scomunicato i suoi critici. Ha scomunicato quelli che non lo riconoscono come legittimo Papa. Questi, dal momento che non lo riconoscono come legittimo Papa non vedo perché dovrebbero lamentarsi….
Non si è scomunicati se si mette in dubbio la legittima elezione ma se si nega l’autorità del papato. Come si fa a scindere il papato dalla persona? Quando c’è un processo di beatificazione o canonizzazione non si tiene conto anche del papato oltre che della persona?
Finalmente !!! Anche se solo “en passant”, un chierico si decide a sottolineare che è Gv 21,15-17 e non Mt 16,17 a :
1) comandare l’istituzione del Papato ;
2) nel contempo, indicare qual è il compito che per volontà di Dio gli è assegnato.
Se si riflettesse su questo, risulterebbe chiaro che :
a) l’inizio dei guai della ecclesia, peraltro inevitabili, va retrodatato di un migliaio di anni rispetto ai tempi di Bergoglio (e dei suoi cinque o sei predecessori più immediati) ;
b) il superamento dei guai di cui sopra si comincerà ad intravedere solo se e quando da parte del clero si comprenderà che dopo mille anni, finalmente, ci sono i mezzi tecnologici che consentirebbero al Papa di fare il possibile per dare alle diocesi Pastori che, avendo la Fede di Pietro, siano idonei a pascere le pecorelle.
Angelo Busico, Duronia, CB.
Aggiungo : chi merita biasimo e’ anche chi lo ha GIUSTIFICATO e ha cercato di trovare qualcosa di buono in ciò che dice e fa . Concorrendo così a renderlo un po’ credibile . Ecco costoro sono i PEGGIORI VILI . E normalmente appartengono a Movimenti ecclesiali o Fraternità . Normalmente commissariati . Così sperano clemenza . Invece calcinculo e disprezzo da parte di chi hanno ingannato .
Ciò che più assomiglia alla situazione attuale sono le due scomuniche subite da Sant’Atanasio. L’antipapa cadrà, e con lui tutti i tiepidi che lo hanno sostenuto.
È quando?
Quanfo cadrà? E come?
Se nemmeno più palesi scandali e copertute sono sufficienti!!!
Fosse stato Benedetto….. apriti cielo!
A quando uno scisma vero? Almeno si separerà grano e zizzania!