COMUNIONE IN MANO. UN ESPERIMENTO DOCUMENTA LA POSSIBILITÀ DI INFINITI SACRILEGI QUOTIDIANI E INVOLONTARI. PER CHI CREDE ALLA TRANSUSTANZIAZIONE.

15 Febbraio 2018 Pubblicato da

 

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, vorrei tornare sul tema della comunione in bocca o in mano con un interessante articolo che ho trovato su Infovaticana, e che propone in maniera molto forte il problema di un involontario sacrilegio. Tutto questo, ovviamente, ha un senso se si pensa che l’ostia divenga realmente corpo di Cristo nella consacrazione; e se lasciamo a discussioni alambiccate e bizantine le tesi fumose di alcuni rozzi e verbosi professorini, influenzati da convinzioni luterane.

Come sappiamo negli ultimi cinquanta anni si è generalizzata la pratica di ricevere la comunione nella mano, per poi consumarla individualmente. In piedi, generalmente; tanto che di recente c’è chi ha lanciato una petizione affinché si torni a usare gli inginocchiatoi per la distribuzione dell’eucarestia.

Infovaticana ci informa che un seminarista statunitense ha voluto fare un esperimento per verificare se nella pratica della comunione in mano può essere mostrato il dovuto rispetto a quello che è il corpo di Gesù. (Come abbiamo detto sopra: sempre che ci si creda…).

Il seminarista ha utilizzato per il suo esperimento un’ostia non consacrata e un guanto nero, che permetterà di vedere con sufficiente chiarezza i risultati dell’esperimento. Come prima cosa si dimostra che sul guanto non ci sono resti di nessun genere.

 

Subito dopo si colloca l’ostia sul guanto, nello stesso modo in cui un fedele la prende dalle mani del sacerdote e la colloca sul palmo della sua mano.

 

Infine lo sperimentatore prende e ingoia l’ostia: e allora si possono vedere con chiarezza le particelle di ostia che sono rimaste sul guanto.

 

Ci ricordiamo che l’ostia usata dal seminarista è in realtà solo pane. Ma se si fosse trattato di un’ostia consacrata, data a un fedele durante la messa, inevitabilmente quelle minuscole briciole di ostia consacrata sarebbero cadute a terra. Il che costituirebbe una forma di sacrilegio verso la presenza reale di Cristo nell’eucarestia.

Ricordiamo qui che cosa afferma l’Istruzione “Redemptionis sacramentum”.

Al punto 92 si legge: “Benché ogni fedele abbia sempre il diritto di ricevere, a sua scelta, la santa Comunione in bocca, se un comunicando, nelle regioni in cui la Conferenza dei Vescovi, con la conferma da parte della Sede Apostolica, lo abbia permesso, vuole ricevere il Sacramento sulla mano, gli sia distribuita la sacra ostia. Si badi, tuttavia, con particolare attenzione che il comunicando assuma subito l’ostia davanti al ministro, di modo che nessuno si allontani portando in mano le specie eucaristiche. Se c’è pericolo di profanazione, non sia distribuita la santa Comunione sulla mano dei fedeli.

Al punto 93 si legge: “È necessario che si mantenga l’uso del piattino per la Comunione dei fedeli, per evitare che la sacra ostia o qualche suo frammento cada”.

Un bel problema, no? Ma, come dicevamo, sempre e solo per chi ci crede che sia il corpo di Cristo….


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81 commenti

  • Lucy ha detto:

    @Claudius con affetto.
    Ma perchè ce l’ha con Papa Wojtyla?.Non ne capisco il senso.Certo la Chiesa non era perfetta , non lo è mai stata , ma guardiamo alla SOSTANZA . Sul piano della dottrina cattolica Papa Wojtyla è stato un grande, grandissimo Defensor Fidei .Solo un esempio che mi è capitato sottomano.
    Eugen Drewermann un prete che sognava una chiesa dove tutto è più o meno lecito e dove si mette in dubbio la Parola di Gesù (ora Sosa docet) , fu prima sospeso a divinis poi spretato nel 1980.
    1)Sarebbe oggi ridotto allo stato laicale un prete che oltre alle cose di cui prima dice , come diceva lui,che la via di salvezza per il cattolocesimo è Lutero ? (oggi ” dono” dello Spirito Santo ).
    2) Sarebbe potuto accadere allora che un prete cosī fosse chiamato a tenere gli ” esercizi spirituali “(!!!!) in una abbazia austriaca di monaci benedettini come è successo poco tempo fa?
    Un ex prete così che continua ancora oggi a pressare la chiesa perchè non si limiti ad “aggiornare” allo spirito del tempo la morale cattolica ma la ribalti , oggi è perfettsmente in linea con vescovi e cardinali di questo pontificato ; anzi sarebbe già diventato vescovo .
    Bisogna onestamente riconoscere che questi altolà in difesa della Fede e della Verità oggi sarebbero impensabili.

    • Moby ha detto:

      Il fatto è che il pontificato di Woytjla ha avuto almeno un taglio ossessivo che lo fa assomigliare a questo. Qui c’è l’ossessione del migrante, là c’era l’ossessione della mutanda: per anni è stato tutto un pontificare su profilattici & co., disciplinando minutamente la vita nelle camere da letto dei laici (mentre una parte non insignificante del clero andava alla deriva proprio in materia di sessualità). Non meraviglia che proprio Giovanni Paolo II abbia promosso a prelatura personale un gruppo parimenti ossessionato da quelle tematiche. Ma se invece di calare in certi inutili dettagli di letto, durante gli anni di quel pontificato si fosse fatta un po’ più di attenzione ad altre, e ben più sostanziose, questioni, forse oggi non saremmo qui a parlare di preti e laici che hanno perso il senso dell’Eucarestia. Oltre a questo va detto che la trasformazione del papa in personaggio da tabloid, l’introduzione di caciarose pratiche giovanilistiche nel contesto liturgico, il predominio dell’immagine sui contenuti, e molto altro ancora, hanno avuto il loro inizio nel trentennio woytjliano. Questo è un dato.

      • Claudius ha detto:

        @Moby Esatto, questo che hai ricordato e’ un punto importante. Io non la metto sul piano personale e non giudico della sua santita’, alla quale anzi credo, ma penso che Woytila sia stato un pessimo papa. Il suo papato e’ stato un disastro per la Chiesa, quando ancora si poteva mettere un freno agli abusi e alle spinte apostatiche che con Montini cominciavano a emergere nella Chiesa. Con Woytila sono diventate prevalenti.

        A proposito… chi e’ che ha fatto Bergoglio prima vescovo, poi arcivescovo e infine cardinale?

        • Lo spettro di QC ha detto:

          Scusa bilioso Confratello, e chi è che ha fatto vescovo colui che ha fatto vescovo colui che ha fatto vescovo colui che ha fatto vescovo colui che ha fatto vescovo Bergoglio? Andiamo pure a ritroso con i presunti errori…
          Ti rendi conto o no che nel tuo discorso si annida lo scetticismo sulla successione apostolica e sul sacramento dell’ordine?
          Chi è l’eretico?

          • Claudius ha detto:

            Quando uno indica la luna, lo stolto guarda al dito.

          • Tana! ha detto:

            Mi sa che questo non vede nemmeno il dito. A meno che il suo plagiaro non gli dica di guardarlo.

          • Lo spettro di QC ha detto:

            Caro Claudius, effettivamente stai guardando il dito e non comprendi il contenuto eretico delle tue affermazioni, contenuto di dimensioni lunari.

          • Claudius ha detto:

            @Fantasma Formaggino:

            tu non vedi nemmeno il dito, non vedi proprio. Mi spiace per te, poverino.

          • Rocco P. ha detto:

            Un conto è la successione apostolica, un altro sono le scelte personali di ogni singolo pontefice e di ogni singolo collegio cardinalizio, con le responsabilità che conseguono. Tant’è vero che di vescovi caduti in eresia, nonché di papi indegni, ce ne sono stati parecchi.

        • peccatum est nimis (cogitatione, verbo et) opere ha detto:

          A proposito della Prelatura, io credo che abbiano fatto un cambio di rotta di 180° in direzione del Concilio (altari-tavolazzo ecc.), aprendo un po’ su tutto il fronte, fuorché appunto la demonizzazione della sessualità, che sembra essere per loro la vera chiave di volta della fede cristiana. Secondo me il modernismo braghettaro è la peggiore delle combinazioni possibili e produce solo disastri.

          Se chi sostiene che durante il pontificato di GPII in cabina di regia c’era Opus Dei, ha ragione, allora gran parte della colpa del mancato ritorno al SACRO (e non ai pistolotti dottrinali, che incantano a malapena chi li somministra), è da imputare all’organizzazione spagnola. Nei trent’anni del papa infermo (un sant’uomo, per carità!) la situazione si poteva ancora recuperare, si era ancora in tempo per reintrodurre la messa in latino e togliere di mezzo i tavolazzi e lavorare intensamente a una catechesi aperta e pubblica fatta non di tertulie per ragazzi casinari, ma di scandaglio della vera profondità spirituale, come quella che ha provato a impostare BXVI, purtroppo fuori tempo massimo (almeno per il clero, che lo ha rifiutato in massa).

          Se si vuole rimettere qualcosa in ordine, realtà come Opus Dei vanno drasticamente ridimensionate. Gli altri surrealismi ispanizzanti, Gesuiti, Domenicani, Legionari, Neocat, papi argentini, si stanno già, ridimensionando da soli, benché senza volerlo.

          • Lo spettro di QC ha detto:

            Caro mio, l’Opera è abituata a ben altri attacchi. Non sarà mai scalfitta dalle idiozie di un anonimo infame. Perdi tempo, credimi. Dio la vuole, Dio la conserva.
            Saluti.

          • Rumenigge ha detto:

            Se la vorrà e vorrà sempre conservarla si vedrà, o bilioso confratello.

          • Tana! ha detto:

            L’avete stanato il povero spettrino che parla come un TdG. Adesso si capisce il perché di tante scemenze che ha scritto. È convinto di parlare in nome di Dio. Beh, adesso che gli abbiamo preso le misure, sappiamo con chi e con che cosa abbiamo a che fare.

          • Lo spettro di QC ha detto:

            PS Abbè spero che questo giochino sull’Opera sia puramente incidentale! Io e Lei sappiamo perfettamente che il sig. ”Tana” è ben lontano dall’essere un Dan Brown (che peraltro ci ha fatto un baffo).

          • Claudius ha detto:

            @ Fantasma Formaggino:

            idiozie…. anonimo…..infame…. 😀

            Va bene che la bile ti e’ andata fino al cervello, ma almeno abbi il buon gusto di evitare di mostrare a tutto il mondo la tua ipocrisia iniziando una tirata simile un con un “caro mio”.

          • Claudius ha detto:

            @Tana: il Fantasma Formaggino io pero’ un po’ lo invidio.
            Eh si’, perche’ lui parla direttamente a nome di Dio.
            Lui sa quello che Dio vuole e non vuole, senza se e senza ma. E’ direttamente dentro nella mente di Dio.

            Non a caso, usa perfino il lessico che usavano i crociati: Deus il vult! Come faccia a saperlo e’ un mistero, ma probabilmente il Fantasmino gli teelfona tutte le sere, anzi probabilmente inserisce anche Bergoglio nella chiamata e fanno una conference call a tre, sara’ cosi’.

          • peccatum est nimis (cogitatione, verbo et) opere ha detto:

            QC, se hai argomenti, argomenta, anziché invocare paparino con improbabili richieste di censura. Se si possono manifestare perplessità su papa Francesco o sull’organizzazione di Kiko Arguello, non si vede perché debba essere vietato manifestare perplessità su papa Giovanni Paolo II o sull’organizzazione di Éscrivà de Balaguer. Credi forse che i dati di fatto cambino se si azzanna con forza chi li espone?

          • Giuseppe ha detto:

            Papi che ne hanno combinate di cotte e di crude nella storia della Chiesa ce ne sono stati tanti, ma mai hanno travisato la fede trasmessa dagli Apostoli come sta avvenendo in questo pontificato, Caro il mio Benedetto XVI

  • Vigilanzadiuturna ha detto:

    C’est ridicule. Microparticelle di sacre Specie vanno disperse sempre e comunque. Sul corporale, sul purificatoio, nonché sulle mani del sacerdote, né vi sarà mai modo di recuperarle integralmente. A meno di sostenere l’assurda tesi che le particelle d’ostia e di vino sono Corpo e Sangue di Cristo a partire da n. µm in su, vi sarà sempre e comunque dispersione. La battaglia contro l’uso delle mani da parte dei fedeli va argomentata su tutt’altre basi.Gli argomenti fisico-materialistici che si basano sulle particelle perdute sono stati usati anche per conculcare ai fedeli la comunione sotto le due Specie, che andrebbe invece ripristinata, secondo il chiaro mandato di N.S.G.C.

    • Peter ha detto:

      E quello che Lei scrive cosa significa, mi scusi … ? Mi permetto di farle una domanda: non fu una donna che solo toccando il lembo (stia attento: il SOLO lembo) del vestito di Gesù Cristo nostro Signore ad essere guarita della sua malattia? Non fu forse una di quelle che Lei definisce “microparticella” del Signore a guarirla? … Alla luce di questo episodio, come fa a definire “assurda tesi” ciò che è invece chiaro come il sole?

      Guardi, io non voglio farle la predica o giudicarla, non ne ho il diritto, ma penso anche che la Chiesa, intesa come comunità, abbia lacune dovute non agli ordinati, siano essi Papi o altri ministri, bensì al fatto che nessun cattolico studia il Vangelo come si convenga fare ad ogni cristiano che si voglia allineare alla salvezza eterna.

      Le suggerisco fraternamente di entrare di più nel Mistero del Signore, e di porre intelligenza e cuore dentro di esso, per avere il dono della comprensione del Vangelo, che ha TUTTE le risposte. Le ripeto che non voglio insegnare a nessuno, ma questo è ciò che il mio direttore spirituale mi insegnò a fare ed io cerco solo di rendere partecipi anche gli altri fratelli.

      La abbraccio nella Fede!

      • peccatum est nimis (cogitatione, verbo et) opere ha detto:

        Peter delle sue l’una: o Lei non ha capito quello che ha commentato o non l’ha letto.

        Vigilanza non dice che le residue particelle consacrate non siano corpo di Gesù, ma che non esiste nessun modo di evitarne completamente la dispersione, per cui è più importante promuovere la giusta consapevolezza del Mistero: il giusto atteggiamento verrà di conseguenza. L’esperimento del guanto è inutile, e anche un po’ dissacrante (anche se la particola non era consacrata).

        • Peter ha detto:

          Salve, le cito … “A meno di sostenere l’assurda tesi che le particelle d’ostia e di vino sono Corpo e Sangue di Cristo a partire da n. µm in su … “, lei questo commento come lo interpreta?

          Va bene, le concedo che probabilmente io non abbia capito, ma un tantino spiegata meglio forse non guastava, o sbaglio?

  • Massimo ha detto:

    Questo oggi succede perché hanno fatto credere ai fedeli attraverso anche un linguaggio “protestantizzato” che il Signore e’ presente nell’ Hostia, e non che l’Hostia e” il Signore Gesù Cristo. Così come affermano che allo stesso modo e’ presente nell’assemblea e nella Parola proclamata, ponendo sullo stesso piano di valore ciò che non è e non potrà mai essere. Credo che di fatto una grossa porzione di Chiesa non sia più cattolica.

  • catholicus ha detto:

    A proposito del calo di presenze all’Abgelus domenicale in Piazza San Pietro, come pure nelle celebrazioni domenicali e, più in generale, nell’attenzione prestata a questo papa ed ai suoi vescovi e sacerdoti (si pensi al flop di presenze alla messa celebrata da Bergoglio a Iquique, durante il suo recente soggiorno in Cile), sentiamo il parere di un esperto in materia :
    “c’è una ragione profonda che contribuisce a distogliere le masse da questo falso papa e da questa falsa chiesa, che non parlano, né agiscono come i papi e la Chiesa hanno sempre parlato ed agito, nel corso della millenaria tradizione cattolica: e cioè che non vale la pena di prestare attenzione a un papa che non parla mai del destino eterno dell’anima, e a una chiesa che non parla mai della grazia e del peccato, ma sempre e solo di problemi sociali, in chiave, oltretutto, smaccatamente ideologica, e cioè progressista e di sinistra” (cfr :
    http://www.accademianuovaitalia.it/index.php/cultura-e-filosofia/teologia-per-un-nuovo-umanesimo/4583-verso-il-redde-rationem)

  • Fabio ha detto:

    Personalmente da alcuni anni mi inginocchio sempre quando ricevo la S.Comunione. suggerisco a chi crede nella Presenza Reale di fare lo stesso anche se non c’è inginocchiatoio

    • Vigilanzadiuturna ha detto:

      Questa di Fabio è invece una sollecitudine che si muove nella giusta direzione.

  • catholicus ha detto:

    Riporto da “Chiesa e postconcilio”:
    Irina ha detto…
    Si stanno alzando in piedi in molti. Bene. Forse questa lunga crisi sta portando alla luce tanti mendaci conformismi e tanta presunzione che percorrono la Chiesa Cattolica da decenni e decenni. Il vero marcio: la presunzione, la superbia declinata in tutti i casi possibili. La malattia : luciferite.
    16 febbraio 2018 00:12

    Anonimo : “Luciferite”, questa non l’avevo ancora sentita: grazie, Irina, grazie davvero. Io mi ero spinto sino a a “banda di malfattori della fede” (altro che le gangs alla Al Capone!), “assassini delle anime”, “associazione a delinquere spiritualmente”, e via dicendo. Ma questa definizione di Irina è da medico condotto (colui che si prende cura amorevolmente del suo paziente, come fosse un suo familiare), veramente professionale. Quanto poi a discuterne con loro, gli adoratori del “papa della misericordia”, tempo e fatica sprecati, come ci insegna un polemista cattolico, vero difensore della fede : http://www.accademianuovaitalia.it/index.php/cultura-e-filosofia/la-contro-chiesa/4726-discutere-coi-sordi-fatica-vana

    • deutero.amedeo ha detto:

      Quis est homo qui non fileret
      Matrem Christi si videret
      In tanto supplicio?
      (Iacopone da Todi: Stabat mater)

      Maria è Mater Christi ma è anche Mater Ecclesiae…..

    • Marco 2 ha detto:

      Si rimane sgomenti quando si entra in blog come questo per la prima volta: offese al papa (non critiche, ma vere e proprie offese), offese al Concilio Vaticano II, desiderio di abbandonare i migranti (nascondendolo sotto mille farlocche giustificazioni), volontà di imporre la propria fede con la forza… e il tutto da persone che hanno la presunzione di ritenersi veri cristiani.
      Certo che il cavalcare la superbia, abbandonando la verità e la carità, ci rende veramente stolti!

      • deutero.amedeo ha detto:

        Marco 2 ! Memento: non giudicate per non essere giudicati…… (Mt 7,1-5)
        Ergo: non giudicarci, ma porta argomenti. Thanks.

        • Lo spettro di QC ha detto:

          Nonno che fai? Ti sei bergoglionizzato e sei anche tu per il “chi sono io per giudicare”???

        • Marco 2 ha detto:

          Deutero amedeo, se non sapessi riiconoscere il male non potrei nemmeno perdonare! Credo che giudicare significhi scandalizzarsi del male presente nel prossimo, avere la presunzione di ritenere che io non avrei mai fatto una cosa simile, non riconoscere che stare nella buona strada è comunque una grazia. Una grazia che richiede la nostra collaborazione, ma sempre una grazia.

      • Ira Divina ha detto:

        La lotta di un cattolico contro il maligno, che è anch’esso creatura di Dio, può apparire per Marco 2 e quanti spettri aleggiano in questo blog, anch’essa una mancanza di carità, ma non è così. Per amore alla verità che è Cristo stesso non taceremo! Anzi, alzeremo ancor più la voce. Il Papa? Se non rappresenta più Cristo difendendo la verità, non lo è! Il Concilio V. II? Se non ha prodotto frutti degni della tradizione cattolica, non è un buon Concilio o è un Concilio inquinato dal “fumo di satana”! I migranti? La chiesa ha il dovere di aiutarli a costruire la loro dignità nelle loro terre che i nostri padri hanno depredato e non sradicarli dalla loro cultura e tradizione in virtù di un’accoglienza lucrosa per la stessa chiesa! Questo lo dico da Cristiano che cerca Cristo nella carità! Poi Marco 2 insegna tu a Bergoglio la carità verso i Cristiani che lui insulta quotidianamente. E visto che sai fare le meditazioni, proponiti a Bergoglio per impartirgli un mese Ignaziano sull’argomento.

        • Marco 2 ha detto:

          Ira, e del tuo cuore che mi dici? Ti pare produca frutti buoni?
          I migranti sarebbero i primi ad essere contenti di essere aiutati nelle loro terre, ma nel frattempo che si fa? Vuoi lasciarli morire?
          Tu che non riconosci l’attuale papa, alcune scelte della Chiesa, ritieni forse di non averne bisogno? A che ti servono visto che ti ritieni così grande da saperne giudicare ogni minimo aspetto?
          Credimi, per iniziare a vedere veramente bisogna chiedere un po’ di umiltà: la superbia acceca. Parlo per esperienza.

          • Ira Divina ha detto:

            Di superbia da quando ti leggo su questo blog ne hai fatta sfoggio tu e anche abbondante. Poi riguardo la cecità, credimi, la temo! E poiché so di aver bisogno della Chiesa che è stata sempre luce degli uomini, non ho bisogno di ciechi che si propongono per farmi da guida, cadremmo entrambi in un fosso ( come disse Gesù), e temo quello dell’inferno. Anche i farisei si facevano chiamare guide, ma erano ciechi e guide di ciechi! Io voglio vederci ed essere liberato dai miei peccati, soprattutto oggi che iniziò a vederci dopo un lungo tempo di peccato e la tua chiesa non aiuta. Non c’è salvezza senza conversione in una chiesa che giustifica il peccato o lo discerne.

          • Marco 2 ha detto:

            Se temi la cecità, Ira, perché fuggi dalla verità? Perché di certo le tue accuse al papa non corrispondono alla verità! Per verificarlo non è necessario che tu creda a me, lo puoi constatare da solo con un minimo di onestà.

          • Gian ha detto:

            E’ qui che sbagli e di grosso Marco2! La gran parte di quelli che tu chiami “migranti” (facciamo il 90 per cento? di più…) non sarebbero affatto contenti di essere aiutati nelle loro terre. Mettiti il cuore in pace che è così. Se non conosci la realtà dei paesi dai quali provengono e la loro mentalità non puoi capire. Vatti a fare qualche giretto dalle loro parti e vivi per qualche tempo nei loro paesi, interroga i missionari che ci vivono da una vita e poi ti farai un’idea di quella che è la mentalità del negro, che ha solo voglia di evadere verso tutto ciò che brilla, come le perline dei primi conquistatori.

          • Ira Divina ha detto:

            Marco 2 allora sei di coccio? Se avessi pensato che l’abitante di casa S. Marta dicesse la verità, starei anch’io sui blog a fare ciò che fate voi con il difendere uno che viene dalla fine del mondo, per portarci la fine del mondo. Cristo è la Verita non Bergoglio. Ma questo a voi non interessa. Interessa fare i papaboy solo di una figura che è stata svuotata del suo vero significato. Pfuu!!!

        • Lo spettro di QC ha detto:

          Divina sei è proprio sicuro/a di combattere CONTRO il maligno? Dalla quantità di bugie e calunnie che scrivi ordinariamente non parrebbe. Tuttavia è ben possibile che chi è ”in missione per conto di Dio” (cit. John Belushi) possa giovarsi di qualunque tattica…

          • Ira Divina ha detto:

            Allo spettro In primis non commento molto. Due, vorresti proporti come direttore spirituale, per discernere il mio essere o no cristiano? Terzo, chi dice che la verità è mutabile, per me non va bene come pontefice, tienitelo tu! Poi che io dica buggie e calunnie commentando le notizie sugli strafalcioni che fa quasi quotidianamente il tuo Papa, che mentre dice bianco poi dice nero, poi dice ridicolaggini, poi offende, poi si commuove con chi ha subito abusi, mentre altri non vuole nemmeno sentirli. Non ti sembrano queste “evidenze” di uno che oltre ad avere avuto bisogno della psicologa ebrea e oggi della strega ( come da lui stesso dichiarato ) oggi avrebbe bisogno di togliersi dagli zebedei e permettere alla Chiesa di ritornare a essere cattolica? Ovviamente portando via con se spettri, gufi, e ogni sorta di demoniaco mestiere!

          • Lo spettro di QC ha detto:

            Urca che arringa!

          • peccatum est nimis (cogitatione, verbo et) opere ha detto:

            QC, invece di ironizzare sugli altri, cerca di scrivere qualcosa di sensato. Stai facendo proprio una pessima pubblicità alla tua casa madre, quasi peggio di Dan Brown!

  • Lara ha detto:

    Questo problema mi lascia perplessa,più di una volta ho fatto a botte con la mia coscienza vi spiego:il parroco è anziano e certi giorni fatica anche a tenere in mano il Santissimo..di piattino manco se ne parla..io prendo la particolare in mano proprio perché ho notato i frammenti..quindi anziché lasciarli finire a terra posso raccoglierli e portarli alla bocca.Chiedo perdono al Signore e spero si risolva questa situazione che nelle parrocchie è cronica.Per scegliere una Messa tradizionale dobbiamo fare 50 km.Quindi ….dobbiamo tenere quello che abbiamo visto che di parroci di ricambio manco l’ombra…

  • Claudius ha detto:

    Dovremmo anche ricordare che la comunione sulla mano e’ un’altra delle “creazioni” del papa piu’ Santo Subito della storia, quello che di fronte allo sfascio gia’ allora dilagante nella Chiesa tutto quello che sapeva fare era “dare l’indulto”, in questo come in molti altri casi. E adesso ne vediamo le conseguenze.

    Certo il Bianconiglio non e’ proprio uscito come un fungo da una chiesa tutta perfetta eh…

  • HT ha detto:

    ” inevitabilmente quelle minuscole briciole di ostia consacrata sarebbero cadute a terra.” Ahimè, nella migliore delle ipotesi… Rispetto l’autorità della Chiesa anche nell’applicazione delle norme ma con la libertà di figlio di Dio allo stesso tempo sono fortemente contrario a una simile pratica. Un conto è non poter scendere sotto un certo livello di accuratezza in buona fede, un conto è trattare l’ostia come se fosse un oggetto. Ma stiamo scherzando?! E poi ci lamentiamo della scarsa consapevolezza del senso di questo Sacramento, che dovrebbe essere il centro della nostra vita

    Si veda qui per una storia della trasformazione da abuso a pratica quotidiana:
    https://dominameaetmatermea.blogspot.it/2015/08/la-santa-comunione-sulla-mano-storia-di.html

    • Vigilanzadiuturna ha detto:

      Questo è il punto! Invece di argomentare con improbabili esperimenti a base di guanti neri, bisogna tornare a rendere i fedeli (e soprattutto i preti) consapevoli di CHI c’è nell’Ostia.

  • Colaus de Arce (Francesco) ha detto:

    Questo è il link di cui parla l’articolo.

  • Francisca ha detto:

    Grazie Dott. Tosatti per questo articolo. L’ho letto alla mia piccola quattordicenne che, a differenza della grande, preferisce prendere l’ostia in mano… alla parola “sacrilegio ” è sbiancata… quindi ancora grazie perché finché glielo diceva la mamma faceva spallucce… grandioso l’esempio col guanto.
    P.s. il punto è sempre e solo quello… credere alla presenza di Gesù nell’eucarestia…

  • Giuseppe Pietro ha detto:

    Comunque io ricordo, uno di quei ricordi stile fotografia (avevo circa 6 anni) che si hanno di certe cose vissute da bambini, che ero a Messa ed era stata da poco introdotta la novità dell’Eucaristia in mano.
    Io ancora non avevo fatto la prima Comunione quindi ero solo lì a guardare.
    Sono siciliano e, si sa, le novità ai siciliani piacciono poco, per cui tutti continuavano a prendere l’Ostia in bocca.
    Tra l’altro il Sacerdote era un vecchietto che oggi definiremmo “tradizionalista” e che non le mandava a dire.
    Arriva un signore, noto in Parrocchia perchè primario di cardiologia, e si mette con le mani in posizione.
    Padre Mirabile non fa una piega e la porge in bocca.
    Quello si pianta con le mani bene in vista a mò di sfida.
    Il sacerdote insiste senza dire una parola, ma poi con una profonda amarezza negli occhi cede alla arroganza del primario.

    Ricordo che mi ha impressionato nel mio cervello di bambino.
    Sia perchè il primario mi è sembrato prepotente, sia per l’amarezza di Padre Mirabile a cui volevo molto bene.

    Comunque mai presa l’Ostia in mano. Non so se quel ricordo ha inciso, ma mai mi è balenato per la testa.

    Devo pure dire che nemmeno i catechisti ci avevano (che io ricordi) spiegato diversamente. In bocca. Punto

  • Iginio ha detto:

    Il piattino purtroppo non lo usano più da nessuna parte… In alcune città hanno mantenuto l’usanza di due persone che stendono un telo tra il sacerdote comunicante e la persona comunicanda, sotto la pisside.

  • giulia anna meloni ha detto:

    Ciò che piace a lucifero(da alcuni esorcismi)
    “la Particola alla mano,cosi posso calpestare il vostro DIO,quel DIO che io ho ucciso;posso celebrare le mie messe(le messe nere) con i miei sacerdoti che ho strappato a Lui”…
    “LA CATECHESI DI SATANA” dall’esperienza di un esorcista,con l’approvazione del cardinale PIO LAGHI,
    di PELLEGRINO ERNETTI edizioni Segno

    Ecco cosa abbiamo fatto di Dio,tutto quello che stiamo vivendo oggi è stato profetizzato ma dal Concilio II i principi e papi della Chiesa di Cristo
    hanno deliberatamente ignorato tutti i messaggi che il Cielo ha mandato e continua a mandare per la nostra salvezza.

    • Vigilanzadiuturna ha detto:

      A parte il fatto che di quel che dice il diavolo durante gli esorcismi, essendo egli padre della menzogna, bisogna fare abbondante tara, è vero però che l’Ostia in mano è più agevolmente sottraibile e occultabile per poi essere utilizzata in modo sacrilego. Ecco un altro buon argomento (altro che guanto di pelle!).

  • Enrico66 ha detto:

    L’articolo riassume un pensiero che mi è venuto in testa ieri alla funzione delle Ceneri. Alla Comunione non solo la maggior parte dei comunicandi l’ha fatta ricevendo l’ostia alla mano ma poi, in quale maniera: parecchi senza fermarsi, spalle al sacerdote, praticamente a metà strada verso il posto a sedere. Il rischio di usi impropri, blasfemia, o vere e proprie profanazioni è sempre più alto. Ma i sacerdoti paiono non avvedersene.

    • Enrico66 ha detto:

      Quanto poi all’uso del piattino, è lustri che non ne vedo. Anzi, nella mia parrocchia i primi a mettersi in fila (quasi ad indicarla) sono i chierichetti/è, lesti poi a tornare alla panca a lato del sacerdote.

  • Lucy ha detto:

    L’articolo si conclude così :”Il problema è per chi ci crede che sia il Corpo di Cristo “.
    Io penso che il primo a non crederci è Bergoglio.
    Applico all’Eucarestia il sillogismo di Agatha Cristie. Un indizio è un indizio , due indizi sono un sospetto , tre indizi sono una prova.
    1) indizio : Bergoglio non si inginocchia mai davanti al Santissimo mentre si inginocchia per ben 12 volte ogni Giovedì Santo per la lavanda dei piedi.
    2)non partecipa ai convegni eucaristici.
    3)Non stigmatizza nè tanto meno denuncia come blasfemi , perchè evidentemente è d’accordo, quei sacerdoti che danno l’Eucarestia ai luterani permettendo così che si accostino alla Comunione senza essere passati dalla Confessione presso un sacerdote cattolico.
    4)Non stigmatizza , perchè è evidentemente d’accordo , quello che dice mons.Basilio Petrà , presidente dei Teologi moralisti italiani, (il Regno agosto 2016) circa l’accesso all’Eucarestia anche senza “percorsi e “discernimenti ” .
    Dice Petrà :” non è necessario affidarsi al foro interno sacramentale, cioè alla confessione ,per discernere se una coppia può fare o no la comunione perchè il fedele illuminato potrebbe giungere alla decisione che nel suo caso non ci sia la necessità della confessione “.
    La confessione ? Un optional , l’Eucarestia ? Per tutti.Se questo è credere che ci sia il Corpo di Cristo…..

  • Genesis ha detto:

    È ormai da una quindicina d’anni che ho scelto di ricevere il Corpo di Cristo in bocca.
    Questo dopo aver fatto alcune semplici considerazioni: credo veramente che quel pezzo di pane sia ora Nostro Signore Gesù Cristo ?
    Sono un ultrapeccatore, so no degno di prendere in mano il mio Dio ?
    Semplici considerazioni, il resto lasciamolo a certi “teologi”.
    Sia lodato Gesù Cristo.

  • Paolo Giuseppe ha detto:

    Con tutto il rispetto per l’esperimento presentato e senza entrare nel merito del problema (non sono contrario alla comunione in bocca), devo però ricordare che alla fine della Messa il sacerdote pulisce la pisside con il purificatoio. Siamo sicuri che sul purificatoio non rimanga qualche minima particella di ostia?
    Sono aperto a tutti i chiarimenti.

    • Ira Divina ha detto:

      In primis il sacerdote dovrebbe essere una persona debitamente scrupolosa nel suo agire trattando l’eucarestia, accorto a non far cadere frammenti, a pulire bene la patena o la pisside al termine della liturgia eucaristica. Il purificatoio serve proprio per purificare, e dovrebbe essere poi a sua volta lavato in modo rispettoso; come anche le dita del sacerdote una volta erano purificate al termine del rito con le dita sul calice e il chierichetto versava l’acqua e la stessa era poi bevuta con la purificazione del calice. Ma di cosa stiamo parlando? Dal V. II progressivamente le nuove generazioni di preti sono state educate diversamente. La sciattoneria liturgica ha preso il sopravvento: paramenti, canti, liturgie improvvisate, omelie che di tutto parlano, tranne che della tematica data dalla liturgia; non parliamo poi della sciattoneria nel presentarsi di molti sacerdoti. Ma di cosa stiamo parlando? Ve lo dico io di cosa parliamo! Stiamo parlando di una chiesa che ha abbandonato il senso del sacro, aprendo la porta al mondo dissacratore dei senza Dio. E oggi Bergoglio e la sua corte forse ne sono la massima espressione! O dobbiamo aspettarci di peggio?

    • Baronio ha detto:

      La pisside, così come la patena, va pulita con le dita, che il sacerdote asterge nel calice, per poi berne il contenuto prima di purificare anche quello. Chi asterge la pisside col purificatoio di solito dà anche la Comunione in mano e dimostra di non credere che la Presenza Reale è anche nei frammenti.

      • Vigilanzadiuturna ha detto:

        “Dimostra di non credere ecc.” è un rilievo condivisibile. L’idea, invece, che dopo le operazioni di astersione non sia andato disperso nulla è a dir poco naif.

  • Genesis ha detto:

    Concordo pienamente con quanto si scrive nell’articolo
    Da un paio d’anni chiedo nel consiglio pastorale della mia parrocchia di mettere in inginocchiatoio così ogni fedele può ricevere il Corpo di Cristo come meglio crede
    Richiesta che fino ad oggi non è stata soddisfatta, sono l’unico che lo chiede, in consiglio ci sono una trentina di persone oltre al parroco, al curato e una suora.

  • Patrizia ha detto:

    Per non parlare poi del modo con cui i ministri straordinari distribuiscono la Comunione…… a volte sembra che elargiscono caramelle!

    • Giuseppe Pietro ha detto:

      Posso chiedere una cosa, approfittando di quanto hai scritto?
      Quando vado a ricevere l’Eucaristia io attendo sempre di vedere in quale fila si pone il Sacerdote e in quella mi metto.
      Capita che la fila del diacono si “svuoti” prima di quella del Sacerdote, io non cambio fila, lo fa qualcuno dietro di me “fortunatamente”.

      Dico fortunatamente perchè ogni volta mi vengono specie di sensi di colpa, perchè penso se sia giusto o meno “fare aspettare” Gesù Cristo, per questa mia presa di posizione.
      Insomma, se io credo come credo che Gesù Cristo è veramente presente nell’Ostia consacrata, solo che mi sembra più degno assumere il Suo Corpo dalle mani di un Sacerdote, non pecco forse quando mi ostino a non volere cambiare fila?
      Insomma è una situazione spiacevole e imbarazzante che forse dovrei evitare.
      Ad ogni modo ringraziando Dio, non so cosa stia succedendo ultimamente, ma nella Parrocchia che generalmente frequento, hanno da qualche mese preso l’abitudine che solo il sacerdote dà la Comunione, coadiuvato da un altro Sacerdote che al momento della distribuzione eucaristica lo assiste.

      Cosa ve ne pare del mio dubbio?
      Cosa dovrei fare se dovesse capitare una di quelle situazioni “imbarazzanti” di cui vi ho detto?

      • Giuseppe Pietro ha detto:

        Ah, sopra ho detto diacono, ma non so se sono diaconi.
        Cioè, non so se per distribuire l’Eucaristia bisogna essere necessariamente diaconi. Nel caso non fosse necessario potrebbero tranquillamente non essere diaconi.
        Comunque sono vestiti in borghese

        • Peppuccio ha detto:

          Non sono diaconi.

        • EquesFidus ha detto:

          Purtroppo no, da una trentina d’anni con questa storia dei “ministri straordinari della Comunione” si può essere laici e distribuire comunque il Corpo di Cristo; l’ennesima stortura del post-Concilio e della sua sgangherata applicazione. Peccato che, e lo dico da ex “ministro straordinario della Comunione” pentitosi fin troppo tardivamente, i laici non siano consacrati, e che solo i ministri ordinati (diaconi, sacerdoti e vescovi) possono non solo toccare il Corpo del Cristo ma, al di fuori del sacrestano o di chi ne fa le veci (e solo per privilegio e convenienza e non per stato), persino poggiare le mani sull’altare. Fai benissimo a prendere la Comunione dal solo sacerdote: in quel momento agisce in persona Christi, inoltre la sua ordinazione gli ha impresso il carisma non solo di consacrare ma anche di toccare le santissime specie eucaristiche. Anche eventuali diaconi realmente tali (cioè ordinati, e non laici spesso in borghese o con delle tremende albe addosso) ivi presenti, in virtù sempre della loro ordinazione e del loro stato di chierici, possono toccare le sacre particole. Purtroppo, questa smania di dover rendere partecipi i laici a tutti i costi ha finito per svilire certi ruoli e certi delicatissimi e santissimi momenti; allo stesso modo, l’uso dei “ministri straordinari della Comunione” ordinariamente durante le Sante Messe è un abuso bello e buono, in quanto a norma del diritto vigente (che ho già dimostrato essere quantomeno problematico e criticabile, specie dal punto di vista del sacerdozio ministeriale) dovrebbero intervenire solo qualora la distribuzione delle Sante Ostie dovesse prorogarsi per troppo tempo (anche in questo caso, si tratta di una valutazione vaga e soggettiva), in ogni caso non a tutte le Messe festive. Purtroppo la disciplina eucaristica degli ultimi cinquant’anni, con il digiuno eucaristico passato da tre ore ad una, l’eliminazione di balaustre ed inginocchiati, passando ad indulti (poi nella pratica divenuti prassi) per ricevere il Corpo di Cristo in piedi e, persino, sulle mani ed alla distribuzione delle Ostie consacrate affidata a laici, lascia molto, troppo, a desiderare. Anche da questa mancanza di rispetto verso il Cristo veramente presente in Corpo, Sangue, Anima e Divinità si originano molti (forse tutti?) i problemi della Chiesa odierna.

        • Colaus de Arce (Francesco) ha detto:

          Caro Giuseppe Pietro
          Il Diacono “Permanente” rientra nei tre gradi d’ordine, quindi la particola la può distribuire.
          Nella chiesa del mio quartiere Diaconi non ce ne sono, suire e laici a volontà, anch’io mi metto dove c’è il sacerdote, e com’è successo una volta che, il sacerdote finisce le ostie e si va a sedere nella sedia “papalina”, lasciando ai laici la distribuzione, io mi trovavo davanti a lui quando finì le particole, a destra e sinistra c’erano le suore, tranquillamente mi sono rigirato e sono ritornato a sedermi nel banco, ho preferito non fare la comunione piuttosto che partecipare a quell’insulsa pratica, fino a 22 anni c’era solo la S.Messa, quella di sempre, dopo i 22 è iniziata la sofferenza.

      • Antonia ha detto:

        Non mi piace ricevere la Particola da uno che non è sacerdote (peggio se donna) e anch’io come lei mi metto sempre da quella parte e se dall’altra non c’è più nessuno non mi importa e rimango lo stesso dove sto. Non credo proprio di peccare per questo. Piuttosto peccano i “distributori” delle Ostie quando le spiaccicano con noncuranza sulle mani della gente come se fossero cioccolatini. Inoltre l’Ostia la ricevo sempre in bocca e quanto mi piacerebbe riceverla in ginocchio!

        • Giuseppe Pietro ha detto:

          Grazie per le risposte Antonia, Peppuccio e EquesFidus.

        • EquesFidus ha detto:

          Per riceverla in ginocchio, come dovrebbe essere, la soluzione è semplice: rivolgersi ai sacerdoti dell’ICRSS, della FSSP, dell’IBP o, in generale, a coloro che continuano a celebrare il venerabile rito tridentino.

    • deutero.amedeo ha detto:

      E purtroppo, ma vero, c’è anche chi lo fa abusivamente.
      Col beneplacito del celebrante, ovviamente!

  • Lucius ha detto:

    I Cattolici sanno che bisogna prendere l’Eucarestia in Grazia di Dio e,per rispetto a Lui , in ginocchio,sulla lingua e lodevolmente a digiuno dalla mezzanotte,considerando profanazione ogni altra prassi nell’accostarsi ad Essa;chi permette o agisce diversamente ne rispondera’ dinanzi a DIO.

  • deutero.amedeo ha detto:

    Amico Tosatti, l’argomento è molto interessante ma difficile, almeno per me. Non ho difficoltà a dichiararmi totalmente ignorante su questa delicata materia. Anzi, se qualcuno è in grado di rispondermi, mi piacerebbe conoscere un po’ meglio tutta la storia della celebrazione eucaristica come oggi è, a partire da quando, dove e da parte di chi si è iniziato ad usare le particole anziché il normale pane. Grazie.

  • Sempliciotto ha detto:

    Stavo osservando come TV 2000 e, mi duole dirlo, Teleradio Padre Pio, stanno diventando sempre più non canali di evangelizzazione, ma di intrattenimento.
    Proprio come la Falsa chiesa di Bergoglio, che non evangelizzarla più, ma riceve un sacco di applausi!

  • Gian ha detto:

    Sono pensieri e considerazioni che chiunque con un minimo di buon senso avrà certamente fatto tra sé. Per questo motivo da tempo ho deciso di non ricevere più l’ostia sulla mano, essendo a mio avviso una brutta consuetudine introdotta a suo tempo senza un minimo di “discernimento”… E con quale motivazione poi? Esiste un solo motivo valido per giustificare una pratica così irrispettosa? No, proprio non esiste e non fa onore a chi a suo tempo ha mollato le redini per compiacere non si sa chi, di certo non il Rispetto dovuto e la Tradizione.