Il Rischio California. Se James Vuole Diventare Luna. Le Follie dell’Ideologia Gender. Mario Adinolfi.

6 Dicembre 2024 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Cuiriae, offriamo alla vostra attenzione questo articolo pubblicato su Facebook da Mario Adinolfi, a cui va il nostro grazie. Buona lettura e diffusione.

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IL RISCHIO CALIFORNIA
di Mario Adinolfi
Per mesi vi ho raccontato la strada verso le elezioni presidenziali americane cercando di spiegare perché la vittoria di Trump era ovvia e pronosticabile. Tra le ragioni c’era il fatto che Kamala Harris fosse californiana e ho colto la questione per spiegare come questo Stato sia diventato la patria dell’ideologia gender, con trecentomila ragazzini tra i 10 e i 19 anni su cui vengono praticate azioni mediche per il cambio di sesso. Leggevo oggi i dati secondo cui in 404 scuole italiane è attiva la carriera alias, cioè l’applicazione ideologica della teoria gender: se sei maschio puoi chiedere di essere indicato con il genere femminile e viceversa. Il cuore della pluriennale azione del Popolo della Famiglia, indicata persino nel simbolo del partito, è stato impedire di veder attecchire il gender nelle scuole. Perché? Per non diventare come la California. Dove gli effetti di queste norme folli ormai sono diventati terroristici.
Il caso più clamoroso è quello di Jeff Younger, papà texano di James che a 7 anni proclama la sua idea di essere una bambina. La mamma di James si chiama Anne Georgulas e gli dà credito. I coniugi finiscono per separarsi e i giudici texani assegnano nel 2019 ai due la custodia congiunta del piccolo. Ma Anne decide di trasferirsi, indovinate dove? In California. Il paradiso del gender.
Là nel 2021 comincia a brigare per trasformare il piccolo James in Luna, con l’opposizione esplicita di papà Jeff che accusa l’ex moglie di voler procedere alla castrazione chimica del bambino. E accade proprio questo, a James vengono iniettati gli ormoni che gli bloccano la pubertà maschile, Jeff prova a opporsi in tribunale ma le leggi californiane non gli danno solo torto. Il 22 novembre a Jeff viene tolta ogni potestà genitoriale sull’ormai dodicenne James, viene obbligato a chiamarlo Luna e comunque non potrà avere più contatti con tutti i suoi figli se non “sotto supervisione”, né pubblicare loro fotografie. Jeff ha postato il suo saluto ai figli con una foto molto americana e struggente di un cowboy che si allontana dalla sua casa, dando loro appuntamento a “quando saranno adulti”.
In California un bambino può farsi chimicamente castrare e suo padre se prova a impedirlo viene cancellato come padre, questo è l’esito dell’ideologia gender nelle scuole fin dalla più tenera età. In California azioni come questa e anche più estreme (penso alla “chirurgia non binaria” che punta a cancellare ogni aspetto esteriore della sessualità realizzando la “piallatura alla Barbie” senza più genitali esterni e capezzoli) riguardano trecentomila ragazzini tra i 10 e i 19 anni. La californiana Kamala Harris ha perso le elezioni anche per il suo sostegno a questa folle ideologia, che però è innervata ormai nell’ordinamento giuridico dello Stato e le norme fanno costume.
La notizia di oggi che trovate su tutti i giornali è che Alex Consani è stata eletta modella dell’anno. Ha 21 anni, ha “completato la transizione” a 12 anni, quindi quando era un ragazzino. La agenzia californiana Slay Model Management ha curato il suo esordio sulle passerelle e oggi non leggerete una riga di dubbio su questa follia, solo articoli inneggianti alla prima “donna transgender” che diventa modella dell’anno. Un altro ragazzino americano castrato usato da adulti per i loro interessi.
Mi diranno che sono bigotto e retrogrado, che questa è libertà e fanno bene a togliere i figli a Jeff e a non interrogarsi su quel che è veramente successo a Alex. Che la California è una terra promessa. Fingono di non vedere che oltre al record di adolescenti transgender hanno anche quello annuale dei giovani morti per overdose oltre a quello dei suicidi tanto che il governo dello Stato ha dovuto varare un Piano contro autolesionismo e tendenze suicide dei giovanissimi. Insomma la patria del gender non produce serenità per le nuove generazioni, anzi. Dunque, attenti: se i casi di “disforia di genere” nei bambini si sono centuplicati in un decennio è solo per contagio sociale, cioè perché non si è combattuto per ostacolare norme folli come quelle californiane che permettono ai bambini di autodeterminare il loro genere. Le carriere alias nelle nostre scuole permettono percorsi similari: nel 2021 erano solo 51 a consentirla, 116 nel 2022, 147 nel 2023 e oggi sono 404, la crescita è esponenziale. Fermiamoci finché siamo in tempo, altrimenti i trecentomila ragazzini trans diventeranno una realtà anche da noi e le conseguenze sociali saranno devastanti.

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