Le Meraviglie Nascoste di Milano che i Maniaci di Saldi Ignorano. Benedetta De Vito.
6 Gennaio 2025
Lascia il tuo commentoMarco Tosatti
Carissimi StilumCuriali, la nostra Benedetta De Vito, in trasferta a Milano, ci offre alcune delle sue esperienze meneghine…Buona lettura e diffusione.
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Intanto io, a Milano, me ne vado per le vie vecchie e nuove in cerca delle tante meraviglie invisibili a quanti, in orda (li ho visti da Primark!) erano in giro solo per i saldi di gennaio. Le meraviglie le ho viste e una in particolare l’ vista e poi capita.
Ne scriverò poi, se avrete la pazienza di arrivare in fondo al pezzo. Solo in coda, però, perché… cammina cammina ne ho viste di cose che strillano forte “evviva il mondo al contrario dove il capo ha corni e zoccoli”.
Sul corso Magenta, ad esempio, in un bel negozio di abiti maschili, in vetrina i manichini avevano il faccione di orsi di peluche. Ma, mmmm, a Padova, ora lo ricordo e l’ho fotografato, le teste erano equine, in un famoso marchio francese, che forse è il marchio anche lui della bestia…
Percorro il Corso Vittorio Emanuele e scopro che il più famoso negozio di giocattoli britannico ha qui un grande magazzino. Vorrei entrare, richiamata da antichi miei ricordi, ma la “musica”, cioè la sarabanda infernale, è talmente alta che quasi mi par che mi calpesti.
E dentro non ci entro proprio. Ecco, che stanca sono, voliamo sul mantello di San Francesco di Paolafino a Piazza San Babila, dove un orrido albero fatto di giganteschi globi colorati impedisce di riconoscere, laggiù, la chiesolina, in laterizio meneghino, intitolata a San Babila che fu Vescovo eroico di Antiochia.
Mi immetto, e voi con me, nel Corso d’Italia, e proseguo diritta in cerca di Via Santa Sofia, condotta fin qui dalle istruzioni di un simpatico milanese barbuto in giro con il suo cane nero e molto gentile. Non so bene dove andare però così fermo una coppia che se ne va a zonzo a braccetto. E chiedo. Lui fa spallucce: “Non siamo di qua!”, mentre lei: “Ma che dici ci siamo passati davanti proprio un minuto fa”.
E presami sotto braccio, indica la strada che mi condurrà, evviva, al Santuario meraviglioso di Maria Bambina in via di Santa Sofia appunto. S’entra in una casa bianca, un niente, ma dentro, seguendo le istruzioni della suora portinaia, c’è la cappella raccolta, preziosa, calda d’amore, dove riposa in una culletta e tutta in fasce la stupenda Maria bambina in cera che qui si venera. E si può salir, dietro all’altare, fino a Lei che sorride bella!
Quando arrivo, le suore sono lì che lavano, levigano, passano lo straccio della polvere sotto gli occhi della Piccina Santa e io in gioia perché, e ve lo dico soltanto ora alla fine, mi sono resa conto, ed è questo lo splendore e la rivelazione, che Milano è la città di Maria Bambina, se è vero, come è verissimo, che il Duomo, bianco e tutto ricami e pinnacoli, è dedicato proprio a Maria nascente. Milano è della Madunina, di Maria bambina!
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Tag: bdv, de vito, maria bambina, milano
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