Doppio Referto Medico del 2023 su Imane Khelif (Parigi e Algeri): Ha Organi Maschili. Benedetta De Vito.
5 Novembre 2024
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, la nostra Benedetta De Vito offre alla vostra attenzione questa scoperta – che per chiunque avesse occhi aperti scoperta non è – sul pugile maschio che ha vinto le Olimpiadi femminili a Parigi. Un’altra colossale truffa della menzogna dilagante…In calce l’articolo di The Indian Express – uno dei tanti – che da conto della vicenda. Buona lettura e soprattutto condivisione.
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Ma dai non è possibile! E lo dicono ora sui siti inglesi, ora che a nessuno frega più un fico secco di quelle orride olimpiadi francesi.
Non contate su giornaloni giornalai giornalisti che se ne impipano di dare la notizia perché han sbandierato ai quattro venti la menzogna che ora traballa, cade dai tacchi a spillo e in schianto a terra.
Zitti e mosca dunque e figuriamoci, certo, sono gli stessi che davanti alla strage da malore improvviso e da turbocancro da siero velenoso si girano dall’altra parte con un “è sempre successo”.
E quindi? Quindi, impavidi e piccoletti, ci pensiamo noi che siamo a bordo del battellino chiamato Stilum Curiae, guidato dal nocchiero genovese Marco Tosatti, che vedete laggiù, al timone in atto di combattere con i marosi della bugia goracci…
Splash, è solo uno spruzzo d’acqua marina che odora di tg3, dai asciugatevi il viso e oplà, volando giù dabbasso.
Dunque, sentite un poco qui: Imane Khalif, atleta, pugile, quella che, dopo aver fatto piangere la nostra (lei sì bella) pugilatrice, si è tutta truccata e fatta bella (per modo di dire) per la prima pagina di Vogue (ma neanche così ci caschiamo, dai!) è un maschio.
Lo rivela, chiaro come il sole a mezzogiorno un suo referto medico in possesso di un giornalista francese, tale Djaffar Ait Aoudia (francese, mah…).
Il quale ci rivela che il Khaliffo ha i testicoli, forse anche un micro pene, non ha l’utero e ha il cromosoma XY (come sapevamo).
Ecco la scienzah ha parlato, noi non ne avevamo bisogno perché bastava guardarlo un poco per capire che la nostra piccola Angela Carini non poteva farcela, che lo scontro era impari e quando la ragazza, inginocchiata, ha dichiarato di non aver mai sentito un pugno tanto forte, bè lo credo, era un gancio destro di un maschio!
E’ proprio vero le bugie vanno in ascensore mentre la verità cammina lenta, ma arriva sempre alla meta.
Ora tocca al comitato olimpico, non so.
Noi, col vento in poppa ce ne andiamo in rada a riposare per la notte.
Una notte trapunta di stelle, nella quiete del Signore che è la Verità.
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Imane Khelif, vincitrice dell’oro alle Olimpiadi di Parigi, è stata “confermata” come uomo nei referti medici trapelati
Secondo quanto riferito, Imane Khelif soffre di una patologia che compromette lo sviluppo sessuale, spesso causando ambiguità nei genitali e limitazioni nelle caratteristiche maschili secondarie.
Di: Express News Service
La pugile algerina Imane Khelif, che aveva fatto parlare di sé alle Olimpiadi di Parigi dopo aver vinto l’oro nel pugilato femminile, è finita nuovamente sotto esame dopo la fuga di notizie di un referto medico che metteva in dubbio la sua idoneità alle competizioni femminili.
Il rapporto, a cui ha avuto accesso il giornalista francese Djaffar Ait Aoudia, ha evidenziato che Khelif è affetto da una patologia che influisce sullo sviluppo sessuale, spesso con conseguenti genitali ambigui e limitazioni delle caratteristiche maschili secondarie.
Si diceva che avesse testicoli interni e una composizione cromosomica XY, che potrebbe indicare una condizione genetica nota come deficit di 5-alfa reduttasi.
Il rapporto, redatto in collaborazione da professionisti medici dell’ospedale Kremlin-Bicêtre di Parigi e dell’ospedale Mohamed Lamine Debaghine di Algeri nel giugno 2023, ha descritto in dettaglio l’anatomia di Khelif, inclusa l’assenza di un utero e la presenza di quello che è stato descritto come un micropene. Ha inoltre raccomandato una correzione chirurgica e una terapia ormonale, volte ad allineare i tratti fisici di Khelif con la sua identità di genere autopercepita.
L’algerina è da sempre sotto i riflettori per la sua partecipazione agli sport femminili. Nel 2023, l’International Boxing Association (IBA) le ha impedito di competere nella finale per la medaglia d’oro del campionato mondiale a Nuova Delhi. Tale decisione ha suscitato notevoli polemiche, soprattutto tra coloro che sostengono rigide classificazioni di genere negli sport.
È stato amplificato alle Olimpiadi di Parigi con personaggi pubblici di spicco, tra cui Piers Morgan, che hanno commentato la questione, chiedendo una revisione dell’idoneità di Khelif. L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha evidenziato il caso nelle discussioni sulle politiche sportive basate sul genere.
Rispondendo alle precedenti controversie, Khelif aveva difeso la sua posizione, affermando la sua identità di donna: “Sono nata donna, vivo come donna e sono qualificata”.
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Tag: khelif, rapporto medico
Categoria: Generale
Non risultano primati che si dedichino al pugilato. Invece di disprezzarli legga ” La scimmia nuda ” e forse diventerà più comprensivo verso gli umani
Buongiorno Dottor Tosatti, scopriamo dunque che il/la pugile ha un segreto nascosto (i testicoli interni). A questo punto non capisco la sua ossessione: capirei se fosse un trans, ma qui si tratta semplicemente di un errore di valutazione.
Il comitato olimpico – almeno sulla carta – non ha detto “nonostante sia un uomo lo mettiamo tra le donne”, ma “risulta essere donna quindi la mettiamo tra le donne”. Avrà sbagliato, se questa “rivelazione” dovesse confermarsi vera, ma non ha stabilito una regola “trasgenderista” o “fluida” che dir si voglia.
Il risultato – al massimo – è che un uomo ha partecipato a una competizione femminile, ma non che la competizione femminile non sia più tale.
PS: la Carini oltre che una schiappa è tutt’altro che “bella”.
Le ricordo che il CIO non ha voluto tenere conto di quanto affermato dall’organizzazione di pugilato mondiale che era giunta alla stessa conclusione dei medici: uomo e non donna. Perché? Questa dovrebbe essere la sua curiosità, no?
Salve. Se è così, il CIO ha forzato la realtà classificando come donna una persona che in realtà è uomo e l’ha dunque ammessa alle gare femminili. Nel fare così, però, ha riconosciuto la necessità formale di distinguere per sessi evitando la “fluidità”: questa ci sarebbe stata se avesse detto “questo biologicamente è un uomo ma siccome si dichiara donna e si sente donna la mettiamo tra le donne”.
Nonostante lo sbaglio o l’inganno, alla fine hanno (forse involontariamente) confermato la “regola” – che noi difendiamo – per cui esistono donne e uomini e che ciscuno gareggia nella propria categoria. Non so se sono stato chiaro.
Caro Gabriele Pontiello,
se surrettiziamente l’hanno fatto passare per donna, l’inganno c’è stato, e proprio in favore della “fluidità”. Conta poco che abbiano usato- obtorto collo e a posteriori- i termini: maschio e femmina. Anche il/la nuotatrice, che troppo evidentemente maschio, fu bannato dalle gare femminili serviva al medesimo scopoQuello di fare il “melting pot” dei sessi. Qua non si tratta di nominalismo, ma di una struttura muscolare e scheletrica assolutamente maschile di inconfrontabile potenza rispetto a quella femminile. Se poi le gonadi stanno nascoste, ma, al contrario, il pene esiste ed è visibile- anche se piccolo- sono proprio “falli suoi”, falli sportivi, intendo.
Quando noi italiani ci addentriamo in funambolismi concettuali, mi viene da darmi un pizzicotto. L’ossessione, come la chiama lei, è nient’altro che la constatazione di un dato di fatto. Cosa che anche il CIO ha appurato. Niente di più niente di meno. Si vede che San Tommaso d’Aquino non viene più studiato!! Consiglio in primis un ripasso di ciò che questo gigante della fede diceva all’inizio delle sue lezioni.
Sarai bello tu, Gabriele!
Articolo ineccepibile e condivisibile in tutto. Vorrei comunque aggiungere una domanda che dovrebbe essere superflua. Il pugilato vi sembra uno sport per Uomini? E per le Donne che mi dite? Resto del parere che se uno ama il rischio (qua la certezza più che il rischio) di fare male e farsi male, mi dispiace del fatto in sé, ma di certo non sarò io a disperarmi per questo…
negli sport da combattimento – e ne ho una certa esperienza – la differenza fra fisico maschile e femminile è enorme.
Ovviamente, confermo.
Secondo me, con tutto il rispetto, la boxe è uno sport per scimmie. Un essere umano (geneticamente e culturalmente) non può volersi dedicare a dare e ricevere pugni in faccia. Basta guardare pugili e pugilesse per ravvisare i tratti somatici dei primati.