Una Domanda. Come mai si Permette ai Critici della Guerra di Bibi di Parlare? Massimo Viglione..

17 Giugno 2025 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, il prof. Massimo Viglione, che ringraziamo di cuore, offre alla vostra attenzione queste riflessioni su come il pensiero unico, monolitico ai tempi della dittatura vaccinista, il momento più basso della democrazia repubblicana violata con l’assenso dell’inquilino del Quirinale, il Peggiore, presenti oggi qualche lieve crepa. Buona lettura e condivisione.

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Una bella domanda
Sto notando, in tutta la questione delle guerre in corso (Ucraina, Gaza, ora soprattutto Iran), che, mentre alcuni giornalisti, intellettuali, militari, stanno dimostrando una certa libertà di giudizio (il che non vuol dire che abbiano sempre ragione su tutto, ma almeno ragionano con una certa libera logica), da Travaglio in primis a Santoro, da Cacciari a Orsini, da Caracciolo a Veneziani, fino al “punito” Innaro e, udite udite, incredibile a dirsi, un sempre più redento e lucido Rampini (non so quanti se ne siano accorti, di questo sconcertante progressivo cambiamento),
i politici di governo sono totalmente schiavi dei padroni del mondo occidentale, non se ne salva uno (se non qualche personaggio secondario che timidamente cerca di far capire che è in grado di ragionare, ma non troppo, però).
Meloni e Salvini sono l’emblema di questa schiavitù morale prima ancora che intellettuale, anche perché prima dicevano esattamente il contrario, almeno per quanto concerne la Russia.
Il fatto poi che l’opposizione sembra distinguersi non deve assolutamente far cadere nella trappola: se l’ebrea Schlein fosse stata al governo e avesse dovuto incontrarsi, confrontarsi e gestire politiche con Macron, Von der Leyen, Trump e gli altri, cosa pensate che avrebbe detto o fatto di diverso dalla Meloni?
Non scherziamo neanche. Chi governa in Italia è un mero esecutore di ordini esteri, chiunque sia, specie dal 1992 in poi.
Pertanto, in tutta la storia degli ultimi tre anni, occorre onestamente ammettere che, per la prima volta, una parte – certamente assolutamente minoritaria ma non per questo meno significativa – del giornalismo e dell’intellettualità italiani sta dimostrando pubblicamente una certa libertà di giudizio; a differenza ovviamente della patetica maggioranza degli schiavi di regime, dalla Gruber ad Augias, da Mentana a Floris e tutta la disgustosa compagnia cantante serale.
Mentre ai maggiordomi governanti questa possibilità non è data, al punto da farli divenire patetiche marionette costrette a rinnegare di sana pianta tutto quello che avevano detto per anni e che ha permesso loro di giungere ai posti di finto comando ai quali oggi siedono.
Qualche ipercomplottista – che non manca mai, soprattutto in alcune categorie umane che è meglio per me non indicare – dirà che è tutto concertato, un teatrino dove ognuno recita la propria parte.
Per carità, tutto può essere. Ma tendo a pensare che nessun potere umano sia onnipotente, anche perché verrebbe a corrispondere con Dio, e che comunque la mente umana, almeno in alcuni casi, può sempre sorprendere.
Non quella dei politici, però: a loro non è dato di pensare. Solo di prendersi soldi e potere e obbedire.
E, approfittando, ovviamente, dell’assoluta insipienza mentale delle masse, che bevono tutto e credono a tutto senza capire pressoché nulla. Elemento ineliminabile del loro stesso potere.
Comunque, per la prima volta, in Italia, e dopo lo scandaloso totalitarismo di regime durante il vaccinismo globalista (da cui non si è salvato nemmeno uno dei nomi all’inizio indicati, tutti complici silenti, a partire da Travaglio – tutt’uno con Conte e Speranza – in giù), esiste un dibattito libero, dove alcuni con più dignità umana e morale degli altri, dicono ciò che pensano.
Casomai, resta un atroce dubbio: come mai vengono invitati ogni sera, possono parlare liberamente, senza essere mai interrotti (nemmeno dalla Gruber!) per ore in televisione?
Prerogativa che certo agli altri comuni mortali non concessa.
Ovvero: come mai per la prima volta si è deciso di dare libera voce a chi non pensa come i padroni del mondo vogliono che pensiamo? Anche il caso di Innaro, ultimamente venuto alla ribalta, è una riprova di questa legittima domanda.
Prima lo castigano, poi gli permettono di denunciare liberamente a più riprese l’ingiustizia avvenuta.
Ecco, questa rimane una bella domanda.
Cosa è cambiato, e perché?
(MV)

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7 commenti

  • Milli ha detto:

    Prima si rallegra che questi giornalisti siano tornati ad esprimersi liberamente contro la corrente dominante, poi si stupisce che codesti siano liberi di farlo sulle tv mainstream per ore e siano frequentemente invitati .
    Eh, forse non hanno torto i complottisti, sono controllati pure loro, forse da altri controllori o forse per altri scopi.
    Io comunque non mi fido di chi ha obbedito ciecamente e poi sembra incredibilmente rinsavito.
    Pure i politici di tanto in tanto dicono cose sensate, salvo poi fare il contrario.

  • Giovanni ha detto:

    Secondo il mio modestissimo parere il potere ha sempre due piani : A e B. Il piano A è in esecuzione però lasciano la porta socchiusa al piano B , nel caso quello A dovesse fallire.

  • Angelo ha detto:

    Se plice professor Viglione: Per renderli credibili quando torneranno a sostenere le tesi del “WEF”. Siamo in pieno scisma ontologico.

  • augusto zuliani ha detto:

    Perché – si chiede il buon Viglione – ora viene dato spazio mediatico ad alcune voci dissenzienti rispetto alla vulgata dominante ? Semplice, perché l’establishment abborracciato che per tanti, troppi anni, ha sgovernato il nostro Stivale senza speroni vede con terrore il rischio di essere coinvolto, volens nolens, in operazioni militari a grande scala. Motivo per cui è stato suggerito alla tenera Giorgia Meloni di presentarsi a quella riunione di gangster globali (G7) con la sua pupa, una sana esibizione dello storico “tengo famiglia” quindi “non coinvolgetemi troppo nei vostri sporchi quanto sanguinosi giochi”. Ma basterà ?

  • Luca Foglia ha detto:

    Buongiorno, a mio modesto parere i nomi citati sono solamente stati più svelti di altri a cavalcare l’onda. Perché? Perché il loro ego è più forte anche delle eventuali ripercussioni. Purtroppo hanno smesso di fare analisi approfondite e puntano sulla frase a effetto o sull’io l’avevo detto o ancora sull’avversario di basso livello con cui fare bella figura. Cordialmente

  • physicus ha detto:

    Perché la violenza di Israele danneggia l’immagine dei giudei nel mondo. Soprattutto delle elites finanziarie. Lo aveva già affermato anni fa Soros.

  • creazionista ha detto:

    Stanno solo lasciando un piccolo sfogo, perché temono la notte dell’uomo bruciato. I TG sono comunque vergognosi, le menzogne infami e i sotterfugi psicologici (ad es. mostrano le macerie, poche, in israele pèer creare un senso di pietà, ma per l’Iran mostrano asettiche foto satellitari) sono sempre a gonfie vele. Stanno preparando i bovini ad accettare l’intervento americano e forse anche nostro