Fabrizio Corona, il Falò delle Vanità, i Ferragnez e l’Effetto Dirompente sull’Informazione. Mario Adinolfi.

30 Gennaio 2025 Pubblicato da Lascia il tuo commento

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, offriamo alla vostra attenzione questo articolo pubblicato su Facebook da Mario Adinolfi, che ringraziamo di cuore. E prendiamo il suo avvertimento come diretto personalmente al sottoscritto…buona lettura e condivisione.

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FABRIZIO CORONA E IL FALÒ DELLE VANITÀ
di Mario Adinolfi
Attenti a trincerarvi nell’atteggiamento snob “io non seguo Sanremo, a me non interessano i Ferragnez, a me fa schifo Fabrizio Corona” perché potrebbe sfuggirvi un cambiamento d’epoca nell’informazione e, come ogni cambiamento, non necessariamente in meglio.
Il Corriere della Sera oggi dedica una pagina intera alle vicende di Fedez e Chiara Ferragni, senza citare il programma di Corona che sta svelando tutti i dettagli della più seguita storia sentimentale italiana del XXI secolo che non a caso è diventata anche vicenda di costume con risvolti giudiziari, artistici, persino morali.
Il programma si chiama Falsissimo ed è di una potenza impressionante.
Innestate tutto questo nel festival di Sanremo che inizia tra due settimane e monopolizzerà l’attenzione del Paese perché tutti attenderanno l’incontro al dopofestival tra Fedez e la sua hater per eccellenza, Selvaggia Lucarelli, e capirete perché per quindici giorni l’Italia non parlerà d’altro.
La vicenda in sé mi interessa poco, se non per un risvolto poco sottolineato (Fedez per “l’altra”, Angelica Montini dice di aver tentato il suicidio con tanto di lettera d’addio ai figli che Corona fa vedere ma non leggere), ma è una bomba molotov scagliata sul sistema dell’informazione italiana.
Il Corriere della Sera può pure copiare tutte le info tratte da Falsissimo (il programma di Corona che persino nelle grafiche evoca il Verissimo della Toffanin ribaltando il senso stesso di questo superlativo assoluto) senza citarlo mai.
Ma di fatto ballerà per settimane alla musica che sarà messa da lui: i cinque minuti di telefonata tra Angelica Montini e Fedez registrati e messi in onda da Corona che demoliscono il matrimonio più seguito in Italia del XXI secolo (cento milioni di spettatori sui social il giorno del fatidico sì) rappresentano una nuova frontiera del racconto giornalistico popolare.
Non sottovalutate Corona: ha già messo il suo zampino nella narrazione che riguarda lo sport (vicenda calcioscommesse e ultras), la giustizia e persino la politica visto il recente contatto del suo avvocato con Ignazio Larussa, con la seconda carica dello Stato che avrebbe chiesto di non mandare in onda la puntata di Falsissimo su Angelica Montini, amica di uno dei figli.
Corona sta demolendo i santuari dell’informazione e del costume italiani, sta dicendo che tutto quel che vediamo e leggiamo è falso, anzi Falsissimo.
Sarà difficile ora vedere una puntata della trasmissione della Toffanin, programma di punta di Canale 5, senza sghignazzare o non pensare a come Corona svela tutti gli altarini del circo mediatico, Selvaggia Lucarelli inclusa.
Al bar oggi si parlerà dei contenuti immessi nel sistema della comunicazione da Corona e vedremo Sanremo con il suo cinismo in controluce (povero Cattelan, sarà dura essere ridotto a comparsa proprio dalla Lucarelli che in teoria sarebbe sua ospite).
E quando i contenuti arrivano al bar, non puoi sottovalutarne il veicolo e Corona è quel veicolo.
Si tratta di un veicolo cinico, orientato al denaro, sostanzialmente pericoloso e per questo scrivo un articolo così: estote parati, siate pronti perché per due settimane almeno la comunicazione italiana vivrà una torsione interessante e credo epocale, i più ignoreranno il caso Almasri o la proposta Franceschini sull’assetto elettorale del centrosinistra, ma non potranno ignorare le bombe molotov di Corona su un sistema dell’informazione italiana che è, davvero, Falsissimo.
In tv io ho spesso criticato Corona, ma una nota di merito voglio dargliela: ha sottolineato che Carlo Conti non ha utilizzato l’evidente destabilizzazione di Fedez sul palco di Sanremo il 18 dicembre scorso per cavalcare la polemica e creare attenzione speciosa su quel grave disagio psicologico.
Conti è stato umano, non ha sfruttato il malessere di Fedez a proprio vantaggio, avrebbe potuto farlo.
In un contesto mediatico che avverto come sempre più infernale e buio, mi sembra una piccola luce di speranza che indica una via d’uscita: raccontare il vero, fermarsi davanti a chi sta male, non spacciare il falso come moneta aurea su cui poi costruire speculazioni a proprio vantaggio.
So che queste vicende ad alcuni sembrano trashate e questioni minori ma, lo ripeto, non trinceratevi dietro snobismi perché siamo davanti a un cambio di scenario importante che non si può non analizzare.
Le storie sentimentali dei Ferragnez sembrano quasi un pretesto per raccontare l’Italia e infatti in una sola puntata di Falsissimo spuntano la famiglia Agnelli, quella Berlusconi, il sindaco Sala, i circoli del potere della sinistra meneghina, il presidente del Senato, Maria De Filippi e ovviamente tutto il circo mediatico del Paese.
Negli Anni Ottanta lo scrittore statunitense Tom Wolfe scrisse il Falò delle Vanità che raccontava la decadenza della società americana, riprendendo il titolo dall’evento del 7 febbraio 1497 quando Savonarola cacciati i Medici fece bruciare a Firenze tutti gli “oggetti peccaminosi” in occasione del martedì grasso. Corona mi sembra il Tom Wolfe dei nostri tempi, sa evidenziare le vanità in primis la propria.
Si affaccerà mai un moderno Savonarola capace di dar fuoco a tutto questo? Può accadere solo se ne avrà piena contezza.

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