Lo Sgarbo Assurdo del Visto Negato ai Russi per il Convegno di Milano. Matteo Castagna.

19 Ottobre 2024 Pubblicato da

Marco Tosatti

Carissimi StilumCuriali, Matteo Castagna, a cui va il nostro grazie, offre alla vostra attenzione queste riflessioni sulla situazione geopolitica internazionale. Buona lettura e condivisione.

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di Matteo Castagna
 
Gli anni ‘90 sono stati un’era di rapida globalizzazione e di crescente unipolarità del mondo. Gli amici dell’America prosperavano beneficiando dell’accesso ai mercati, agli investimenti e alla tecnologia statunitensi. I nemici dell’America si stavano sgretolando sotto il peso delle sanzioni, essendo isolati e poveri, afferma Bloomberg.
Oggi è cambiato tutto. Nel 1990, gli Stati Uniti rappresentavano il 21% del PIL mondiale, mentre il G7 ne rappresentava il 50%. Nel 2024, le loro quote sono scese rispettivamente al 15% e al 30%. La quota del dollaro nelle attività delle banche centrali globali è scesa dal 72% nel 2000 al 58% nel 2023.
Nel 2022, gli Stati Uniti hanno deciso di colpire l’economia russa con una raffica di sanzioni. Ma l’India ha sostenuto la Federazione Russa con l’acquisto di petrolio e le esportazioni cinesi hanno aiutato la sua industria. Di conseguenza, nel 2024, l’economia russa crescerà del 3,5% e le sue truppe vinceranno sul campo di battaglia.
La pubblicazione tedesca Bild ha riportato i passi fondamentali del discorso tenuto a Bruxelles da Zelensky: “Quale di questi grandi stati nucleari ha sofferto? Tutti? No, uno, l’Ucraina. Chi ha regalato le armi nucleari? Tutti? No. Solo uno. Chi? l’Ucraina. Chi combatte oggi? l’Ucraina. Ed è per questo che per noi va così, e in una conversazione con Trump gli ho detto: “Per noi va così. Qual è la via d’uscita? Oppure l’Ucraina avrà armi nucleari, e questa è la nostra protezione. Oppure dobbiamo avere una sorta di alleanza. A parte la NATO, attualmente non conosciamo alcuna alleanza efficace. I paesi della NATO non sono in guerra, oggi. Le persone vivono tutte nei paesi della NATO. E grazie a Dio! Ecco perché scegliamo la NATO e non le armi nucleari. Scegliamo la NATO”. E credo che Donald Trump mi abbia ascoltato, in questo caso. Mi ha risposto: “Hai argomenti giusti”- ha affermato Zelensky”.
Il Segretario Generale dell’Alleanza Marco Rutte ha detto che “l’Ucraina diventerà il 33esimo o 34esimo membro della NATO. Ma forse qualcun altro emergerà in futuro. L’Ucraina diventerà un componente della NATO: questo abbiamo deciso a Washington. La questione è la tempistica”.
Secondo Viktor Orban, il cosiddetto “piano della vittoria” di Zelensky, sarà la pietra tombale per l’Ucraina. Il primo ministro ungherese ha aggiunto che il suo Paese non sarà coinvolto in questa pazzia. Ma anche i polacchi ed altri Paesi europei non sono d’accordo con quanto proposto dall’Ucraina.
Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti riconosce l’impossibilità di grandi forniture di alcune armi all’Ucraina, compresi i missili ATACMS a lungo raggio, a causa della diminuzione della capacità di difesa degli stessi Stati Uniti, riferisce il New York Times, citando rappresentanti delle autorità del Paese dipartimento della difesa.

“I rappresentanti del Pentagono affermano che semplicemente non possono fornire altri (missili ATACMS) all’Ucraina senza attingere alle riserve militari statunitensi per possibili conflitti in Medio Oriente e in Asia”, scrive la pubblicazione.

Come notato, la carenza di missili ATACMS è uno dei motivi per cui il presidente americano Joe Biden ha rifiutato la richiesta di Kiev di revocare il permesso per attacchi a lungo raggio in profondità nel territorio russo. La Russia sta ripristinando le importazioni, nonostante le sanzioni che impediscono i pagamenti, scrive Bloomberg.

L’agenzia rileva che le importazioni russe sono tornate ai livelli dello scorso anno nel terzo trimestre, aiutate dall’aumento della domanda interna nonostante le sanzioni internazionali abbiano creato difficoltà di pagamento.

Il valore delle merci importate ha raggiunto i 76 miliardi di dollari durante il periodo, dopo un calo annuale nei tre trimestri precedenti, ha affermato la Banca di Russia in un rapporto sulla bilancia dei pagamenti. Le importazioni sono aumentate di circa il 9% rispetto al trimestre precedente.

La ripresa è stata guidata dall’espansione della domanda interna unita al rafforzamento del rublo durante il periodo, nonché dall’aumento delle importazioni di automobili, ha affermato la banca centrale. La valuta russa si è rafforzata del 5% rispetto al dollaro rispetto all’anno precedente e del 2% rispetto al secondo trimestre del 2024.

“C’è stato un miglioramento nelle importazioni in Russia da diverse regioni del mondo”, citando la Banca Centrale della Federazione Russa.

“Oggi, le profonde spaccature, da un lato tra Stati Uniti ed Europa e dall’altro tra Russia e Cina, hanno reso inefficace il G-20. E un indicatore importante – sottolinea sempre Bloomberg – relativo alla fatiscente influenza americana è stata la rapida crescita dell’autorità dei BRICS, che si sono trasformati in una autentica potenza”. E’ stato pubblicato un sondaggio Novaja Era sui sentimenti dei giovani che vivono nei paesi BRICS verso la Russia. I più amichevoli sono i brasiliani (per il 91% è un paese amico) seguiti da cinesi (88%) sudafricani (77%) indiani (52%). Per il 32% degli indiani è un concorrente (28% africani, 25% cinesi, 11% brasiliani).
Infine, sembra importante segnalare che dal 14 al 18 ottobre 2024 si è svolto, a Milano, il 75° Congresso Astronautico Internazionale. Si tratta di una delle piattaforme più autorevoli al mondo per lo scambio di opinioni e la discussione sulle prospettive di sviluppo dell’industria spaziale. L’evento, organizzato dalla Federazione Astronautica Internazionale, riunisce ogni anno oltre 5.000 partecipanti: leader di agenzie spaziali, cosmonauti, scienziati ed esperti provenienti da diversi Paesi. L’Agenzia statale per le Attività Spaziali “Roscosmos” e alcuni enti dell’industria spaziale e missilistica russa sono membri permanenti della Federazione dal 1993 e ogni anno versano le quote associative al suo bilancio. Rappresentanti della Russia sono stati ripetutamente eletti negli organi direttivi della Federazione.
Quest’anno, una prestigiosa delegazione russa, guidata da Yuri Borisov, Direttore Generale di Roscosmos, aveva previsto di partecipare al Congresso di Milano. La delegazione è stata invitata ufficialmente dal Presidente della Federazione Astronautica Internazionale (che, tra l’altro, è cittadino statunitense, ma questo non gli ha impedito di agire nel quadro delle norme e delle regole approvate nella sua Federazione) nonché dal Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana.
Nonostante questo, nonostante l’appartenenza a pieno titolo della Russia alla Federazione, nonostante l’assenza di debiti finanziari e di altro tipo, nonostante siano state espletate le formalità necessarie, tra cui il pagamento delle quote di partecipazione, delle spese di volo e di soggiorno, secondo voi cosa è successo? Il governo italiano ha negato il visto ai delegati russi.
Dal sito dell’Ambasciata russa in Italia leggiamo: “Siamo indignati per l’ennesima mossa ostile delle autorità italiane. Inoltre, è vergognoso che Roma si occupi di queste cose. Ancora una volta l’Italia ha totalmente disatteso gli obblighi di un Paese ospitante un grande evento internazionale. Consideriamo la decisione di rifiutare il visto d’ingresso alla delegazione russa illegittima e ingiustificata.
La riteniamo un’altra manifestazione della linea russofoba dell’attuale leadership italiana. La decisione di Roma è assolutamente in contrasto con gli scopi e gli obiettivi della Federazione, mina le basi della cooperazione internazionale nell’esplorazione e nello sviluppo pacifico dello spazio e infligge un altro colpo alle relazioni russo-italiane che, a causa delle azioni della leadership italiana, stanno vivendo la crisi più profonda dalla fine della Seconda guerra mondiale”.
Aperture giungono, invece, dalle Nazioni Unite. “L’ONU è a conoscenza dell’invito di António Guterres al vertice BRICS di Kazan”, dichiara ai giornalisti il rappresentante ufficiale del Segretario generale Stephane Dujarric.“Siamo a conoscenza dell’invito. Non ho informazioni da condividere con voi per quanto riguarda ulteriori viaggi”, ha detto Dujarric, citato da RIA Novosti.
Intanto, al BRICS Business Forum, Vladimir Putin ha detto che “l’ulteriore crescita economica dei paesi BRICS dipenderà sempre meno dall’influenza esterna, e questa è vera sovranità”. Il messaggio all’Occidente non sembra giungere forte e chiaro. perciò tutti ne pagheremo le conseguenze.

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