Su Davide e Gionata il Nuovo Predicatore Gay-Friendly del Papa, Pasolini, si Sbaglia. (Cit. Ravasi, Jove, Rankin).

18 Novembre 2024 Pubblicato da

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, un amico fedele del nostro sito, S.C. che ringraziamo di cuore, ci ha scritto questo messaggio, che doverosamente vi giriamo. Buona lettura e condivisione.

§§§

Caro dottor Tosatti,
sono S.C. e la prego umilmente di voler leggere fino in fondo per il bene e la salvezza di tante anime perché non ho visto alcun articolo sul Stilum Curiae inerenti una questione assolutamente atroce (smentita totalmente e in modo perfettamente documentato dai seguenti 3 articoli del Cardinal Ravasi e di due esponenti ortodossi e protestanti) riguardante fra’ Roberto Pasolini nuovo predicatore di Casa Pontificia (come è scritto nel seguente articolo di Vatican News organo della Santa Sede: https://www.vaticannews.va/it/vaticano/news/2024-11/pasolini-nuovo-predicatore-casa-pontificia-padre-cantalamessa.html
Fra Roberto Pasolini è docente di Esegesi biblica presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale a Milano e collabora con l’Arcidiocesi di Milano per la formazione dei docenti di religione.)
Al seguente link sul noto sito Messa in Latino: https://blog.messainlatino.it/2024/11/altra-nomina-pro-lgbt-di-francesco.html#more  è stata pubblicato sia il video sia la lunga trascrizione delle parole che Fra Pasolini ha detto nel video durante un evento da lui tenuto quest’anno in merito in merito all’omosessualità nella Bibbia.
Devo chiederle umilmente di leggere anche la seguente parte da me sottolineata in grassetto con una parte della trascrizione in cui Fra Pasolini arriva alla questione di coppie gay tra i discepoli, tra Gesù e e discepoli e tra Gesù e Lazzaro e Fra Pasolini conclude con le seguenti parole. Le sottolineo in grassetto le parti più sconvolgenti in cui Fra Pasolini spiega perché secondo lui Gesù ha potuto fare coppia gay con uno dei discepoli o con Lazzaro : “Però evidentemente è tutto un modo di cercare di proiettare nella Scrittura delle domande nostre, una curiosità nostra, cioè noi vogliamo trovare qualcosa che non c’è scritto: è un po’ come se tu leggi le nozze di Cana e vuoi scoprire come era vestita la sposa: non c’è scritto, non te lo dice il Vangelo, quindi la Bibbia non ci da tutte le risposte, perché non sono necessarie“.
Aggiungo solo che come potrà invece leggere nel seguente articolo pubblicato sulla rivista paolina Jesus giustamente il Cardinal Gianfranco Ravasi, notissimo biblista con una seconda laurea in archeologia conseguita presso l’Università ebraica di Gerusalemme, ha smentito categoricamente le suddette idee di Fra Pasolini spiegando benissimo che proprio in lingua ebraica è assolutamente inaccettabile qualunque traduzione che giustifichi una relazione di coppia gay tra Gionata e Re Davide. Può leggere questo articolo integralmente al seguente link sul profilo ufficiale Facebook della rivista paolina Jesus:
Anche sul notissimo sito ortodosso OrthodoxChristian.com è stato pubblicato il seguente articolo gratuito di Eric Jobe: https://orthochristian.com/90826.html che conferma tutto quello che ha scritto il Cardinal Ravasi in merito alla questione inerente Gionata e Davide. Eric Jobe ha conseguito il titolo accademico di laurea in Semitic Philology presso la University of Chicago in 2015.
Anche il teologo e pastore protestante John Clifford Rankin presidente del Theological Education Institute (TEI) negli USA aveva pubblicato nel 2014 il seguente articolo gratuito con un estratto del suo libro: “Genesis and the Power of True Assumptions” e in questo articolo:

confermava tutto quello che è scritto nel suddetto articolo del Cardinal Ravasi. Riguardo John Clifford Rankin si può leggere la seguente pagina: https://www.ctfamily.org/rev-john-rankin-a-life-worthy-of-remembrance/  in cui si può leggere anche che Rankin aveva vari titoli accademici tra cui un Master presso il Seminario Teologico Gordon-Conwell e un Master presso la Harvard Divinity School.

Dottor Tosatti, voglia accettare tutta la mia commossa gratitudine anticipatamente per quanto vorrà fare pubblicamente con un suo articolo per rimproverare Fra Roberto Pasolini per le sue suddette affermazioni assolutamente inaccettabili che possono aver avviato in modo inarrestabile verso l’Inferno eterno un numero incalcolabile di anime.
S.C.
Che dire? In un Vaticano sempre più rosaceo, grazie alle nomine a tappeto di papa Bergoglio, dopo Tucho “Besame Mucho” Fernandez, Pena Parra, Ricca etc. ci mancava anche un Predicatore della Casa Pontificia Gay-Friendly…

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18 commenti

  • Adriana 1 ha detto:

    Ad ascoltare questi rappresentanti della Chiesa vien da credere che vogliano: 1) o che tutto il mondo cattolico diventi “omo”; 2) o che- almeno- lo diventi tutto il Vaticano.
    Tertium non datur.

  • Don Ettore Barbieri ha detto:

    Tanto per contestualizzare, di Davide e Gionata omosessuali ne parla, con tanto di descrizioni semipornografiche, il romanzo scritto da Gerald Messadié “Davide Re”, edito in Francia nel 1999 e tradotto e pubblicato in Italia dalle edizioni San Paolo nel 2001.. perciò 25 anni fa..

  • Paoletta ha detto:

    devo pensare che il predicatore abbia una inclinazione di quel tipo e cerchi nelle scritture una giustificazione? Comunque non stupisce, la ben nota lobby sostiene il Papa(?)…

  • Laura ha detto:

    Veramente nella parte virgolettata non si dice che Gesù era gay ma che nel silenzio dei Vangeli qualcuno va a cercare certi significati, perdendosi dietro questioni inutili come interrogarsi sul vestito di un personaggio.
    Magari prima di commentare, sarebbe il caso di capire.
    Buona giornata.

    • Fantasma di Flambeau ha detto:

      L’amore di amicizia, e quello paterno in senso lato, non esistono per chi porta lenti e montature di certa materia.
      Nascondersi dietro gli “alcuni” e i “qualcuni”, mettere assieme mele e pere, fragilità e volontà, conversione e autoassoluzione, alludere al congiuntivo e al condizionale e poi discorsivamente passare all’indicativo, il gaslighting del linguaggio, per cui si nega un attimo dopo ciò che si è affermato e overtonianamente sdoganato un attimo prima, sono le risorse abituali di sofisti, modernisti e ciarlatani di ogni gender e specie.

      57:10 assolutamente coerenti di parole e virgolette, testo e contesto e altri comunicati commerciali.
      Altrimenti, basta anche solo da 39:00 a 41:15. https://www.youtube.com/watch?v=ogh5GdfY9g0
      Per chi vuole ascoltare prima di parlare. Buona nottata.

  • Giovanni ha detto:

    E quindi costui sarebbe frate, predicatore e pure teologo oltre a detenere il titolo, onorifico in questi tempi, di gay- friendly. Annamo proprio bene, ancora un po’ e vi sarà un gay pride tutto ” ecclesiastico “.

  • Fantasma di Flambeau ha detto:

    https://www.renovatio21.com/il-nuovo-predicatore-del-papa-si-chiama-pasolini-e-ipotizza-personaggi-gay-nelle-sacre-scritture/
    -Arriva quindi un accenno che non risparmia nemmeno i Santi Apostoli… e oltre.
    «Quindi ecco ci sono questi due episodi, ce ne sarebbero anche altri, quelli più, diciamo, spinti sono anche quelli che arrivano ad ipotizzare che delle relazioni omosessuali potrebbero esserci state, per esempio, all’interno della cerchia dei discepoli, tra Gesù e i discepoli, Gesù e Lazzaro, perché ci sono delle espressioni che “amava Lazzaro Gesù”, ci sono delle espressioni molto forti».-

    Va bene il raffreddore post-conciliare del sensus fidei, e la risaputa virtù dei chierici e devoti di tutte le chiese,
    https://www.eletteedeletti.it/rappresentazioni/obbedienza-cieca-pronta-assoluta-8/
    ma non basta e avanza l’olfatto del buonsenso per sentire il tanfo ributtante a mille chilometri?

  • Don Ettore Barbieri ha detto:

    Teorie che andavano di moda già trent’anni fa. Se non dai l’antitarlo ai mobili, i tarli te li mangiano. O, come diceva Scelba, i comunisti capiscono solo i manganelli. Per i cattolici progressisti non è diverso.

    • Esdra ha detto:

      Non è possibile pensare che a Roma vi sia la Chiesa cattolica. Non ha senso parlare di progressisti e conservatori, si tratta di fedeli al Vangelo dell’unico Dio o di rinnegati che andrebbero espulsi dalla Chiesa. A cominciare dal faro, il magnete degli eretici: antipapa Bergoglio

      • Don Ettore Barbieri ha detto:

        Voglio dire che Giovanni Paolo II prima e Benedetto XVI dopo hanno tutto sommato trattato con le “buone” chi sosteneva queste teorie (probabilmente anche Paolo VI: ho scritto trent’anni, ma è possibile – dovrei controllare – che certe idee fossero già circolanti negli anni 70). Il risultato quale è stato? Di avere Fiducia supplicans e un prefetto come Fernandez e un papa come Bergoglio

        • paoletta ha detto:

          probabilmente esiste una lobby molto potente all’interno della Chiesa, che diffonde certe idee…magari i Papi hanno avuto le mani legate.

          • Don Ettore Barbieri ha detto:

            Sono errori; di dottrina e di governo. Se esiste un’ortodossia della fede non sono ammesse teorie diverse. È uscito un articoletto, sull’Isola di Patmos, di Don Ariel in cui – a suo dire – il card. Caffarra avrebbe sostenuto che nella Chiesa ci doveva essere posto per lui (destra) e per Bruno Forte (sinistra).
            Non so se Caffarra abbia detto davvero queste parole, penso di no. Però, il discorso esprime bene una mentalità, invalsa dopo il Vaticano II, di “tollerare” posizioni e opinioni discutibili quando non apertamente eretiche; dietro c’è l’idea che la verità abbia la forza di affermarsi da sé, senza bisogno di correzione e di coercizione: vedi Giovanni XXIII.
            Niente di più falso: la moneta cattiva caccia quella buona, perché il peccato originale ci fa pendere tutti dalla parte del male.
            Allora ci vuole qualcuno che metta nella condizione di non nuocere chi produce errori.
            Errore di governo, consequenziale: pensare di poter rinunciare alle misure coercitive, riducendo la vita della Chiesa ad un “volemose bbene”.
            Certo, fino al Vaticano II si è esagerato in senso opposto, ma semmai che il piatto della bilancia non è sceso dall’altra parte!

  • Giampiero ha detto:

    L’inferno eterno da paventare a gente semplicemente ignara? La prego!..

  • stilumcuriale emerito ha detto:

    La lectio divina un tempo prevedeva la lectio, la meditatio, l’oratio, la contemplatio. Adesso ci hanno aggiunto la disonesta dubitatio. E così ti raccontano tutto quello che vogliono. Maledetti!

  • Franco f. ha detto:

    Teorie esegetiche vecchie come il cucco rispolverate per l occasione. Mi meraviglio che si dica biblista

  • EMP ha detto:

    La nuova omoeresia supportata da JMB, è pura follia oltre a fare davvero il voltastomaco.
    Bisogna ripulire il 60 % del clero.

  • Davide Scarano ha detto:

    Che dire? “La parole sono come le note: c’è chi le usa per fare bella musica e chi invece è solo in grado di tirarne fuori solamente un confuso baccano”. Nel merito: per un credente la la Bibbia fornisce le risposte alle domande essenziali. Se è vero che non è descritto l’abbigliamento della Sposa di Cana, così come il menù delle Nozze, è altrettanto vero che nel libro della Genesi (18, 20 – 33) è chiaramente descritta la distruzione di Sodoma e Gomorra.
    Infine mi permetto di consigliare a tutti coloro che non hanno la ventura di avere un predicatore direttamente a casa propria, tra cui lo scrivente, cio’ che stabilisce il diritto in merito alle modalità di interpretazione delle norme. Il primo comma dell’articolo 12 delle cosiddette “preleggi” riguardante appunto tale materia così stabilisce: “Nell’applicare la legge non si può ad essa attribuire altro senso che quello fatto palese dal significato proprio delle parole secondo la connessione di esse e dall’intenzione del legislatore”. Invece il secondo comma della norma in parola afferma: “Se una controversia non può essere decisa con una precisa disposizione si ha riguardo alle disposizioni che regolano casi simili o materie analoghe”. Il senso pare a me evidente: prima una norma vale per ciò che è scritto, POI viene il resto..”. Ho voluto -a rischio di essere “tecnico” e pedante- citare una norma giuridica perchè essa fornisce un criterio laico, comunque rispondente a logica, per rimanere aggrappati al vero in tempi di confusione dilagante.