Gli studenti della Columbia University Chiedono l’Eradicazione dell’Occidente. John Horvat.
13 Settembre 2024
5 CommentiMarco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione questo articolo pubblicato da Tradizione Famiglia Proprità che ringraziamo per la cortesia. Buona lettura e diffusione.
§§§
Gli studenti della Columbia University chiedono l’eradicazione dell’Occidente
Di Ajay Suresh from New York, NY, USA – Columbia University – Low Memorial Library, CC BY 2.0, Wikimedia.
di John Horvat
Con l’inizio dell’anno scolastico, si prevede che le proteste scoppieranno nei campus universitari di tutto il Paese. Nessuno deve farsi illusioni sulla malizia e sulle intenzioni dei manifestanti più radicali. Questi manifestanti non cercano di migliorare la società attuale. Non vogliono una riforma, ma una rivoluzione.
Uno sguardo su un futuro disastroso
Un tenebroso assaggio di ciò che questi studenti propongono può essere visto alla Columbia University di New York. Questa università della Ivy League è stata teatro di violente proteste e persino di un’occupazione di edifici la scorsa primavera. Il suo presidente, Minouche Shafik, si è recentemente dimesso di fronte alle critiche per la sua cattiva gestione della crisi.
Il gruppo anti-Israele, Columbia University Apartheid Divest, rappresenta gli studenti radicali e le loro opinioni. La dichiarazione del gruppo afferma chiaramente che i suoi membri lottano per “sradicare” la civiltà occidentale dalla Columbia e dal mondo. Insomma, l’obiettivo è il suicidio culturale.
Gli occidentali che distruggono l’Occidente
La dichiarazione recita:
“Siamo occidentali che lottano per lo sradicamento totale della civiltà occidentale. Siamo in piena solidarietà con tutti i movimenti di liberazione del Sud globale. La nostra è un’intifada internazionalista: stiamo combattendo per niente di meno che la liberazione di tutti i popoli”.
In questa battaglia all’ultimo sangue, i militanti non vedono alcuna possibilità di compromesso. Il nemico è così radicato nella società che solo il suo annientamento basterà a porre rimedio alla situazione.
“Mentre il fascismo radicato nella coscienza americana diventa sempre più esplicito e inconfutabile, cerchiamo di far comunità con i militanti del Sud globale e riceverne istruzioni”
Una lotta internazionale
Questa non è una lotta locale, ma fa parte di una rete internazionalista di coloro che rifiutano l’Occidente, non diversamente dalle internazionali marxiste del passato che cercavano di unire i lavoratori del mondo. Questi studenti affermano di portare avanti una versione più radicale di questa lotta, “traendo ispirazione non solo dalla resistenza palestinese, ma da ogni lotta di liberazione in tutto il mondo”.
Come esempio di questa solidarietà internazionale, il summenzionato gruppo anti-Israele ha rilasciato una dichiarazione su Instagram insieme all’Associazione degli studenti bengalesi della Columbia University. Entrambi hanno espresso la loro soddisfazione per la recente rivolta studentesca che ha rovesciato il governo del Bangladesh.
La conseguenza logica del liberalismo
La presenza di studenti così radicalmente anti-occidentali in una delle università occidentali più elitarie è un paradosso. Come possono gli studenti che traggono profitto da tutto ciò che è occidentale mantenere una posizione così contraria al loro interesse personale? Ancora più sconcertante è l’atteggiamento accomodante della Columbia University, che ha tutto da perdere nell’assecondare le richieste degli studenti anti-occidentali.
La Columbia fa parte dell’establishment liberal che promuove questi studenti radicali. L’atteggiamento suicida dei radicali è una logica conseguenza del pensiero liberale. Il liberalismo richiede una struttura che permetta a tutti il diritto di pensare, sentire e fare tutto ciò che viene richiesto dalle loro passioni sfrenate, illudendosi che la società non cadrà nel caos.
Con il progredire del liberalismo, queste passioni chiedono sempre più libertà. Il quadro normativo diventa un oggetto di oppressione, poiché limita alcune libertà per assecondarne altre.
I postliberali cancellano la libertà
Così, in questi tempi postliberali, la libertà di espressioni e pensieri contrari deve essere sacrificata e annullata per aiutare i popoli e i gruppi “emarginati” che sostengono di subire l’oppressione.
I radicali prendono di mira il pensiero e le istituzioni occidentali che ancora rappresentano vagamente la limitazione razionale delle passioni. Soprattutto, rifiutano l’affermazione di un Dio amorevole che tutti i rivoluzionari ritengono oppressivo e l’Autorità per eccellenza da abbattere.
I radicali della Columbia University almeno inquadrano con precisione il dibattito attuale. Questa è una lotta per gli ultimi resti dell’Occidente e va presa sul serio.
Fonte: TFp.org, 2 Settembre 2024. Traduzione a cura di Tradizione Famiglia Proprietà – Italia.
§§§
IBAN: IT79N0 200805319000400690898
BIC/SWIFT: UNCRITM1E35
§§§
Condividi i miei articoli:
Categoria: Generale
E fanno bene! Ma cominciassero da casa loro : chiudere Harvard yale Princeton mit ect. Niente più Ivy league! Niente più studenti minchiosi niente più prof super super fighi a cominciare dagli stipendi… Che poi vanno in giro a far danni con l aura miracolistica… ( memento i Sachs ed i Fauci)… ” Sai viene da Harvard…. mika pizza e fichi no? ) Ascoltate bene: “ahhhhh ahhhh.ahaaaaaa. Aaaaaaaaaaaa….. ( silenzio) ” Quello che sentite l esito della cura del noto prof di Harvard sulla solita nazione africa, sud americana etc. A farci del male siamo capaci da soli. E forse a guarire siamo sempre capaci da soli, pure visto che alla fine si tratta di politica.
Si chiudete Harvard …. Anzi fate di meglio cari studenti WOKE …. Riducetela come Gaza in nome della solidarietà palestinese ma con tutti dentro nessuno escluso ,voi studentame ed i profissimi ( prof fichissimi).
In fondo si tratterebbe di un atto umanitario verso il resto del mondo.
I risultati di tanto studio si appalesano…..
l’Occidente è immerso in una palude putrida. I Dem Usa sono essenzialmente responsabili della deriva anticristica in atto. Mi auguro che Kabala non si affermi alle elezioni di Novembre, o in quanto punita dal voto popolare, o perché i repubblicani avranno saputo vigilare sullo scrutinio dei voti, come non seppero fare in quelle del 2020. Tutto però è nelle mani di Dio.
Condivido tutto, specie l’ultima frase. Molti non si rendono conto dei pericoli che incombono sulle nostre vite..
Devono affrettarsi… soprattutto studenti primi due anni… dopo saranno già imbevuti di spaventevole cultura affaristico-materiale che da troppo tempo ha infettato intero mondo!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/