Mueller: col Sinodo sulla Sinodalità si Vuole Introdurre nella Chiesa l’Agenda Woke 2030. Infovaticana.

6 Settembre 2024 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione questa intervista del card. Gerhard Mueller, realizzata da Infovaticana, che ringraziamo per la cortesia. Buona lettura e condivisione.

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Mercoledì 2 ottobre avrà inizio a Roma la Seconda Sessione della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, che durerà fino a domenica 27 ottobre.

Una delle voci che avranno diritto di partecipare su designazione diretta di Papa Francesco sarà quella del cardinale Gerhard Müller, già prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.

Ecco perché, nelle settimane che precedono l’inizio della fase finale del Sinodo, il cardinale tedesco ha concesso un’intervista a InfoVaticana per parlare del Sinodo e di tutto ciò che riguarda questo importante evento ecclesiale.

D- Tra qualche settimana inizierà la fase finale del Sinodo, come affronta quest’ultima sessione?

R-Con mia sorpresa, il Papa mi ha nominato membro del Sinodo. La ragione addotta era che era necessaria una maggiore esperienza teologica. Gruppi eretici travestiti da progressisti, dal canto loro, hanno criticato questa decisione come una mera manovra tattica del Papa, che voleva inviare ai cattolici ortodossi, calunniati come conservatori o addirittura tradizionalisti, il segnale che i partecipanti erano equilibrati.

La costituzione gerarchico-sacramentale della Chiesa esiste per diritto divino

D- Con quali sentimenti sei uscito dalla sessione sinodale dell’ottobre dello scorso anno?

R- Poteva andare peggio. Ma molti dei partecipanti a questo sinodo, diventato più un simposio teologico-pastorale a causa della nomina di non vescovi, non hanno ben chiare la natura, la missione e la costituzione della Chiesa cattolica. Si è spesso ripetuto che il Vaticano II, come la piramide, ha rovesciato la costituzione della Chiesa. La base, cioè i laici, ora è in alto e il Papa e i vescovi in ​​basso. Il Concilio Vaticano II ha confermato la costituzione apostolica della Chiesa, così chiaramente formulata da Ireneo di Lione, promosso Dottore della Chiesa da Papa Francesco, contro gli gnostici.

In virtù del battesimo e della cresima, tutti i cristiani partecipano alla missione della Chiesa, che emana da Cristo Pastore, Sommo Sacerdote e Profeta della Nuova Alleanza. Ma a differenza della negazione protestante del sacramento dell’ordinazione (vescovo, sacerdote, diacono), la costituzione gerarchico-sacramentale della Chiesa esiste per diritto divino. Vescovi e sacerdoti non agiscono come agenti (delegati, mandatari) del popolo sacerdotale e regale di Dio, ma in nome di Dio per il popolo di Dio. Essi, infatti, sono ordinati dallo Spirito Santo a pascere come pastori il gregge di Dio, che Egli ha acquistato mediante il sangue del proprio Figlio come nuovo popolo di Dio (cfr At 20,28). Pertanto, l’ufficio di vescovo e sacerdote è conferito con sacramento separato, affinché i servi di Dio, così dotati di autorità spirituale, possano agire nel nome e nella missione di Cristo, Signore e Capo della sua Chiesa, nel loro ufficio magisteriale e pastorale. e sacerdotale (Vaticano II, Lumen gentium 28; Presbyterorum ordinis 2).

C’è il pericolo che l’Agenda 2030 venga introdotta nella Chiesa

D-Ci sono motivi per essere preoccupati per quello che potrà accadere dopo il Sinodo?

R-C’è sempre il pericolo che autoproclamati progressisti, in collusione con le forze anticattoliche della politica e dei media, introducano nella Chiesa l’Agenda 2030, il cui nucleo è una visione wokista dell’umanità diametralmente opposta a quella divina dignità di ogni persona umana. Si considerano progressisti e credono di aver reso con successo un servizio alla Chiesa quando la Chiesa cattolica viene elogiata da questo falso campo per aver svenduto il nostro diritto di primogenitura al Vangelo di Cristo per le lenticchie degli applausi agli ideologi eco-marxisti delle Nazioni Unite e l’UE.

D-Il cardinale Víctor Manuel Fernández ha detto alcuni mesi fa che hanno pubblicato Fiducia supplicans affinché le benedizioni per le coppie dello stesso sesso non monopolizzino il Sinodo, cosa ne pensa di questa spiegazione?

R- Potreste darvi una pacca sulla spalla per i vostri giochi tattici.. Ma riguarda la verità. La pastorale verso le persone con problemi di orientamento verso l’altro sesso, che lo stesso Logos del Creatore ha iscritto nella nostra natura, non può nuocere alla verità del sacramento del matrimonio né della benedizione, che è promessa della grazia di Dio di fare il bene ed evitare il peccato.

La Chiesa non è un’organizzazione politica

D-Altri come il cardinale Zen hanno criticato questo formato del Sinodo dei vescovi perché consente la partecipazione di laici, religiosi e sacerdoti, sei d’accordo?

R- Ho già spiegato che o c’è un Sinodo dei Vescovi come istituto della collegialità di tutti i vescovi con e sotto il Romano Pontefice, oppure si tratta di un simposio con partecipanti di tutto il popolo di Dio per scambiare punti di vista sull’urgenza questioni e sfide attuali, per consultare e anche per fare proposte. In nessun caso questa assemblea dovrebbe assomigliare a una conferenza di partito in un sistema autoritario, in cui tutti sono attentamente monitorati e controllati per parlare secondo i desideri delle autorità e in cui l’unico vero governante decide in seguito come ritiene opportuno. La Chiesa non è un’organizzazione politica e la sua costituzione non ha nulla a che vedere con una monarchia assoluta o costituzionale, con un’oligarchia aristocratica o con un governo libertario o totalitario del popolo.

La Chiesa è il popolo di Dio e ogni individuo di Cristo si rivolge a Dio direttamente nella sua coscienza e nella sua preghiera. E i vescovi sono nominati pastori per insegnare, guidare e santificare il popolo di Dio secondo il cuore di Gesù. La Chiesa è il sacramento della salvezza del mondo in Cristo. Contribuisce anche al bene comune, alla giustizia sociale e alla pace nel mondo, ammonindo i potenti e pregando per loro. Ma non ha un compito politico diretto e tiene conto della relativa autonomia delle aree tematiche (Vaticano II, Gaudium et spes 36).

Non possiamo sancire un’opinione legittima a favore di un’altra con punizioni spirituali sul cambiamento climatico, sulla vaccinazione obbligatoria e sull’immigrazione. Come l’autorità ecclesiastica non può istituire nuovi sacramenti, così non può nemmeno inventare nuovi peccati mortali. Sicuramente chi ha un’opinione sul cambiamento climatico diversa da quella della maggioranza non può essere seriamente minacciato da punizioni infernali.

Le posizioni eretiche non dovrebbero essere riconosciute con pari diritti

D-Il Papa ha nominato profili controversi ed eterodossi come James Martin o Maurizio Chiodi per partecipare al Sinodo e ai gruppi di lavoro, lei cosa ne pensa?

R-Certamente, nella Chiesa esiste una legittima diversità di opinioni su questioni che non si riferiscono alla verità della rivelazione, ma piuttosto ad affermazioni concrete sulla pastorale, sull’organizzazione delle università cattoliche, ecc. È evidente che le posizioni eretiche non dovrebbero essere riconosciute con pari diritti, perché minano il fondamento della Chiesa nella sua professione di fede.

Il trucco sta nel contrapporre la posizione eterodossa, in quanto pastoralmente più sensibile, con la posizione ortodossa. La fede ortodossa non è messa in discussione. Ma i rappresentanti della fede cattolica vengono psicologizzati come farisei e ipocriti, come letteralisti dal cuore freddo, come tradizionalisti innamorati del passato o come industrialisti spiritualmente ostinati. A questo livello intellettuale è facile organizzare una stretta alleanza con i media critici nei confronti della Chiesa e degli ideologi del globalismo socialista-capitalista.

D-Pensa che altre questioni come il celibato sacerdotale, il diaconato femminile o la pastorale pro-LGBT saranno sul tavolo in quest’ultima sessione?

R-I protagonisti approfitteranno dell’opportunità data loro per portare avanti la loro agenda, ma ciò porterà solo a un ulteriore declino della chiesa, perché questi obiettivi sono dogmaticamente incoerenti o tradiscono qualsiasi profondità spirituale.

D-Questo Sinodo sta generando più divisioni e scontri all’interno della Chiesa?

R-La divisione esiste già. Questo Sinodo, che non è più un sinodo dei vescovi, o meglio questo simposio cattolico internazionale, deve offrire l’occasione per rendere visibile l’unità della Chiesa, che è un predicato della Chiesa e che, al di là di ogni politica e diplomazia umana, è dono di Dio e deve rendere visibile l’unità del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, affinché i fedeli credano che Gesù è il Figlio del Padre, unico mediatore tra Dio e gli uomini (Lumen gentium 4).

D-La Chiesa in Germania è molto consapevole di ciò che accade con il Sinodo di Roma. Quali conseguenze pensa che potrebbe avere in Germania se le rivendicazioni progressiste della Chiesa tedesca non andassero avanti?

R- La Chiesa in Germania si trova in uno stato di rapido declino mentale e spirituale, soprattutto per quanto riguarda i suoi rappresentanti ufficiali e i circoli di funzionari cattolici ad essi amalgamati. Al contrario, ci sono ancora tanti sacerdoti, religiosi e laici, e anche alcuni vescovi, che sono e vogliono rimanere cattolici senza se e senza ma. Questi però vengono ostracizzati ed emarginati dai “sinodisti”.

D- Infine, il Vaticano insiste sul fatto che questo Sinodo riguarda la “sinodalità”, potrebbe spiegare in cosa consiste questo nuovo concetto?

R- La sinodalità è un termine astratto creato artificialmente e una parola d’ordine che si basa sulla concretizzazione del sinodo, cioè dell’assemblea regionale o generale dei vescovi cattolici che esercitano il loro insegnamento e ufficio pastorale presso il Papa, ma che paradossalmente acquista il suo fascino la negazione della costituzione gerarchico-sacramentale. In un senso più ampio, il Sinodo può anche essere considerato un metodo di cooperazione ottimale tra tutti i membri e le classi della Chiesa, che devono avere un cuore solo e una mente sola per lodare Dio e servire il prossimo (At 2,43-47).

Il sinodale non è in alcun modo un nuovo attributo della Chiesa e nemmeno la parola chiave per un’altra Chiesa che nasce dalla fantasia secolarizzata dei protagonisti di una religione universale unificata senza Dio, Cristo, i dogmi e i sacramenti della fede cattolica.

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35 commenti

  • Don Ettore Barbieri ha detto:

    Chissà, ora che è passato a miglior vita, che cosa penserà Franco Basaglia della sua tristemente famosa legge 180, poi recepita nella 833, sempre del 1978. Certo, non poteva prevedere i social e che le sindromi un tempo curate nei manicomi da lui così tanto esecrati trovassero spazio nei blog, su Facebook e gli altri canali internet. Chissà, forse non sarebbe stato più tanto convinto della bontà della sua riforma..

    • Fritz ha detto:

      Don Ettore, Basaglia predicava la libertà e la libera circolazione dei ‘matti’ e infatti uno è arrivato anche su questo blog e non ci riesce a farlo ricoverare.
      La cura infatti non andava inseguita nelle strutture e con costrizioni personali. Il problema era più il tuo ambiente nel quale la ‘pazzia’ di appartenervi era nella adesione spontanea sotto l’influsso di una vocazione. Ma eravate dei pazzi per amor di Dio, dunque inguaribili da tenere nella Chiesa.
      Ora con Bergoglio direttore del manicomio a te piace starci dentro, non per paura della sua direzione, che ti ripugna, ma per non saper più dare niente a nessuno se te ne scappi fuori.
      Goditi la tua null’essenza nel buco della tua parrocchia, perchè sei senza risorse per rinascere fuori e come te i tuoi confratelli-coltelli di CrIsto.

      • DON ETTORE BARBIERI ha detto:

        Ripeto: Caro testa di c., io non ho la chiesa vuota. Vienimi a trovare: Testico, provincia di Savona. E impara un po’ di educazione. Ne hai bisogno.

  • giovanni ha detto:

    La situazione precipita ? Bene, vi sono motivi per rallegrarsi. La notte ( molto avanzata ) lascera’ posto al giorno. E di giorno si vedra’ bene, non come di notte nelle tenebre. Sul palcoscenico del mondo registi, attori, comparse, orchestranti e mestieranti d’ogni tipo avranno contorni nitidi e quindi trapasserra’, senza rimpianti, l’opinionismo.

  • Fritz ha detto:

    Finalmente son tornate insieme pericolose e temibili Le Magnifiche Tre, la Signora dei Popoli, la Cristiana-Danieli e E.A.
    Davvero vi do il mio grazie e credo che ci sia quello sottinteso di Tosatti perchè ogni suo articolo non è proposto ai lettori per svago ma per ricevere un’attenta disamina, speculativa da ogni punto di vista e valutato con onestà. Infatti da queste 3 magnifiche voci e da molte altre come loro Il blog ne esce arricchito, anche se qualcuno può non essere d’accordo. Ne esce anche più unito, quasi affratellato perche in tanti qui cercano la verità pur nella diversità di esperienze e di idee e nonostante la demenza autocompiacente di alcuni che senza dare alcun contributo, sfruttano il Blog per dar lustro a se stessi e per mettere zizzania.

    • La Signora di tutti i popoli ha detto:

      Mi monterò la testa… Grazie.♥️

      Da Tosatti in effetti ci si ritrova liberi di esprimersi, fra amici, e questo Blog è una rarità rispetto ad altri spazi web che limitano o censurano voci “non amiche”. Certo che a noi non occorre conoscere le regole di convivenza poichè per un cristiano coincidono col Vangelo: “amerai il prossimo tuo come te stesso”.
      Non esiste miglior buona educazione e miglior codice di comportamento sociale che la nostra Fede: non è necessario conoscere il galateo, nè studiare mons Della Casa e far corsi di educazione civica… l’amore garantisce l’inserimento del cristiano in ogni ambito. Ed è quasi il risentire le Parole dette con tanta speranza: “Come io vi ho amati, anche voi amatevi gli uni gli altri. Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri”. (Gv 13)
      Dall’amore per Dio e da quello reciproco fra noi, nasce tutto il resto e l’umana convivenza può essere un preludio di Paradiso.

    • E.A. ha detto:

      Caro Fritz, grazie per le sue parole, e grazie per la sua voce, sempre vigile ed altisonante, incisiva, e indispensabile, come quella di ogni credente, che in questo drammatico ed epocale momento cerca di offrire, come può e in ogni dove, il proprio contributo e le proprie forze e, come di un unico gregge, sempre a difesa e a trionfo della verità! Un caro ed affettuoso saluto.

  • E.A. ha detto:

    Pur nel dover constatare la posizione assunta dal card. Müller e dell’uso non pienamente chiaro e schietto del suo linguaggio, ritengo comunque che da questa intervista, di cui ringraziare il dott Tosatti per averla riportata fedelmente, emergano dei punti chiave da non lasciarsi sfuggire e che vorrei condividere…Se il card. Müller ritiene che “c’è un Sinodo dei Vescovi come istituto della collegialità di tutti i vescovi con e sotto il Romano Pontefice, oppure si tratta di un simposio con partecipanti…”, e poco più in basso afferma: “Questo Sinodo, che non è più un sinodo dei vescovi, o meglio questo simposio cattolico internazionale, deve offrire l’occasione per rendere visibile l’unità della Chiesa,…” si deve dedurre che il sinodo è diventato un simposio perché non c’è al momento il Romano Pontefice!!! E che il suo esito servirà a rendere visibile la Vera unita’ della Chiesa al momento invisibile, in assenza del Vicario di Cristo sulla Terra! Ancora più interessante e apparentemente superfluo, il riferimento che fa, per i Vescovi, al documento “Presbyterorum ordinis” del CVII, al cui paragrafo 20 è scritto “D’ora in avanti, inoltre, per Ufficio Ecclesiastico si deve intendere qualsiasi INCARICO conferito in modo stabile per un fine spirituale”. Nella versione latina dello stesso paragrafo INCARICO è definito MUNUS!!! Proprio dal CVII in poi munus viene infatti utilizzato ed applicato per definire in modo “nuovo” l’ Ufficio Ecclesiastico, (incarico in italiano e munus in latino) e questo riguarderà anche il Papa! Infatti il can. 145 del D.C. riporterà “ L’Ufficio Ecclesiastico è qualunque INCARICO ( Munus in latino) costituito stabilmente per disposizione divina(!) o ecclesiastica, da ESERCITARSI per un fine spirituale”! E proprio al can. 331 anche il Papato viene definito e considerato un Ufficio ( un Incarico/Munus): “ Il Vescovo della Chiesa di Roma, in cui permane l’Ufficio( munus nella versione latina del canone) concesso dal Signore singolarmente a Pietro, primo degli Apostoli, e che deve essere trasmesso ai suoi successori……egli perciò in forza del suo Ufficio ( muneris in latino) ha potestà ordinaria suprema, piena, immediata e universale sulla Chiesa, potestà che può sempre ESERCITARE liberamente”! Ad ognuno le proprie conclusioni, ma nel giusto sapere e nel sacrosanto diritto di dover conoscere, e per chi ha ripetutamente esaminato la Declaratio e per chi si appresta a farlo ora, per amor di verità e giustizia, non sfugge ( o non deve sfuggire) come Papa BXVI, da fine canonista e profondo conoscitore del significato e delle implicazioni dei termini da lui utilizzati, si sia riferito al suo Munus Pietrino, nell’uso giusto e corretto di Ufficio Ecclesiastico, ossia incarico/munus da esercitarsi, e di come espressamente rinunci solo ad una funzione dell’esercizio del suo Ufficio/Munus, definita da lui stesso “esercizio attivo” , da compiere. “con le opere e le parole”! Si può al limite ancora discutere se tale decisione sia di per se legittima e valida per potersi ritirare a vita e continuare a svolgere/compiere il suo Pontificato nel silenzio assoluto e nell’Offerta Eucaristica quotidiana, instaurando così il suo Pontificato d’Eccezoine( Papato emerito), rimanendo sempre l’unico e legittimo Papa, oppure se la sua condizione d’impedimento, come sostiene il dott Cionci, scaturisca dalla convocazione, sempre e comunque illegittima in entrambi i casi, del Conclave… l’esito finale rimane in pratica lo stesso!

    • Cristiana Cattolica ha detto:

      Carissima EA, grazie per questa tua ottima riflessione.
      Spero solo che il Card. Gerhard Mueller, si decida di dissociarsi dall’opera demoniaca che porta avanti questo “invalido” Sinodo della setta anticristica di JMB, e si decida a disconoscere Bergoglio e indire un “valido” conclave costituito dai soli Cardinali di S Romana Chiesa come previsto dalla Legge (UDG 33).
      CARDINALI quindi che riconoscano BXVI quale ultimo legittimo Vicario di Cristo che mai ha abdicato ed eleggano il Petrus Romanus suo legittimo successore, attraverso il quale Gesù possa finalmente tornare a governare la Sua Chiesa e liberarla dalle mani dei nemici.

      • E.A. ha detto:

        Carissima Gabriela, dire a lei grazie lo trovo sempre poco ed insufficiente per esprimerle la gratitudine, l’affetto e la riconoscenza, per il coraggio e la perseveranza con cui si prodiga e si è sempre prodigata, a difesa e per amore della Verità. Che il Signore ascolti le sue e le nostre misere preghiere e ricompensi tutti i suoi sforzi. Un caro e fraterno abbraccio.

    • alexis ha detto:

      Guardi che Papa Benedetto non ha parlato di munus o ministerium petrino, ma di ministerium del vescovo di roma a cui ha rinunciato conservando (per forza di cose) il munus episcopale.
      Non si diventa papi (cioè non si ha il munus petrino) perché si ha il munus episcopale, ma perché si ha il governo della diocesi di Roma (il ministerium).
      Se rinunci al ministerium di vrescovo di roma (cioè se rinunci al governo della diocesi di roma) per forza non sei più papa.
      Chissà per quanto tempo dovremo ancora sentire le sciocchezze su munus e ministerium e questi continui insulti alla buona fede di Papa Benedetto….finché c’è da fare quattro soldi??

      PS mi meraviglio del dottor Tosatti, che deve molto a Papa Benedetto eppure continua a pubblicare roba che serve solo a infangarne la memoria, facendone il peggiore bugiardo della storia!

    • alexis ha detto:

      Oltretutto, aggiungo che solo uno che parla veramente a vanvera può dire che Bergoglio non è Papa e poi chiamare “Cardinale” G.L. Muller.

      • Cooper ha detto:

        Padre Ghirlanda SJ – dunque non un illustre sconosciuto – in tempi non sospetti scrisse un interessante articolo in cui evidenziava attraverso un ragionamento serrato che in conclave colui che accetta l’elezione è subito papa (sebbene non del tutto “operativo”) anche nel caso che, non essendo vescovo, dovesse ancora essere consacrato tale. Quindi i due uffici di papa (= Vicario di Cristo) e vescovo di Roma in linea teorica, e ovviamente in via del tutto eccezionale, potrebbero essere separati. Quanto a Müller, anche ammesso che sia esatta l’ipotesi della separazione degli uffici, in ogni caso sarebbe cardinale, visto che Benedetto XVI si faceva presentare tutti i nuovi porporati, approvandoli così ex audientia.

        • La Signora di tutti i popoli ha detto:

          Credo che l’Alexis Bugnolo, che invece ha una preparazione teologica molto approfondita non avrebbe fatto affermazioni così leggere, quanto l’Alexis indigeno.
          Comunque caro Cooper, che saluto cordialmente, adesso non ricordo le affermazioni del Ghirlanda, ma appoggio senz’altro sulla sua parola quello che lei dice.
          Quello che so, per studi e per fede, è che dopo la nomina del Papa, la “accettazione” è la sola catalizzatrice della discesa del Munus divino. Le discussioni teoriche fra studiosi, che non sono dommi, sono nate dalla laconica affermazione del 332 CIC, che cito a memoria che “se il nominato fosse privo del carattere episcopale, sia immediatamente ordinato Vescovo”.
          Ma sappiamo per il 331 cic che la potestà papale si guadagna in modo immediato e che in passato qualche Papa, nelle more (ma non impedenti la potestà papale) della nomina episcopale, abbia legittimamente esercitato la sua potestà con disposizioni varie. Non ricordo la casistica.
          Comunque faccio notare tre cose :
          – che il CIC prevede al 332 non la nomina a vescoco di Roma ma al terzo grado, genericamente dell’ordine sacro;

          – anche un laico battezzato può essere nominato papa e la sua accettazione è valida ex se per ottenere immediatamente il Munus, cioè l’Uffcio papale non prevede come “condicio sine qua non” che la potestà papale venga solo dopo la nomina episcopale, anche se è prevista, anche se è per l’esercizio in una diocesi, peraltro quella della diocesi di Roma.
          Il papa sarebbe papa “full operativ” anche senza episcopio.

          – deinde il Munus petrino NON è legato all’episcopio per il suo esercizio vs la cristianità, anche se tradizionalmente il papa è vescovo di roma. Se perde il ministerium perde la possibilità di esercitare il Munus, ma non può perdere il munus episcopale in quanto sacramento intangibile, neanche per rinunzia personale e neanche per scomunica. Il fatto che il Papa in sede impedita non possa governare aggiunge solo il fatto che la funzione pratica vescovile non possa essere esercitata e se un altro vescovo possa farlo localmente al posto suo, non cambia nulla nei munus dell’impedito.

          • Cooper ha detto:

            Grazie per le ulteriori informazioni. Io ritengo di dover precisare, invece, in quanto non è chiaro da quello che ho scritto, che Ghirlanda non dice espressamente che i due uffici sono separabili: semplicemente evidenzia che l’ufficio episcopale non è fondamento di quello primaziale.

          • E.A. ha detto:

            Gentile sign.Cooper, che ringrazio, vorrei fare alcune precisazioni riguardo al mio precedente commento, senza nulla togliere al suo preciso intervento, tanto meno a quello della cara Signora di tutti i popoli, la cui preparazione, esperienza e conoscenza è e rimane indiscutibile, indispensabile e sempre encomiabile! Il mio ragionamento, in termini più semplici, mira a sottolineare l’uso del termine Munus Pietrino, utilizzato per ben due volte da Papa BXVI, nella versione originale latina della Declaratio, e poi scomparso e sostituito nelle varie traduzioni ( tranne quella tedesca dove è stato interposto) con Ministerium, termine utilizzato da Papa BXVI per tre volte, e a cui dichiara di rinunciare! È il termine Munus quello utilizzato da Papa BXVI nel corretto significato di Ufficio/ Incarico e di cui, ampiamente e chiaramente, ne spiega la sua “essenza”, ossia, in parole semplici, il e di come dev’essere esercitato… e cioè sia “con le opere e le parole “ e, NON MENO, “con il soffrire e pregare” ( tant’è che anche l’avverbio “aeque” da lui utilizzato, viene tradotto con “in modo adeguato “, anziché, letteralmente e più correttamente, con “in pari misura/equamente”!). Se ne deduce che entrambe sono “funzioni”, di pari importanza, del suo Ufficio/Papato e che, per il venir meno delle sue forze ( vigore fisico e dell’animo!) deve, pienamente conscio dell’assoluta “novità” e “gravità” , rinunciare alla funzione/esercizio “attivo”, ma non all’altra funzione, da lui indicata con il verbo “servire”, ossia continuare a svolgere/compiere/esercitare il suo Ufficio nel silenzio ( rinuncia alle parole!) dell’Offerta Eucaristica ( preghiera!) , che a tutti gli effetti sembra costituire il “Potere Spirituale “ del Papa! Il ministero, inteso appunto come “servizio”, è quello che Papa BXVI utilizza, via via, per spiegare e “racchiudere” la funzione di “governare la barca di Pietro ( opere) e annunciare il Vangelo ( parole), a cui poi dichiarerà di rinunciare. L’altro grosso equivoco, a mio parere, (oltre ovviamente a quello di averla considerata un’Abdicazione), è quello di ritenere che Papa BXVI rinunci “a fare il Papa” ( quindi ad essere Papa!), mentre, molto più correttamente, si dovrebbe dire che rinuncia “a fare il Papa con le opere e le parole”, (Potere Temporale!), ma non rinuncia al suo Potere Spirituale, rimasto nelle sue mani insieme al suo Munus/Ufficio, (il cui possesso non ha mai messo in discussione) e che dichiara di voler continuare ad esercitare/ svolgere ( nel silenzio e Offerta Eucaristica), ossia continuare a Servire la Chiesa e l’umanità! Che questa decisione rientri, in via del tutto “eccezionale”, nell’ esercizio stesso dei poteri di un Papa, o che i suoi effetti siano consequenziali alla convocazione, sempre illegittima del Conclave, non rientra sicuramente nelle mie competenze, mi piace però pensare e sempre credere che il Potere Spirituale sia sempre ed infinitamente Superiore a qualsiasi altro potere terreno/ temporale!

  • Cristiana Cattolica ha detto:

    Chiedo cortesemente agli amministratori di permettermi di lanciare questo appello a tutti i vescovi, sacerdoti e fedeli cristiani, rivolto ai soli Cardinali di Santa Romana Chiesa (UDG 33). (appello che si può trovare integrale (con le note documentali) assieme agli indirizzi in questo archivio:
    https://t.me/+83CnnZIWnM85YmI0)
    Grazie.
    Oggetto:
    🙏 Appello filiale alle E.V.R. Cardinali di Santa Romana Chiesa:
    Card. Gerhard Ludwig Müller
    Card. Robert Sarah
    Card. Raymond Leo Burke
    Card. Walter Brandmüller
    Card. Angelo Comastri
    Card. Joseph Zen
    Card. Juan Sandoval
    E chi vuole, per conoscenza ai Vescovi:
    Mons. Athanasius Schneider
    Mons. Joseph Edward Strickland

    Oggetto:
    Chiediamo alle E. V. R. che venga indetto al più presto un VALIDO CONCLAVE costituito dai soli Cardinali di S. Romana Chiesa (UDG 33) che riconoscano BXVI quale ultimo pontefice che mai ha revocato il Munus Petrino, ed eleggano il Petrus Romanus suo legittimo successore, attraverso il quale Cristo possa tornare a governare la Sua Chiesa e liberarla dalle mani dei NEMICI. ⬇️
    https://www.youtube.com/watch?v=xLD_uPgLup0
    —–
    Eminenze Reverendissime,
    “Cosa oggi offusca la bellezza e lo splendore della Chiesa?
    È il fumo degli errori che “SATANA” ha fatto entrare in essa.
    Essi vengono sempre più diffusi e portano moltissime anime alla perdita della fede.
    Causa di una così vasta diffusione degli errori e di questa grande APOSTASIA SONO I PASTORI INFEDELI. Essi fanno “SILENZIO” quando devono parlare con coraggio per condannare l’errore e per difendere la Verità.
    NON INTERVENGONO QUANDO DEVONO SMASCHERARE IL LUPO RAPACE che si è introdotto nel gregge di Cristo nascosto sotto la veste di Agnello.
    SON CANI MUTI CHE LASCIANO SBRANARE IL LORO GREGGE.
    Voi invece dovete parlare con forza e con coraggio per condannare l’errore e per diffondere solo la VERITÀ.
    È GIUNTA L’ORA DELLA VOSTRA PUBBLICA E CORAGGIOSA TESTIMONIANZA.”
    Appello della Madonna ai sacerdoti Suoi figli prediletti 8 settembre 1985. (don Gobbi)

    Dunque, perché, di fronte al lupo travestito da papa, Voi ancora continuate a riconoscerlo illecitamente Vicario di Cristo, rendendoVi così partecipi delle sue opere inique ??? (S. G.2) oltre che rei di SCISMA?
    Vi rendete conto che rifiutandoVi di adempiere il vostro primo dovere di eleggere il legittimo successore di Pietro Benedetto, di fatto, Voi impedite a Gesù Cristo di tornare a governare visibilmente la Sua Chiesa attraverso il Suo ultimo legittimo vicario in terra, e liberarla dall’attuale impostura ?
    Se davvero per Voi «SALUS ANIMARUM SUPREMA LEX», che aspettate di venire in nostro soccorso, dando chiare disposizioni ai vescovi, sacerdoti e fedeli di uscire dalla falsa chiesa dell’impostore iniquo JMB, onde ottemperare all’obbligo di conservare sempre la comunione con la Chiesa di Gesù Cristo e del Suo ultimo vicario Benedetto XVI (Can 209 §1) e celebrare validamente e lecitamente il Sacro Mistero Eucaristico? (Ecclesia de Eucharistia n 39 S.GPII – Il Primato del Successore di Pietro nella Chiesa n 11-15 Ratzinger – Pio IX – Quartus Supra)- Benedetto XIV – Ex Quo Primum n. 23).

    Dimostrate di avere compassione verso la moltitudine di pecore disperse e abbandonate, perché senza più pastore e private del Santo Sacrificio valido e dei sacramenti, visto che quasi tutti i sacerdoti li celebrano invalidamente, illecitamente e con piena avvertenza in comunione con l’antipapa eretico JMB e con la sua falsa chiesa.

    Ascoltate la voce dal cielo che grida:
    ‘USCITE, POPOLO MIO, DA BABILONIA PER NON ASSOCIARVI AI SUOI PECCATI E NON RICEVERE PARTE DEI SUOI FLAGELLI.
    Perché i suoi peccati si sono accumulati fino al cielo e Dio si è ricordato delle sue iniquità.

    E quella di papa Leone XIII che, attraverso la sua memorabile enciclica Satis Cognitum, così vi incoraggia:
    “La salute della Chiesa dipende dalla “dignità” del Sommo Sacerdote e, se non gli si dà un potere speciale e superiore a tutti, vi saranno nella Chiesa tanti SCISMI, quanti sono i sacerdoti”.

    Dunque, se per salvare la Chiesa è assolutamente neccessario ridare la dignità rubata al Sommo Sacerdote, è vostro primo dovere riconoscere BXVI quale ultimo e legittimo Pontefice che, pur costretto in sede impedita, MAI ha revocato il Ministero Petrino affidatogli da Cristo ( Can. 332&2)…
    E seguire il suo umile esempio nell’abbandonare le strutture occupate e continuando a rappresentare la vera Chiesa “Spirituale” di Cristo se pur nelle catacombe…
    Obbedite dunque docilmente alla via da Lui indicata ancora nel 1969:
    «Alla crisi odierna emergerà una Chiesa che avrà perso molto… Non sarà più in grado di abitare gli “EDIFICI”…
    SARÀ UNA CHIESA PIÙ “SPIRITUALE”… povera e diventerà la Chiesa degli indigenti»…
    http://www.korazym.org/65921/la-profezia-di-ratzinger-del-1969-sul-futuro-di-una-chiesa-della-fede-e-quel-piccolo-gregge-di-credenti
    Perché chi obbedisce al papa obbedisce a Cristo.

    Ringrazio di cuore le Eminenze Vostre Reverendissime che, come Padri compassionevoli, aprite il vostro cuore a questo accorato appello mio e di tanti cristiani fedeli alla vera Chiesa di Gesù Cristo che con me gridano:
    “SINE DOMINICO NON POSSUMUS”❗
    Certa che, il Trionfo del Cuore Immacolato di Maria si realizzerà solo attraverso di Voi, Pastori a Lei Consacrati e fedeli al legittimo ultimo Pontefice stabilito da Cristo. (UDG 33).

    Che lo Spirito Santo sia la Vostra guida e che Maria, Madre della Chiesa e Corredentrice del mondo, vi custodisca.
    Con fiducia e devozione filiale
    Firma

    • alexis ha detto:

      Santo cielo…allora. Se Bergoglio non fosse Papa, Muller non sarebbe Cardinale; Brandmuller e Burke avrebbero mandato i dubia alla persona sbagliata; Burke avrebbe assunto invalidamente incarichi; Schneider non gli avrebbe chiesto di chiarire la dichiarazione di Abu Dhabi; Benedetto XVI sarebbe stato il peggiore impostore della storia della cristianità e McCarrick sarebbe ancora un Cardinale.

      Dottor Tosatti, perché pubblicare questi deliri e rovinare tutto il lavoro di critica che si sta cercando di fare al magistero di questo Papa? Onora così la memoria di Papa Benedetto?

  • Federico ha detto:

    Le verità di fede sono immutabili, non si scappa. Sì illude e farà una fine disastrosa chi, con sotterfugi o sofismi, vorrebbe indebolirle con una finta sinodalità (fosse pure “pastorale”). Agli ordini del padrone della messe si obbedisce non si mettono ai voti per modificarli. Chi lo fa andrà in rovina in questa vita e all’inferno eterno (che non è vuoto ma pieno!) nell’altra.
    Chi agisce per “ritoccare” la verità rivelata è contro Dio; rivelazione e democrazia sono incompatibili; Dio non è eletto dagli uomini e la rivelazione non è soggetta ai voti, neppure per falsa “misericordia”. Misericordia vera è avvisare chi si dirige verso il peccato, la morte e la rovina eterna; non certo dire che tutte le religioni sono uguali (!!!) o che tutte le pulsioni sessuali ( anche quelle patologiche o contro natura) sono lecite.

  • Enrico Nippo ha detto:

    Oltre la possibilità avanzata da GIAMPIERO: “il Vangelo di Gesù Cristo non è che una grande bufala che dura da più di 2000 anni”, ce n’è una che personalmente prediligo, e cioè che i bufalari siano gli addetti ai lavori che si sono valsi del messaggio spirituale di Cristo per erigere un’istituzione granitica e pregna di potere, ossia una costruzione esclusivamente umana che, come tale, non poteva non essere destinata alla rovina. Altro che “sposa di Cristo”!

    • Adriana 1 ha detto:

      Concediamo loro qualche merito: hanno dimostrato una vivace e duttile fantasia…e anche una grande capacità di appoggiarsi alla politica e ai politici del momento. Chapeau.

    • Adriana 1 ha detto:

      Concediamo loro qualche merito: hanno dimostrato una vivace e duttile fantasia…e anche una grande capacità di appoggiarsi alla politica e ai politici del momento, nonchè ai potentati economici più utili all’Istituzione. Chapeau!

  • La Signora di tutti i popoli ha detto:

    Sono fondamentalmente d’accordo con SHERDEN e con l’ironico post di GIAMPIERO (peccato che FRANCO NON l’abbia colto). Anche MISERERE MEI coglie la sostanza corrotta oltre la formalità del Sinodo.
    –__–
    Chi controlla il controllore? Culpa in vigilando.

    Avete provato a segnalare alla Corte dei Conti che alcuni funzionari della vs. organizzazione avevano omesso il controllo loro dovuto ed erano stati perpetrati dei crimini con la loro inerzia? E avete provato a sollecitare la stessa ad avere dei riscontri, magari pure telefonando, e poi capire che il Controllore Istituzionale non aveva intenzione di controllare chi del controllo era responsabile? E chi mai poi poteva minacciare l’Alto Consesso che serviva persino un controllore ai suoi controllori?
    E mentre il mondo va verso l’abisso di fango rovente, cosa si deve fare perchè il Controllore delle anime, in Vaticano, ha perso l’autonomia ed ogni privilegio divino?
    Ma torniamo all’articolo.
    Pensate a un domatore in braghe di tela (ok, rosse e con i merletti perchè si tratta di un cardinale) e senza frusta in una gabbia di trigri eretiche e di leoni modernisti, mentre il padrone del Circo argentino ride al pensiero macabro che accadrà ciò che ha organizzato.

    Mentre là fuori nel mondo il caos impera alla grande, Mueller opportunamente sollecitato nel suo orgoglio di grande e indefesso (scegliete voi l’attributo più reale) tutore della cristianità, crede, vuole credere, di essere stato chiamato a difendere dalle eresie quello che è un postribolo di voci e di corpi formato da viados, femminelli e passeggiatrici di ogni specie morale e materiale, che sotto forma di “simposio” bacchesco scimmiotta un Sinodo di Vescovi sub Pietro. Con l’antiChiesa sono infatti nati gli antiSinodi, gli antiPapi, gli antiCristi mentre i fessi, nati da tempo, stanno a guardare.

    Il governo perfetto dell’anticristo.
    Bergoglio con rara maestria, attua un’abile dittatura d’ispirazione diabolica su quei vecchi fessi, esseri umani dei quali conosce ogni debolezza recondita e così controlla le poche voci deboli dissidenti, illudendole come nel caso di Mueller, uno dei tanti, di poter far da argine alla dilagante eresia, anzi al caos della apostasia… ma renderebbe meglio il termine:
    al “casìno generale”, che si addice meglio a ciò che Bergoglio ha saputo creare!
    In effetti Bergoglio, per Mueller ed altri, ha inventato una specie di zuccherino per i gonzi, che supera l’efficacia del tradizionale “promoveatur ut amoveatur”, tenendoli invece vicini sotto il suo sguardo vigile. Invece di subire le ire di quegli orgogli allontanati e doverli poi inseguire con il suo ginocchio malato e ventilar loro la scomunica, inverte la situazione nel modo più ideale che Satanasso stesso deve avergli consigliato: il controllore, nominato “ispettore del menga” pagato e rimborsato per il servizio isolato in Vaticano, rimborsato di vitto e alloggio e con un gettone di presenza, finisce per essere controllato da chi crede di controllare. Bergoglio sei un dio! (a Napoli saprebbero ben completare la frase).

    Ah questo papa, non “modernista”, ma straordinariamente “moderno” e vulcanico, dovremmo dire! Pian piano sta raggiungendo la perfezione che il Principe del Mondo e che il Mondo stesso chiederebbe al migliore anticristo, unica buona profetica figura fra il ciarpame evangelico: Bergoglio salva gli uomini già da ora, e da vivi(!): non domani o dopodomani alla loro morte, con tutte quelle pratiche di giustizia divina, appelli alla clemenza, condannati inseguiti e ripescati da Pietro oltre i cancelli del Paradiso… No!! Oggi Bergoglio ha già redento l’umanità da viva, prima ancora del Giudizio: a che cacchio servirebbe post mortem, per non parlare del ridondante Giudizio Universale? Si chiama snellimento burocratico e si eliminano pure gli oneri finaziari per i festeggiamenti della Seconda Venuta! Un grande papa, d’accordo fasullo ma lasciatemi almeno “grasso” se non “grande”, che ha pure rivalutato Adamo ed Eva e mettiamoci anche il buon serpente, santa bestiola! Santi subito bisognerebbe rieleggerli tutti e tre: perchè hanno agito come bisognava per essere veri uomini e veri dei:

    “Allora il serpente disse alla donna: «Voi non morrete affatto; ma Dio sa che nel giorno che ne mangerete, gli occhi vostri si apriranno, e sarete come Dio, conoscendo il bene e il male».”

    Ecco che, invece di gridare senza vera convinzione, a chi in effetti non vuol sentire, che il papato è guidato dalla Bestia dell’apocalisse, un adamo in cotola rossa forse rinfanciullito dalla demenza senile e dall’orgoglio ridicolo di esser stato nominato “controllore” delle fughe di fumo mefitico, prima di porsi all’opera ispettiva mangia la mela che gli porge il colubro argentino della Pampa sconfinata, per trenta moderne monete d’argento.
    E mentre Laggiù si ride a crepapelle, il Sinodo finisce a tarallucci e vino.

  • miserere mei ha detto:

    Formalmente no, ma sostanzialmente è così: il sinodo sdogana un modo di essere e di pensare non cattolico.

    L’aggettivo non identifica la targa o l’organizzazione vaticana, ma l’essenza del cattolicesimo, ovvero “l’essere l’intero”.

    Anche se formalmente l’apparenza è cattolica, la realtà sinodale è frammentata è disintegrata: la Chiesa che vi si presenta è incomponibilmente divisa salvo unificarsi sul non essere più la Chiesa sposa di Cristo, ma che ragiona secondo le voglie degli uomini.

    I frammenti, le particole, non indicano più lo spezzare del pane di vita, del Re dell’universo, ma solo schegge di un multiverso senza Verità, ma voglie.

    Non è un problema da poco: ricorda il problema delle cinque vergini con l’olio alla domanda delle cinque che ne sono sprovviste. Non si può fare media tra il vero e il falso.

    Non sta a noi separare la zizzania dal grano, ma vedere la zizzania e saperla altro dal grano invece sì.

    La paccottiglia di nodale che certe sulla sinodalita’ non ha tempo ne’ intenzione di adorare Dio, riconoscendone la Presenza sacramentale e vivendo di fede.

    Ha altre priorità, un altro annuncio da fare, una rivelazione diversa da seguire. Sta facendo più o meno consapevolmente il gioco di chi odia Cristo, addirittura ritenendolo un problema per il progresso.

    L’uomo si salverebbe con l’intelligenza artificiale, le assemblee generali, le siringate sperimentali, le auto elettriche e i diritti lgbtwrzxy… benedicendo tutto nel segno della fratellanza, nel nome della Madre Terra e dei fratelli tutti.

  • Giampiero ha detto:

    Se c’è Pietro, se addirittura lo ha designato a partecipare , cosa ha da temere il cardinale? Che l’ideologia woke prenda possesso della Chiesa? Pazienza, se dovesse accadere è la prova che il Vangelo di Gesù Cristo non è che una grande bufala che dura da più di 2000 anni.

    • Franco ha detto:

      Milano, 06.09.2024

      Buona sera Signor Giampiero, la pazienza è di chi legge la Sua rispossta/pensiero, inqualificabile, privo della minima considerazione, senza alcun rispetto. Il Vangelo ci qualifica e dtermina la nostra vita, è inizio della Vita Eterna. Chiaro?

      Grazie
      Cordialmente
      F.D.E.

      • Giampiero ha detto:

        Non mi lascerò certamente trascinare in una sterile filippica. Lascio quanto ho scritto all’onesta intellettuale e il buon senso di chi lo leggerà. Pace e bene.

    • ORGANUM ha detto:

      Certo,è così.

    • Sherden ha detto:

      No, sarebbe la prova che i trenta denari sono sempre attuali. E come finì la storia di allora, finirà anche quella di oggi.

      • andreottiano ha detto:

        Agenda venti trenta…

        In versione vaticana:

        Agenti vendi a trenta.

        Vendi Gesù per 30 denari.

        Il prezzo è fermo a venti secoli fa.

        Un affarone per i padroni del debito…

    • Federico ha detto:

      Le posso assicurare che al momento dell’inevitabile trapasso sarà sorpreso della sua illusione: ma, purtroppo per lei, non ci potrà fare più niente. A meno che non si svegli da solo o qualcuno lo faccia al suo posto. In ogni caso le dico una cosa: l’altra vita è quella vera, non questa materiale, ingannevole, mutevole, incerta, instabile. Le sue parole oltraggiose palesano, nella loro stizza, il timore: in fondo, lei è preoccupato della morte e vorrebbe esorcizzarla con la rabbia. Ma la realtà non dipende da ciò che lei crede o non crede. Il giudizio dopo la morte esiste, che le piaccia o no.

      • Adriana 1 ha detto:

        Carissimo,
        il giudizio esiste- è vero- da lunghissimo tempo…Ci arriva dalla religione egizia (i Greci lo chiamavano “psicostasia”). Maat o Mee, la dea della Giustizia che vi presiedeva, provvedeva con la sua piumetta a equilibrare, o a squilibrare, il piatto della bilancia su cui veniva pesata l’anima del defunto, controllando che la iniziale dichiarazione del medesimo di non aver commesso “brutte cose” corrispondesse alla realtà. Se la pesatura dell’anima risultava negativa, essa finiva nelle fauci del terribile ippopotamo Thaueret ( assimilato alle forze negative del Caos cui presiedeva il dio Seth ). Per la sua indomabilità l’ippopotamo viene anche citato nel libro di Giobbe ( il più antico dell’A.T. ) e, forse, sempre al medesimo fa riferimento la descrizione del Leviatano. Le anime assolte, al contrario, salivano nella Duat, anticamente rappresentata da una stella o da un sole (luminosi entrambi) collocati nel cielo.