Dai Bed & Breakfast, Libera Nos, Domine! Aurelio Porfiri.

28 Ottobre 2024 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione questo articolo pubblicato dal maestro Aurelio Porfiri sul suo canale Traditio, che suggeriamo di visitare. Buona lettura e condivisione.

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Traditio, per conoscere tutto su tradizione e tradizionalismo.


Dai bed & breakfast, libera nos Domine

Aurelio Porfiri

Ho letto una notizia che riguardava il blitz di alcuni attivisti nella sede romana di booking.com per protestare contro l’eccesso di bed & breakfast che stanno infestando vari centri storici nelle città italiane. Questo è un fenomeno serio, che non va preso sotto gamba.

Io sono nato e vivo nel centro di Roma. Nel mio condominio, i B&B rappresentano ora un appartamento su quattro. So di altri condomini in cui essi prendono quasi la totalità degli appartamenti. Ora è vero che il turismo aiuta l’economia locale, ma è anche vero che l’eccesso di turismo disintegra il tessuto sociale di un quartiere.

Una città che io amo profondamente è Venezia, ma quello che sperimento quando la visito è una specie di città fantasma devastata dai turisti. Ci sono gli edifici, ma lo spirito della città è altrove.

È vero che un proprietario di una abitazione può decidere di usarla come crede, ma dovrebbe esserci sempre un occhio al bene comune. Sono sicuro che il 95% degli ospiti dei B&B sono turisti innocui, ma ci sono sempre quelli che scambiano un condominio per una discoteca. In fondo a loro che importa, non ci vivono tutto l’anno. Per questo gli ospiti dei B&B non di rado sono malvisti da quei condomini che resistono costretti a vivere in una sorta di albergo che non è un albergo, contro la loro volontà.

Ma quello che è peggio è la degradazione umana dell’abitato, la perdita di specificità di luoghi ricchi non solo di arte e cultura, ma un tempo anche di un substrato popolare che oggi va sparendo. Questo non rende le nostre città più belle, le rende delle disneyland in cui tutto sembra finto, perché oramai sono disabitate da coloro che hanno costruito quei palazzi ed edificato quelle chiese.

I centri storici hanno una specificità e per questo non ho gradito il documento del Santo Padre che aboliva il settore centro per integrarlo negli altri settori della città di Roma. Chi come me ci è nato, sa bene quanto gli abitanti, anche i pochi rimasti dalla devastazione di cui parlavo sopra, abbiano sempre vissuto con orgoglio la loro appartenenza a zone e quartieri che hanno fatto la storia di Roma, e non solo.

 

È ora disponibile La destra del Signore si è alzata: Una storia del tradizionalismo cattolico dal Vaticano II a Traditionis custodes di Aurelio Porfiri. Una grande lettura sulla storia e sviluppo del tradizionalismo cattolico.

 

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7 commenti

  • Angelo ha detto:

    Condivido l’analisi, ma non le conclusioni.
    Non conosco la situazione di Roma, ma a Firenze il problema si è acuito con gli airbnb, ma nasce da lontano. Sono decenni che agli alberghi si è permesso di allargarsi e di allungarsi (leggi rialzamenti) ed ai privati si è fatta la guerra in tutti i modi cacciandoli in periferia.
    Mio cognato è restato praticamente il solo a vivere nella piazza più bella d’Europa (forse qualcuno avrà da ridire, ma parliamone…) se si eccettuano i frati. Tutto il resto sono alberghi, alberghi, alberghi e airbnb.
    Quindi stop agli alberghi e poi anche agli airbnb.

  • Sereno Graffiante ha detto:

    Nati, come tante altre insulse “mode”, nel mondo anglosassone, si sentirebbe l’esigenza del loro tramonto. E’ la logica del liberalismo selvaggio, che consente a chiunque di fare qualsiasi attività in deroga alle norme minime di decenza e professionalità.
    Così abbiamo i baristi che fanno i ristoratori, ad esempio.
    Questo conduce all’abbattimento vorticoso della qualità del servizio, a detrimento di chi il mestiere lo conosce davvero.

  • Antonello ha detto:

    Eh peró non vi va mai bene niente!!!
    Comunque non sono certo solo i B&B ha distruggere il tessuto sociale dei quartieri.

  • Adriana 1 ha detto:

    Caro Maestro,
    la folla-folla anche nei centri storici e il “laisser faire” ai foresti disturbatori…quindi l’eliminazione delle caratteristiche dei luoghi cari-alcuore e della loro storia è frutto della Kultur dell’eguaglianza mondiale che anche la Chiesa ha patrocinato, (nonostante il numero altissimo dei beni immobili da essa posseduti.) Io lo chiamo: “appiattimento”, ma è inutile gemere su quanto le autorità hanno stabilito di fare. P.S. Il Papa e la sua Gerarchia sono dunque i “padroni” di tutta Roma?

  • Catholicus ha detto:

    Eccellente dissertazione, se non fosse per quell’inciso “per questo non ho gradito il documento del Santo Padre” ; meglio sarebbe stato dire “di Bergoglio” e basta, dato che di Santo e di Padre (della Chiesa) Bergoglio non ha nemmeno l’ombra; continuando a chiamarlo così si crea solo confusione nel cuore e nella mente di tanti fratelli, che già sono confusi e con la mente annebbiata da oltre sessant’anni di menzogne, falsità e manipolazioni, compiute r poi imposte da papi che tali non erano, almeno nell’accezione bimillenaria di Vicari di NSGC. Meglio non riconoscer loro titoli che non meritano, caro Porfiri.

  • Enrico Nippo ha detto:

    “T(o)urista” è chi va in giro per il mondo e torna a casa soddisfatto: ah, è stato bello! Nulla di più di tale squallore.

    Il “t(o)urista è squallido quando parte e squallido quando ritorna. Se se ne stesse a casetta sua sarebbe meglio per lui e per i luoghi che non sarebbero infestati dal sua presenza inutile (se non per chi deve incassare la sua grana).

    • Massimo trevia ha detto:

      Bravissimo….e stavolta non lo dice un “ligure”….ma mi hai levato le parole di Bocca!