Due Grandi Agnostici, Grandi Difensori del Cristianesimo. Bernardino Montejano.

10 Maggio 2024 Pubblicato da

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, il prof. Bernardino Montejano, che ringraziamo di cuore, offre alla vostra attenzione queste riflessioni su due figure eminenti della cultura del secolo scorso, e della loro difesa del cristianesimo. Buona lettura e condivisione.

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DUE DIFENSORI AGNOSTICI DEL CRISTIANESIMO

Come ieri ci siamo occupati degli atei giudeo-cristiani, oggi proseguiamo l’argomento e in questa nota parleremo di due figure esemplari molto amate, rappresentanti di quella Francia, figlia primogenita della Chiesa e da essa tanto lontana oggi nel ambito politico: Charles Maurras e Antoine de Saint-Exupéry.

Molti anni fa, nella defunta Universitas , le cui copie eccedenti furono bruciate per ordine di uno spregevole rettore, in odio a Santiago de Estrada, scrivemmo un articolo “A proposito di un anniversario” in memoria del grande pensatore politico francese, cento anni dopo la tua nascita.

Riguardo ai fondamenti del suo pensiero, Ernesto Psichari gli scrive in una lettera: “Tu sei l’unico uomo dei nostri giorni che ha costruito una dottrina politica davvero coerente, davvero grande; l’unico che abbia imparato la politica, non dalle chiacchiere e dalle assemblee, ma da Aristotele e da San Tommaso; l’unico, insomma, che abbia contribuito a queste delicate questioni con l’intelligenza di una vasta cultura”.

Maurras, uomo senza fede, attacca la democrazia convertita in una nuova religione ecumenica, eretta a valore assoluto, che mira a sostituire il cristianesimo. Il pensatore francese ha tagliato la strada a questa religione dell’uomo moderno. Per questo San Pio X lo definì “un bel difensore della fede”.

Avendo perso la fede in gioventù, non riuscì a vedere la dimensione soprannaturale del cattolicesimo e fu rimproverato per il suo agnosticismo. A questo proposito Psichari scrive: “C’è un rimprovero più assurdo, anche dal punto di vista teologico? Sono condannati solo coloro che rifiutano la grazia loro offerta e che, accecati dalla luce, si ostinano a restare nell’ombra… Ma di fronte alla loro evidente buona volontà, di fronte all’evidente buona fede della loro ricerca, che cosa resta da fare a noi cristiani? Se non pregare umilmente per te, senza crederci migliori e senza approfittare di grazie folgoranti che Dio si è degnato concederci in maniera assolutamente gratuita e senza alcun merito da parte nostra”.

Dio non ha abbandonato il vecchio combattente e nemmeno la Chiesa. Monsignor Gaillard, arcivescovo di Tours, informato del suo arrivo in Touraine, ha affidato al canonico Cormier l’incarico di visitarlo ed egli ha raccolto in un libro le sue conversazioni e la pia morte di Maurras, riconciliato con Dio mediante la ricezione dei Sacramenti e ritornato alla Chiesa Cattolica attraverso la porta principale.

Nelle sue pagine compaiono queste parole come suo testamento spirituale: «Penso spesso ai miei morti e spero fermamente di rivederli. Per i miei morti ho sperato, ho chiesto la felicità nell’aldilà; per il mio Paese non ho smesso di sperare nella ripresa e nella salvezza. Ora spero per me stesso. La mia vita sta finendo. Ho lavorato molto per la Francia, per questo bellissimo Paese da cui ho ricevuto tutto. Avrei voluto vivere ancora qualche tempo per continuare a servirlo, vederlo risorgere dalle sue rovine… per ritrovare le sue tradizioni. Per tutta la vita ho lottato per questo tesoro di bellezza, saggezza e santità… Se sono riuscito a restituire ad alcuni francesi l’orgoglio della loro tradizione, non ho perso tempo. Il mio lavoro intercederà davanti a Dio che mi giudicherà”.

Il secondo difensore agnostico del cristianesimo è Saint-Exupéry, un bambino fervente, nato in una famiglia cattolica e monarchica che perse la fede in gioventù.

Tuttavia, la rottura dei legami con Dio non ha mai portato all’indifferenza e ancor meno alla ribellione. Turbato dall’assenza, dal silenzio di Dio, prega. “La Cittadella”, un libro su cui ha lavorato per dieci anni, è pieno di preghiere, ricerche e suppliche.

Una volta andò a trovare un amico medico e presero un taxi. Quando l’autista gli chiese dove andavano, arrivò la risposta insolita dell’aviatore: dove vuoi, e passarono due ore a parlare della sua angoscia, dell’assenza e del silenzio. di Dio.

“War Pilot” costituisce un’apologia della civiltà cristiana, senza fede. Lì scrive: “L’uomo è stato creato da Dio. Dio era rispettato nell’uomo. Questa riflessione ha conferito ad ogni uomo una dignità inalienabile. I rapporti dell’uomo con Dio fondano evidentemente i doveri di ciascuno rispetto a sé stesso o all’altro”.

Questo libro è stato scritto negli Stati Uniti e quando gli americani si aspettavano che parlasse loro di democrazia, lui parla loro di carità: “Capisco il senso dei doveri di carità che mi sono stati predicati. La carità serviva Dio attraverso l’individuo. Era dovuta a Dio indipendentemente dalla mediocrità dell’individuo. Il suo esercizio non è mai stato un tributo alla stupidità o all’ignoranza. Il medico è stato obbligato a rischiare la vita per prendersi cura del più comune malato di peste: ha servito Dio”.

Da una parte aveva nostalgia dei tempi con i loro riti, con la liturgia della Chiesa che scandiva le loro giornate; D’altra parte odia l’epoca in cui vive, come esprime nella lettera alle Messe generali per i defunti. “Odio la mia epoca con tutte le mie forze. L’uomo lì dentro sta morendo di sete”.

E insiste nello stesso testo: «Ah, generale, c’è un solo problema, uno solo… Restituire agli uomini un senso spirituale, preoccupazioni spirituali. Fate piovere su di loro qualcosa che assomigli ad un canto gregoriano”. “Non si può vivere senza poesia, senza colore, senza amore… Gli uomini hanno provato i valori cartesiani: al di fuori delle scienze naturali non sono serviti a nulla”.

Dio ha voluto anche che una settimana prima della sua scomparsa, facesse da padrino ad un battesimo. Chiese alla madrina una lezione di catechismo, poiché era un po’ lontano; Nel bel mezzo della lezione, ha commentato: “è tutta la mia infanzia che viene a galla”. Era il ritorno della fede di quell’infanzia. Giorni dopo, intraprese la sua ultima missione per non tornare mai più.

Come aveva scritto: “Signore, sono venuto a te perché ho operato nel tuo nome. A Te i semi. Ho costruito la candela. È il tuo turno di accenderla. Ho costruito il tempio. È il tuo turno di abitare il suo silenzio.

Buenos Aires, 7 maggio 2024.

Bernardino Montejano

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9 commenti

  • Emy ha detto:

    …sì,ma sempre ATEOI essi sono.
    Riteniamo alla mentalità preconciliare: essi sono fuori della legge di Dio.

  • Stilobate ha detto:

    Di grandi agnostici difensori della Cristianità ne avemmo diversi anche in Italia. Penso, per esempio, a Benedetto Croce e a Giovanni Gentile (anche se forse per quest’ultimo parlare di agnosticismo è un po’ improprio).

    • Don Ettore Barbieri ha detto:

      L’Idealismo di entrambi non è compatibile con la fede cattolica. Se la memoria non mi inganna, le opere di Gentile furono messe all’Indice e lui che, nonostante la sua filosofia, si professava cattolico, se ne rammaricò.
      Diciamo che il Cattolicesimo era per entrambi una questione “culturale”, un po’ come per la Cei o per la Lega il Crocifisso nei locali pubblici.
      La fede cristiana che diventa museo e viene guardata come le mummie del Museo egizio… oggi più che mai, ovviamente

  • Grace ha detto:

    Torniamo al sistema preconciliare, dovr l’ateo seppure APERTO veniva tranquillamente ignorato.
    Anche se ‘famoso’

  • luca antonio ha detto:

    “Signore, sono venuto a te perché ho operato nel tuo nome. A Te i semi. Ho costruito la candela. È il tuo turno di accenderla. Ho costruito il tempio. È il tuo turno di abitare il suo silenzio.”
    Bellissima, commovente e illuminante citazione, il bimbo tende le braccia e la mamma si china su di lui e lo prende in braccio.
    Oggi molti pensano che Dio ci prenda con sé anche se non lo cerchiamo, se non operiamo nel Suo nome, se non costruiamo nulla per Lui.
    Insipiente, tragico, errore.

  • Esdra ha detto:

    Dignità indefinita
    Se l’uomo non è stato creato da Dio, plasmato a sua immagine e somiglianza, ma è il prodotto casuale di un errore genetico in un ovulo di una scimmia antropoide, è inutile lambiccarsi il cervello per valutarne la dignità. Avra come insegnano ecologisti e vegani la stessa dignità e valore di un asino o di una testuggine. Per questo i catto-rivoluzionari non devono meravigliarsi se vengono contestati dai più coerenti studenti liberal progressisti

    • La Signora di tutti i popoli ha detto:

      Che la notte dell’anima che sia scambiata per abbandono da Dio o che la scelta fallita -alla bisogna- di trovare un Dio dimenticato nel portafoglio o meglio nel frigorifero, fresco e pronto all’uso, ha spesso creato degli agnostici irrequieti ed instabili.
      Facile è tornare lì dove avevi lasciato e fatto il volo verso il basso, per scoprire che non era notte quel temporaneo distacco dalla rete Enel.
      Uomini, vil razza dannata, pronti al piagnisteo e alla fuga verso il comodo ed il facile, mentre Dio fa nascondino per farbi dispetto. Stolti e stavo per scrivere “coglioni” ma lo casso, perchè molti lo attribuirebbero a se, chissà perchè!

      Caro Esdra, non so se darle ragione fino in fondo, ma quasi: per me l’uomo, non dalle scimmie dal culo rosso di Gilbilterra nè dai lemuri della Nuova Zelanda… è invece sicura la loro discendenza diretta dei suini del pleistocene (o porci per il volgo) e senza errore genetico… ma quasi per partenogenesi continuata sine die: nessun carattere o somiglianza è stata perduta. Per il resto siamo d’accordo.

      • cattolico ha detto:

        come può la sapienza creativa avere immagine e come si può assomigliarle

        • La Signora di tutti i popoli ha detto:

          Eppure la Sapienza creò a sua immagine e somiglianza, fisicamente e intellettualmente una creatura, l’Uomo nel quale il Cristo potesse degnamente incarnarsi, dunque Adamo appena creato assomiglia al Cristo, che fu il modello della creazione umana.
          Ma come per donare la libertà Dio permise che alla Bellezza e la Bontà si potesse rinunciare cosicchè un uomo a volte decide di assomigliare ad una bestia, e questa nuova fattezza si appaleserà nella Geenna.
          C’è qualche tizio della congrega di “noantri” appalesabile ai pappagalli, che non avendo il coraggio delle proprie idee e per non tradire la complicità acquisita mi rimprovera (senza saper citarne gli errori dottrinali, senza aver apprifondito e senza aver e saper confrontare con il Vangelo, ma per sfregio intellettuale) di citare Maria Valtorta, allora oggi avrà notato che ho citato Maria d’Agreda.