A proposito di Mons. V*i*g*a*n*ò, della Chiesa e di Sant’Atanasio. Paolo Deotto.

3 Luglio 2024 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione questo commento dell’amico Paolo Deotto, che ringraziamo di cuore, a proposito dell’arcivescovo Carlo Maria Viganò. Parole che condividiamo. Che Dio aiuti la Chiesa, mons. Viganò e noi. Buona lettura e diffusione.

§§§ 

Non scrivo queste riflessioni da teologo improvvisato. Ne abbiamo già tanti. Scrivo da cattolico qualsiasi, preoccupato di salvare l’anima e addolorato, né sono certo l’unico, per ciò che da anni vediamo accadere a Roma e da lì diffondersi.

Come era inevitabile, dopo la convocazione di Mons. Viganò per rispondere all’accusa di scisma e la sua netta presa di posizione (vedi https://www.ilnuovoarengario.it/jaccuse-dichiarazione-di-s-e-r-mons-carlo-maria-vigano-sullaccusa-di-scisma/ ) è iniziata la corsa dei “distinguo”, e da parte di molti anche del cosiddetto fronte “tradizionalista”, si sta palesando la preoccupazione di prendere le distanze dall’uomo e dal vescovo che ha avuto e ha il coraggio di parlare con totale chiarezza.

Non c’è da meravigliarsi: chi parla con coraggio e chiarezza mette sempre in imbarazzo, tanto più se è un uomo che da solo non risparmia critiche – fondatissime – a un sistema che, per quanto perverso, è pur sempre forte. E gli italiani (se non sbaglio, lo diceva Leo Longanesi), essendo sempre pronti ad accorrere in aiuto del vincitore, nel dubbio scelgono chi è apparentemente, almeno per ora, il più forte.

Con questo non voglio dire che tutte le critiche a Mons. Viganò nascano solo da vigliaccheria e/o opportunismo. Sta di fatto però che il modus agendi di Monsignore mette l’interlocutore alle strette, perché si basa su dati di fatto, su critiche che nascono dalla realtà e non da fumisterie.

E Mons. Viganò ha avuto il coraggio di rompere gli argini, parlando con quella chiarezza che purtroppo, in questi undici anni di disastro bergogliano, non è stata esercitata dalla grandissima parte del clero.

Ieri sulla Nuova Bussola Quotidiana è stato pubblicato un articolo di Luisella Scrosati (vedi https://lanuovabq.it/it/rifiutando-la-chiesa-visibile-vigano-si-scomunica-da-solo ) nel quale ci si arrampica un po’ sui vetri per dimostrare che Mons. Viganò è non solo scismatico, ma anche scomunicato. La distinzione tra “eretico occulto” ed “eretico notorio”, fatta dalla Scrosati, si traduce in un boomerang, perché negare che Bergoglio sia un eretico notorio è, di fatto, negare la realtà.

Povero Bergoglio, verrebbe da dire, ha fatto e fa di tutto per gettare confusione tra i fedeli, per squalificare la Chiesa e per portare anime all’inferno. Cosa deve ancora fare perché si capisca che è un nemico giurato di Cristo?

E se vogliamo parlare di eresia, la negazione, fatta da Bergoglio, dell’unicità della Fede cattolica per la salvezza, non è già più che sufficiente?

Ora Mons. Viganò si è rifiutato di comparire davanti ad una “autorità” che non riconosce come tale. Certamente il gesto è stato forte, ma vogliamo renderci conto che la situazione che stiamo vivendo, che la Chiesa sta vivendo, è assolutamente eccezionale?

Ancora oggi recitiamo il Simbolo di Sant’Atanasio, che esprime nel modo più chiaro e completo il mistero della Santissima Trinità. Atanasio fu scomunicato due volte, privato della sede, perseguitato. Ma non cedette mai.

Cosa avrebbe dovuto fare? Restare in una Chiesa “visibile” che era travolta dall’arianesimo?

Mons. Viganò è, a mio avviso, una voce di coraggio e chiarezza, che il Signore ci ha donato, e che può salvare tante anime che si perderebbero nel marasma creato da Bergoglio.

Siamo, lo ripeto, in un periodo assolutamente eccezionale, nel quale poco valgono i bei ragionamenti sulla gerarchia, sulla Chiesa visibile. La Chiesa cattolica non perirà mai, questo lo sappiamo bene, ce lo ha detto Nostro Signore Gesù Cristo. Ma la bontà dell’albero si riconosce dai frutti e da troppo tempo da Roma arriva corruzione morale e spirituale, negazione delle verità di Fede.

Grazie quindi a Mons. Viganò per il suo coraggio e la sua determinazione. Come già fece a suo tempo Mons. Lefebvre, Mons. Viganò sta adoperandosi per salvare ciò che da Roma si vuole distruggere. È forse un caso che si prepari anche l’attacco definitivo contro la Santa Messa in Vetus Ordo?

Grazie a Mons. Viganò, preghiamo per lui e sosteniamolo. Senza se e senza ma.

§§§

Aiutate Stilum Curiae

IBAN: IT79N0200805319000400690898

BIC/SWIFT: UNCRITM1E35

§§§

 

Condividi i miei articoli:

Libri Marco Tosatti

Tag: , ,

Categoria:

14 commenti

  • Carlo ha detto:

    Scio cui credidi!

  • Antonio L ha detto:

    Quien dude de la operación en marcha para desbastar y arruinar la fé, está perdido. Por los frutos conocemos los planes. Vigano es lo más peligroso que existe hoy y sin duda trabaja en el mismo equipo, en este caso para dar la puntilla y definir y encarrilar el descontento. En definitiva se trata de anular el monumental trabajo Divino realizado por San Pablo VI, Benedicto , el beato Juan Pablo I y san juan Pablo II, contra la barbarie y contra Dios.

  • Antonio L ha detto:

    Quien dude de la operación en marcha para desbastar y arruinar la fé, está perdido. Por los frutos conocemos los planes. Vigano es lo más peligroso que existe hoy y sin duda trabaja en el mismo equipo, en este caso para dar la puntilla y definir y encarrilar el descontento. En definitiva se trata de anular el monumental trabajo Divino realizado por San Pablo VI, Benedicto , el beato Juan Pablo I y san juan Pablo II, contra la barbarie y contra Dios.

  • daouda ha detto:

    Atanasio era patriarca legittimo, petrino via Marco, in ogni caso un gerarca.
    Viganò è un presbitero che per la carriera mondana all’interno dello stato mondano del Vaticano, è stato pseudo consacrato vescovo giacché le ordinazioni assolute sono nulle.

    Ora abbiamo parlato molto dei modernisti, perché non scrivere di tutti i tradizionalisti a partire dai sedevacantisti che sono cripto-gnostici?

    A livello di depositum Fidei, già il conclave come modalità fuori da situazioni emergenziali è illegittimo, figurarsi poi quando è totalmente avulso dalla località romana, essendo assurto a congresso internazionalista.

    Sono i frutti difatti a svelare che come i modernisti da 200 anni, i tradizionalisti per gli antecedenti 900 hanno fatto solo vomitare.
    I canoni, la spiritualità, è tutto contraddetto. Talmente ilare è la faccenda che i 62isti combattono i 69isti, due riti ormai non più fedeli al deposito liturgico romano.

  • Levluc ha detto:

    Per chi legge lo spagnolo segnalo anche: D.Galeron, En defensa de Viganò, https://www.youtube.com/watch?v=jFAgHQmhQBk è un professore universitario cattolico di storia, spagnolo, abitualmente molto ben documentato anche in dibattiti ecclesiali …

  • Mario ha detto:

    Ahimè, un altro scivolone della Scrosati, l’ennesimo dopo le corbellerie della campagna diffamatoria contro la San Pio X… Povera Bussola… E pensare che la Scrosati tiene la domenica su quel sito addirittura una cattedra di dottrina. Né lei né tantomeno la Bussola hanno letto San Paolo, Prima Lettera ai Corinzi: “Come in tutte le comunità dei santi, le donne nelle assemblee tacciano perché non è loro permesso parlare; stiano invece sottomesse, come dice anche la Legge. Se vogliono imparare qualche cosa, interroghino a casa i loro mariti, perché è sconveniente per una donna parlare in assemblea” (14:33-36). Aggiorniamo San Paolo, aggiungendo ad “assemblee” la qualifica “anche virtuali”… Altrimenti, facciamola papessa al posto di Bergoglio.

  • Michel Berthoud ha detto:

    Come sempre Dottor Deotto sa essere esaustivo. Sintesi perfetta e condivisibile al 100%
    Che Dio la benedica.

  • Veronica Cireneo ha detto:

    Non sono un teologo, ma se penso a quanto come pecora sia stata graziata per rimanere in sella nella fede, nonostante tutto, dico che questo articolo del dottor Deotto è perfettamente comprensibile e condivisibile. Grazie

  • Virro ha detto:

    Mons. Viganò ancora con più forza Le siamo grati perché con la Sua testimonianza ci ricorda che non siamo “né di Paolo né di Apollo” ma di Nostro Signore Gesù Cristo.
    Gesù è la VERITA’

  • Adriana 1 ha detto:

    “…un cattolico qualsiasi, preoccupato di salvare l’anima. ”
    Secondo me, è proprio questo presuntuoso egocentrismo individualistico che impedisce a tanti di recepire e calibrare il contenuto di voci dissenzienti nei riguardi della potente Istituzione.

  • Paul Mayer ha detto:

    Concordo. Il fatto che ci siano divisioni e discordie mi addolora profondamente ma bisogna ammettere che bisogna pure reagire e lottare per il bene, per la verita’ e… in una parola sola, per Cristo. Un forte abbraccio a Mons. Vigano’ e preghiamo perche’ possa avere lo stesso coraggio e la stessa santita’ di un moderno Sant’Atanasio.

  • E.A. ha detto:

    Condivido ed apprezzo il discorso di fondo del dott Deotto, di cui peraltro nutro profonda stima, altresì non posso esimermi dall’intervenire sul “Senza se e senza ma “ finale… dove il se e il ma rappresentano per me, e sicuramente per tanti altri cattolici, l’indisponibilita’ assoluta a disconoscere oltre che ovviamente l’attuale inquilino di Santa Marta, usurpatore illegittimo della Cattedra Pietrina, anche tutti i Papi post-conciliari, Successori legittimi di San Pietro, nonché l’assoluta certezza dell’ invalidità della rinuncia di Papa BXVI, che lo ha conservato e mantenuto Ultimo legittimo Papa sul Soglio Pietrino fino ai nostri giorni! Il Signore Venga Presto in Nostro Aiuto!

  • physicus ha detto:

    Resto comunque perplesso dalla tattica di Viganò. E’ chiaro che, affermando che certamente ( e non probabilmente) Bergoglio non è papa si pone in situazione di scisma. E’ anche vero che Bergoglio, per non parlare di Tucho, sono pertinacemente e palesemente eretici; tuttavia mi è stato detto che la prima sede è non giudicabile, anche se spara scemenze. Non so che dire. Io continuerei ad indagare sul munus e sul ministerium e sul terzo segreto di Fatima. Dove è spiegato tutto o quasi. Il processo, seppur farsa, poteva essere l’occasione per dibattere dell’invalidità di Bergoglio. Cosa sarebbe cambiato rispetto al non andarci?

  • Dino Brighenti ha detto:

    Intanto siamo in croce in attesa del colpo di Lancia