Tra essi si leggono: Bianca Jagger (moglie del mitico Mick Jagger dei Rolling Stones), Lloyd-Webber (produttore di celebratissimi Musical quali Jesus Christ Superstar, Cats, Evita, The Phantom of the Opera), Kiri Te Kanawa (soprano stimato anche dalla Regina), la principessa Michael del Kent, lo stilista Paul Smith, l’ex ministro Michael Gove (per altri nomi si veda elenco sotto).
Testo completo (sopra) della lettera del Times a sostegno del TLM con il suo sorprendente elenco di firmatari (sotto).
Nostra traduzione:
“Egr. Signor Direttore,il 6 luglio 1971 il The Times ha pubblicato un appello a Papa Paolo VI in difesa della Messa tradizionale in latino firmato da scrittori e artisti cattolici e non cattolici, tra cui Agatha Christie, Graham Green, Barbara Hepworth e Yehudi Menuhin. Tale appello divenne noto come “lettera di Agatha Christie”, perché si dice che fu il suo nome a spingere il Papa a rilasciare un indulto, o permesso, alla celebrazione della Messa Tradizionale in latino in Inghilterra e nel Galles. La lettera sosteneva che “il rito in questione, nel suo magnifico testo latino aveva anche ispirato opere straordinarie… di poeti, filosofi, musicisti, architetti, pittori e scultori di tutti i paesi e di tutte le epoche. Appartiene quindi alla cultura universale.”Recentemente sono arrivate notizie preoccupanti da Roma secondo cui la Mssa in latino sarà bandita da quasi tutte le chiese cattoliche. Questa è una prospettiva dolorosa e disorientante soprattutto per il numero crescente di giovani cattolici la cui fede è stata nutrita da essa.La liturgia tradizionale è una “cattedrale” di testi e di gesti, che si è sviluppata nel corso di molti secoli così come hanno fatto anche questi venerabili edifici. Non tutti ne apprezzano il valore e va bene così; ma distruggerlo sembra un atto inutile e insensibile in un mondo in cui la Storia può scivolare via troppo facilmente ed essere dimenticata. La capacità dell’antico rito di incoraggiare il silenzio e la contemplazione è un tesoro non facilmente replicabile e, una volta scomparso, impossibile da ricostruire.Questo appello, come quello precedente, è “del tutto eucmenico e apolitico”. Tra i firmatari vi sono cattolici e non cattolici, credenti e non credenti.Imploriamo la Santa Sede di riconsiderare ogni ulteriore restrizione all’accesso a questo magnifico patrimonio spirituale e culturale”
§§§
IBAN: IT79N0 200805319000400690898
BIC/SWIFT: UNCRITM1E35
Mi lascia molto perplessa il Duca di Kent.
Questo dimostra che gli amanti della messa in latino non sono più così tanto dei devoti cattolici. Non è molto furbo pubblicare questo documento firmato da atei.
Lasciamo perdere il “mitico” Mick Jagger, per favore!
Il cattolico tutto d’un pezzo ha ben altri riferimenti artistici.
Ora è evidente anche a un cieco che la S.Messa in Rito Romano Antico è di una bellezza e purezza spirituale che non ha eguali.
Solo la rozzezza e ignoranza delirante di “governanti” ecclesiastici in cerca di fama mondana poté sostituirla con quella Novus Ordo, perfetta espressione di anime accecate dai fumi esoterici respirati negli antri delle sulfuree stanze.
La messa antica non solo va salvata , ma dovrebbe essere diffusa e raccomandata anche per un semplice,molto “laico” motivo: perché è bella.E come tutto ciò che è bello,e quindi è oggetto della nostra contemplazione estetica, ci libera dall’effetto opprimente della nostra volontà e ci eleva al di sopra della bassa materialità.Certo, per capire questo, bisognerebbe avere una volontà orientata al bene e non al male. e lavorare nell’interesse dell’uomo e non per lobotomizzarlo e degradarlo con le brutture (ahimè le messe leopardate,sul materassino,in bicicletta…) come è d’uso fare oggi a tutti i livelli,Chiesa gerarchica compresa.
Ma quanti “figuranti” ecclesiastici attuali conoscono almeno i rudimenti della Messa in Latino?
Credo che il problema principale non sia ne’ nella difficoltà di imparare il latino, nè nella fatica di inginocchiarsi e di prostarsi, nè in altro, quanto piuttosto nella volontà di imparare, che può nascere solo della capacità di analizzare con onestà e purezza di cuore l’attuale crisi della società e della Chiesa.
Se per i più svariati motivi detto esame non recasse sufficienti evidenze consiglio la lettura di questo articolo:
https://comedonchisciotte.org/la-musica-classica-modifica-il-cervello-ecco-come/
Ritengo altresì utile riportare per intero l’occhiello del titolo al fine di offrire la principale chiave di lettura dell’articolo: “La differenza principale tra la musica classica e quella pop è che la musica classica ha regole uniche che piacciono al cervello”. In modo diverso, appena più caustico, è giunto a conclusioni simili un cantore che ho conosciuto alla messa “Vetus Ordo” affermando: “la chitarra è un’arma di distruzione di messe”. Di messe non so, del Sacro è invece assai probabile.