Bianca Jagger, Kiri Te Kanawa e Molti Nomi Illustri al Times: Salvate la Messa in Latino. Come Agatha Christie…

4 Luglio 2024 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione questo articolo pubblicato da Messa in Latino, che ringraziamo per la cortesia. E riflettendo sull’argomento, mi stupisco di fronte alla disinvoltura con cui chierici e papi hanno messo le mani su una costruzione preziosa come la messa antica. Un particolarità tutta cristiana, a partire dai protestanti. Certo è qualcosa che non è avvenuto nell’ebraismo, nel buddismo e nell’islam…Buona lettura e diffusione.

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Sul ‘The Times’ una lettera in difesa della Messa tradizionale in latino – #TLM #MTL #salviamolaMTL #savetheTLM

Tramite il blog Rorate Caeli, apprendiamo questa straordinaria notizia riferita da Damian Thompson che su Twitter/X riferisce di una lettera aperta al direttore del The Times, pubblicata oggi 3 luglio 2024 a pag. 22 del quotidiano inglese (foto del giornale presa da Una Voce Sevilla). In calce la nostra traduzione. 
Nomi  illustri hanno firmato la petizione per implorare la S. Sede di preservare e mantenere la MTL (cioè la Messa Tradizionale in Latino).
Tra essi si leggono: Bianca Jagger (moglie del mitico Mick Jagger dei Rolling Stones), Lloyd-Webber (produttore di celebratissimi Musical quali 
Jesus Christ Superstar, Cats, Evita, The Phantom of the Opera), Kiri Te Kanawa (soprano stimato anche dalla Regina), la principessa Michael del Kent, lo stilista Paul Smith, l’ex ministro Michael Gove (per altri nomi si veda elenco sotto).
La lettera accorata (pubblicata più o meno nello stesso periodo in cui nel 1971 – allora era il 6 luglio – sempre sul The Times venne pubblicata un’altra lettera – firmata anche da Agatha Christie – per chiedere  – a Paolo VI di non proibire la MTL in Inghilterra e nel Galles), chiede che la Santa Sede non imponga ulteriori restrizioni “inutili e insensibili” alla MTL, “gioiello che deve essere custodito gelosamente“. Nel 1971 l’appello ottenne un indulto da parte del Papa che salvò la MTL in Inghilterra (si vedano altri post di MiL, qui qui). 
Quella apparsa sulle colonne dell’autorevole quotidiano inglese è una straordinaria dimostrazione di sostegno all’antica Messa tradizionale da parte non solo di artisti e semplici fedeli anche di esponenti di spicco dell’establishment britannico: Tristram Hunt, direttore del V&A, Nicholas Coleridge, presidente di Historic Royal Palaces, Lord Stirrup, ex capo di stato maggiore della difesa.

 

 

 

 

Testo completo (sopra) della lettera del Times a sostegno del TLM con il suo sorprendente elenco di firmatari (sotto). 

 

 Nostra traduzione:  

“Egr. Signor Direttore,
il 6 luglio 1971 il The Times ha pubblicato un appello a Papa Paolo VI in difesa della Messa tradizionale in latino firmato da scrittori e artisti cattolici e non cattolici, tra cui Agatha Christie, Graham Green, Barbara Hepworth e Yehudi Menuhin. Tale appello divenne noto come “lettera di Agatha Christie”, perché si dice che fu il suo nome a spingere il Papa a rilasciare un indulto, o permesso, alla celebrazione della Messa Tradizionale in latino in Inghilterra e nel Galles. La lettera sosteneva che “il rito in questione, nel suo magnifico testo latino aveva anche ispirato opere straordinarie… di poeti, filosofi, musicisti, architetti, pittori e scultori di tutti i paesi e di tutte le epoche. Appartiene quindi alla cultura universale.”
Recentemente sono arrivate notizie preoccupanti da Roma secondo cui la Mssa in latino sarà bandita da quasi tutte le chiese cattoliche. Questa è una prospettiva dolorosa e disorientante soprattutto per il numero crescente di giovani cattolici la cui fede è stata nutrita da essa.
La liturgia tradizionale è una “cattedrale” di testi e di gesti, che si è sviluppata nel corso di molti secoli così come hanno fatto anche questi venerabili edifici. Non tutti ne apprezzano il valore e va bene così; ma distruggerlo sembra un atto inutile e insensibile in un mondo in cui la Storia può scivolare via troppo facilmente ed essere dimenticata. La capacità dell’antico rito di incoraggiare il silenzio e la contemplazione è un tesoro non facilmente replicabile e, una volta scomparso, impossibile da ricostruire.
Questo appello, come quello precedente, è “del tutto eucmenico e apolitico”. Tra i firmatari vi sono cattolici e non cattolici, credenti e non credenti.
Imploriamo la Santa Sede di riconsiderare ogni ulteriore restrizione all’accesso a questo magnifico patrimonio spirituale e culturale”

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6 commenti

  • giovanna ha detto:

    Mi lascia molto perplessa il Duca di Kent.

  • Mah.... ha detto:

    Questo dimostra che gli amanti della messa in latino non sono più così tanto dei devoti cattolici. Non è molto furbo pubblicare questo documento firmato da atei.

  • Sereno Graffiante ha detto:

    Lasciamo perdere il “mitico” Mick Jagger, per favore!
    Il cattolico tutto d’un pezzo ha ben altri riferimenti artistici.
    Ora è evidente anche a un cieco che la S.Messa in Rito Romano Antico è di una bellezza e purezza spirituale che non ha eguali.
    Solo la rozzezza e ignoranza delirante di “governanti” ecclesiastici in cerca di fama mondana poté sostituirla con quella Novus Ordo, perfetta espressione di anime accecate dai fumi esoterici respirati negli antri delle sulfuree stanze.

  • ORGANUM ha detto:

    La messa antica non solo va salvata , ma dovrebbe essere diffusa e raccomandata anche per un semplice,molto “laico” motivo: perché è bella.E come tutto ciò che è bello,e quindi è oggetto della nostra contemplazione estetica, ci libera dall’effetto opprimente della nostra volontà e ci eleva al di sopra della bassa materialità.Certo, per capire questo, bisognerebbe avere una volontà orientata al bene e non al male. e lavorare nell’interesse dell’uomo e non per lobotomizzarlo e degradarlo con le brutture (ahimè le messe leopardate,sul materassino,in bicicletta…) come è d’uso fare oggi a tutti i livelli,Chiesa gerarchica compresa.

  • Adriana 1 ha detto:

    Ma quanti “figuranti” ecclesiastici attuali conoscono almeno i rudimenti della Messa in Latino?

    • Davide Scarano ha detto:

      Credo che il problema principale non sia ne’ nella difficoltà di imparare il latino, nè nella fatica di inginocchiarsi e di prostarsi, nè in altro, quanto piuttosto nella volontà di imparare, che può nascere solo della capacità di analizzare con onestà e purezza di cuore l’attuale crisi della società e della Chiesa.
      Se per i più svariati motivi detto esame non recasse sufficienti evidenze consiglio la lettura di questo articolo:
      https://comedonchisciotte.org/la-musica-classica-modifica-il-cervello-ecco-come/
      Ritengo altresì utile riportare per intero l’occhiello del titolo al fine di offrire la principale chiave di lettura dell’articolo: “La differenza principale tra la musica classica e quella pop è che la musica classica ha regole uniche che piacciono al cervello”. In modo diverso, appena più caustico, è giunto a conclusioni simili un cantore che ho conosciuto alla messa “Vetus Ordo” affermando: “la chitarra è un’arma di distruzione di messe”. Di messe non so, del Sacro è invece assai probabile.