Al Colle un Tenore Muto (su Gaza, Israele, il Genocidio). Pino Cabras.
22 Maggio 2025
Marco Tosatti
Carissimi StilumCuriali, offriamo alla vostra attenzione questo post pubblicato su Facebook da Pino Cabras, che ringraziamo per la cortesia. Buona lettura e diffusione.
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AL COLLE UN TENORE MUTO
La vita di Sergio Mattarella, come quella di tutti, è fatta di priorità che seguono una gerarchia di valori e interessi, nel suo caso molto precisa, al limite della maniacale prevedibilità.
Su certi temi, come la contrapposizione alla Russia, potete scommettere a colpo sicuro che ne parla tantissimo e sempre, fino a prodursi in analisi storiche acrobatiche e sconcertanti su materie per lo meno controverse: insomma se c’è da perorare il riarmo quasi si mette a cantare, come nel suo “Nessun dorma” che tanto è piaciuto alla santa patrona degli sprechi e dei rischi militari, Ursula Guerrafonderleyen.
Viceversa, se si tratta di Israele, anche quando i soldati di Bibi il Genocida sparano ai soldati italiani anziché alle solite decine di bambini al giorno, come qualche mese fa, o anche quando regalano sventagliate di mitra ai nostri diplomatici, come ieri, le corde vocali dell’uomo del Colle si inaridiscono, senza che mai gli esca di bocca la parola Israele, senza una critica, un monito, un comunicato severo, una condanna, nulla di nulla.
Su quella materia – trovandosi in mezzo ai lussi del Quirinale – finisce per ispirare la voce ai pezzi più sottilmente pregiati degli arredi: gli scendiletto in seta.
E lì, sui crimini genocidi e sugli attacchi ai nostri, altro che “Nessun dorma”!
Dormire, dormire sempre, invece, su ogni canale, a reti mummificate.
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Domenico Caponi e altri 2402
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Chi decide le priorità: in Italia è ufficialmente incostituzionale negare che si possano avere come “genitori” due madri.
https://www.ansa.it/donne/notizie/2025/05/22/la-madre-intenzionale-puo-riconoscere-il-figlio-nato-con-la-procreazione-assistita_c2f3579e-5b57-4289-ab2d-7ec0474a0cf0.html
Dopo aver sentenziato il diritto costituzionale al suicidio assistito a cura dello Stato, la compatibilità costituzionale dell’obbligo vaccinale con annessi apartheid e connessi ricatti, l’illegittimità costituzionale del solo cognome paterno indi per cui il matriarcato e la castrazione sociologica dei padri e degli uomini per legge, ecc. Dopo aver costituzionalizzato il genocidio del popolo italiano con la 27 del 1975 (“Rapporto sui limiti dello sviluppo”, Club di Roma, 1972).
https://www.quotidianosanita.it/cronache/articolo.php?articolo_id=125167
https://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=128733
Ci sono diritti e doveri che precedono il diritto. Quando l’uno vuol estinguere gli altri finisce il tempo dei tribunali.
teme che qualcuno della sua famiglia faccia la fine di suo fratello è un silenzio che si può spiegare solo cosi
……..o un silenzio condivisivo in voga fra le maestranze ” edili “.
Qui un altro esempio, ma sonoro, di reti mummificate.
Come si è generato il virus della SARS-CoV-19?
Chi l’avrebbe voluto? Inizia tutto per caso nel 2020?
L’origine è di laboratorio, a Wuhan in Cina. Il progetto però non è cinese e “la natura” e “il mercato del pesce” c’entrano poco. Perchè in Cina? Perchè gli studi costano, sono pericolosi e alcune legislazioni nazionali li vietano.
Esternalizzare ha una serie di vantaggi, ma le menti e i finanziatori non risiedono dove stanno chi ci lavora.
Gli studi sul “guadagno di funzione” hanno ottenuto una sequenza non naturale presente in un virus “sintetico” volutamente molto infettivo.
Si tratta di una sequenza nucleotidica in grado di scindere la furina (un enzima che taglia precursori proteici per dare le proteine che assolvono ai vari compiti nell’organismo, come l’albumina); una sequenza per nulla casuale, nota e brevettata da Moderna nel 2016. Una prova chiara come l’impronta digitale.
Per sviare i sospetti è stato fondamentale il contributo “scientifico” di coloro che hanno propalato la favola dell’origine naturale del virus. Il v(a)irus spunta come un fungo velenoso e la narrazione terrorizza, seguita a stretto giro di posta dal rimedio già pronto nel cassetto.
Essendo pragmaticamente e filantropicamente prioritario “curare” e “salvare vite”, l’indagare sugli antefatti è un lusso per complottisti. E vai di green pass.
Chi ha cantato stentoreo, stonando dalla Costituzione, ha potuto anche intonare la celebre aria “non si invochi la libertà per sottrarsi”. Un bravo tenore si attiene allo spartito, ma soprattutto è il garante del regista.