Un Massone sulla Cattedra di Pietro. Diagnosi Psicologica di un Falso Pastore. Antonio Romano.

27 Maggio 2025 Pubblicato da

Marco Tosatti

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione la presentazione, redatta dall’autore, di un libro edito da Phasar Editore, di Antonio Romano: Un Massone sulla Cattedra di Pietro. Buona lettura e diffusione.

§§§

 

Antonio Romano, Un massone sulla Cattedra di Pietro. Diagnosi psicologica di un falso pastore, Phasar, 2025 (presto in ebook).

 

I bambini affetti da ecolalia sono portati a ripetere la stessa parola senza però riuscire a dargli un significato e, sebbene avesse già raggiunto l’età adulta, Jorge Mario Bergoglio era affetto da un disturbo simile, ripetendo le stesse parole e le stesse espressioni, senza però avere la capacità di collocarle in un contesto appropriato. Ignorando spesso il significato dei termini che usava, durante tutto il suo pseudo-pontificato per decine di volte l’Argentino ha insistito nel dire che la Chiesa non cresce per “proselitismo”, anzi, il proselitismo è peccato. Evidentemente al Vaticano nessuno lo ha informato che proselito significa semplicemente “aggiunto” (At 6,5; 13,43), sebbene Gesù lo usi anche nell’accezione negativa (Mt 23,15). Una delle priorità della sua agenda è stata quella di soffocare l’evangelizzazione, e anche a Giacarta Bergoglio ha esordito così: «La Chiesa Cattolica si pone al servizio del bene comune… ma mai facendo proselitismo. Mai!». Allo stesso modo si è accanito contro l’indietrismo, esaltando invece il “discernimento” e altri positivi atteggiamenti interiori completamente estranei al suo raggio di azione spirituale.

 

Nei documenti di Francesco alcuni termini vengono ripetuti in maniera esasperata; basti pensare che in Amoris laetitia il sostantivo  bisogno è presente 51 volte, mentre l’esortazione rivolta ai giovani Chistus vivit deve essere stata scritta in una condizione estatica, o forse in uno stato di dormiveglia, perché il sogno/sognare è presente 50 volte. l’Argentino ha citato in maniera spasmodica san Vincenzo di Lérins, alterandone il pensiero e strumentalizzandone le affermazioni. Il ripetere un pensiero compulsivamente è il sintomo che accompagna il soggetto che si sente minacciato e tenta di difendersi dal disagio e dalla sgradevole emozione provata rassicurandosi attivando una patologia.

 

Dopo che i maggiori esperti al mondo avevano assicurato che non esiste alcuna emergenza climatica di origine antropica, dominato da una specie di sindrome ossessivo-compulsiva Bergoglio continuava a dare la colpa alla CO2 prodotta dagli uomini, obbedendo ciecamente all’agenda Davos, che tra l’altro prevede l’impoverimento dei popoli attraverso la transizione ecologica. Nell’immaginario eco-religioso dell’Argentino la Madre Terra era personificata da Pachamama, e in suo onore organizzava una solenne processione nella basilica di San Pietro. Molti cristiani sono a conoscenza del pianto della Madonna di Siracusa, però Bergoglio, come Sommo Sacerdote della religione green e apostolo della buona novella climatica, aveva bisogno di abbandonare queste obsolete categorie cattoliche e dare un volto alla Madre Terra che piange, geme, grida e implora. La confidenza e l’amore del vescovo di Roma per Pachamama erano così intensi che con il termometro in mano diceva: Se misuriamo la temperatura del pianeta, ci dirà che la Terra ha la febbre. E si sente male, come qualsiasi malato. Ma noi ascoltiamo questo dolore? (30-8-2024). Pachamama diventava così l’autentica Addolorata ai piedi del pianeta crocifisso.

 

Bergoglio ha approvato un documento dove per sette volte si ripete che la benedizione è per le “coppie dello stesso sesso”, ma quando mezzo mondo cattolico si è ribellato (tranne cardinali e vescovi italiani) ha detto che “non avevano capito”, perché la benedizione è sulle persone! Nonostante avesse approvato il documento a favore della sodomia, Francesco si lamentava con i vescovi della troppa frociaggine presente nei seminari, tuttavia con lui facevano particolarmente carriera sacerdoti, vescovi e cardinali favorevoli all’ideologia gender. Bergoglio ha difeso e promosso sacerdoti come Tucho Fernández, autore del manuale di erotismo religioso La Pasíon Mística, ma questo era il suo giudizio sui sacerdoti che pretendevano di celebrare la messa con il rito antico: «Non ritorno al sacro, tutt’altro, ma mondanità settaria. A volte questi travestimenti celano squilibri, deviazioni affettive, difficoltà comportamentali, un disagio personale che può venire strumentalizzato». I preti sono stati continuamente accusati di clericalismo, per non parlare della carriera ecclesiastica, “mi fa schifo”, diceva il vescovo di Roma ai calasanziani; peccato che un compagno di studi ha rivelato che – contravvenendo alla regola di Sant’Ignazio – Bergoglio desiderava diventare maestro dei novizi.

 

Innumerevoli sono le bugie che l’Argentino ha proferito con piena avvertenza e deliberato consenso, mettendo in atto un bullismo pastorale teso a deridere i cristiani coerenti. Ecco cosa diceva il Re delle fake news residente a Santa Marta al corpo diplomatico nel gennaio 2025: «Ciò è aggravato dal continuo creare e diffondersi di fake news, che non solo distorcono la realtà dei fatti, ma finiscono per distorcere le coscienze, suscitando false percezioni della realtà e generando un clima di sospetto che fomenta l’odio». Una conseguenza inevitabile della menzogna è l’ipocrisia, e in quest’arte antievangelica Bergoglio era un vero maestro. I suoi ripetuti No… però… forse… Sì, hanno caratterizzato costantemente le sue astratte e contorte argomentazioni, tanto da offendere la coscienza di molte persone e violentare l’intelligenza di chi è in grado di ragionare. Nel maggio del 2024 l’Argentino diceva che era impossibile ordinare le donne diacono, mentre negli stessi giorni il Relatore Generale del sinodo card. Hollerich – scelto da Bergoglio – ne auspicava l’ordinazione sacerdotale. Questa era solo una delle evidenti contraddizioni di chi aveva esaltato l’azione dello Spirito Santo nel “sinodo sulla sinodalità” dove regnavano l’ascolto e la condivisione. Lo stesso stile ingannevole veniva usato per l’aborto: l’aborto è un omicidio, chi si rende complice è un killer – tuonava il vescovo di Roma –, tuttavia nei posti di responsabilità della “sua” chiesa aveva messo parecchi personaggi pro-aborto. Come spot pubblicitario a favore dell’ultra-abortista Kamala Harris, Francesco andava addirittura a casa della paladina dell’aborto all’italiana Emma Bonino.

 

La dissociazione comunicativa di Bergoglio si è sempre manifestata in maniera sontuosa. L’Argentino ha criticato più volte la politica di Trump, ma quando un giornalista gli ha chiesto cosa pensasse delle proposte in discussione al parlamento italiano sulla famiglia ha risposto così: «Il Papa non si immischia nella politica italiana… Perché il Papa è per tutti, e non può mettersi nella politica concreta, interna di un Paese: questo non è il ruolo del Papa». Nel carcere di Rebibbia Bergoglio predicava “sulla speranza di aprire finestre e porte”, ma nel mese di dicembre aveva appena approvato una legge che condannava fino a quattro anni di reclusione chi avesse osato entrare illegalmente nella Città del Vaticano. I suoi sotterfugi verbali e i camuffamenti del pensiero sono stati palesi, al punto che molti tra quelli che lo avevano sostenuto fino al 2023 iniziavano a scorgere chiari segni di “infermità mentale”; altri che erano convinti della sua legittima elezione scrivevano articoli di questo tenore: “Santità, La imploriamo: non dia l’impressione di prenderci in giro!”. L’incredibile capacità di mentire da parte del vescovo di Roma era direttamente proporzionale al suo sadismo e sete di potere, camuffati da commoventi inviti alla testimonianza e alla tenerezza. Le testimonianze di chi ha conosciuto Bergoglio prima che prendesse possesso della Cattedra di Pietro, ci informano che quando era provinciale dei gesuiti ha prodotto divisione tra i religiosi molto probabilmente a causa della sua personalità che lo portava «al conflitto con i suoi fratelli, perché ha sempre avuto la tendenza ad avere il potere» (J. A. Quarracino). Per capire la strategia pastorale messa in pratica da Francesco durante il suo mandato, è sufficiente considerare che i suoi ripetuti appelli alla fratellanza universale, corroborati dall’enciclica Fratelli tutti, erano direttamente proporzionali alla divisione che aveva prodotto nella Chiesa e al fallimento del dialogo ecumenico innescato da Fiducia supplicans.

 

Chi governa da dittatore teme anche i suoi più stretti collaboratori, infatti l’Argentino che propagandava l’inclusività aveva spie dappertutto, e chi osava criticarlo pagava di persona, come è successo a tre collaboratori del prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede G. Müller. La tenerezza del Vescovo di Roma, sbandierata ai quattro venti, nascondeva una furia dispotica tesa a distruggere le persone. Hitler aveva bisogno di una continua propaganda che tenesse vivo il mito del Führer invincibile, e convincesse l’opinione pubblica che i suoi discorsi fossero accettati come verità assolute. Allo stesso modo Bergoglio creava cardinali capaci di adularlo e convincere la massa che le sue eresie fossero credute come ispirate dal Cielo. Per la propaganda di regime Francesco si serviva non solo di cardinali, vescovi e giornalisti compiacenti, ma anche di continue interviste che spesso diventavano libri. Tutto era utile per creare il mito del Papa evangelico e progressista. Al centro dell’attenzione dove esserci sempre Lui,

 

Nel 2023 Bergoglio rimproverava i cristiani scontenti, insoddisfatti, o peggio ancora, rancorosi: “Ma sono cristiani con faccia di baccalà!”. In diverse occasioni l’Argentino ha biasimato i peccati “degli altri”, ma in realtà descriveva se stesso, come in questo discorso del febbraio 2024: «Un sacerdote amaro, un sacerdote che ha l’amarezza nel cuore è uno “zitellone”!… Il sacerdote non nasce per generazione spontanea, o è del popolo di Dio o è un aristocratico che finisce nevrotico». Francesco si raccontava ancora in occasione della Giornata Mondiale della Vita Consacrata dello stesso anno: «Non fa bene masticare l’amarezza, perché in una famiglia religiosa – come in ogni comunità e famiglia – le persone amareggiate e con la “faccia scura” appesantiscono l’aria; quelle persone che sembrano avere aceto nel cuore». L’espressione “faccia d’aceto” o simili, la usava anche quando era arcivescovo di Buenos Aires. In realtà tutta la “gestione Bergoglio” ha appesantito l’aria, non solo quella del Vaticano, ma di tutta la cristianità, rappresentando il tentativo di rottamare il credo della Chiesa e sostituirlo con quello massonico. Un altro concetto adoperato in modo compulsivo da Bergoglio per colpevolizzare gli avversari è stato “il chiacchiericcio”, usato sistematicamente come arma psicologica per difendersi dagli attacchi dei cattolici che avevano capito la sua identità e la sua missione.

 

Nell’intervista concessa a Fabio Fazio nel gennaio 2024 Bergoglio parlava a milioni di spettatori della sua solitudine come prezzo da pagare per le decisioni che si prendono, e questo era sintomo di un’altra patologia che aveva sviluppato nel corso della sua esistenza. Descrivendo il fenomeno della «coazione a ripetere», Freud scrive che è «come un impulso a ripristinare una situazione una volta esistita», nella quale il paziente nevrotico mette in atto dei ricordi che sembravano estinti. L’individuo si sente quasi vittima del destino, e ha bisogno di riattualizzare relazioni fallimentari vissute precedentemente, che lo psichiatra austriaco identifica anche con la «pulsione di morte».

 

Bergoglio passerà alla storia anche come eroico difensore dei suoi amici abusatori sessuali, tanto che mentre approfittava di un seminarista, il vescovo Gustavo Oscar Zanchetta si vantava di essere protetto da “papa Francesco”. Dopo aver coperto i delitti del suo amico Rupnik, rifiutandosi di ricevere le vittime, ecco cosa scriveva Bergoglio nella sua ultima autobiografia: «Abbiamo il dovere di essere vigilanti e consapevoli, vincendo la tentazione dell’indifferenza […] Per annientare un uomo o una donna, basta ignorarli. L’indifferenza è aggressione. L’indifferenza può uccidere. L’amore non tollera l’indifferenza».

 

Forse mossi da speranze illusorie o forse per ingenuità, Giovanni XXIII e Paolo VI hanno aperto le porte della Chiesa alla massoneria, ma solo Francesco si è impegnato a realizzare le Direttive del Gran Maestro della Massoneria ai Vescovi cattolici massoni, effettive dal 1962 e rielaborate nel 1993. Già durante il pontificato di Gregorio XVI i carbonari sognavano un papa tutto loro, capace di distruggere la Chiesa dall’interno, e con Bergoglio i loro auspici si sono perfettamente realizzati. Nell’omaggiare la massoneria l’Argentino non ha abusato solo del verbo “sognare”, ma anche del termine “artigiano”, quasi sinonimo di «franc-maçon» (libero muratore) e onnipresente nei suoi discorsi. Mettere la mano sul cuore è un tipico gesto massone che il Gran Maestro della Loggia di Santa Marta ha sfoggiato diverse volte, compreso quando ha fatto visita al feretro del suo amico Giorgio Napolitano, che si era affiliato alla massoneria nel 1978.

 

Bergoglio non solo ha contraddetto tutto il precedente magistero della Chiesa, ma anche i documenti prodotti dalla “sua” Congregazione (poi Dicastero) per la Dottrina della Fede, come quello sulla moralità della vaccinazione (21-12-2020), la benedizione delle coppie omosessuali (22-2-2021) e altri. Che eravamo entrati nel tempo dell’apostasia della Chiesa veniva confermato dal grande devoto di Medjugorie padre Livio Fanzaga, che dai microfoni di Radio Maria difendeva il suo amato papa Francesco: «Molti il Papa lo conoscono poco… insomma, se lo conoscessero di più cambierebbero parere» (14-11-2023).

 

L’Argentino può anche essere compreso prendendo in prestito il linguaggio gastronomico, dove abbiamo la cucina “tipica”, che si attiene alla tradizione, e quella “rivisitata”, che mantiene il nome tradizionale dei piatti cambiando però gli ingredienti. Il Credo rivisitato da Bergoglio ha rinunciato completamente alla Tradizione sostituendone i contenuti, pur mantenendo nominalmente gli stessi dogmi e comandamenti. Come profeta dell’Anticristo l’intento di Bergoglio è stato quello di distruggere il cristianesimo per sostituirlo con la Religione della Fraternità, tanto auspicata dalla massoneria.

 

Perché Dio ha permesso che la sua Chiesa fosse violentata in questo modo? Per secoli si è ripetuto che «sarebbe bastata una goccia del sangue di Cristo per redimere il mondo», mentre Gesù ha dato la vita. Per la Chiesa attuale è inevitabile lo stesso cammino, e sarà necessario vederla crocifissa, attorniata da persone che la insultano, scuotendo il capo (Mt 27,39). Solo dopo ci sarà la risurrezione: Il mio Cuore immacolato trionferà.

 

26 maggio 2025

 

Antonio Romano

§§§

Aiutate Stilum Curiae

IBAN: IT79N0200805319000400690898

BIC/SWIFT: UNCRITM1E35

ATTENZIONE:

L’IBAN INDICATO NELLA FOTO A DESTRA E’ OBSOLETO.

QUELLO GIUSTO E’:

IBAN: IT79N0200805319000400690898

***

Condividi i miei articoli:

Libri Marco Tosatti

Tag: , , , ,

Categoria:

19 commenti

  • Giulio ha detto:

    È triste costatare che senza aver letto il libro ci siano persone che ne giudicano i contenuti e anche le intenzioni dell’autore.

  • FC ha detto:

    Sia nell’articolo che nei commenti non compare uno straccio di prova, né un collegamento alle fonti, sul fatto della massoneria, che fin dal titolo sarebbe l’argomento e la tesi principale. Così ogni argomentazione risulta vuota.

  • La Signora di tutti i popoli ha detto:

    Cerco di esser breve.
    In seguito all’articolo molti lettori (MARIO, PHISICUS, MANUELA, PAOLETTA) hanno evidenziato il problema -non certo a latere rispetto alla insanità mentale- sulla legittimità di Bergoglio come papa. Aggiungerei che tali osservazioni sono la risposta del popolo di Dio alla insostenibile APU e a chi, nel clero, sta bombardando il blog sul fatto che un papa riconosciuto dalla massa (ammesso che non ci siano centinaia di migliaia di dissenzi fra i cattolici) è di per se è sic et simpliciter
    legittimo. In modo automatico, anche senza avere il Munus, pure se è ermafrodita,
    Ciò che gira, ringalluzzita pure dalla Scrosati della Bussola Q., e sostenuta dai conservatori che hanno interesse di mantenere lo status quo antipapale, è una teoria indimostrabile e, come tale, è al pari Big Bang, o alla discendenza umana dalle scimmie dal culo rosso e, visto che neanche compare nel Catechismo o nel CjC, è soggetta a molte contraddizioni sollevate, forse dalla non cristallina coscienza di alcuni o dalla superficialità di altri (come ho fatto notare in questi giorni), ma anche da limiti di natura dottrinale. Uno di questi è descritto nella Cum Ex Apostolatus Officio (Paolo IV) ove si prescrive che un eretico non possa essere valido papa. Nell’ottobre 2023 il Blog del nostro Tosatti, che si distingue sempre per la qualità degli articoli rispetto al quelli di altri vaticanisti, ha già riportato una analisi sul “papa eretico” del famoso p. Paul Kramer. Il testo non è difficile: pur messo in una consecutio di idee e citazioni un po’ contorta, fa capire che un (vero) papa non può essere eretico e che un eretico non riuscirebbe mai ad essere eletto legittimamente. Quindi la soluzione più semplice ed operativa per disfarsi di un antipapa pure eretico non sta tanto nel verificare e dimostrarne l’eresia pubblica e pertinace ma nel verificare se questo sia stato eletto “canonicamente”, poichè queste due situazioni non possono verificarsi nella stessa persona, per i motivi spiegati e confermati pure dalla storia del papato. Nel primo caso si dovrà dimostrare non solo l’eresia ma anche la illegittimità dell’eletto, nel secondo caso basta dimostrare la causa di illegittimità elettiva, facile nel caso di una successione a papa non dimissionario (Benedetto XVI). Nel caso si dovesse dimostrare una eresia pre-elezione la procedura sarebbe difficile e lunga.
    Invito a leggere l’articolo in parola e il mio commento oppure c’è un ottimo testo sul “papa eretico” di Carlo Maria di Pietro che aprirà alla lettura di grandi teologi quale il de Liguori.
    👇
    https://www.marcotosatti.com/2023/10/07/padre-paul-kramer-risponde-a-don-francesco-derasmo-sul-papa-eretico/#comment-220447

  • Elisabetta ha detto:

    Bergoglio è stato quel che è stato ma sputare veleno su Leone XIV è pura cattiveria.

  • Mario ha detto:

    Un magnifico articolo, utile più per le anime belle che ancora non hanno capito che per chi da subito ha percepito la mostruosità di B.
    Leoncino, che si propone di riportare l’amore e l’unità nella Chiesa, sembra che pensi che si possono conciliare “il diavolo e l’acqua santa”. Purtroppo per lui, Verità e menzogna si autoescludono a vicenda. Ma cosa possiamo pretendere da un altro “papa” quantomeno dubbio, eletto in barba a Universi Dominici Gregis, e su cui la Chiesa prima o poi dovrà intervenire con una ‘sanatio’? (A meno che B16 sia stato l’ultimo Papa valido, e che tra lui e il Petrus Romanus di San Malachia intercorra una sfilza di falsi papi…)

    In conclave i cardinali giurano così:

    “Noi tutti e singoli Cardinali elettori presenti in questa elezione del Sommo Pontefice promettiamo, ci obblighiamo e giuriamo di osservare fedelmente e scrupolosamente tutte le prescrizioni contenute nella Costituzione apostolica del Sommo Pontefice Giovanni Paolo II, Universi Dominici Gregis, emanata il 22 febbraio 1996.”

    Ammesso che ci sia qualche cardinale spergiuro in buona fede (per ignoranza della UDG, ignoranza che però non è una scusante), che dire degli altri?
    Un’altra innegabile ragione per ritenere la conseguente elezione nulla e invalida.

  • Physicus ha detto:

    Bergoglio era in odore di massoneria, quindi scomunicato e quindi non pontefice. Dimostrarlo non è semplice, anche se un massone argentino, ad inizio pontificato, aveva confermato l’affiliazione di Bergoglio

  • La Signora di tutti i popoli ha detto:

    No, questo articolo non può bastare. Occorre vedere oltre la figura di Bergoglio e quella del nuovo anticristo Prevosto.
    Non voglio disprezzare l’esame “psicologico” di Bergoglio: già questo stralcio è molto preciso e fin troppo generoso verso quel tizio sul trono dei tanti veri Pietro. Sembra che l’autore non abbia correlato la deformazione psichica alla fede massonica con i collegamenti puntuali dei fatti a tale eresia e alla gnosi. Se il libro manca di tali passaggi non credo possa interessare. Non so quindi se nel resto del testo avremo una analisi scientifica della psiche o piuttosto che un elenco di bug mentali, cioè senza collegare la megalomania e la depressione di Bergoglio con le sue scelte di distruzione dottrinale.
    Direi che si può comunque concordare con ciò che si legge sul Blog, tranne l’azzardata e non condivisibile affermazione su G.XXIII e P.VI, dovuta ad una non perfetta conoscenza della loro storia personale e delle forzature, di alcuni personaggi venduti alla Massoneria, sulla opera dei papi, oltre si rileva una carenza di fede cattolica e di amore vs. questi papi che li disconosce nella “ingenuità e nella speranza umana”, ciò che nessun papa non può avere in tema di fede e di morale. Su questo ben si scandalizza la sig.ra Gabriela D., come precisato nel suo commento.
    Lo scrittore Antonio Romano, benchè in buona fede e pienamente conscio della bassa statura morale di Bergoglio ha scritto cose che già si conoscono fra le sue manifestazioni pubbliche e private, alle quali basterebbe aggiungere quei 50-60 momenti eretici che inquadrerebbero la figura sciatta di un cattivo falso papa in un vero incapace. Forse bisognerebbe dire e fare di più: bisogna considerare che non basta più svergonare la sua presenza indegna fra i cattolici ma arrivare a spiegare che esiste -per i suoi misfatti- un rinnovato desiderio di essere ancora Chiesa vera, rifiutando e cercando di capovolgere la situazione scismatica che Bergoglio ha introdotto e che permane, sollecitando il risvegliarsi delle coscienze stazionanti nella ex-chiesa, poichè il male ha preso possesso di quelli che lo vogliono e quelli che lo accettano supinamente. È vero che la Chiesa dovrà soffrire la passione del Cristo ma non in silenzio, gridando nell’agonia da che parte sta, prima di emettere lo spirito.

  • FRANZ ha detto:

    quindi? era papa o no?
    rispondere: si o no! semplice
    grazie
    francesco

  • Cristina ha detto:

    Grazie per queste veramente illuminanti risposte logiche all’assurdità dello pseudo pontificato di Bergoglio.Forse DIO ha permesso che si realizzasse la grande apostasia perché fossero svelati i cuori.Lo spettacolo di tanta mancanza di fede nelle gerarchie e nel clero è veramente tragico.Grazie

  • Gabriela ha detto:

    Egregio Dott. Antonio Romano, sono d’accordo con lei nell’ammettere l’evidente realtà di (predetta da Leone XIII) di una cattedra di Pietro occupata dall’antipapa Jmbergoglio prima e da Prevost adesso, per l’invalida elezione da parte di cardinali massoni della Mafia s Gallo.

    Ma non concordo assolutamente quando lei afferma che la responsabilità di tale potere massonico nella Chiesa, sia attribuibile a papi santi come Paolo VI, GPII o BXVI.
    Falso❗In verità RESPONSABILI di tale impostura religiosa sono tutti i VESCOVI, CARDINALI E SACERDOTI DISOBBEDIENTI AI LEGITTIMI PAPI CONCILIARI STABILITI DA CRISTO❗Sopratutto all’ultimo papa BXVI, che tale è rimasto fino alla morte, se pur costretto in prigione dalla massoneria ecclesiastica.

    Massoneria ecclesiastica che tutt’ora comanda in vaticano, grazie agli APOSTATI che oggi riconoscono loro capo l’antipapa Provest stabilito invalidamente dalla Mafia S. Gallo come il suo prececessore massone luterano Jmbergoglio, di cui Prevost ha già espresso la ferma volontà di portare avanti la stessa dottrina ANTICRISTICA con l’evitente stesso obiettivo di voler distruggere Cristo e la Sua Chiesa.
    (vedi gli obiettivi del Sinodo come la Nuova Religione mondiale senza Cristo vero Dio, ( fratelli tutti), l’idolatria alla Madre Terra, il si al sacerdozio femminile, vedi la recente nomina di un Grögli favorevole al sacerdozio femminile, a vescovo di S. Gallo Svizzera, sede regista della MASSONERIA ECCLESIASTICA), il si a leggi inique contro vita come l’ aborto e l’EUTANASIA, che anche l’italia si appresta a promulgare tra l’ indifferenza generale della maggioranza dei cristiani, la giustificazione del peccato impuro contro natura
    etc…⬇️
    https://youtu.be/etKUSNL0j-4?si=DbVnrQjjC0Ut94C0

    Ma guai, dice Gesù nel vangelo, e pure S.Paolo e S.Giovanni nelle loro lettere, guai a coloro che si rendono corresponsabili di tali obiettivi iniqui, salutando (riconoscendo) “PAPA” l’attuale “anatema anticristo” Prevost e ostinandosi a far parte della sua ANTICHIESA scismatica massonica.

    Purtroppo, ad oggi, tutti cardinali in vaticano, sono rei di SCISMA FUORI DELLA CHIESA DI CRISTO, perché si ostinano a “non” riconoscere BXVI quale ultimo legittimo papa.
    MA di fatto, col loro tradimento, stanno impedendo a Gesù Cristo di tornare alla GUIDA del Suo Gregge disperso e dilaniato dai lupi.

    DITEGLIELO CHEDEVONO USCIRE DALLA BABILONIA IN VATICANO e ricostituire la Vera Chiesa SPIRITUALE di Cristo nelle catacombe, in obbedienza al vero papa Benedetto XVI che già ci ha indicato l’ unica via salvare la Chiesa e le anime.
    I loro indirizzi li trovate in questo archivio:
    https://t.me/+83CnnZIWnM85YmI0

  • Esdra ha detto:

    Forse mossi da speranze illusorie o forse per ingenuità, Giovanni XXIII e Paolo VI hanno aperto le porte della Chiesa alla massoneria, ma solo Francesco si è impegnato a realizzare le Direttive del Gran Maestro della Massoneria ai Vescovi cattolici massoni, effettive dal 1962 e rielaborate nel 1993. Già durante il pontificato di Gregorio XVI i carbonari sognavano un papa tutto loro, capace di distruggere la Chiesa dall’interno, e con Bergoglio i loro auspici si sono perfettamente.
    Questa parte è errata. Roncalli e Montini hanno permesso alle idee massoniche di diventare magistero della Chiesa con il CVII.
    Consapevolmente perchè Roncalli non applico’ nessuna direttiva del Papa Pio XII di arginare il comunismo. Inoltre fu intimo amico di massoni che presi da scrupolo di coscienza per la doppia appartenenza, avendogli chiesto come regolarsi ebbero la risposta di rimaner tranquillamente frammassoni.
    Le idee moderniste si sarebbero realizzate di lì a poco (esse avrebbero svuotato il Cristianesimo dall’interno), questa frase fu confidata da Roncalli ad Andreotti. Montini era il naturale successore del traghettatore verso la fratellanza universale della Chiesa. Piccioni sapeva in anticipo che Roncalli sarebbe diventato Papa… il Papa buono per la Massoneria.
    Il merito di Bergoglio è che la sua personalità psicotica ha rivelato con certezza l’apostasia delle gerarchie della Chiesa ex Cattolica. Adesso senza un intervento eclatante di Dio, assisteremo all’anestesia dei tradizionalisti. Essi, influenzati comunque dal modernismo, non vogliono altro che sentirsi falsamente (e diabolicamente) rassicurati da un’apprente restaurazione, lessicale ed esteriore attraverso il recupero di pochi concetti cattolici.

  • Terminus ha detto:

    Merci beaucoup pour cet article très intéressant et très utile pour les ”bénévacantistes ”.

  • Manuela ha detto:

    Continuerà l’apostasia con chi è stato appena invalidamente eletto! Ma le porte degli inferi non prevaranno su di essa!

  • Dino Brighenti ha detto:

    Leonello se non sbaglio vuole proseguire esattamente come il m*******o e fa “ spallucce “
    ai contrari

  • Paoletta ha detto:

    ma…i signori cardinali non hanno avuto nulla da ridire in tutto il suo pontificato?

    • La Signora di tutti i popoli ha detto:

      Beh, in effetti in quell’articolo c’è tutto quello che sappiamo e giustamente FABIO fa bene a riproporlo assieme al suo commento del tempo (spiace che le sue attese su Trump, anzi sui “cattolici”, non si verificheranno mai).

      Anche gli altri commenti sono interessanti ed eloquenti compreso quello che richiama proprio due miei interventi, anche sullo spergiuro di vescovi e cardinali, su articoli del nostro Tosatti del 21 e del 24.8. 2024, che -al contrario di Paciolla- non ha ancora chiuso “democraticamente” le discussioni su quello che propone, s.e.&o.