Genova per Noi. Due Casi di Studio: la Puglia PD e la Liguria Cdx. Vincenzo Fedele.

7 Giugno 2024 Pubblicato da 3 Commenti

Marco Tosatti

Cari amici e  enmici di Stilum Curiae, Vincenzo Fedele, che ringraziamo di cuore, offre alla vostra attenzione queste riflessioni sulle recenti vicende giudiziarie in quel di Genova…buona lettura e condivisione.

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GENOVA PER NOI CHE SIAMO A FONDO …..

 

Dall’azione giudiziaria a Bari che ha coinvolto il PD ero in attesa della reazione che doveva bilanciare  attaccando l’altra parte dello schieramento. Infatti è arrivato puntuale il caso Toti in Liguria.

Dopo tre anni di indagini riservate è  iniziata la sceneggiata con accuse generiche ampliate ogni giorno, una al giorno.

Le esigenze giornalistiche devono pur essere supportate per rimanere in prima pagina.

Avere una chiara idea di cosa accusare gli imputati, dopo tre anni di indagine, era chiedere troppo. Centellinare i capi d’accusa e riempire le prime pagine è la gioia primaria cui si affianca l’oscuramento di quelle provenienti dalla Puglia che ormai nessuno ricorda più.

Quindi, prima di parlare della Liguria, ricordiamo gli avvenimenti pugliesi dove a Bari ben 130 (centotrenta) individui sono stati indagati con accuse gravi e circostanziate commissariando il Comune per reati connessi con una società municipalizzata.

Non entro nel merito e non imito i salotti televisivi che si ergono a giudici, e vado per grandi linee.

Notevole era stata la difesa del Sindaco di Bari (che è anche Presidente dell’associazione dei Comuni italiani), che all’incirca suonava: “Io vivo sotto scorta, come posso essere colpevole di qualcosa?”.

Come se essere minacciato da qualcuno ed avere necessità di protezione sia, di per se, certificazione di innocenza a prescindere. Se il Sindaco di Bari fosse stato amante della legalità e trasparenza avrebbe detto: ben venga il commissariamento del Comune (a fronte di 130 persone coinvolte), così si fa pulizia nel caso ci fosse qualche ombra e qualche infiltrato si fosse approfittato delle istituzioni.

Invece la difesa era stata : Come vi permettete di mettere in dubbio la nostra affidabilità senza crederci sulla parola? Lo dice anche il Presidente della Regione, un ex magistrato (altra certificazione valida a prescindere).

Infatti il Presidente pugliese Emiliano (il bisticcio non è mio, è solo ironia involontaria) certifica subito di aver accompagnato, a suo tempo, il futuro Sindaco di Bari dalla sorella del boss locale.

Immediata smentita del Sindaco (mai fatto, mai andato, ecc.) e retromarcia dell’Emiliano pugliese.

Si era espresso male o era stato capito male. Può capitare, se sei di sinistra, se sei di destra no,

Per reazione uguale e contraria, come dicevo, si è subito creato il contraltare ligure, con il Presidente Toti agli arresti domiciliari per reati che man mano sembrano surreali ogni giorno di più.

Gran cassa quando Toti si è avvalso della facoltà di non rispondere, in attesa di sapere di cosa fosse accusato, che è stata stravolta dai media come ammissione implicita di colpevolezza.

Gli avvocati hanno potuto avere, dopo circa una settimana, i documenti relativi e, dopo averli visionati hanno acconsentito a far interrogare il proprio assistito su tutti i punti di imputazione. L’agenda degli inquirenti era stranamente piena ed una decina di giorni di attesa era il minimo sindacale.

Quando Toti è stato ascoltato un giorno intero rispondendo su tutto, gli arresti domiciliari non sono comunque stati tolti anche se il codice prevede la limitazione della libertà, in fase istruttoria, in tre casi ben precisi:

quando l’arresto sia avvenuto in flagranza di reato;

quando c’è la possibilità di inquinamento delle prove;

quando vi è pericolo di fuga dell’imputato.

Nessuno dei tre punti può essere invocato in questo caso per il Presidente Toti visto che non vi è flagranza di reato, le prove sono state raccolte già dal 2021 (da tre anni), la richiesta è del dicembre del 2023 (anche se attuata solo a ridosso delle elezioni europee), e non vi è pericolo di fuga dell’imputato.

Eppure ancora oggi il Presidente Toti è agli arresti domiciliari.

E’ sperabile che ad urne europee aperte, possa ritornare liberamente alle proprie occupazioni normali in attesa degli sviluppi giudiziari.

Intanto si conoscono alcune delle carte processuali e, con esse, alcune interessanti chicche:

In una trascrizione di intercettazione, la parola “lecito” è stata riportata come “illecito”, quindi un “comportamento lecito” è stato tradotto in “comportamento illecito” stravolgendo il contesto;

In un’altra intercettazione, la richiesta di essere spostati da un alloggio di edilizia popolare ad un altro con la motivazione che “c’era troppa umidità” è trascritta come “c’erano troppi militari”. Cioè troppi carabinieri in giro, facendo così scattare anche l’associazione mafiosa ed il corredo per ampliare e prolungare le indagini prima di sbattere il mostro in prima pagina.

Ci sono molti altri punti, dove la fantasia ha sostituito la realtà,ad esempio un incontro al “bar” è diventato un incontro in “barca” perché stimola di più la fantasia forcaiola tramare su lussuosi Yatch, invece che incontrarsi per bere un caffè in un normalissimo bar cittadino.

Ma citiamo questi episodi, certo non marginali, solo per meglio inquadrare fatti e clima in cui si stanno svolgendo.

I media, qualcuno dice che siano asserviti, esaltano e magnificano le azioni della procura senza alcun riscontro dei reati commessi, piccoli o grandi che siano. Cene elettorali spacciate per corruzione, contribuzioni legali versate ufficialmente che diventano tangenti conclamate, ecc.

Li elenco, in modo generico, solo per rifletterci sopra, senza entrare nel merito penale e civile di competenza, ripeto, della magistratura:

I reati sono relativi, per quanto è finora trapelato, alla concessione di spazi portuali ad un imprenditore, Spinelli, che non ha mai nascosto le proprie ambizioni di investire nel porto di Genova.

Aver chiesto lo sblocco di una pratica ferma da oltre due anni nei cassetti senza neanche approfondire se la pratica era stata volutamente accantonata o colpevolmente dimenticata.

Notevole anche altri due o tre aspetti che riguardano lo stesso imprenditore:

Tutti i contributi al partito di Toti sono ufficiali, tracciati e tracciabili:

Parliamo di poche decine di migliaia di Euro a fronte di lavori e investimenti per miliardi di Euro. Se realmente Toti si fosse venduto per tale piatto di lenticchie sarebbe da mettere in galera per imbecillità prima che per altri motivi;

L’imprenditore ha candidamente confessato di aver finanziato tutti i partiti (con versamenti tracciati e tracciabili), ma solo Toti risulta indagato da oltre 3 anni;

Il figlio di Spinelli, confermando i versamenti a tutti i partiti (con il fraintendimento “lecito” “illecito” ricordato prima), parla di suo padre come di persona al limite della demenza senile e della capacità di intendere e di volere con cognizione di causa.

Non diversi gli sconfinamenti trapelati che hanno portato alle imputazioni mafiose, pure importanti perché in tale contesto le intercettazioni si possono fare, come si suol dire, “a strascico”, cioè allungandole nel tempo e intercettando anche chi parlava con chi parlava, che parlava con altri che parlavano e che a loro volta, ecc. ecc.

Da questo sembra che sia venuto fuori il coinvolgimento della comunità ligure dei “riesini” (abitanti del comune siciliano di Riesi) che chiedevano posti di lavoro per alcuni dei loro giovani. Dalle intercettazioni, infatti, viene fuori che viene consigliato al Presidente dell’associazione riesina di presentare richiesta con curriculum, visto che ci sono tante richieste. Inutile che dalle stesse intercettazioni traspaia che il consiglio dato è quello, ovvio, di presentare domanda, corredata dal chiarimento che “ce ne sono molte”, ma non serve neanche la constatazione che nessuna delle domande di assunzione dei riesini sia stata accolta.

Non andiamo ulteriormente avanti nella disamina anche perché, ripetiamo, non si vuole entrare nel merito del giudizio, ma solo ragionare sulle condizioni al contorno che, al momento sono:

Si è messa alla pubblica gogna un uomo politico, il Presidente Toti, ed un coalizione a pochi giorni da un importante turno elettorale, dopo indagini condotte per 3 anni, con attivazione avanzata a dicembre 2023 e concretizzata adesso, associando anche Signorini e altri manager finora stimati e irreprensibili in ipotesi di reato ancora da dimostrare.

Si è “coperto” mediaticamente (si può dire “controbilanciato”) un ben più grave e circostanziato contesto giudiziario che ha coinvolto la sinistra in Puglia che, infatti, è sparito dalle cronache;

Si sta criminalizzando preventivamente una intera comunità siciliana a Genova, i riesini, qualificandoli come mafiosi prima di ogni giudizio di merito e senza neanche prove a supporto;

Si sono bloccati gli investimenti del gruppo Spinelli per lo sviluppo del porto di Genova che, forse, potrebbe contribuire al rilancio della città con investimenti diretti, maggior occupazione primaria, sviluppo dei traffici e dell’indotto, quindi altra occupazione e sviluppo economico locale e nazionale.

Ci sono anche altri aspetti su cui puntare i riflettori, ma sono tutti secondari e di basso interesse, tanto che neanche i giornali dedicano loro delle righe di commento o di riflessione.

Uno di questi potrebbe riguardare il concorrente di Spinelli, ora avvantaggiato dallo stop subito dall’ex Presidente del Genoa Calcio a fronte di questo processo.

E’ talmente secondario che, ripetiamo, nessuno lo ha neanche nominato, non è stato sfiorato dai riflettori per vedere di chi si tratta e che interessi potrebbe avere.

Forse, ma a pensare male si fa peccato, può essere che non sia tanto secondario da essere insignificante.

Forse potrebbe essere che sia fra coloro di cui non si può parlare male, cioè fra coloro che realmente detengono il potere a tal punto da rimanere dietro le quinte certi di non essere coinvolti, pur muovendo le fila delle marionette sul palcoscenico.

Il concorrente del gruppo Spinelli, per chi non lo sapesse, è il gruppo MSC, quello di MSC CROCIERE, che tanto spende in pubblicità per farci trascorrere vacanze da sogno.

Nessuno di loro, dal Patron in giù, è stato coinvolto nelle indagini come nessuno di loro è mai stato sentito, neanche come persona informata sui fatti, nelle indagini della Procura.

Eppure l’unico gruppo che trae vantaggi dalla decapitazione del gruppo Spinelli è proprio MSC, con a capo l’armatore svizzero napoletano Ganluigi Aponte, per gli amici Gigi, che adesso avrà campo libero nello sviluppo del porto di Genova che si avvia comunque a diventare il più importante hub del mediterraneo, scavalcando anche Gioia Tauro, visto gli ampliamenti per gli investimenti nella diga foranea e con i soldi del PNRR che potranno adesso essere gestiti senza interferenze indebite.

A scanso di equivoci ci limitiamo a divulgare informazioni di pubblico dominio, che dovrebbero approfondire  i giornalai investigativi che adesso, però, sono fuori allenamento.

Sembra che il gruppo Spinelli si sia inserito in un gioco molto al di là dei suoi attuali orizzonti imprenditoriali andando a smuovere interessi che, per il solo ampliamento del porto di Genova e la realizzazione della diga foranea, valgono oltre 1,3 miliardi di Euro, tutti finanziati con fondi del PNRR.

Il gruppo MSC non è solo turismo e navi da crociera, è un colosso nel settore cargo e trasporti marittimi in generale, con tutto quello che ne consegue in logistica e spostamento di merci, soprattutto nel settore mediorientale che, di questi tempi, è molto caldo.

Il gruppo MSC è, di fatto, considerato un gruppo israeliano. Non tanto per Aponte, quanto per sua moglie Rafaela Diamant e, per essere più precisi, per il suocero Pinhas Diamant, facoltoso ebreo che risulta, tra l’altro, tra i fondatori dello Stato d’Israele.

Molte notizie sono reperibili su Dagospia che lo scorso 17 Maggio ha raccontato alcune performance della famiglia, compresi i rapporti con le banche di mezzo mondo che finanziano generosamente il gruppo MSC garantiti più dalla figura del suocero che da Gigi Aponte.

Lui gestisce il gruppo dal buon retiro di Ginevra, ma le leve finanziarie sono in Lussemburgo.

Le navi cargo del gruppo MSC sono fra le più bersagliate dagli Houthi dalle parti del canale di Suez, tanta è l’identificazione del gruppo con lo Stato israeliano e non ci sono smentite alle voci che le navi siano ufficialmente protette dal Mossad, il servizio segreto esterno di Israele. Trasportare merci da quelle parti, con discrezione, per non dire con riservatezza, anche al servizio del Governo Netanyahu, può garantire collaborazioni su molti tavoli ed a molti livelli.

Sorge a questo punto il dubbio che Toti e la Regione Liguria siano solo obiettivi secondari, fermo restando che non si butta via nulla e un obiettivo politico, per quanto collaterale, presenta sempre il suo indubbio fascino, soprattutto se può essere utilizzato ad orologeria nei tempi giusti.

Spinelli, dalla sua posizione di ex Presidente del Genoa Calcio dal 1985 al 1997 pensava, forse a ragione, di essersi conquistato un posto di rispetto a Genova, ma mettere i bastoni fra le ruote ad un colosso come MSC è stato oltre la sua portata.

Forse MSC non ha neanche gradito i riflettori che stanno illuminando la scena per troppo tempo, visto che il gruppo ha sempre cercato una sobria riservatezza, a fronte dei rapporti citati. Ma i tempi della giustizia (con la minuscola) italiana, uniti alle necessità e ai tempi della ricaduta politica, non possono essere accorciati

Anche per questo è molto probabile che a breve, aperte le urne, i riflettori si spegneranno, forse il Presidente Toti sarà scagionato, anche se tardivamente, gli Spinelli ormai bruciati si faranno da parte ed i lavori riprenderanno nella giusta direzione, come è corretto che sia, visto che il banco vince sempre.

Ci preoccupiamo del porto di Trieste perché ci operano i cinesi, della golden share in Pirelli, sempre per fermare i cinesi, ma consegnare il porto di Genova da una lobby ben precisa non crea problemi.

Vincenzo Fedele

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3 commenti

  • Qui Rapallo ha detto:

    Domenica si vota anche per il simdaco di Rapallo.
    Sembra che il nuovo siñdaco dovra” occuparsi anche dell’utilizzo dell’edificio del liçeo dei padri somaschi. O meglio cosi’ disse uno dei candidati alla carica di sindaco.
    Ma non e’ proprieta’ privata l’edificio ?
    Cosa ne pensera’ della faccenda un ex alunno dei padri somaschi ma ben piazzato in regione , tal Ferruccio Sansa ?

  • Corso Benedetto Croce, 130 ha detto:

    Bari. All’indirizzo indicato c’e’ la Chiesa russa.
    Costruita all’inizio del 900 dalla societa’ imperiale russa per i pellegrinaggi in Palestina. Negli anni 80 del secolo scorso era di proprieta’ del comune di Bari. Fu regalata da Prodi al tempo in cui era Presidente della commissione europea al Patriarcato di Mosca.
    Ritorniamo agli anni 80. Il sacerdote italiano ma che cercava di sembrare russo aveva contro il PCI barese .
    Questa ostilita’ si manifestava nell’ostacolo burocratico ad ogni richiesta dell’inquilino al comune proprietario.
    Ma ci fu un mezzo per sbloccare le pratiche.
    Rivolversi ad un signore , molto devoto di san Nicola, che tutti i pomeriggi si sedeva lungo il corso con una sedia tipo regista e da li amministrava la giustizia…

  • Da Genova ha detto:

    Ottimo articolo. Ma non si tratta solo di Spinelli e MSC.
    Purtroppo.
    Abbiamo altri due attori che restano , per il momento , nell’ombra.
    Una parte del porto , il porto containers di Voltri Pra’ ( ma e’ sempre Comune di Genova e porto di Genova ) e’ in mano a una societa’ cinese . Sia Spinelli che MSC devono , oggi come oggi , attraccare a Voltri e aspettare la benevolenza dei cinesi per le proprie operazioni di carico e scarico.
    Benevolenza cinese che , forse, ha un occhio di riguardo per la compagnia containers cinese che si chiama COSCO e il cui rappresentante a Genova e’ Augusto Cosulich forse il piu’ importante agente marittimo della citta’.
    Ora la costruzione della nuova diga permetterebbe sia a Spinelli che a MSC di non attraccare piu’ a Voltri ma di arrivare al terminal rinfuse di cui entrambi sono concessionari. Ora l’opposizione in regione e’ capitanata dal 5 stelle Ferruccio Sansa , molto intelligente ma poco brillante nell’opposizione a Toti. Ferruccio Sansa e’ figlio di Adriano Sansa , gia’ magistrato, bene introdotto anche negli ambienti cattolici. Padre e figlio vivono a Sant” Ilario nella villetta adiacente a quella di un certo Beppe Grillo
    Mi sono spiegato ?

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