Ma il Papato, è Legittimo? A Giudicare da Quello che Dice e Fa Bergoglio, NO. Mastro Titta.
22 Ottobre 2024
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, il nostro Mastro Titta esamina a fondo, sia pure in brevi righe, il comportamento di Bergoglio e ne trae conclusioni tanto logiche quanto sconcertanti… Buona lettura e diffusione.
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MASTRO TITTA: CACCIA AL PAPATO
Ha fatto rumore l’omelia-confessione di padre Pier Giorgio Maria Faré nella quale il presule dichiara apertamente che Bergoglio non è il “legittimo papa”. Francis se ne infischia e altrettanto faranno coloro che, pur fra mille critiche e distinguo, ne riconoscono l’autorità.
In generale è tutta una corsa ad affermare che se Mattarella non espleta le prerogative di presidente della Repubblica resta comunque tale, come Biden è presidente USA anche se ha frodato le elezioni. C’è gente che si bea della rielezione di Ursula Von der Leyen candidata unica in seno al più alto organo di governo della democratica Ueropa. Lo stesso dicasi di Bergoglio: è leggermente lassativo ma via, passerà. Di pessimi papi ne abbiamo avuti uno stuolo. Al dunque la scelta prevalente in entrambi i campi di battaglia è quella di concentrare l’attenzione sull’istituito e non sull’istituzione.
La domanda non dovrebbe essere se Bergoglio sia il papa ma se il papato (o qualsiasi altra autorità occidentale) sia ancora tale. Quella in atto – ormai da decenni – è l’indefessa demolizione delle istituzioni fondamentali attraverso cattivi interpreti e cattive interpretazioni. Quei bruti dei romani e i loro eredi medievali erano soliti risolvere questo genere di dispute con un paio di botte di spada fra capo e collo. Nella migliore delle ipotesi mettevano due patate e un paio di stracci in un sacco e spedivano il tizio a pascolare le capre in Mongolia, dove sarebbe durato al massimo qualche settimana.
In effetti il primo a godere del trattamento civile e moderno – decapitare un papa, figuriamoci – è proprio Bergoglio, il quale sembra anche il più consapevole dell’anomalia. Infatti con un colpo di genio altrove suggerito (l’uomo Giorgio Mario è mentalmente avaro di guizzi), celebra la nascita di un’altra chiesa ribattezzata sinodale. Non c’è dubbio che mentre sia lecito discutere di antipapato ed eresia nel perimetro cattolico, il canone della chiesa sinodale sia tutto da definire: ciò rende impossibile definire un canone, una dottrina e sotto quali specie l’autorità sia legittima. Eleggere una sogliola al sogliolo sarà possibile ed accettato.
Una chiesa aperta a tutti, tutti, tutti non può che includere insetti e piccoli vermi, pesci e perché no funghi. Come dimostra la vulgata woke, c’è sempre un escluso da includere. Dietro il paravento della chiesa sinodale si cela la vera questione capitale, vale a dire: il papato è legittimo o no?
La risposta, rintracciabile in una serie sterminata di atti a parole del nostro, è naturalmente no. Non lo è. Non vorrei che alla fine della fiera, abbagliati da questioni sempre più inaggirabili (papa legittimo o antipapa, eretico o ortodosso) sfuggisse la vera partita, che riguarda lo svuotamento del papato e forse anche la sua cancellazione in favore di un’assemblea di efori empi e lascivi. I segnali ci sono tutti. La stagione della caccia al papato è aperta.
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Categoria: Generale
Chi ha capito tutto, cosa deve fare. Non conosco uno, dico uno, sacerdote che non sia una cum, a cui non piace la rugiada, disinfettarsi con candeggina, prima di distribuire l’ostia. Senza parlare dell’argomento più tdrribile, aver interrotto i “sacrificio quotidiano per mesi e mesi e rprenderlo poi sotto i diktat del governo (punture, ecc. Ecc.)
Chiedo davvero scusa per il lungo commento, vista l’importanza dell’argomento.
@ CRISTIANA. Brava! Il filmato la dice lunga come deve guidare il piccolo gregge un sacerdote… ma cosa ci vuole a copiare don Gobbi(?): preghiera, esempio e poco denaro che gira. Maria darà tutto ciò che manca ai suoi figli in talare nera, che hanno paura di metterla per non pagare le multe, ma pagano gli hotel. Credo che se la Chiesa non si rintanerà nelle catacombe con la sola paura del giudizio di Dio e non dei giudici di carne, con la fame e il vagabondaggio dei sacerdoti e non con i pranzi al ristorante e gli alberghi, la Chiesa vivrà certo ma solo nei cuori dei laici.
@ E.A. Mia cara grazie del tuo intervento, ma tranne te nessuno! Ma è bello avere una persona che ti da un appoggio!! Grazie amica! tvb!
La domanda come hai ben capito era provocatoria, perchè partecipare o officiare una Messa (e a qualsiasi altro sacramento, nessuno escluso) oggi deve essere compreso in due modi paralleli e collegati. Quello canonico e quello teologico, mai in conflitto.
Non è questo il momento per fare il punto della situazione per i “sacramenti cum Bergoglio” ma vorrei far capire al Blog i pericoli spirituali per preti e fedeli in vigenza di un antipapato.
Tralasciate le questioni che afferiscono ai codici civili perchè siamo in un altro ambito: un atto illecito va visto dal punto di vista canonico, ma molteplici sono gli argomenti da affrontare, ne accenno qualcuno.
1. Occorre chiarire, nelle varie casistiche, cosa è un sacramento amministrato/ricevuto cum Bergoglio (non necessariamente deve essere espressamente nominato il nome dell’antipapa).
2. Se è illecito, dell’illiceita occorre individuare e dichiararne il “valore”, come infrazione alla legge canonica, e se risulti materia grave nella individuazione del peccato degli attori (preti, vescovi o fedeli).
Ora non ho abbastanza elementi per poter capire se don. Farè abbia o meno consigliato la frequenza di sacramenti illeciti: non credo sia possibile star zitti col pericolo di avallarne la frequenza cosapevole ma la gravità della materia -in caso di piena avvertenza- personale di preti e fedeli nelle situazioni illecite, mi spinge a consigliare di ben valutare la frequenza a questi sacramenti che rimane molto, molto pericolosa per l’anima. Daltronde un principio valido per tutti gli ordinamenti e per ogni anima che ama se stessa, il suo prossimo e il buon Gesù, è quello del “neminem laedere”… vorremmo mai far soffrire Gesù offendendolo nella memoria suo corpo trafitto sulla croce? Vorremmo mai mettere a repentaglio la nostra anima nutrendola con l’illecito di un peccato mortale? Consiglieremmo mai ad un fratello di frequentare Sacramenti irricevibili? In sintesi: vogliamo danneggiare le nostre anime e ferire Dio? Non è meglio morire che peccare, far peccare e far soffrire Gesù?
O è meglio privarsi di un Sacramento che può essere condanna alla pena eterna?
3. Questione “validità/nullità” di un sacramento e eventuale coesistenza di una illiceità dello stesso e di un comportamento illecito del celebrante e/o del fedele. C’è da considerare, per chi legge senza cognizione di causa, che se nell’ordinamento giuridico civile italiano un atto illecito è normalmente “nullo”, nel diritto della Chiesa questo non avviene: l’atto illecito è sempre valido, tranne alcune importanti disposizioni e sempre se siano stati rispettati alcuni molto importanti presupposti.
Fra i citati presupposti esiste la “volontà” del ministro che si affianca ed interconnette ad una situazione che deve essere di fatto realizzata, pienamente realizzata e in ogni caso realizzata per la validità: la volontà della Chiesa.
4. Ricollegandoci al p.3, esiste una precisa norma cogente (per tutti, anche non a chi garba perchè Magistero infallibile) e altri numerosi principi dottrinali che indicano chiaramente che la Comunione Ecclesiale è alla base della Comunione Sacramentale: annullata la prima (mancanza di un vero vescovo e/o mancanza di un vero Papa nella liturgia sacramentale) è nulla anche la seconda. Studiare tutti i documenti prima di ribattere, please.
NB. Nessuno ha il diritto e l’autorità di affermare: “visto che io, da teologo o altro, non riesco a dirimere la questione nullità/illiceità di un sacramento, dichiaro che ci penserà a risolverla il prossimo papa.”
Manco per il cacchio!!
Cos’è sta novità(?): il diritto canonico, la dottrina millenaria non son più capaci di risolvere un tema, (importante o meno non conta) come un Sacramento officiato in vigenza antipapale?? Dichiariamo la nostra ignoranza e pubblicamente deleghiamo il tutto al prossimo papa ?? Ma stiamo scherzando?
E se invece arriva la Parusia dopo 1-2-5-10 anni di sede vacante (o la volete subito, o volete subito un nuovo papa??), chi potrà inventarsi una norma nuova e pure retroattiva, Gesù? E le anime fino ma quel giorno che fanno? Tirano ai dadi la frequenza dei sacramenti: se dovessi risposarmi oggi mi affiderei ad un terno sulla ruota di Napoli.
Qui bisogna avere solo sale in zucca per capire che ciò che è Dottrina, ereditata da ben 40 antipapi, oggi è già valido per il presente e il futuro; neanche un nuovo codice servirebbe e poi una nuova Dottrina non potrà capovolgere MAI quella precedente. E il prossimo papa, se e quando verrà, si avvarrà della Dottrina di sempre. potrà solo chiarirla per farla comprendere ai cuori di quei tempi.
Quindi vari teologi di turno, complimenti per le vostre lauree, ma -per cortesia- visto che un pezzo di carta non si nega a nessuno tenetevelo ma tornate sui banchi a studiare, se ne siete all’altezza, e magari accedendete prima il cervello prima di spararle grosse.
Per il momento non posso fare un trattato sulla questione (Tosatti mi ucciderebbe) ma mi riservo di riprenderla, compresa quella abusata del “supplet ecclesia”, quando avrò tempo per studiare le posizioni di don. Cornet e di don Farè. Quanto a don Minutella non mi sembra all’altezza (e posso spiegarlo) visto che ultimamente sta facendo marcia indietro sulla questione… la politica e l’opportunità mediatica uccidono le anime… forse usa il suo tempo a sentire le comari e le malelingue che lo affiancano: mi ricorda la pastorale Bergogliona dell’ascolto.
A domina circumspicit, libera nos Domine!
Credo che Titta nostro non riesca più a trattenersi perchè come istituzione la Chiesa è diventa una exchiesa e tutti ce ne accorgiamo che si è arrivati lumicino: papa e papato sia purtroppo sono diventati la stessa cosa. Falso papa e apostata lui e, se seguito e obbedito, è falsa e apostata la chiesa, la ex chiesa.
Quando da un papa falso e anticristo, non si distaccano la Curia, i preti, i vescovi e i cardinali, quando tutti non alzano un dito tranne i soliti (+ don Fare’) cosa mai potrà portare ad una differenza fra ciò che è Bergoglio e ciò che succede nel suo pontificato?
Avete mai provato a separare Satanasso dalla sua azione satanica? Impossibile a meno che i diavoli operatori non cambino idea e servano Iddio. Ma ciò non è possibile in quanto i puri spiriti hanno solo una decisione: gli uomini invece possono convertirsi.
Per rimanere nella Chiesa non occorre fare nulla se non dichiarare che Bergoglio NON è papa e dunque non si può obbedirgli. Non si deve far nulla tranne il caso che verificare che chi segue Bergoglio segue oramai la sua privata Istituzione che, se ha lasciato l’alveo della Tradizione, sta violando [ in tema di fede e di morale] i dommi e sta respingendo il Vangelo, occupa pero le stesse posizioni fisiche, logistiche e le stesse cariche gerarchiche del passato. Di fatto tutti, tranne quelli in buona fede ed ancora intellettualmente onesti nei loro dubbi, hanno tradito se, consci del golpe di Bergoglio e della sua apostasia, hanno dichiarato con i fatti e col silenzio di essere dalla sua parte, continuando a lavorare e a apostatare per lui.
Quanto al Sinodo sulla sinodalità, o come cavolo si chiama, il problema sta nel “sovrammanico” e non tanto nel contenuto mefitico della pentola: JMB è il burattinaio colpevole, sia che indìca un sinodo o una partita a briscola, che nomini un cardinale o un capo cuoco di Santa Marta. Sotto BXVI i sinodi sono stati davvero un strumento e un aiuto per il Magistero. La Chiesa col C.V.II si serve dei Sinodi perchè questi sempre stati organi consultivi a latere del Primato.
Nessuno vuole mettersi in zucca che ogni atto fatto da Bergoglio come pontefice è quanto meno illecito, se non nullo?
Domanda: per la propria anima è più pericoloso partecipare volontariamente ad un sacramento Illecito o ad uno nullo??
Vorrei chi gli amici del blog mi spieghino se si fa peccato o meno.
illécito (ant. illìcito) agg. e s. m. [dal lat. illicĭtus, comp. di in-2 e licĭtus «lecito»]. – Non lecito; non consentito dalla norma morale o da leggi civili o religiose: acquisti, affari, guadagni i., commercio i.; atti i.; una relazione i.; ottenere per vie illecite. Nel linguaggio giur., di ogni atto contrario alle norme del diritto; anche come s. m.: commettere un i.; un i. civile, penale, amministrativo, a seconda della natura della norma violata; versare in illecito, essere in condizioni di illiceità. In partic., negozio giuridico i., quello che ha una causa illecita, cioè contraria a una norma imperativa di legge, al buon costume o all’ordine pubblico, o quello che le parti si sono determinate a concludere esclusivamente per un motivo illecito comune a entrambe. ◆ Avv. illecitaménte, in modo illecito: agire illecitamente; ricchezze illecitamente accumulate.
Non si spiegherebbe e non si comprenderebbe d’altronde il perché lo stesso Padre G.M.Fare’ , se avesse ritenuto “l’illecito” un particolare irrilevante, o lo avesse equiparato al “lecito”, abbia precisato ed espressamente dichiarato di celebrare, d’ora in avanti, sia in V.O. che in N.O., NON IN COMUNIONE con l’antipapa, dopo averlo riconosciuto tale!
Grazie cara Signora di tutti i popoli per aver posto l’accento su quella che non è una semplice sfumatura di pronuncia, ma rappresenta una sostanziale e concreta marcatura, o se si preferisce una ben delineata e definita “recinzione” per tutto il gregge, da proteggere e da salvare, piccolo o grande che sia!
Infatti, l’ltimo Papa era Benedetto XVI.
Per ora rimane il piccolo resto…
Mi scusi ma la prospettiva da lei intravista e paventata non sarebbe la conseguenza di una delle “questioni inaggirabili” da lei menzionate?
In breve:
1) La partita più importante per ciascuno è salvare la propria anima, in ciò il papa ed il papato svolgono un ruolo importante ma certo non decisivo,
2) La partita più importante per la Chiesa è spiegare a chi “non si è accorto di nulla” che, negli ultimi cinquant’anni, e, di più negli ultimi quattro, ciò che era solido ed utile -basti pensare all’idea stessa di famiglia o alla necessità di “santificare le feste” – si sta disgregando sempre più velocemente.
Eminentissimi e Reverendissimi Cardinali di S Romana Chiesa,
Se avete capito che Bergoglio è l’antipapa luterano stabilito invalidamente dalla massoneria col mandato di distruggere la Dottrina di Cristo e la Sua Chiesa, perché Vi ostinate a far parte della sua SETTA DEMONIACA?
Perché non adempite al Vostro dovere di:
🔺 DISCONOSCERE PUBBLICAMENTE L’ANTIPAPA BERGOGLIO.
🔺RICONOSCERE Benedetto XVI, quale ultimo legittimo Vicario di Cristo che, pur in sede impedita, mai ha revocato il MUNUS PETRINUM.
🔺 OBBEDIRE alle nuove norme n. 9 e 33 di UDG, che danno facoltà “SOLO” ai Cardinali della S. Romana Chiesa di Cristo e del suo ultimo Vicario BXVI, di INDIRE UN VALIDO CONCLAVE “FUORI” DEL VATICANO OCCUPATO DAI NEMICI
🔺PER ELEGGERE IL LEGITTIMO PETRUS ROMANUS SUCCESSORE DI PIETRO BENEDETTO.
🙏 RENDETEVI CONTO CHE, OSTINANDOVI A FAR PARTE DELLA SETTA MASSONICA DI BERGOGLIO, NON FATE PIÙ PARTE DELLA CHIESA DI CRISTO, E VI RENDETE REI DEL GRAVE PECCATO DI SCISMA!
Cat. S. Pio X al n. 129:
🔺”Gli SCISMATICI sono i battezzati CHE (fanno parte dell’ antichiesa di JMB e) RICUSANO OSTINATAMENTE DI SOTTOSTARE AI LEGITTIMI PASTORI, e PERCIÒ SONO SEPARATI DALLA CHIESA, anche se non neghino alcuna verità di fede”.
Papa S. Leone in una frase ripetuta dal Decreto:
🔴 “Fuori della Chiesa, che è il Corpo di Cristo”, né BUONO è il SACERDOZIO né VERO è il SACRIFICIO “.
◾Ma gli ERETICI e gli SCISMATICI SONO “SEPARATI” DALLA CHIESA.
🔴 DUNQUE NON SONO IN GRADO DI FARE UN VERO SACRIFICIO❗
ERGO:
A noi fedeli, per i can. 212 – 213, spetta il “DOVERE”, oltre che di pregare, anche quello di AMMONIRE in massa i cardinali pre 2013, affinché qualcuno di loro
◾esca dalla Babilonia dell’impostore iniquo;
◾ritorni alla Chiesa di Cristo;
◾ e si disponga eroicamente a rinunciare a tutto, per AMORE DI CRISTO E DELLE ANIME A LORO AFFIDATE!
SALUS ANIMARUM SUPREMA LEX ‼️
https://youtu.be/VyD1hI9wisM?si=X9lBD_BvriEVR8g9
Come dicevano i compagni “pagheremo tutto pagheremo caro” in. attesa godiamoci
sor bergoglio
Caro Mastro Titta condivido il suo “sfogo” e lo comprendo, ma i conti, purtroppo, si fanno sempre con la realtà, che al momento risulta al quanto deprimente! Se finora in pochi hanno mostrato di voler prendere davvero il “toro” dalle corna, non sembra ci sia la ressa tra quelli che vorrebbero prenderlo dalla coda, dalle zampe o alle spalle!!!
-Esiste una “dichiarazione “ scritta, dal legittimo Pontefice e dalla portata e dalla valenza storica/epocale!!! Perché non leggerla, considerarla alla luce di quanto emerso, e farne uno strumento unico, chiaro, inoppugnabile, di certezza e di unita’?! (D’altronde è il Vicario di Cristo a dichiarare… vale ancora qualcosa per un cattolico?!).
-Esiste (per ora!) un Codice di Diritto Canonico, a tutela e a difesa della Santa Chiesa Cattolica, perché ignorarlo, o lasciare che venga impugnato dai nemici, a loro uso e consumo?!
-Esiste un Magistero ed una Dottrina Cattolica, patrimonio bimillenario di ogni singolo cattolico, perché contraddirlo, in nome oltretutto di una appartenenza e di una riconoscibilità?!
Illudersi che “all’unanimità” si dichiari illegittimo l’usurpatore in base ad una “teoria” ritenuta più appetibile, più digeribile, più conveniente e condivisibile di un’altra e da tutti, rischia di trasformarsi in pura ed ingannevole utopia , alla stregua di chi pensa che la faccenda si risolva in maniera indolore ed invisibile, ossia da sola!!!
Tanto vale dire e restare sempre nella verità, e se cattolici… da cattolici, senza fare troppi conti!
Domanda secca a Mastro Titta, sempre gustoso: anche lei è legittimista?
Se così fosse anche lei sostiene Bergoglio, anche se lo dileggia con rara maestria.
Fa così tanta paura ammettere di non aver capito l’eccezionalità del passo di lato di Benedetto XVI?