Il Sangue dei Martiri Tradito e Svilito da Chi Dovrebbe Esaltarlo. Benedetta De Vito.
18 Settembre 2024
2 CommentiMarco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, la nostra Benedetta De Vito offre alla vostra attenzione queste riflessioni indignate sulla più recente infelice a dir poco semplificazione pontificia…che Dio ci aiuti. Buona lettura e condivisione.
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Il sangue dei martiri vivo, eterno, profumato è stato tradito, svilito, messo da parte.
Agnese, Emerenziana, Lucia, Pietro da Verona, Lorenzo, Stefano e tutta la corte della Comunione dei Santi, già fuggita dal Vaticano anni orsono (e vivono, gioiosi, nella Città Eterna, in un Convento romano protetto da alte mura, lontani da chi li svillaneggia e chi preferisce “fedez” alla Fede) attonita, assiste al tradimento della Legge Eterna che Dio ha scritto nel cuore di tutti gli uomini.
Colui che dovrebbe essere (e non è, come appare evidente) il Dolce Cristo in terra, ha detto chiaro e tondo, inchinato davanti al mondo (e applausi e sorrisi…), che tutte le religioni sono uguali, che tutte sono una scala d’oro verso l’Altissimo che è lo stesso per tutti. Trattengo il fiato e le lacrime e vado giù. Venite con me…
Ma, caro signore vestito di bianco, con rispetto parlando, il nostro Dio è Trinitario, è Padre e Figliolo e Spirito Santo, e soltanto attraverso Maria, seguendo Gesù, si può arrivare a Lui. Non ricordi più, dimmi, il catechismo, che si impara da bambini e che, in maniera semplice, chiara, spiega le Eterne Verità del Cattolicesimo, unica vera Via, Verità e Vita? E non ricordi che “extra ecclesiam nulla salus”? E quanto è difficile di questi tempi rimanere, saldi, sulla barca di Pietro che beccheggia e ondeggia, lo sanno tanti, dolenti fedeli e devoti come chi scrive… Non lo sai, non lo ricordi? E tutte le schiere di soldati in tonaca e abito consacrato tacciono? Nessuno, tra tanti, alza la voce per difendere la piccola Emerenziana che morì lapidata per il suo Gesù? Nessuno vuole disobbedire a chi disobbedisce? Nessuno vuole portare la Croce di Gesù fin sul Calvario e opporsi all’eresia? Il silenzio mi risponde e io, piccola come sono, mi pongo in ginocchio, in preghiera, unico conforto.
E ora, dopo la cronaca, passiamo ai frutti malefici di quanto affermato dal Bergoglio. Se, come lui dice, tutte le religioni sono tali e quali e servono il medesimo dio, i Santi martiri, testimoni dell’unica, vera Fede, sono morti per nulla? Compresi i tanti martiri della Compagni di Gesù di cui il nostro Bergoglio fa parte. Perché mai, dunque, San Teodoro si è rifiutato di bruciare l’incenso agli idoli romani se Giove, Giunone e compagnia erano veri come il nostro stupendo Padreterno, Uno e Trino? Di più ancora, caro Bergoglio, e passo alla cronaca di domenica scorsa e mi trovavo, per la Santa Messa, proprio a San Teodoro di Oviddè, dove un gruppo di consacrate, ispirate da San Massimiliano Kolbe (che amo) vendevano libri e rosari per le loro missioni in giro per il mondo. Io ho comperato un piccolo Rosario a perline rosa e ho dato il mio piccolo contributo. Ma per fare che cosa? Se le dolci signore non portano in quei lontani luoghi la vera Fede (e non fedez), che cosa portano? A che cosa servono, le dolci missionarie dell’Immacolata, se la Pachamama (intronizzata già in Vaticano) va benone? Rispondetemi vi prego!
Ecco dunque che da una menzogna (che cioè tutte le religioni sono uguali) si diramano, come tentacoli velenosi, le conseguenze che uccidono e non mi importa un fico secco se, come sembra, le parole di Bergoglio sono state rettificate. Sì, troppo facile. Prima si prende gli applausi del mondo che ha ucciso Agnese, Emerenziana, Pietro da Verona, Carlo Spinola e tutti i dolcissimi testimoni della Vera e Unica Fede (disposti a morire pur di difenderla!) e poi, una volta tornato a casa, a riflettori spenti e con il senno di poi, via con il bianchetto… E no, il Signore chiede coraggio, forza, i tiepidi non hanno posto nel suo Grande Sacro Cuore. Le parole devono essere sì sì e no no e il resto è del diavolo. E ora, mentre le prime gocce di pioggia, come lacrime del cielo, scendono sulle erbe riarse della Sardegna, corro a recitare un Rosario perché il mio dolore si trasformi in gioia.
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Tag: bdv, de vito, martiri, papa, religioni
Categoria: Generale
Vi invito a leggere “Un cardinale nelle tenebre” (si trova con google).
Scritto in anni insospettabili, racconta tutto di questo bergoglio
Come si può non essere d’accordo?
Ma cara Benedetta ciò che mi spaventa ancora di più è il silenzio di troppi e la prospettiva di chi verrà dopo bergoglio. Per toccare il fondo bisogna aspettarsi quello zuppi, cattivissima copia di chi l’ha preceduto a Bologna: il cardinale BIFFI e il cardinale CAFFARRA. Due figure esaltanti.
È in questa prospettiva funesta che si individua la nuova chiesa di… satana