La Nuova Bussola Quotidiana e l’ostinazione a far finta che tutto vada bene.

25 Agosto 2023 Pubblicato da 28 Commenti

 

 

 Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, Cristiano Lugli, che ben conoscete, offre alla vostra attenzione questa ulteriore riflessioni sulla polemica fra la Nuova Bussola Quotidiana e la Fraternità Sacerdotale San Pio X. Buona lettura e diffusione.

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Leggendo l’ultimo articolo di Luisella Scrosati pubblicato su La Nuova Bussola Quotidiana, a conclusione della serie di articoli sulla Fraternità Sacerdotale San Pio X sono ancora più convinto, dopo il mio precedente articolo gentilmente pubblicato su Stilum Curiæ, di quanto la questione la si faccia quasi più complessa di quanto veramente sia.

Dico questo perché, ancora una volta, i temi così puntuali e dotti trattati dalla Scrosati, per quanto sacrosanti in una situazione normale, continuano a non tener conto della situazione anormale nella quale ci troviamo, nella quale si trovano tanti fedeli smarriti e in cui versa, dolorante, la Santa Chiesa.

Il riferimento all’Enciclica Mystici Corporis di Papa Pio XII sulla natura giuridica della Chiesa quale espressione della sua dimensione visibile è certamente importante, ma precede — anche se già si erano ampiamente gettati i semi — il disastro del Concilio Vaticano II.

Dal 1962 al 1969 si è visto il rovesciamento di ogni cosa, ben peggiore, anche se parrà strano, di ciò al quale assistiamo oggi. Immaginatevi di essere stati normali cattolici in quegli anni: di punto in bianco avreste visto cambiare la dottrina, la concezione della morale, la lingua liturgica, la Messa, i paramenti, l’abbigliamento, e potrei andare avanti ancora molto. In particolare con l’avvento del nuovo Messale di Paolo VI, nel 1969, il fedele cattolico ha assistito ad un rovesciamento abissale dal punto di vista teologico/liturgico. In un lasso di tempo brevissimo se si considera la portata gigantesca dei cambiamenti che la riforma liturgica protestantizzata ha adottato e portato. Nulla di tutto questo, oggi. Negli ultimi anni può essere leggermente cambiata la forma, ma non certo la sostanza di quei cambiamenti che vanno avanti, imperterriti, dal Concilio e dal suo trionfo pratico: il nuovo Messale di Paolo VI.

Ogni riferimento alla natura ed alla struttura giuridica della Chiesa non può non tenere conto del disastro che ha portato il Concilio.

E dirò di più: mai mi sono trovato d’accordo con quella corrente più moderata del tradizionalismo secondo la quale «solo il 5% del Concilio è sbagliato», perché è proprio quel 5% di cose che ha la capacità di avvelenare tutto il resto rendendolo subdolo come è stato ed è, di fatto, tutto l’agire del modernismo. Poiché secondo quanto il noto adagio conosciuto dagli antichi e ripetuto da San Tommaso, “bonum ex integra causa, malum ex quocumque defectu”, basta un solo elemento (circostanza) non buono o falso per rendere non buono e falso tutto l’insieme, proprio come appare chiaramente dalla Vaticano II e dalla sua (coerente) applicazione.

Il problema sta essenzialmente tutto qui: se la Scrosati e la Bussola non credono che il Concilio e la nuova Messa siano stati e siano ancora oggi un problema, allora ogni discorrere risulta vano. Tuttavia, questa non comprensione non può essere lasciata al caso o fatta passare in secondo piano, perché è invece il nocciolo della questione. Anzi: la FSSPX, contro la quale la Bussola ha lanciato la propria campagna di generale “messa in guardia”, è nata proprio in funzione di questo clamoroso ed oggettivo disastro, senza il quale certamente Mons. Lefebvre sarebbe rimasto al suo posto.

Eppure egli ha dovuto fare ciò che c’era da fare, ovvero resistere, creare qualcosa che potesse continuare a dare ciò che la Chiesa ha sempre dato e che aveva ed ha smesso di dare a causa di chi ha tradito il mandato della Chiesa stessa ed il fine per la quale Essa esiste, cioè la salvezza delle anime.

Con ciò si vuol affermare che tutto ciò che di odierno esiste aldilà della Fraternità o dei satelliti e delle realtà più piccole che cercano di resistere sia sbagliato o porti certamente al fuoco eterno? Evidentemente nessuno ha l’autorità per dirlo, ma è oggettivo che ci sono molteplici rischi per la Fede, per la professione della Fede Cattolica.

Ogni volta che un fedele assiste alla Messa nuova e pronuncia le parole “Signore io non sono degno di partecipare alla Tua mensa (…)” non sta mettendo a rischio la propria Fede proclamando qualcosa di contrario alla Fede Cattolica? E questo solo per fare uno degli esempi più lampanti e partecipati del Nuovo Rito. Se per la Scrosati e la Nuova Bussola Quotidiana questi non sono problemi, allora va ribadito ancora una volta che tengono di più alla lettera che allo spirito, senza curarsi della grave, gravissima situazione che ci attanaglia, e del conseguente pericolo per le anime, che hanno invece più che mai dei veri sacramenti, della vera dottrina, di sacerdoti preparati, formati e potremmo dire forgiati ad essere controvento rispetto allo spirito del mondo e rispetto a ciò che di più effeminato ormai l’attuale chiesa, purtroppo, offre.

Si potrebbe ulteriormente dire che esistono delle alternative alla Fraternità, alternative più “addentro” alla Chiesa, ma chi sostiene questo si dimentica che tutte queste realtà, pronte, come già si è visto in passato, a sgretolarsi al primo soffiar di vento, esistono tuttalpiù in funzione e grazie all’opera di Mons. Lefebvre.

Tralasciando tutte queste quisquilie, che si sono effettivamente rivelate un boomerang per l’ambiente conservatore, oramai vedovo di tante cose in cui ha sperato ma che non sono arrivate, bisogna piuttosto stare attenti al tentativo di Roma, a mio avviso oramai palese, di incanalare tutto in un unico canale, che potrebbe essere probabilmente quello della Fraternità — da qui la rabbia dei tanti anti-bergogliani di vedovanza ratzingeriana che non riescono ad accettare, in questo caso comprensibilmente, che Roma stia sgretolando il Summorum Pontificum e gli Ecclesia Dei trattando quasi con i guanti di seta la Fraternità fondata dall’acerrimo nemico Lefebvre —, per poi colpirlo violentemente una volta levati di torno quelli facili da piegare.

Sarà eventualmente in quel momento, se mai si presenterà (e spero di no) che la Fraternità Sacerdotale San Pio X dovrà mostrare una volta per tutte la volontà di rimanere ancorata alla Chiesa Cattolica aderendo «con tutto il cuore e con tutta l’anima alla Roma cattolica custode della fede cattolica e delle tradizioni necessarie al mantenimento della stessa fede, alla Roma eterna, maestra di saggezza e di verità».

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28 commenti

  • Vittoria ha detto:

    Benedetto XVI aveva capito benissimo che il danno maggiore compiuto dal Concilio era stato il cambiamento della Messa, infatti dobbiamo essergli grati immensamente per la Summorium pontificum, che non a caso Bergoglio ha provveduto ad abrogare. Ratzinger aveva anche levato la scomunica a Lefebvre il quale ha avuto il grande merito di custodire la Messa tradizionale

  • stefano raimondo ha detto:

    Una nota a margine. Non si può dare sempre la colpa al clero, anche i fedeli devono fare la loro parte: dal ’62 al ’69 dov’erano i fedeli? Perché non si ribellarono? Forse alla maggior parte di essi il “rinnovamento” stava bene. E anche se non avessero ben capito cosa stava succedendo, ciò non li giustifica di certo (ho scritto questo perché nell’articolo si dice appunto: “immaginatevi di essere stati normali cattolici in quegli anni…”).

    • ex : ha detto:

      «dov’erano i fedeli? Perché non si ribellarono? Forse alla maggior parte di essi il “rinnovamento” stava bene»

      La «maggior parte di essi» – semplicemente – se ne scapparono, e questo fu il modo con cui «si ribellarono» (cos’altro potevano fare, soprattutto considerando che si era all’inizio dell’obbrobrio, e quindi si era presi alla sprovvista e non c’erano, come oggi, voci pubbliche che rendessero chiaro ciò che era successo e stava succedendo? Del senno di poi… ).
      Da percentuali elevatissime di partecipazione alla Messa, soprattutto domenicale, ci fu un crollo verticale in una arco brevissimo di tempo.

      • Maria ha detto:

        Io ero ragazzina e mi ricordo che mi piacque molto poter entrare in chiesa senza il velo. Mi piacque pure l’italiano
        Il latino, anche se allora si cominciava già alla prima media,
        richiedeva sforzo nella preghiera. Il pensare nel pregare era in italiano. Il povero dell’elemosina era felice di unirsi all’assemblea nella recita del Padre nostro in italiano.
        Non mi piacque la stretta di mano e la confusione che generava e non c’entra niente con la pace.
        Mi piacque pure che i miei genitori potevano sedersi insieme perché prima i maschi tutti di qua e le femmine tutte di là. Dopo tanto tempo mi viene da ridere a ricordare..

        • Nonsondegno ha detto:

          Anche la bibbia era sconsigliata o vietata? (A ragione)..io l’ ho accettata dopo 55 anni (le cose scandalose che vi ho letto).
          Bel mistero 🥶

  • miserere mei ha detto:

    Questione teologica o canonica che sia -una questione reale- il guaio più grosso è costituito dalla spaccatura che crea tra i pochi che hanno inteso la gravità della deriva ecclesiale in atto.
    Di fronte a un’evidente problema (apostasia di fatto di interi territori cristiani, indifferenza religiosa, crollo delle vocazioni sacerdotali, religiose e matrimoniali, secolarizzazione e desacralizzazione diffuse etc etc), quelli -teoricamente- più addolorati e motivati a portare la croce seguendo il Signore stanno accapigliandosi per motivi seri, ma meno seri dello scandalo che ne deriva.
    Ho trovato interessanti due contributi, che propongo per sommi capi, invitando chi è interessato ad approfondire.

    Il primo è dalle lettere di san Massimiliano Kolbe.
    (Vol. I, Firenze 1975, pp. 44-46. 113-114)
    Uno scritto di oltre ottant’anni fa.
    “Sono pieno di gioia, fratello carissimo, per l’ardente zelo che ti spinge a promuovere la gloria di Dio. Nei nostri tempi, constatiamo, non senza tristezza, il propagarsi dell’«indifferentismo»… Dio è degno di gloria infinita. La nostra prima e principale preoccupazione deve essere quella di dargli lode nella misura delle nostre deboli forze, consapevoli di non poterlo glorificare quanto egli merita… Dio, scienza e sapienza infinita, che conosce perfettamente quello che dobbiamo fare per aumentare la sua gloria, manifesta normalmente la sua volontà mediante i suoi rappresentanti sulla terra.
    L’obbedienza, ed essa sola, è quella che ci manifesta con certezza la divina volontà. E’ vero che il superiore può errare, ma chi obbedisce non sbaglia. L’unica eccezione si verifica quando il superiore comanda qualcosa che chiaramente, anche in cose minime, va contro la legge divina. In questo caso egli non è più interprete della volontà di Dio”…

    Il secondo è molto recente di un sacerdote che scrive sotto lo pseudonimo di Elia, nel blog La scure.
    Ogni cipiglio della superbia è figlio.
    … Colui che indegnamente ci sforziamo di seguire, d’altronde, non si è trattenuto dal farsi flagellare e crocifiggere per ricuperare le pecorelle smarrite che noi tutti siamo; come potremmo pur solo pensare di servirlo per una strada diversa?
    A ben vedere, tra i due fronti contrapposti e l’un contro l’altro armati… a un esame più acuto, risultano contagiati, sia pure in modi diversi, dagli stessi germi pestiferi del pensiero moderno: razionalismo, immanentismo, individualismo, volontarismo, antagonismo… Una mentalità e una prassi da movimento politico – o addirittura da setta – dettano le condizioni dell’appartenenza al gruppo; le conclusioni di ragionamenti che non è consentito discutere prevalgono sulla realtà ed esigono un assenso incondizionato, pena il vituperio e l’esclusione. Inutile dire che della carità non si vede traccia…
    Uno dei più vistosi inconvenienti di tale impostazione è l’assuefazione a proiettare le proprie passioni cattive sull’interlocutore, del quale tutto, dal pensiero al comportamento, viene distorto con una lente deformante che legge ogni cosa come espressione di interessi particolari o di intenti dissimulati, in chiave tipicamente mondana e in prospettiva prettamente utilitaristica. Il cuore è talmente inquinato da sentimenti velenosi che ogni espressione dell’interlocutore è previamente interpretata come una manifestazione di slealtà, perfidia, doppiezza e opportunismo. Questi giudizi così perentori, di solito, non fanno altro che rivelare ciò che, a sua insaputa, domina il soggetto, il quale non riesce tuttavia ad avvedersene, arso com’è da uno zelo amaro mascherato da difesa della verità o della libertà. Il vero amore di esse, in realtà, non va disgiunto dalla carità verso tutti, specialmente verso chi sbaglia… Quasi sempre, inoltre, la realtà è osservata dagli uni e dagli altri con uno sguardo privo di prospettiva soprannaturale e ripiegato sulla dimensione terrena, come se ogni processo, positivo o negativo, fosse risultato del gioco di forze puramente umane e non ci fosse posto per la Provvidenza. Questo difetto di fede si ripercuote inevitabilmente in una mancanza di speranza e genera un’ansia fuori luogo di dover salvare il mondo e la Chiesa, quasi che l’azione del singolo o del gruppo fosse indispensabile alla realizzazione di un destino felice. Tutto ciò sa molto di ricerca del Paradiso in terra, che si tratti dell’aspirazione al regno sociale di Cristo o delle “conquiste” promesse dal nuovo ordine mondiale…

    Al cattolico avvilito dalla condizione della Chiesa che continua ad amare, non resta che guardare alla realtà, sapendo che Dio vi opera incessantemente. Don Dolindo Ruotolo ha consegnato alla Chiesa un memorabile atto di abbandono, più attuale che mai.

    Restare in una Chiesa così non è facile. Ma starci è necessario, per restare con Cristo, specialmente in croce. Personalmente ritengo Bergoglio un papa illegittimo, ma questo non modifica nè la validità dei sacramenti, nè la bontà indefettibile della Chiesa. Ci sarà chi, a tempo debito, stabilirà la fondatezza d una mia convinzione. Nel frattempo obbedisco: non apprezzando, ma restando. Non mi turo il naso, ma respiro l’incenso che ancora c’è.

    Che cosa succederà? Che ne sarà di noi (soprattutto nell’al di là? Il vangelo invita a ragionare diversamente dai pagani. Perciò non mi preoccupo troppo di che cosa accadrà in questa vita terrena, confidando nella Provvidenza, sforzandomi di non pregiudicarmi la vita eterna con eccessi di filautia, superba ed orgogliosa.

  • Tina zerbini ha detto:

    Dio salvi il mio Quartierino!
    Mi sento alla presenza di coloro che preferiscono vivere da separati in casa piuttosto che prendere in mano la propria vita , le proprie responsabilità e salvare il matrimonio. Si parlano tramite avvocati ma poi dormono nello stesso letto e siedono silenziosi alla stessa Mensa. Desolazione totale.

  • Umberto C. ha detto:

    È sotto la maschera e il travestimento di un progresso che nega il peccato e la colpa che l’Anticristo sfila oggi nel mondo, siede nelle nostre aule, scrive sulle nostre riviste, si pavoneggia sui nostri palcoscenici, promettendo di redimere l’uomo quando avrà abbandonato la Croce e la penitenza.
    (Fulton J. Sheen, da “For God and Country”, 1941)
    Da riflettere molto. Penso che il caos totale voluto da Satana e permesso da Dio sia arrivato. I chiamati saranno molti, ma pochi gli eletti! (MT 22.14) A buon intenditor poche parole. Tutti professori in cattedra, ma con gli occhi del cuore duramente chiusi. Nostro Signore abbia misericordia di noi.

  • Giorgia Z. ha detto:

    Che sciocchezze ha scritto questa giornalista della nbq !

  • Alessandro ha detto:

    Vero, la situazione è fortissimamente anormale… Ma come si può renderla ancora di più ANORMALE stringendo accordi con chi questa anormalità l’ha portata agli estremi odierni? Lasciarsi comprare al prezzo dell’esercizio di due sacramenti (??), da un personaggio che, secondo le convinzioni della FSSPX non può essere considerato un valido Papa in quanto viene considerato Pio XII come ultimo Papa legittimo??
    Ma vi rendete conto??? Una realtà considerata scismatica che stringe accordi e celebra in unione con uno che considera antipapa…IL LOGOS MESSO ALLA PORTA!!!

  • Giuseppina ha detto:

    Ma ancora non vi siete seccati di dire sempre le stesse cose??? Benedetto era modernista? No Benedetto era Santo! Santo perché ha saputo conciliare il vecchio e il nuovo! Vedete che della messa nuova non c’ é tutto da buttare! Sapete perché? Perché il Signore sa fare nuove e belle ogni cosa! Quindi se i massoni volevamo fare tutto a modo loro, con Dio non hanno potuto! Vi ricordo che Egli é il Nostro e loro malgrado anche il Loro Dio! Noi piccoli uomini! Satana stesso con la sua potenza , può possiamo fare e non strafare!!! Quindi finitela di fare discussioni inutili e concentratevi sulla Vera Questione! Benedetto non ha mai abdicato! Sul trono di Pietro siede un’ usurpatore, idolatra, eretico, non cristiano e non cattolico!!! Un vescovo vestito di bianco! (FATIMA) ! Risolvete La Questione e avete risolto tutto! Santa giornata!

  • Damiano ha detto:

    Si chiama “stato di necessità”, i tradizionalisti non sono la Chiesa Cattolica, non devono fare una gerarchia a parte, fanno quello che possono per continuare a fare come sempre. Agiscono di buon senso.
    Sono costretti a darsi da soli i mezzi, perché i modernisti farebbero di tutto per farli sparire. È tutto molto semplice, chi complica le cose è perché non vede o non vuol vedere. La maggior parte poi di questi conservatori sono evidentemente in malafede, mossi perlopiù dall’invidia.

  • Armando M. ha detto:

    Parrebbe evidente che la nbq è più in difficoltà di quanto non apparisse . Questa posizione ostentata da chi è stata commissionata ? A che ritorno ? Costerà molto caro negare ciò che di importante ha fatto la Fraternità dagli anni ‘70’ per la chiesa è il cattolicesimo . Ci ripensi Cascioli , sbatta fuori questa Scrosati , torni alla vecchia Bussola di Gp Barra . Prima di scomparire del tutto .

  • Totuzzo ha detto:

    Cari sacerdoti della Fraternità , non mollate , tenete duro . Questo attacco inconsulto della Nbq è destinato solo ad affossare definitivamente detta nbq , che non da più da chi farsi sostenere finanziariamente . Poveretti …..

    • gladio ha detto:

      Massì, cari sacerdoti della Fraternità , non mollate , tenete duro , avanti così, imperterriti a leggittimare l’ Anticristo!
      Caro Totuzzo ma non l’ ha ancora capito che se quelli della
      ” Bussola ” (persa) sono zuppa quelli della FSSPX son pan bagnato? Tutti i santi giorni a lamentarsi del baratro sempre più profondo in cui Bergoglio sta facendo precipitare la Chiesa; ” il Sinodo qui, il sinodo la …e le benedizioni dei gay in chiesa, e questo e quest’altro”…..e tutti i santi giorni a celebrare in comunione con lui ( l’ Anticristo ).
      Ma lasciamo che si scannino fra di loro e godiamoci lo spettacolo in santa pace che costoro non meritano proprio nulla!

  • Marta ha detto:

    Poveri noi ! Questa Scrosati ha definitivamente affossato la già vacillante in credibilità della nuova bussola quotidiana , cui dopo questo articolo toglierò ogni contributo r inviterò amici a fare altrettanto . Amen anche la la nbq è finita . Resta StilumCuriae curiae , nuovo arengario e Paciolla .

    • Catholicus ha detto:

      Cara Marta, lei ha tutta la mia stima ed amministrazione, da tanto tempo non sopporto più la NBQ, Cadcioli et similia. Tutti falsi conservatori, oppure opportunisti, o così ingenui da fermarsi a metà del guado,? Non credo proprio che non sappiamo vedere il marcio che c’ è nella falsa “chiesa bergogliana” e i meriti di Mons. Lefebvre e della FSSPX
      Quindi ottimo metterci una pietra sopra e dimenticarsi di loro….

  • Don Z ha detto:

    Cara Fraternità San PioX, tieni duro . Non farti intimidire , potresti essere tu a salvarci . Don Z

  • Vecchia BQ ha detto:

    Povera nuova bussola quotidiana . Che destino la attende ?

  • Franco ha detto:

    Se dovesse verificarsi questo scenario di grande pericolo per i Sacerdoti della Fsspx, non dubito affatto che ciascuno di loro si saprà comportare da buon soldato fedele fino all’ultimo al proprio dovere, con eroica determinazione. Starà a noi rimanere al loro fianco costi quello che costi. Sarebbe una testimonianza di volontà di restare cattolici nei fatti e non solo a parole

  • ex : ha detto:

    «mai mi sono trovato d’accordo con quella corrente più moderata del tradizionalismo secondo la quale «solo il 5% del Concilio è sbagliato», perché è proprio quel 5% di cose che ha la capacità di avvelenare tutto il resto rendendolo subdolo come è stato ed è, di fatto, tutto l’agire del modernismo»

    In modo molto più terra terra (saggezza popolare, la migliore…): Basta una mela marcia per guastare tutto il cestino.

  • Esdra ha detto:

    Dimenticavo che Sant’Atanasio fu l’unico a resistere all’arianesimo, persino il Papa Liberio cedette in esilio all’imperatore, favorevole all’eresia, ed accettò le conclusioni del Concilio di Tiro dove si condannò Atanasio.

  • Esdra ha detto:

    Incombe il Sinodo sul Sinodo, realizzazione della visione della Beata Emmerich. Insomma Luther fu una medicina per la Chiesa, i maomettani sono voluti da Dio ma chi non si piega a smentire 2000 anni di cristianesimo e teme l’anatema di Pio V verso chi stravolga la messa è scismatico!

  • Otty ha detto:

    Se seguire la fraternità significa aderire a uno scisma, non c’è situazione normale o anormale che tenga e si ha sempre l’obbligo di avvisare. Lugli sembra un po’ superficiale.

  • D. ha detto:

    Credo che voi amiate cianciare di cose così, tanto per, di divertirvi.

    Forse non vi rendete conto che la situazione è ben più grave.

    Un esempio: qualsivoglia vescovo, compreso il papa, secondo i canoni dei primi 4 concili NON PUO’:

    -essere previamente vescovo ossia abbandonare la diocesi in cui fu eletto
    -essere escluso dalle pene canoniche
    -essere eletto senza conferma gerarchica e consenso popolar-diocesano

    Comprenderete che se uno volesse essere “tradizionalista” davvero, beh, ha le sue belle deduzioni da compiere.
    E volte sbertucciare con facezie di questa risma?

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