Il Mio Eroe Sconosciuto Ha Agito a Linz. Benedetta De Vito.
5 Luglio 2024
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, la nostra Benedetta DE Vito offre alla vostra attenzione queste riflessioni sull’ennesimo orrore ospitato in una chiesa (Cattedrale!) e sulla reazione di chi ferito da quella blasfemia spacciata per arte ha reagito. Buona lettura.
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Nevicava, e Monaco di Baviera, bella, bianca, raccolta in un silenzio irreale, come in preghiera, mi chiudeva nel suo abbraccio ed era, per me, l’abbraccio paterno, caldo, di Benedetto XVI, allora vivo, faro, per me, nel buio pesto che già baluginava da lontano e che doveva diventare tenebra un mese dopo con lo spaventoso lockdown, mentre si preparavano altri orrori senza fine… Camminavo e i negozi erano chiusi, non un’anima viva in giro da dire buongiorno, anche in tedesco. I fiocchi cadevano danzando ed era come un pianto di angeli. Era fine gennaio del 2020…
A Marienplatz, in un bar elegante, presi un caffè, ripensando al giorno prima, a quando, cioè, alla Odeon platz, in “acies ordinata” (come prescritto dal professor Roberto de Mattei) avevamo pregato in tanti (in incognito c’era anche Monsignor Viganò, ma io non lo vidi né lo riconobbi) un Santo Rosario e cantato poi il credo in latino. L’immagine devota, stretta nel gelo che sentivo venir su dai piedi diacci, si tinge di allegria e mi balza alla memoria il bacetto allegro tra l’eroe austriaco che buttò nel Tevere la Pachamama (grande!) e una collega giornalista devotissima, sarda, pimpante, allegra e piccola così. Lui, il gigante eroe, in giacca tirolese, si chinò su di lei che gli arrivava alla cintola e le schioccò un bacio sulla guancia mentre lei sorrideva il suo bel sorriso franco. Erano tanto belli, come l’articolo il (ma questa non è mia) che tutti chiesero loro di poter fare una fotografia che da qualche parte devo avere anche io…
Ecco quell’eroe lì, quel gran campione austriaco, che girò un bel video del tuffo dell’odiosa Pachamama nel biondo fiume romano, mi pare si sia clonato a Linz, dove, questa volta, ha decapitato la blasfema statua della Vergine Maria, ritratta – ma come si permettono- nel momento del parto e per di più con due gambacce da maschio, in stile lgbt, rese lisce dalla ceretta…
Per me, chi ha decapitato quel “monstrum” è un eroe! E’ questa la mia semplice risposta alla lettera che ha mandato a me e, credo, a quanti hanno come me protestato, un certo Johann Hintermaier, Vicario Episcopale per l’Educazione, l’Arte e la Cultura a nome del Vescovo Manfred Scheuer. Un papiello pieno di blablabla al sapor di politicamente corretto (puah) che sono tutto il contrario di quanto il Signore ci ha insegnato a dire: sì o no. Nella lettera (peraltro in tedesco e sono dovuta ricorrere, mio malgrado, a chi mi ama per la traduzione) ci sono giustificazioni, distinguo, latinorum all’Azzeccagarbugli. Sì blablabla, quante parole inutili, in giravolte di fumo e di niente. Ben più succinto era stato il mio messaggio. E diritto alla meta. Qui lo copio e incollo, in inglese. Non è difficile da capire. Ed è limpido, diretto un urlo, un NO grande come l’Everest. Punto e a capo. Sì, l’austriaco ghigliottinatore, il mastro Titta di lassù è il mio eroe!
This is a message from Rome for your Bishop
Dear sirs,
with eyes full of tears and my Rosary at hand, I saw the obscene statue of our most Blessed Virgin Mary in your Cathedral. How dare you?I am only a Roman Catholic devout, I love my Madonna and I feel devastated by what you did. I am going to pray many Rosaries to ask forgiveness for such blasfemy in the Holy Church and in a Country that was once a cradle of faith and is no more. But one day you will respond of it in front of our Almighty Father,
In Domino semper Benedicta Romana).
(Questo è un messaggio da Roma per il vostro Vescovo
Cari signori,
con gli occhi pieni di lacrime e il mio rosario a portata di mano, ho visto la statua oscena della nostra Santissima Vergine Maria nella vostra Cattedrale. Come avete osato? Sono solo una devota cattolica romana, amo la mia Madonna e mi sento devastata da ciò che avete fatto. Pregherò molti rosari per chiedere perdono per una tale blasfemia nella Santa Chiesa e in un Paese che una volta era una culla di fede e che ora non lo è più. Ma un giorno ne risponderai davanti al nostro Padre Onnipotente. n.d.r.).
E ora, stanca del mondo a capo in giù, dove viviamo, mi faccio il segno della Croce e mi lascio condurre dal Signore nelle sue balze celestiali dove l’orrido strido non mi raggiunge più…
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Tag: bdv, benedetta de vito, linz
Categoria: Generale
Caro Rolando,
ma gli scudi Barberini appartengono alla suggestione dell’arte. Hanno interessato tanti, religiosi e laici, perfino il regista Eijsenstein se ne occupò e, nonostante le diverse speculazioni su di essi, rimangono criptici nella loro stilizzazione simbolica e, per così dire, celata nel complesso architettonico.
Del baldacchino tutto scrisse nel 1713, il figlio, Domenico Bernini:” non si presta ad essere raccontato, ed ispira la poesia piuttosto che la prosa per cui è difficile descriverlo, onde l’occhio solamente può essere degno Giudice.”
Qua invece ci troviamo di fronte ad una unica statua tridimensionale che sembra ispirata alla Natività di Saviano e che pare fatta apposta per smentire e irridere i dogmi concernenti la Madonna-senza peraltro esaltare la Donna e neppure la Dea Madre-.
Che sia stata posta in bella evidenza in una chiesa cattolica austriaca non mi meraviglia…da quelle parti razzolano Vescovi/Artisti (?) che si sentono- assai “prosaicamente”- vanagloriosamente trendy.
La statua è talmente oscena che nessuno ha avuto il coraggio di fotografarla frontalmente.
da Genesi 3:
“Alla donna disse: «Io moltiplicherò grandemente le tue pene e i dolori della tua gravidanza; con dolore partorirai figli”.
È vero: oscena è dir poco! Fisiologicamente improbabile e priva di armonia strutturale del corpo feminile in una “tensione” del corpo durante parto in una scultura orrenda. Gambe e piedi da cavallo da tiro, mani da fabbro ed una posa che nessun vero credente potrebbe permettersi di attribuire alla Vergine. Una scena tutta che offende la nostra fede nel Parto invece ineffabile di un Dio e rendendo falsamente un mistero che è inconoscibile e incomprensibile, quello della maternità di Maria Santissima.
Per di più dalla foto quella scultura-mostro «crowning» di Esther Strauß pare che la donna soffra di “esadattilia” del piede sinistro, alterazione del DNA di cui la Vergine non può essere portatrice, essendo piena di ogni Grazia.
Il “crowning” peraltro è il termine tecnico inglese che rappresenta proprio il momento del parto in cui la testa del bambino sta uscendo e questo momento non può essere stato vissuto da Maria col dolore e con lo sforzo umano tipico delle donne durante il parto.
La testa mozzata è l’indice del livello di blasfemia raggiunto da questa artista… in altri tempi le teste mozzate sarebbero state due, forse tre considerando il prelato che ha permessa l’esposizione.
Ogni tanto mi capita per sbaglio di guardare un tg. La sostanza è sempre la medesima con una “r” omessa, ma almeno Mentana ricorda ancora come si impiatta. Oggi a ora di pranzo, orrore su sbaglio, mi è toccata la coda di Parenzo all’ultima puntata prima delle ferie. A 1:45:35 il suo particolare modo che ben ricordiamo di condire i piatti altrui.
https://www.la7.it/laria-che-tira/rivedila7/laria-che-tira-05072024-05-07-2024-550809
Adesso su Stilum il digestivo, gentilmente offerto dalla già premiata distilleria “Jorge Mario & Bill”.
[ https://www.greenme.it/ambiente/acqua/bill-gates-acqua-escrementi/ (Video a stomaco vuoto.)]
L’obiezione originalissima del lama non buddista reincarnato in giornalista merita però una risposta.
Soprassedendo sulle innovazioni lgbtqwerty, l’affermazione in termini di logica formale è ineccepibile: se una donna femmina (alias persona-provvista-di-utero) è vergine non può essere madre e viceversa. Un po’ come dire: se è morto non è vivo né lo può tornare; non si è mai visto ecc. Nella piccola valle della grande Ragione racchiusa fra altissime montagne.
https://it.wikipedia.org/wiki/Corpo_umano#Composizione
https://www.geopop.it/il-corpo-umano-contiene-minerali/
Riassumendo: se riempio per circa un terzo la mia vasca da bagno e ci metto dentro un paio di sacchetti e una tanichetta presi al consorzio agrario, ottengo, grammo più grammo meno, il mio fratello gemello/clone. Ah, già: i campi elettrici.
Un parafulmine, un cavo e una tuta da astronauta e possiamo giocare ai piccoli Frankenstein. La generazione spontanea è finita nella spazzatura della scienza da un secolo e mezzo, ma per gli apprendisti stregoni la creazione della vita è come la pietra filosofale: a furia di mescolare e manipolare l’argilla umana prima o poi saranno come Quello che non esiste.
Tornando nel nostro bene ordinato rassicurante piccolo dominio: quanto pesano Sîn-lēqi-unninni (il redattore dell’Epopea di Gilgameš), Omero/”gli” Omero, san Francesco (il Cantico delle creature: la vita, l’universo e tutto quanto in una poesia), Dante, Leonardo, Michelangelo, Galileo, Shakespeare, Mozart, Beethoven, tua madre, tuo padre, i tuoi figli, ecc.?
L’entropia? Chi lo crede davvero dovrebbe, per coerenza, scrivere la parola con la maiuscola.
Scansato come una trappola per topi il credo quia absurdum: c’è più spiegazione/informazione logica nel dire che una poltiglia elettrizzata può originare la Pietà, o nel credere che la Semprevergine ha partorito il Figlio di Dio?
Chi ha dato fuori la schifezza di cui a Linz, chi l’ha messa in una chiesa, e il capo di una chiesa in cui ciò è normale o lo sta diventando, credono secondo la logica di quel mondo di cui parlava Gesù e che assomiglia tanto a una fogna. Prosit a loro.
Complimenti, Dio la ricompensi! roberto
L’Occidente “accogliente” non fa che scandalizzare Islamici ed Ebrei.
L’articolo mi ha fatto venir in mente che potrebbe essere benissimo il volto della SSma Vergine Maria partoriente quello scolpito dal Bernini nelle 16 formelle delle basi delle quattro colonne bronzee dell’altare di San Pietro in Vaticano.
Qui l’artista ha voluto rappresentare il dolore ed il gaudio dell’atto del parto.
Ma tu che ne pensi dell'”opera d’arte” in questione, che definire orrenda è del tutto insufficiente?
E che ne pensi dell'”artista” che l’ha concepita?
E che ne pensi di chi ha permesso che fosse esposta?
Tutto “normale”?
Grazie per aver pensato e scritto queste parole.
Davide Scarano