Ripudia la Guerra. Referendum per lo Stop all’Invio di Armi in Ucraina.

22 Aprile 2023 Pubblicato da

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, offriamo alla vostra attenzione alcuni collegamenti all’iniziativa referendaria, che parte in questi giorni, per fermare l’invio di armi in Ucraina. Buona lettura e condivisione.

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SE ANCHE TU CONDIVIDI L’IDEA DI NON CONTINUARE AD INCENTIVARE IL CONFLITTO CON L’INVIO DI ARMAMENTI DA PARTE DELL’ITALIA ALL’UCRAINA, TI CHIEDIAMO DI FIRMARE PER DIRE BASTA!

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https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSfB7nFjIKxDRK9ZbtHaFtGXygap4WIw4wMB7zwmx_9Irj5tDw/viewform


 

La Costituzione ripudia la guerra e ci ammonisce che le istituzioni possano agire in nome del popolo italiano nell’ambito dei meccanismi che regolamentano i rapporti internazionali innanzitutto attraverso una richiesta di cessate il fuoco e di trattative che partano dal diritto alla autodeterminazione delle popolazioni interessate. Sulla base di questo principio da cui è caratterizzato l’Articolo 11, un gruppo di liberi cittadini si è costituito in un COMITATO PROMOTORE UNITARIO dal nome “Ripudia la guerra”. Dietro di loro c’è l’impegno importante di un gruppo di giuristi che hanno elaborato tre quesiti riguardo l’abrogazione delle disposizioni sull’invio di armi all’Ucraina contenute rispettivamente nell’art. 2 bis della Legge 28/2022 e nell’art.1 della legge n. 8/2023 ; nonché delle disposizioni contenute all’art. 1, comma 6, lettera a) della legge185/1990 che ammettono eccezioni al divieto di invio di armi ai Paesi in stato di conflitto armato.

A questo primo nucleo di comitato se ne aggiunge uno molto più esteso comprendente intellettuali indipendenti , giornalisti, scienziati, artisti, liberi professionisti di ogni settore interessati a farsi interpreti e portavoce della volontà popolare che si riconosce nel dettato costituzionale e che desidera una pace stabile. Il pericolo concreto che si vuole a tutti i costi scongiurare con questa iniziativa è quello che l’Europa si trasformi in una polveriera. Tanti, troppi i danni per la mancanza di determinazione delle parti e di ingombranti intermediari a mettersi intorno ad un tavolo e risolvere i problemi per via diplomatica e attraverso consultazioni referendarie delle popolazioni interessate, da effettuare con le opportune garanzie, nel rispetto del principio di autodeterminazione dei popoli. La posta in gioco è alta, troppo alta per la gente comune che ha tutto da perdere e nulla da guadagnare. Puntare alla sconfitta di una delle due parti confidando di ottenere la pace senza rimuovere le vere cause del conflitto non è una soluzione, è solo il presupposto per esporre l’Europa e il mondo all’olocausto nucleare. I danni all’economia europea ed italiana sono ingenti e tangibili e a farne le spese è soprattutto la gente comune che affronta una quotidianità sempre più insostenibile. L’estendersi delle sanzioni alla Russia a macchia d’olio fino a interessare anche Paesi terzi finirà per lasciare l’Occidente sempre più isolato, l’Europa priva di risorse e impossibilitata a far funzionare la sua economia, incapace di garantire un’esistenza libera e dignitosa ai cittadini . Tutto ciò nel terzo millennio e per la nostra sensibilità è oggettivamente intollerabile. Quanto sta avvenendo sotto i nostri occhi da un anno a questa parte non ha precedenti. Siamo ancora in tempo per cambiare il corso della storia ridiventando artefici del nostro destino. Proprio perché la partita è terribilmente importante e squisitamente politica chiederemmo alla politica, ai partiti e ai leader di qualunque forma organizzativa di non comparire e invece di mettere a disposizione la propria forza militante per questo grande obbiettivo unitario.

QUESITO 1:

Volete voi che sia abrogato l’art. 1, comma 6, lettera a), legge 09 luglio 1990, n. 185, rubricata “Nuove norme sul controllo dell’esportazione, importazione e transito dei materiali di armamento”, e successive modificazioni (che prevede: “6. L’esportazione, il transito, il trasferimento intracomunitario e l’intermediazione di materiali di armamento sono altresi vietati: a. verso i Paesi in stato di conflitto armato, in contrasto con i principi dell’articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite, fatto salvo il rispetto degli obblighi internazionali dell’Italia o le diverse deliberazioni del Consiglio dei ministri, da adottare previo parere delle Camere”) limitatamente alle parole “o le diverse deliberazioni del Consiglio dei ministri, da adottare previo parere delle Camere”?”.

QUESITO 2:

Volete voi che sia abrogato l’articolo 2 bis del decreto legge 25 febbraio 2022, n. 14 “Di-sposizioni urgenti sulla crisi in Ucraina”, cosi come inserito dalla legge di conversione 05 aprile 2022, n. 28, rubricato “Cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti milita-f% (e richiamato dall’art. 1 del decreto legge 02 dicembre 2022, n. 185, convertito in legge 27 gennaio 2023, n. 😎 e successive modificazioni, che prevede: “Fino al 31 dicembre 2022, previo atto di indirizzo delle Camere, è autorizzata la cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle autorità governative dell’Ucraina, in deroga alle disposizioni di cui alla legge 9 luglio 1990, n. 185, agli articoli 310 e 311 del codice dell’ordinamento militare, di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, e alle connesse disposizioni attuative.

2. Con uno o più decreti del Ministro della difesa, di concerto con il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale e con il Ministro dell’economia e delle finanze, sono definiti l’elenco dei mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari oggetto della cessione di cui al comma 1 nonché le modalità di realizzazione della stessa, anche ai fini dello scarico contabile.

2bis. Le somme in entrata per effetto dei decreti di cui al comma 2 sono riassegnate integralmente sui pertinenti capitoli dello stato di previsione del Ministero della difesa.

3.Il Ministro della difesa e il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, con cadenza almeno trimestrale, riferiscono alle Camere sull’evoluzione della situazione in atto anche alla luce di quanto disposto dai commi 1 e 2 del presente articolo”?

QUESITO 3:

Volete voi che sia abrogato l’art. 1 del decreto legge 02 dicembre 2022, n. 185, convertito in legge 27 gennaio 2023, n. 8, rubricato “Disposizioni urgenti per la proroga dell’autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle Autorità governative dell’Ucraina”, che prevede: “1. E’ prorogata, fino al 31 dicembre 2023, previo atto di indirizzo delle Camere, l’autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle autorità governative dell’Ucraina, di cui all’articolo 2-bis del decreto-legge 25 febbraio 2022, n. 14, convertito, con modificazioni, dalla legge 5 aprile 2022, n. 28, nei termini e con le modalità ivi stabilite.

2. All’attuazione del presente articolo si provvede nell’ambito delle risorse previste a legislazione vigente”

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“REFERENDUM RIPUDIA LA GUERRA”.

L’INIZIATIVA PER FERMARE L’INVIO DI ARMI – ENZO PENNETTA

Se il buonsenso non ferma i nostri politici allora i cittadini hanno il dovere di tentare tutte le strade per tentare di evitare un’escalation bellica come quella che si profila all’orizzonte con l’invio di armi in Ucraina.

Non è vero che più armi inviamo e prima finirà la guerra e l’anniversario recentemente trascorso lo dimostra. Gli italiani non vogliono la guerra, come dimostrano le manifestazioni di piazza e anche la proposta di indire un referendum abrogativo di cui si è fatto portavoce un Comitato indipendente e di cui vi parliamo con Enzo Pennetta.

Referendum Ripudia la Guerra – Comitato Unitario. La Parola agli Italiani!!

https://www.angelomorriello.it/ripudia-la-guerra-il-comitato-referendario-per-lo-stop-allinvio-delle-armi-in-ucraina/

“Il conflitto russo-ucraino sta assumendo connotati sempre più inquietanti per la linea sconsideratamente aggressiva che l’intera classe politica rappresentata in Parlamento sta manifestando”

“L’Italia ripudia la guerra” è l’incipit dell’art. 11 della Costituzione e anche il nome del comitato indipendente che ha avviato l’iter per la presentazione di tre quesiti in Corte di Cassazione per l’abrogazione delle disposizioni in merito all’invio di armi all’Ucraina. “Siamo pronti a scendere in piazza per raccogliere 500.000 firme sui quesiti che abbiamo predisposto , sapendo di interpretare una esigenza avvertita dalla maggior parte degli italiani.” Così il portavoce Enzo Pennetta.

referendum no guerra logo

BASTA ARMI IN UCRAINA:

LA PROPOSTA DI INDIRE

UN REFERENDUM ABROGATIVO

14 Marzo 2023
14 Marzo 2023

La UE svuota gli arsenali per riempire gli arsenali

di Manlio Dinucci
RETE VOLTAIRE | ROMA (ITALIA) | 14 MARZO 2023
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Visualizza anteprima video YouTube Manlio Dinucci: “Il mondo occidentale è impazzito perché indebolito”

 

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6 commenti

  • Stefano ha detto:

    Per capire di quale tipo di guerra si tratti (non certo di quella descritta da un media-system ignorante e fazioso) ricordo la recentissima dichiarazione pubblica “we created ISIS” (= noi abbiamo creato l’ISIS) dell’aspirante candidato alla Casa Bianca Robert F. Kennedy Jr (il nipote di John F. Kennedy) e raccomando molto di leggere l’articolo (di cui segue il link) pubblicato su ANALISI DIFESA di Gian Micalessin, che chiarisce (direi in modo conclusivo) le reali circostanze del golpe di Maidan ispirato dagli Stati Uniti che, nel 2014, rovesciò l’ultimo governo ucraino democraticamente eletto dando scientemente inizio a questa tragedia.

    https://www.analisidifesa.it/2017/11/gian-micalessin-svela-la-vera-storia-della-rivoluzione-ucraina-del-2014/

  • Mimma ha detto:

    @Maria Anita
    Non credo che chiedere la fine della guerra significhi necessariamente essere russofili.
    La guerra è una rovina per tutti.La peggiore.
    Così come credo che essere russofili non significhi essere folli.
    La Russia appartiene alla civiltà europea; è cristiana, culla di santi, di filosofi, scrittori e musicisti eccelsi, tra i più grandi del mondo.
    Riconoscere che Putin è stato costretto a invadere l’Ucraina, per fermare il genocidio in corso da oltre un decennio, rivela onestà intellettuale e capacità di leggere il reale cosi come si presenta.
    Altro è ragionare sulle proprie pulsioni, ossia sulle simpatie o antipatie per questo o quell’altro popolo, per questo o per quell’altro Capo di Stato.
    Per quanto mi riguarda, chiedo al Signore di tenermi lontano dall’odio per chicchessia, specialmente in tempi di conflitto.
    Non sono vecchia abbastanza per ricordare l’ultima guerra, ma i racconti dei miei genitori mi hanno insegnato che è difficile considerare fratelli quelli che ti bombardano giorno e notte per eliminati co tutto i tuoi concittadini dalla faccia della terra.
    Abbassiamo i toni e preghiamo affinché finisca la guerra.

  • Nuccio Viglietti ha detto:

    Guerra sola igiene di mondo?… preferiamo restar sporchi!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/

  • Maria Anita ha detto:

    Cari cattolici russofili: VI SIETE BEVUTI IL CERVELLO.

    E perché gli ucraini dovrebbero essere lasciati in mano ai russi agressori?

    Leggetevi bene bene cosa teorizza Alexander Duggin … sul Ruolo della Russia egemone dell Europa …sul cattolicesimo da disintegrare … sul primato del cristianesimo ortodosso … sul distruggere Roma suo simbolo come i romani distrussero Cartagine … su Mosca terza Roma come nuova sede dell autentico cristianesimo ( a trazione ortodossa ) . Non per nulla il cattolicesimo è appena tollerato in Russia e la loro ortodossia prevede il divorzio e se non erro L aborto .

    Ripeto: vi siete bevuti il cervello .
    Sciagurati …ma si può???

  • Mara ha detto:

    A Modena siamo presenti da oggi in poi in vari punti della città, in particolare in zona Mercato Albinelli e piazza Matteotti. Aderite numerosi!