Marco Tosatti
Carissimi StilumCuriali, offriamo alla vostra attenzione questa iniziativa di Pro Vita & Famiglia, che condividiamo totalmente. Buona lettura e partecipazione.
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Arrestati per un’Ave Maria? No alle “zone sicure” in Italia | Firma ora!

La Regione Emilia-Romagna ha approvato la pericolosa Risoluzione 184/2025 per impedire veglie di preghiera e iniziative a favore della vita nascente nei pressi di ospedali, cliniche e consultori.
Con la scusa di non “turbare” le donne intenzionate ad abortire, la Regione vuole creare cosiddette “zone sicure” in cui i cittadini possano essere identificati, allontanati e multati in base alle loro convinzioni politiche o religiose.
La Risoluzione impegna la Regione a coinvolgere Aziende Sanitarie Locali e Prefetture per vietare o allontanare, anche con l’intervento delle forze dell’ordine, iniziative pacifiche che offrono ascolto, aiuto e alternative alle donne spinte verso l’aborto da solitudine, difficoltà economiche o altre cause.
Non solo: chiede al Parlamento di estendere a tutta Italia, con una legge nazionale, queste “zone” vietate a eventi per la vita o momenti di preghiera.
Pregare e offrire aiuto non è un crimine. Firmando questa petizione chiedi al Presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale (Pd), di non procedere alla creazione di “zone sicure” in cui i cittadini vengono discriminati e perseguiti a causa delle loro convinzioni morali e del loro credo religioso.
Firma subito questa petizione:
Chiediamo al Presidente dell’Emilia-Romagna, Michele de Pascale, di non istituire le “zone sicure” previste dalla Risoluzione 184/2025 per vietare ai cittadini di svolgere iniziative pacifiche a sostegno della vita e della maternità o momenti di preghiera silenziosa nei pressi di ospedali e cliniche. Le “zone sicure” discriminano i cittadini in base al loro credo o ai loro convincimenti personali e violano pertanto le libertà di opinione, espressione, manifestazione e religione garantite dalla Costituzione italiana.
