Un Collage in Forma di Orrore. Benedetta De Vito.
18 Novembre 2024
7 CommentiMarco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, la nostra Benedetta De Vito offre alla vostra attenzione, con giusta, santa indignazione e ironia, questo collage di orrori grandi e piccoli appena colti nella nostra società e nella Chiesa, un mazzetto di funghetti belli velenosi…Buona lettura e condivisione.
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Pensavo, in questa domenica d’incanto, che, già tende la manina guantata alla nuova settimana, alle tante nuvolose e brutte notizie che, in volo, leggo sulla rete o che mi vengono mandate da fidi amici come il mio buon Marco di Firenze sul Vaticano e dintorni. Ho letto, ad esempio, che una suora benedettina (oh che cosa direbbe il Santo Abate di Norcia, mi dico, e tremo per lei…) che porta il nome della grande santa di Avila, va presentando il suo libro dall’equivoco titolo di “Siamo tutti diversi!” che, indovina, indovinello, sdogana il mondo queer e lei, che si dice suora di clausura (ma è su tutte le reti e va girando per il mondo, alla faccia della clausura!) ne dice davvero di tutti i colori, sbandierando la sua teologia femminista e arcobaleno.
Dolorosamente, chiedo perdono a Dio e penso, che suor Teresa starebbe meglio dietro la grata del suo convento catalano a pregare e a meditare sui Novissimi. Lo stesso, e lo dico in tutta umiltà, consiglio al nuovo predicatore della Casa Pontificia, Pasolini, che ha fatto intender che il centurione evangelico e il suo servitore potessero essere… sì, avete capito. Ah, e pure Davide e Gionata, nella Bibbia. Che Dio lo perdoni.
Altra notizia: leggo che è stata approvata la nuova Messa Maya. Oh che bello dai chiamiamola come le praline di cioccolato MandM, così è ancora più moderna. E basta con il vecchiume! La MandM prevede danze tribali per meditare e donne adibite alla concelebrazione. Dai, ho anche io un’idea per diventare ancora più pop: perché non schieriamo sull’altare, invece del Crocifisso (che già vedo scomparso su molti altari) le bambolette mascotte del Giubileo con gli occhioni manga disegnate da un certo Simone Legno, uno alla moda, che si occupa anche – ma che carino, dai! – di oggettini sessuali.
Ma che bello. Come è inclusiva questa chiesa della Pachamama! Intanto, nei seminari, gli anziani sacerdoti tutti sessantottini e modernisti, si lagnano perché i giovanissimi vogliono tornare alla Santa Messa Tridentina, agli odiati “pizzi della nonna”, al latino. E io dico, evviva i giovani: hanno ragione! E torno a invitare Monsignor Rino Fisichella a togliere di mezzo le orride bambole pellegrine del Legno e a distribuire, come vogliono i seminaristi reazionari e noi che la fede l’abbiamo, dei semplici Rosari o dei Santini. Io ne ho una collezione di antichi, bellissimi, casomai… Sarei disposta ad offrirne dei miei pur di veder la Luce e le altre luciferine buttate in discarica. Oltretutto una giovane che conosco l’ha chiamata “cringe” che, se non lo sapete, in gergo vuol dire imbarazzante. Infatti lo è. Capito Monsignore?
Intanto, e cambio discorso ma non poi tanto, visto che Bergoglio chiamò il vaccino un “gesto d’amore” continua, silente, negata con ferocia e molto, molto feroce, la strage delle morti da malore improvviso. Scorrono nel gruppo Facebook dove sono iscritta “Osservatorio morti precoci” le foto dei tanti, giovanissimi, giovani, non così giovani, che cadono a terra come sacchi di patate al supermarket, mentre consegnano un mazzo di fiori, dal parrucchiere, dicendo messa e ovunque.
Ed è tutto un fioccar di “ci mancherai”, “ricorderemo il tuo sorriso”, e Rip e Rop e via al prossimo funerale, mentre continuo a vedere in tv il faccione del Conte che non è conte e leggo che la Renzulli è vice presidente del Senato. E sono tutti lì, ancora lì, impuniti, senza vergogna. Come i medici che ancora vaccinano e i giornalisti che, facendo firulì firulà, tacciono. O meglio parlano troppo. Come il simpatico Cazzullo (nome omen) che a un corso obbligatorio dell’Ordine dal titolo, mi pare più o meno, “Informazione e social” ci ha intrattenuto per più di mezz’ora con il contenuto di un suo libro…
Oh Signore, salvaci tu, da questo pandemonio!
E lo hanno anche applaudito. Vorrei mettere una faccina triste, ma via la potete immaginare…
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Tag: bdv, chiesa, de vito, papap, vaccini
Categoria: Generale
Ma la teologia femminista e arcobaleno di suor Teresa contempla scelte come la continenza e la castità?
Se è veramente una monaca benedettina i voti li ha pronunciati ed è augurabile che prima abbia letto e riflettuto sulla Regula Sancti Patris Benedicti che è molto di più del consueto “ora et labora” che tutti conoscono. La Regola, che è ormai un classico della letteratura cristiana, è molto completa e severa e in tanti punti molto attuale, ma manca di un punto che il grande Santo non poteva prevedere : il divieto per i cristiani di scrivere, sottoscrivere e pubblicare oscenità .
L’inferno è stato rigurgitato sulla terra e in attesa che venga riassorbito nonché ricacciato nel posto che gli compete, il nostro efficacissimo SE ha proposto un ottimo rimedio.
Una domanda. Mentre capisco la polemica verso l’effettività del vaccino e/o della correttezza dell’obbligo vaccinale, non arrivo a comprendere come mai il Papa avrebbe sbagliato nel dire che vaccinandosi ciascuno di noi avrebbe compiuto un gesto d’amore verso i propri concittadini.
Se l’opinione corrente (corretta o meno che fosse) era che attraverso il vaccino si sarebbe contribuito a debellare una pandemia ritenuta correntemente (a torto o a ragione) mortale, perché il signor “x” che si è vaccinato confidando nell’utilità per gli altri di questa sua scelta non avrebbe fatto un “gesto d’amore”?
Dire che alcuni sono morti – come fa la sig.ra De Vito – non mi pare idoneo a squalificare la moralità del gesto. Nostro Signore ha insegnato che l’amore è perfetto quanto comprende anche la disponibilità a morire per gli altri. Di conseguenza non capisco in che cosa sarebbe sbagliata la frase del Papa…..
Non dico tutti, ma la maggior parte dei vaccinati non hanno fatto il vaccino per salvare gli altri, ma per salvare se stessi.
Sig. Alberto ci pensi bene, sta facendo lo stesso ragionamento che fece Zenone di Elea riguardo alla corsa fra Achille e la tartaruga. Lui lo fece per dimostrare la tesi del suo maestro Parmenide che riteneva il movimento un’ illusione. Lei invece sta cercando di dimostrare che il ” Papa ” e’ buono, nonostante abbia consigliato un ” vaccino ” dagli esiti infausti agli altri, perche’ non sappiamo con certezza se lui e l’entourage se lo siano effettivamente inoculato. E aggiungo : ove fosse vera l’inoculazione, non vedo assolutamente dove sia ” l’atto di amore ” nel tentare trascinare nel gorgo pure chi non si fidava.
Ecco il rimedio :
[5]Mi circondavano flutti di morte,
mi travolgevano torrenti impetuosi;
[6]gia mi avvolgevano i lacci degli inferi,
gia mi stringevano agguati mortali.
[7]Nel mio affanno invocai il Signore,
nell’angoscia gridai al mio Dio:
dal suo tempio ascoltò la mia voce,
al suo orecchio pervenne il mio grido.
Sal 18, 5-7