La Folle Guerra di Israele. L’Iran non Ha i Mezzi per Realizzare la Bomba. Gabriella Greison.
21 Giugno 2025
Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione questo articolo pubblicato su Facebook da Gabriella Greison, esperta di Fisica Nucleare e divulgatrice scientifica, che smonta, una volta di più, la balla della bomba iraniana, pompata da Netanyahu da circa quarant’anni, e che è servita come pretesto all’ultima, folle guerra di Israele. Stilum si è occupato dell’argomento a questo collegamento e a questo. Buona lettura e diffusione.
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Qualche giorno fa l’Iran è stato colpito da un attacco israeliano: bersagliati i siti di Arak e Natanz, centri nevralgici del programma nucleare.
Arak è un reattore ad acqua pesante, potenzialmente capace di produrre plutonio. Natanz ospita le centrifughe per l’arricchimento dell’uranio.
L’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (IAEA) ha confermato: l’Iran ha già accumulato 400 kg di uranio arricchito oltre il 60%. Sopra il 90% si entra nella zona weapon-grade.
Ma avere il combustibile non vuol dire avere la bomba. E qui entra in scena la fisica. Qui entra in scena Enrico Fermi.
Fermi è stato il primo a domare la reazione a catena. Ma è anche colui che ha reso possibile la produzione del plutonio 239, l’isotopo artificiale su cui si basa la seconda bomba nucleare della storia.
Il plutonio si ottiene irradiando uranio 238 con neutroni, all’interno di reattori costruiti apposta.
Reattori a basso burnup, progettati per produrre materiale fissile, non energia.
Ed è proprio in un reattore simile che è nato il plutonio della bomba di Nagasaki. L’innesco? Non a pistola, troppo ingombrante. Ma a implosione sferica, con una shell di esplosivi convenzionali che comprime il nucleo.
Un’architettura sofisticata, quasi chirurgica. Un’opera ingegneristica di cui Fermi fu il garante scientifico a Los Alamos.
Oggi l’Iran non ha ancora queste tecnologie.
Né l’innesco, né il vettore, né il know-how per miniaturizzare l’ordigno.
Servirebbero almeno 18 mesi per realizzare qualcosa di operativo.
E forse, per adesso, il massimo a cui potrebbe ambire è una bomba dimostrativa, con innesco a pistola.
Niente che possa davvero spaventare Israele.
Oggi si discute se l’Iran abbia o no le competenze tecniche per arrivare a una bomba al plutonio.
Ma ci sono voluti i migliori fisici del mondo, la seconda guerra mondiale, e tre anni di sforzi coordinati da migliaia di persone per arrivarci la prima volta.
E io sono qui per raccontarvelo.
La storia di Enrico Fermi visto dalla sua fidata collega Leona Woods la trovate nel mio libro
“La donna della bomba atomica” @librimondadori. E nuove date estive dello spettacolo in arrivo…da Rovigo a Spotorno a MontedelLago a Sarzana! #fisicadasapere

Ps: la data di oggi di “Einstein forever” a Cadeo è stata spostata al 7 luglio causa maltempo.
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Tag: bomba, greison, iran, israele
Categoria: Generale